Il Segreto di Hakkai (part. II)
Sanzo: -Io ti ammazzo, scarafaggio!- urlò palesandosi
all’intera sala d’aspetto che li guardava sbigottiti
Infermiera: -Dottore, guardi! Suo fratello e suo figlio!-
Hakkai non batté ciglio e cominciò a balbettare qualcosa tra sé e sé come i
pazzi che sentono le voci, poi si girò di scatto e imboccò velocemente il
corridoio.
Sanzo: -Visto? Avevo ragione io! Dammi i miei soldi!-
Gojyo: -Io te li do, ma sta sicuro che c’è una donna di mezzo!-, non fece in
tempo a pronunciare la frase che si guardò intorno, -Ehi, Hakkai è sparito!-
I tre cominciarono a corrergli dietro, Goku: -Hakkai! Aspettaci!-
Infermiera: -Dottore, suo figlio la sta chiamando-
Hakkai: -Io non sento niente e poi devo fare il giro delle visite.-
Infermiera: -Ma dottore, non può ignorarli, sono proprio qui dietro di noi… e
sua moglie mi sta anche palpando il didietro e non so come comportarmi…-
Parole al vento perché il moretto era intento solo a fare visite, -Capisco
perché il carcere l’ha mandata qui in ospedale, chi è stato a farle questo buco
in testa? Il suo compagno di cella?-
L’uomo fece cenno di no, alzò la testa, indicò Sanzo e svenne. –Non potete
stare qui.- disse il medico indispettito.
-Senti, non puoi far finta che non esistiamo…- incalzò il rosso
-Sì, Hakkai…- borbottò Goku attaccandosi al camice, -… torna a casa.-, in fondo
era l’unico che riusciva a intenerirlo.
Infermiera: -Dottore, è l’ora della visita della sua principessa…-
Lui annuì e sorrise, mentre l’altro allungò la mano verso il poliziotto che lo
guardò storto: -Tieni i soldi, parassita…-
-Ammettilo, ho sempre ragione su queste cose. Riesco a sentire l’odore di
femmina anche a km di distanza, non c’è niente da fare… Adesso la vedrai la
“principessa” di Hakkai, che è…- ma i due si bloccarono sulla soglia della
camera -… una bambina?-
Sul viso di Sanzo si è allargato un sorrisino e questa volta fu lui ad
allungare la mano. Gojyo lentamente abbassò le banconote sul suo palmo, -Ma tecnicamente
è una femmina…- si tirò subito indietro
-Gojyo, non cominciare… è per lavoro! Avevo ragione io!-
-No, è una questione sentimentale!-
-Dammi i miei soldi o ti ammazzo!-
-Ragazzi!- li richiamò Hakkai seduto al letto di una bambina sorridente.
-Sono i tuoi amici?- chiese lei al suo dottore
-No, beh…sono…-
-La sua famiglia.- esordì il più giovane che si era avvicinato al letto,
-Piacere, io mi chiamo Goku. E tu?-
-Piacere, Goku… ho sentito molto parlare di te. Io sono Noel.- poi sorrise ai
ragazzi che avevano ancora le mani l’uno addosso all’altro, -E voi dovreste
essere Sanzo e Gojyo, vero?-
-Sì…- disse Gojyo indicandosi, -…ma io sono quello bello, lui è quello pazzo.-
continuò facendo roteare l’indice alla tempia.
-Senti!- il biondo lo prese per il colletto, -Quest’estate solo tre cose
m’hanno dato sui nervi, e tra le relazioni sentimentali di Berlusconi e
Fiammetta, ti assicuro che tu sei la più irritante!-
-Vedi?- bisbigliò alla ragazzina –è schizofrenico, stagli alla larga!-
Lei rise molto a vedere quei due che litigavano come bambini: -Sono certa di
no. Hakkai mi ha raccontato tante cose su di voi. Sono storie molte belle!-
Sanzo: -Hakkai, ma le hai raccontato di quando Gojyo e Goku hanno scommesso su
chi beveva più acqua di mare?-
Gojyo: -E quando Sanzo mi mise un chewingum masticato nel naso mentre dormivo?-
Sanzo: -E quella volta che Gojyo si rollò una canna con la carta del gelato e
dentro delle foglie di alloro?-
Gojyo: -E quella volta che Sanzo era talmente ubriaco che fece la pipì nella palla
di vetro del pesce rosso? È saltato fuori dall’acquario per tentare il
suicidio.-
Goku: -Che schifo, io quel pesce me lo sono mangiato!-
Il silenzio calò per qualche minuto, anche Noel smise di ridere.
