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Autore: HHall93    26/09/2020    0 recensioni
Fu durante un'estate della sua adolescenza che la vita di Aria cambiò.
Amore e amicizia uniti a segreti e misteri la condurranno verso qualcosa che mai si sarebbe aspettata.
Genere: Commedia, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quindi sei sicura che ci saranno?- era la milionesima volta che Noelle mi faceva questa domanda.
-Nathan ha detto che ci sarebbe stato quindi presumo anche gli altri-
La festa di fine anno in teoria sarebbe dovuta essere per gli studenti ma alla fine tantissimi ragazzi già diplomati si imbucavano e nessuno aveva mai trovato nulla da ridire, perciò eravamo praticamente certe che anche Marina e gli altri ci sarebbero stati. Erano sempre venuti.
-Speriamo- sospirò lei osservando indecisa la moltitudine di vestiti che aveva steso sul mio letto. Se ne era portati almeno sei.
-Io e Clover ci abbiamo messo cinque minuti a scegliere, muoviti o come sempre arriveremo in ritardo-
-Mancano un’ora alla festa! Comunque avevo scelto, ma poi ho cambiato idea. Quale preferite?-
-Quello verde- risposi io.
-Quello rosso- ribattè Clover.
Noelle si buttò a sedere sulla sedia girevole della mia camera: -Come faccio?- si disperò mettendosi le mani sulla faccia.
Sapevo che non era veramente disperata, anche perchè faceva così tutte le volte che dovevamo uscire e sapeva di stare bene con ogni vestito, però era stressante. E se non si fosse decisa saremmo sicuramente arrivate tardi, anche se in realtà era quel genere di festa in cui ognuno entra all'ora che gli pare.
-Che senso ha avere venti vestiti "pronti per l'evenienza" se poi non sai scegliere?- la rimbeccai io ricordando le sue parole.
-Sono tutti belli Noelle quindi non fa differenza- intervenne Clover con la sua solita flemma.
-D'accordo metto quello giallo, in fondo è estate-
Avevamo optato per non mettere i tacchi, perfino Noelle aveva ammesso che erano tremendamente scomodi, ma non aveva rinunciato alla sua incredibile quantità di trucco che rendeva me e Clover delle bambine al suo confronto.
La festa si sarebbe svolta come ogni anno in una stupenda villa circondata da un immenso giardino, affittata per l'occasione dai ragazzi dell'ultimo anno.
Quando arrivammo era già gremita di studenti, la gran parte dei quali conoscevo solo di vista.
Noelle parcheggiò il suo rottame un po' distante dalla villa dato che molti posti erano già stati occupati.
Scendemmo dall'auto e ci avviammo verso l'entrata, ma non facemmo in tempo a fare nemmeno venti passi che mi sentii strattonare per un braccio e allontanare dalle mie amiche. Non urlai, non ero solita farlo, ma cercai di dimenarmi da quella stretta così forte.
Fui trascinata ai confini del boschetto di fronte alla villa e solo allora sentii mollare la presa.
Le altre mi raggiunsero preoccupate chiedendomi se stessi bene. Dalla paura non avevo nemmeno guardato in faccia il mio "rapitore".
-Ma sei impazzito!?- cominciò a urlare Noelle rivolta a Christian.
Era buio e la luna gli illuminava solo parzialmente il volto.
-Dovevo allontanarvi- si giustificò lui.
-Potevi dircelo magari...- tentò Clover.
-State zitte, adesso parlo io. So cosa avete visto una settimana fa e vi consiglio di non farne parola con nessun altro, sono stato chiaro?- ci fissava come pronto ad ucciderci ma non tolsi lo sguardo dal suo nemmeno per un momento.
-Non so di cosa tu stia...- provò Noelle mentre io supplicavo solo che stesse zitta.
Era inutile, Chris sapeva tutto.
-Smettila di fare la stupida. So che ci avete seguito e dovreste avere paura dei casini in cui posso mettervi se parlate. E soprattutto vedete di farvi i cazzi vostri!- fui sicura che Noelle lo avrebbe preso a pugni se non avesse avuto la certezza fosse più forte.
-Se lo sapevi perchè non ci hai fermate?- guardai Clover meravigliata, di solito non aveva molto coraggio in queste situazioni, anche se la frase che aveva appena detto era piuttosto stupida.
Infatti Christian la guardò senza capire.
Decisi di darle comunque manforte: -Secondo me sei tu quello che ha paura, tanto da dover andare così lontano...- feci una pausa poiché non sicura di voler continuare, mentre lui mi guardava con sguardo di ghiaccio.