-Beh…- intervenne Hakkai -…perché non raccontare della fissa che aveva Goku per
il fantasy qualche mese fa…-
Un paio di mesi prima:
-Chi è che rompe le scatole a quest’ora?- brontolò Sanzo, mentre stava andando
ad aprire alla porta, -Si può sapere che vu…-
Tutti i vicini erano sul pianerottolo con fiaccole e forconi.
-Emh… Gojyo, chi hai messo incinta?- urlò nella speranza di levarsi da questo
grattacapo
-Qualcuno ha rubato le fedi di tutti i coniugi del palazzo.- ruggì il più
grosso
-E cosa vi fa pensare che siamo stati noi? Cosa ci dovremmo fare con delle
fedi?-
Senza nemmeno parlare, il condomino indicò oltre la porta, oltre Gojyo che era
arrivato a vedere, su Goku davanti al camino intento ad esaminare gli anelli.
-Come non detto…- portò una mano al viso, -Che cavolo stai facendo?!- chiese.
Ma il ragazzino era impegnato a scaldare le fedi che penzolavano dal ramoscello
che teneva in mano.
-Stupida scimmia, guarda che non è un mash mello!- intervenne il rosso
-Non chiamarmi scimmia!- allora parlò, -Sto cercando l’anello magico. Sono
sicuro che troverò quello a cui comparirà la scritta, me lo infilerò, diventerò
invisibile e potrò mangiare nei ristoranti migliori!-
-Più che Frodo mi sembri un Brodo… di stupidaggini…-
-Senti, Goku…- gli si avvicinò Hakkai, -… non esistono anelli con poteri
simili…-
-Ma io pensavo che con delle reazioni chimiche…-
-Anch’io ho sperato che arrivasse Liv Tyler sul suo cavallo bianco…- aggiunse
il rosso -…mi dicesse qualche cavolata nel suo dialetto elfico e mi portasse
via con sé, ma fin’ora è sempre arrivato Homura sulla Harley a ruttare al
citofono. E non è la stessa cosa…-
Goku si perse d’animo e i condomini continuavano a grugnire al poliziotto: -Vi
prego di scusarlo, gli manca qualche giorno… gli anelli sono tutti vostri.-
Il salotto si riempì di gente intenta a spartirsi le fedi che le spettava di
diritto. Una sagoma rimaneva sulla soglia.
Sanzo: -Goku, ma che diamine ti salta in mente? Non puoi fregare le persone e
bruciare la loro roba! Non si può bruciare niente in questa casa!-
Hazel: -Sanzo?-
Sanzo: -Huh?-
Hazel: -Non è che rimangono due fedi anche per noi?- sorrise
Sanzo: -Rettifico… questo qui lo puoi bruciare, Goku.-
-Le vostre storie sono sempre divertenti!- notò la
ragazzina
-Il mio tesoro…- borbottò Goku ripensando alla faccenda
-Noel, adesso devi riposare, ci vediamo domani, va bene?- sorrise Hakkai mentre
le accarezzava il capo
-Sì- ricambiò lei guardandoli andare via, -Ah, dottor Hakkai…-
-Dimmi-
-Grazie dei fiori, sono bellissimi.-
-Ma figurati.-
Sanzo: -Hakkai, ma hai intenzione di stare appresso a
quella ragazzina per tutta la degenza?-
Hakkai: -No.-
Goku: -Meno male…-
Hakkai: -Per tutta la vita.-
Sanzo: -Cosa?!-
Hakkai: -è orfana, non ha nessuno…-
Gojyo: -Vuoi adotta…?-
Hakkai: -E ha poche ore di vita.-
Sanzo: -Capisco…-
Goku: -Perché non la portiamo con noi domani?-
Hakkai: -Ma il regolamento…-
Gojyo: -La scimmia ha ragione, al diavolo il regolamento. Vuoi che muoia in un
letto d’ospedale?-
Hakkai: -Beh, no…Sanzo?-
Sanzo: -Che palle…-
Hakkai: -Grazie, Sanzo.-
Il sole batteva forte, faceva un gran caldo, un clima
afoso, il giorno perfetto per…andare al mare!
-Chi arriva ultimo all’acqua è un ero-kappa ninfomane!- esclamò Goku
cominciando a correre
-Ehi, chi è l’ero-kappa ninfomane?!- chiese Gojyo mentre gli andava dietro
-Ma in genere non si fa il bagno col costume?- disse Noel vedendoli entrare in
acqua
Sanzo: -Deficienti, almeno spogliatevi prima!- e si mise a leggere il giornale
sotto l’ombrellone
Hakkai: -Che dici? Andiamo anche noi, Noel?-, la prese per mano e s’addentrarono
nell’acqua tiepida.