-Da noi tre non verrà fuori un' altra parola ma tu vedi di non rompermi un braccio la prossima volta- lui continuava a fissarmi minaccioso e io incrociai le braccia al petto per risultare più sicura.
Fu in quel momento, in cui tre deboli mortali tenevano testa a Chris Anderson, che partì una forte musica proveniente dalla villa, la festa era ufficialmente cominciata e alcuni ragazzi si stavano avvicinando al boschetto.
Lui ci lanciò un ultimo sguardo di avvertenze e ci superò spingendomi di lato.
Quando mi aveva fissato con quei suoi occhi azzurri era stato davvero strano. Erano freddi e troppo penetranti.
Se poi pensavo che con Nathan li avevo visti così dolci... Guardai le altre due.
-Mi ha dato della stupida- Noelle era ancora sconvolta e fissava il terreno stringendo i pugni.
-Beh ad Aria ha piantato le unghie nel braccio. Questo tizio è pazzo. Ti ha fatto male?-
-No, tranquilla. Ragazze dobbiamo mantenere la promessa che gli abbiamo fatto- le guardai seriamente.
-Si meriterebbe che lo sbandierassimo per megafono a tutte le persone della festa- dopo essersi sistemata il vestito Noelle si incamminò alla villa, ma io la fermai.
-Lo so, ma facciamolo per Nathan, lui non se lo merita, non so come gli possa piacere Christian ma per favore stiamo zitte, ok?- in realtà sapevo benissimo perchè gli piaceva.
-Ma se manco lo conosci! Non so come abbia fatto ad accorgersi di noi, siamo state super prudenti...-
-Noelle ma non lo capisci? Non ci ha viste! Glielo hanno detto Marina e le altre!-
Doveva intendere che era colpa sua. Era ovvio che quelle tre ne avrebbero parlato con gli altri del gruppo, anche se non capivo perchè Nathan sembrava ancora all'oscuro di tutto. Avevo conosciuto da poco più di due settimane i ragazzi più fighi della città e già ci stavo litigando.
Noelle stava per replicare ma fu interrotta: -Non so se ve ne rendete conto ma Christian ha ragione, avremmo dovuto farci gli affari nostri fin dall'inizio come avevo suggerito io! Ad ogni modo facciamo finta che non sia successo e andiamo a questa benedetta festa- Clover mi guardò supplicante: odiava i litigi quanto me, perciò decisi di darle ascolto e di lasciar perdere.
Noelle sembrava veramente arrabbiata ma ci seguì.
Appena entrati sulla destra si poteva ammirare un enorme buffet con varie squisitezze.
Pareva di essere ad un matrimonio. Non avevano mai organizzato una festa così per la fine della scuola, di solito erano molto più economiche e semplici.
Cercai James e qualcuno del gruppo ma non li trovai. Le scale che portavano al piano superiore erano sbarrate da un nastro rosso.
Sulla sinistra si trovava la pista su cui poter ballare e Noelle si diresse immediatamente lì.
-Chissà se assisteremo ad altre fughe nei bagni- mi urlò Clover nelle orecchie sopra alla musica.
-Potrebbe essere- risi.
Incontrai varie ragazze che conoscevo durante la serata e ballai anche con Jane; per lei era una festa più importante rispetto a me dato che era all'ultimo anno.
Mi stancavo sempre piuttosto in fretta di ballare così mi diressi nel mio settore preferito, ovvero quello del buffet. Mentre spiluccavo un po' di tutto dal grande bancone guardai per curiosità chi c'era sulla pista: scorsi Thomas ballare con una tizia riccia e mora niente male che però non avevo mai visto. Si muoveva bene e sembrava molto preso da lei. Non sapevo avesse una ragazza.
Oh ma forse anche lui faceva come James... che rabbia, ogni scusa era buona per pensare a lui e Taïsse.
Trovai le coppie più strane e insospettabili che si baciavano e si palpeggiavano in un modo alquanto schifoso. Coppie che non si erano mai sentite e persone che non credo nemmeno si conoscessero, quindi destinate a breve durata, finchè non si esauriva l'effetto dell'alcool.
Verso la mezzanotte non avevo ancora visto il ragazzo che mi interessava.
Nonostante ci fosse un po' troppo freddo per i miei gusti, decisi di prendere una boccata d'ossigeno fuori in giardino, non prima però di essere andata in bagno a sistemarmi il trucco, sotto consiglio di Noelle.
-Ti sei persa l'entrata scenica di Marina Campbell- commentò ironicamente Clover appena la raggiunsi.
-È arrivata adesso?-
-Sì, è scesa da quella macchina che pareva aspettarsi il tappeto rosso e i flash dei fotografi- non perdeva occasione per sottolineare quanto non le piacesse.
-E le altre due dove sono?-
-Payson non l'abbiamo vista e Taïsse è là- Noelle me la indicò mentre rideva con un bicchiere in mano insieme ad altre due ragazze.
Beh, almeno non era con lui.
Notai in quel momento, non molto distante da noi, un gruppetto di gente seduta sull'erba con birra e salatini. Qualcuno stava suonando la chitarra e improvvisamente cominciò a cantare. Il mio viso si illuminò.
Mentre mi sedevo nel cerchio accanto a James lui mi guardò e mi sorrise, poi continuò a concentrarsi sugli accordi e continuò a cantare quella stupenda canzone mentre tutti noi lo ascoltavamo alla luce delle lampade posizionate nel giardino. Non so come avessi fatto a non notarlo prima ma non doveva essere arrivato da molto. Finita la canzone tutti gli applaudirono entusiasti ma fummo interrotti delle urla di persone che litigavano.
Mi voltai in quella direzione e vidi J.C. e Christian discutere animatamente ma la confusione della festa non ci permetteva di capire le loro parole.
Le mie amiche si erano sedute dall'altra parte del cerchio vicino a Thomas e stavano osservando, come tutti, la scena.
Sembrava che J.C. stesse facendo una paternale a Chris e che quest'ultimo stesse per esplodere.
Ad un certo punto, come spesso accade quando tutti sono concentrati su qualcosa, il brusio del giardino si fermò di botto e sentimmo J.C. urlare: -Se ci sei andato c'è una ragione!-
Accortosi di essere stato ascoltato da mezza scuola prese Christian per una spalla e lo trascinò via mentre questo urlava: -Cazzo avete da guardare!?-Allora, era un figo da paura ma doveva darsi una calmata. Capisco fosse stressato perchè il suo segreto era in mano a tre tizie di cui non si fidava ma la doveva smettere di essere così maleducato perchè peggiorava solo la situazione. La gente smise di fissarli e riprese con il solito baccano. Io li seguii con gli occhi. Non avevo notato fino ad allora Nathan che, seduto sulle scale della villa, aveva anche lui assistito alla scena in disparte. Appena Chris gli passò accanto si alzò di scatto e lo provò a fermare prendendolo per un braccio ma questo lo spinse via bruscamente ignorandolo.
-Beh allora volete sentire la mia nuova canzone?- esclamò James in quel momento attirando nuovamente l'attenzione dei presenti su di se.
-Cosa!? Scrivi canzoni?- gli chiesi meravigliata. Questa mi mancava.
-Ogni tanto- rispose facendo spallucce e cominciando a suonare, incitato dai suoi amici.
Ero così vicina a lui che quasi gli sfioravo il braccio; da quella posizione riuscivo a leggere il titolo dello spartito: Wherever you will go.
If I could, than I would
Il testo che James stava cantando era stupendo e se poi ci si aggiunge che ogni tanto mi guardava... la situazione divenne davvero magica. Non avrei mai creduto potesse avesse una simile sensibilità.
I’ll go wherever you will go
Way up highor down low
Posso giurare che fu uno dei momenti più belli ed emozionanti della mia vita.
Non amavo le canzoni romantiche e le smancerie in generale ma lui cambiava ogni cosa.
I’ll go wherever you will go
Le parole mi rimasero impresse molto più che in una qualsiasi altra normale canzone e il terzo ritornello lo cantai insieme a lui.
Prima piano poi acquistai sempre più sicurezza.
And maybe, I’ll find out...
Alcuni avevano perfino pensato che l'avessimo scritta insieme e questo mi fece piacere.
Quando il brano terminò si alzò e con una mano aiutò me a fare lo stesso. In poco tempo il cerchio si sciolse e la gente tornò a disperdersi.
-Sei brava a cantare Aria- si complimentò tenendo il plettro in bocca mentre sistemava la chitarra nella sua custodia.
-Insomma... grazie- la verità era che non avevo mai usato le mie corde vocali bene come quella sera. Ero abituata con le mie amiche mi dicevano di non cantare nemmeno "tanti auguri".
Vidi Noelle e Clover che cercavano di trattenere Jane dal venire da me e James. Decisi di approfittare di quel momento per fare conversazione.