-Ma no!- Goku batté i pugni sul pelo dell’acqua –Sanzo, sei un ero-kappa
ninfomane!-
-Tsk!- sbruffò il poliziotto sotto l’ombra
-Qui l’acqua è più calda, Noel!- la chiamò il rosso -…aspetta un momento…
scimmia, hai fatto la pipì!-
-Non è vero! L’ho fatta prima nelle tue scarpe! Sei tu l’incontinente…-
-Vieni qua che ti affogo!-
Insomma, le ore passavano spensierate: Hakkai cucinò un barbecue per tutta la
spiaggia e Gojyo si prendeva il merito per fare lo splendido con le ragazze,
Goku giocava a racchettoni con Noel e puntualmente la pallina veniva lanciata
sulla testa di Sanzo (chi lo centrava negli occhi beccava mille punti. La
pallina è morta in circostanze misteriose), quest’ultimo, quando s’addormentò,
venne seppellito sotto la sabbia, fino al collo.
-Liberatemi o vi ammazzo tutti quanti.- asserì pacato vedendoseli mentre
ridevano di lui
-Non farci caso, Noel…- sospirò Gojyo -…bisogna volergli bene come se fosse una
persona normale…-
-A te, invece, bisogna volerti bene come se fossi una persona!- urlò Sanzo che
stava diventando rosso dalla rabbia
-Sanzo, devi imparare a controllare i tuoi nervi.- lo rimproverò Hakkai
-Ti ci metti anche tu?!-
-Ehi!- esordì Goku, -Facciamo a chi fa la pipì più lontano?-
-E come si gioca?- intervenne Noel
-Mi sa che oggi dobbiamo comportarci come adulti…- notò Gojyo, -…andiamo alla
sala giochi!-
-Ehi, dove andate? Liberatemi prima!!- ma i suoi urli attirarono un cagnolino
che, incuriosito, iniziò ad annusargli la faccia, -Vattene, sacco di pulci!- lui
si voltò di profilo, stette per alzare la zampa, -Se solo osi, ti impicco con
la tua stessa coda.-, il cucciolo prese a fare “cai cai” e corse via con la
coda tra le gambe.
15 minuti dopo.
Gojyo: -Ehi, siamo tornati! Come va, Sanzo?-
Sanzo: -Sono sotto il sole da mezz’ora, come dovrei sentirmi?!-
Gojyo: -Se chiedi pietà, ti grazieremo.-
Noel: -Ehi, signor Sanzo? Ne vuoi un po’?- chiese porgendogli una lattina di
the ghiacciato vicino le labbra. Il biondino s’illuminò alla sensazione di
freschezza ma, -No. Grazie, Noel…ma Sanzo mi ha detto che è a posto così.-
-Gojyo, avverti tutti i tuoi familiari di preparare una festa, perché tra poco
morirai! E tu scimmia, che costa stai facendo?!-
-Niente… sto succhiando un ghiacciolo… al limone…-
-Ma me lo fai a posta?! Sparisci!-
-Ragazzi!- si udì Hakkai, -Ci sono dei budini al cioccolato belli freschi!-
-Io vi ammazzo tutti e poi uso le vostre falangi come segnalibri!-
-Come hai detto?- chiese il rosso sdraiandosi davanti a lui mentre gli sputava
il fumo della sigaretta in faccia
-Che vorrei che un pedalò parcheggiasse tra le tue chiappe.-
Mentre uno continuava a deridere e l’altro ad essere deriso, la spiaggia si
stava affollando sempre di più, ragazze, ragazzi, comitive, famiglie e bambini.
Uno di questi correva con un secchiello d’acqua in mano: -Mamma, guarda! Ho
catturato una medusa! Ho catturato una med…!- ma il poverino inciampò sui
polpacci di Gojyo che se ne stava in mezzo alla spiaggia, il secchiello volò in
aria.
-Gojyo, perché la tua faccia è diventata in tinta unita con i tuoi capelli?-
chiese perplesso Sanzo che continuò a fissare il ragazzo impietrito per altri
otto secondi.
-AHHH!- urlò facendo la permanente al poliziotto.
-Cos’è successo?- domandò Hakkai che sopraggiunse
-Ehi!- rise divertito il più giovane, -Gojyo ha una medusa sulla schiena!-
-Andiamo, Gojyo! C’è solo una cosa da fare, lo sai!- insistette il medico
-No! Cioè sì! Volevo dire no! Insomma, lo so cosa si fa, ma non voglio!- urlò
contorcendosi
-Invece, sì!- sentenziò Hakkai prendendolo per i capelli e lo trascinò via.
Noel: -Dove l’ha portato il signor Gojyo?-
Sanzo: -Hai presente quella ragazza che ha dato del “cesso” a Gojyo?-
Noel: -Sì.-
Sanzo: -Ecco, Hakkai adesso sta facendo la stessa cosa…-
Noel: -Non ho capito, signor Sanzo. Me lo potrebbe rispeghiare? Signor Sanzo…?
Si sente bene?-
Il poliziotto diventò paonazzo, cominciò a sudare copiosamente e a respirare
faticosamente: -Ma… ma che…?-
-Ehi, Noel!- sbucò fuori Goku da una buca scavata nella sabbia, -Ho trovato
anche questo!-
-Stupida scimmia, quello è il mio costume!-
-Ah, sì? È che volevamo costruire un tunnel che passasse tra le tue gambe…-
-Ci sei andato a sbattere, contro le mie gambe, pezzo d’idiota! Ridammi subito
il costume!-
-Ok, ma non ti arrabbiare!- disse appoggiandoglielo sulla testa
-Ma cosa ci dovrei fare col costume in testa, secondo te?-
-Se vuoi scendo sotto a rimettertelo…-
-NO! Lascia perdere…sparite!-
-Però è stata una bella giornata oggi al mare!- sorrise
Goku con le braccia dietro la testa
-Sì, ci siamo divertiti, non è vero?- contraccambiò Noel
-Parlate per voi…tsk!- sbuffò Sanzo con il viso da nigeriano e il corpo da
eschimese
-Voi non avete dovuto farvi fare la pipì addosso da Hakkai…- continuò Gojyo che
non riusciva a muovere il busto
-Dai Gojyo, l’ho fatto per il tuo bene-
-La prossima volta ti metto una medusa sulla faccia, poi ne riparliamo…-
-Guarda, Noel! Eccolo laggiù il luna park, andiamo!- Goku prese la bambina per
il braccio e la trascinò tra i giochi
-Non allontanatevi!-
-Inutile, Hakkai… non puoi fare da babysitter a tutti…-
Mentre i più grandi si guardavano intorno disinteressati, Goku aveva già fatto
visita al chiosco dello zucchero filato, dei pop-corn al caramello, delle
tortillas con la salsa piccante, degli hamburger e patatine e degli hot dog.
-Ahhh…ora sto bene!- disse massaggiandosi lo stomaco
-Potevi lasciare qualcosa anche agli altri bambini, però!- lo riprese il rosso
-Voglio andare lì!- Noel indicò il tunnel degli orrori
-Sei sicura di non aver paura?- chiese Hakkai
-Non ti preoccupare, Hakkai! Starò io con lei!- sorrise Goku
Così i cinque salirono sul trenino che si avviò dentro la caverna buia: le luci
si accendevano accompagnate da una musichetta inquietante che faceva da sfondo
ai mostri, vere e proprie persone che si divertivano a scherzare con getti
d’acqua e stelle filanti.
-Noel, non ti spaventare…ma devo fare una cosa…- sussurò Goku nel buio. Il
viaggio pareva procedere tranquillamente in attesa di un sussulto, di un rumore
sinistro e infatti all’improvviso si udì un boato: -BURP!!!-
Le pareti di cartone tremarono, qualcuno rise, qualcuno si spavento: -Ehi,
kappa! Non starmi così appiccicato! Che femminuccia…- disse Sanzo seccato
mentre scrollava la spalla
-Poliziotto corrotto, guarda che sono seduto accanto ad Hakkai!-
Il trenino finì la corsa e uscì dalla galleria, qui poterono constatare che
Dracula era svenuto asfissiato sul grembo del biondo.
-Ehi… ehi… ehi!- borbottava mentre gli dava dei piccoli schiaffetti per farlo
riprendere, -Tutto bene?-, Dracula riprese i sensi, aprì pian piano gli occhi e
vide la faccia da nigeriano di Sanzo. Svenne nuovamente dopo aver borbottato
qualcosa come “L’uomo nero esiste davvero”.
-Che diamine!- imprecò facendolo rotolare dal trenino con un calcio, -Non ci
sono più i mostri di una volta…-
-Io mi fermo qui…- disse Sanzo davanti lo stand dei
tiro a segno
-Tanto hai una pessima mira. Noi andiamo a fare la fila per le montagne russe.-
lo informò Gojyo che seguiva gli altri.
Goku: -Io sto davanti!-
Gojyo: -No! Io sto davanti!-
Goku: -Non rompere, l’ho detto prima io!-
Gojyo: -Non sei un principino, nessuno ti deve niente!-
Goku: -Tu chi ti credi di essere, eh?!-
Nel mentre i due litigavano, Sanzo non beccava nemmeno il bersaglio più facile.