-Non sapevo suonassi, da quanto lo fai?- in realtà lo sapevo ma era per introdurre l'argomento.
-Fin da quando ero piccolo, ho imparato quando mio padre mi regalò la prima chitarra-
-Chi ti ha insegnato?-
-Nessuno, guardavo tutorial su youtube-
-Wow figo!-
Le mie amiche non riuscirono a trattenere ulteriormente Jane: -Aria vieni che ti presento Austin!-
Era da mesi che voleva farmi conoscere il suo fidanzato ma alla fine lui la paccava sempre quindi non c'era mai stata occasione.
Mi trascinò via da James alla ricerca del suo ragazzo.
-Eccolo!-
Come avevo immaginato dai suoi racconti era uno di quei ragazzi a cui era evidente fregasse ben poco della sua fidanzata ma Jane sembrava non accorgersene.
Passai il resto della serata con le mie tre amiche e altre compagne di scuola tranne per un breve lasso di tempo in cui Marina ci degnò della sua presenza. E in quel breve tempo ebbi la sensazione che non volesse veramente stare lì con noi, era come se si sentisse obbligata. Non fece nulla di strano in realtà, fu sempre gentile e allegra come al solito ma percepì una lieve insofferenza verso di noi. Le altre non si accorsero di nulla quindi sicuramente ero io che oramai ero impazzita per la troppa vicinanza a James. Si limonò con J.C. nel bel mezzo del cortile, dove tutti potessero guardarli.
Ormai era chiaro adorasse essere al centro dell'attenzione e la maggior parte delle ragazze presenti li trovò perfino carini, senza sapere che lui in realtà la tradiva di continuo. Ballammo per un bel po', Noelle sfiorò il limite della sobrietà ma tanto quasi tutti erano completamente ubriachi.
Per quanto mi riguarda dopo quella serata sulla spiaggia, dove l'alcool mi aveva fatto fare scelte alquanto discutibili, avevo detto stop. Almeno per un po'.
Mentre tornavamo alla macchina con i piedi doloranti scorsi Christian e Elliot appoggiati ad un lampione che parlavano. Mi fissò, smettendo di prestare attenzione a quello che il suo amico gli stava dicendo. Mi limitai a ricambiare il suo sguardo, dritto negli occhi, e proseguire. Noelle e Clover fecero lo stesso.
Lui aveva ragione ma ora eravamo indignate anche noi. Riuscii quasi a sentire il suo urlo interiore di rabbia.

Rientrai verso le due e mezza del mattino, i miei genitori ovviamente già dormivano. Cercai di fare meno confusione possibile camminando sulle scale di legno in punta di piedi, anche se queste inevitabilmente scricchiolavano. Ci misi quasi dieci minuti a togliermi tutto il trucco che Noelle mi aveva messo. Glielo lasciavo fare perchè sapevo che le piaceva molto, avrebbe voluto fare l'estetista e lavorare nella moda come Marina; alle feste per bambini la chiamavano sempre come truccatrice. Mi misi in fretta il pigiama, presi il cellulare dal comodino per spegnerlo e mi trovai una chat su Facebook davvero inaspettata.
Da James Hall: divertita questa sera??
Mi alzai a sedere di scatto sul letto.
Ci stava davvero provando?
Non potevo fingere che non avesse baciato Taïsse la settimana prima ma quella sera decisi di ignorare questo fatto e fingere di essere solo io quella che gli interessava. Parlammo per un po' della musica, della serata e finalmente ci scambiammo i numeri.
Fu davvero bello addormentarmi così.
La mattina seguente rimasi a letto a fissare il soffitto per una buona mezz'ora riflettendo su un fatto su cui avevo già meditato ma non più di tanto.
Se scopri da dei quasi sconosciuti che due dei tuoi migliori amici si vedono di nascosto come ci rimani? Abbastanza confuso, no?
Marina e anche le altre avevano avuto una reazione decisamente strana: erano sembrate stupite ma allo stesso tempo come se una parte di loro già lo sospettasse e questo mi portava a pensare che già sapessero.
Ma allora perchè Christian era sembrato così spaventato se i loro amici già erano a conoscenza di tutto?
Ma che casino stavano combinando?
Decisi di smettere di giocare all'investigatrice e finalmente mi alzai dal letto ma dopo poco mi ritrovai di nuovo sotto alle coperte a curiosare sul profilo di James, guardando le nuove foto che aveva pubblicato riguardo alla sera precedente.

   
 
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