-Eh, credo che il suo amico avesse ragione…- notò il proprietario della
baracca. Il poliziotto non ci stava, così si avvicinò al signore: -Vede quel
ragazzo coi capelli rossi alle montagne russe? Cosa vinco se lo centro alla
schiena?-
-Impossibile, è troppo distante!-
-Stia a vedere…-, Sanzo prese la mira, aspettò una decina di secondi e premette
il grilletto. Un istante di silenzio e… -AHHH!!!-
-Allora?- gongolò Sanzo
-Può scegliere il premio che preferisce!- esclamò l’uomo stupito
-Bene, vediamo… vorrei quella scimmia di peluche se possibile.-
-Ecco a lei! Arrivederci!-
Il poliziotto non fece in tempo a voltarsi che tutta la congrega lo guardava
storto.
-Tu sei un delinquente! Mi hai sparato proprio sulla ferita!- brontolò Gojyo
col pallino del fucile in mano
-Davvero?- sorrise Sanzo
-Che hai da ridere?! Non c’è niente da ridere!-
-Perché sei qui? Non dovresti essere sulle montagne russe?- rispose sostenuto
-Non mi lascia salire davanti!- intervenne il più giovane
-Sei troppo piccolo!-
-E tu sei troppo scemo!- esclamò il poliziotto
Noel li guardava perplessa: -Hakkai, non dovresti fare qualcosa?-
-Suor Maddalena mi diceva sempre: “ricordati, Gono, se ti fai i
fatti tuoi, campi cent’anni!”. Eh, che donna, che era…- rispose il moretto
-Capisco… sai, Hakkai? Sono un po’ stanca…-
-Vuoi tornare a casa?-
-No, voglio restare ancora un po’.- sorrise
-Tieni, rompiscatole.-, Sanzo lanciò il
peluche a Goku
-Grazie, Sanzo!-
-Così non avrai bisogno di guardarti allo specchio.-
-è vero!- intervenne Gojyo, -Dì la verità: siete gemelli separati dalla
nascita!-
-Non siete simpatici…- mormorò Goku che camminava a testa bassa, tutto
sconsolato
-Dai, non fare così…- lo riprese Noel, -Stavano solo scherzando.-
-A volte si comportano come bambini stupidi.-
-Però ti vogliono bene.-
-Certo, come no!-
-Invece è vero! Io certe cose le capisco…-
-Va bene…- sorrise Goku, -Allora voglio che questo sia tuo!-
-Ma è il tuo peluche!-
-Dato che tutti dicono che m’assomiglia, almeno ti ricorderà la mia faccia!-
-Grazie, Goku.- sussurrò mentre stringeva la scimmia tra le braccia, poi fu
catturata da qualcosa di maestoso: -Guarda che bella! Hakkai, mi accompagni?-
chiese abbagliata dalle luci della ruota panoramica.
-Ma è altissima! Ti accompagno molto volentieri!- esclamò alla cassa, quando
qualcosa lo fermò: -20 euro a persona?!-
-è la ruota panoramica più alta del continente.- fece notare il giostraio
-Accidenti, mi sono rimasti 25 euro soltanto…-
-Peccato…- mormorò sconsolata Noel sedendosi sul gradino -Avrei voluto vedere
almeno per una volta la città…-
-Mi dispiace molto…-, Hakkai si sedette accanto a lei mettendole un braccio
intorno alle spalle
-Al contrario. Devo ringraziarti per questa splendida giornata… Cof cof- tossì
-Noel, tutto bene?- chiese allarmato il medico
-Sì…-, s’accasciò su di lui affannosamente.
L’atmosfera s’era colorata di grigio, qualcosa di triste e nostalgico aleggiava
nell’aria.
-Sanzo…- Gojyo s’avvicinò a lui sussurrandogli, -Senti… quei soldi della
scommessa…-
-Va bene.- rispose senza nemmeno farlo finire di parlare
-Ehi!- esordì, -Cosa sono quei musi lunghi? Certo che abbiamo abbastanza soldi
per farti vedere la città!- esclamò tirando fuori le banconote torturate
-Davvero?- sorrise la bambina
-Grazie…- mormorò Hakkai prendendo Noel tra le braccia
-Sì, sì… ma adesso andate! Non vorrete che parta senza di voi!-
I due salirono, Hakkai teneva in grembo Noel che salutava con la zampetta del
peluche al finestrino.
I ragazzi le avevano regalato un biglietto per andare tra le stelle.