Libri > Cinquanta sfumature di...
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    26/09/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il cuore della giovane Leila Williams batteva all’impazzata per la paura e per quello che ha dovuto passare negli ultimi due giorni.
La cavalcata disperata verso Kylemore gli erano costate molte energie nervoso e una consapevolezza di essere la più amata alla corte di Limerick che ormai andava sparendo.
Non avrebbe mai immaginato che il ritorno all’Abbazia per riprendere il suo passato da novizia era solo la strada verso la sua fine.
Sentendo bussare alla sua porta, la madre Superiore credette che le visite alla sua persona stavano diventando sempre più frequenti, ma appena vide una Leila Williams spaventata, non poté che aiutarla.
< Leila, che cosa ci fate qua? >
Non riuscendo a trattenere il suo pianto, Leila Cadde tra le braccia di una donna che acconsentì al suo conforto nonostante non riuscisse ancora a capire il motivo della sua visita.
< Sono tornata qui perché Limerick non è la mia realtà di vita, madre. Io non potrei mai fare la Contessa e guidare un popolo sotto la maledizione di una donna che ha manovrato sempre ogni mio movimento. >
< Di cosa state parlando? >
< Mi riferisco alla Contessa madre Carla May Wilks. Dopo che mi aveva sbattuto in prigione per rinnegare il mio volere di diventare una contessa, è divenuta buona con me subito dopo essersi sbarazzata di sua figlia Anastasia.
In quel momento non mi sono mai chiesta perché facesse così per il semplice motivo che ero fiera per il piano da me conseguito e una speranza in più per essere una persona diversa.
ma il matrimonio organizzato proprio da lei e la conseguente scomparsa del mio futuro marito José Gonzalez, mi hanno portato a pensare che la donna non era altro che una manipolatrice in grado di desiderare qualsiasi cosa… Ed è per questo che ho avuto paura e sono scappata fino a tornare qui, madre. Non ho nessun altro posto dove andare. >
< La Contessa Madre sa che voi siete qui? >
< No, Suor Elena. Sono fuggita in piena notte aiutata da un gruppo di servitori che credevano in me e che hanno dato la loro vita per salvarmi. Nessuno sa che sono qui. >
< Adesso cosa pensate di fare? Siete ricercata impunemente e rimanere qui dentro potrebbe essere molto pericoloso. Sapete meglio di me che noi sopravviviamo sulle generose offerte che la Famiglia Steele ha sempre devoluto qui all’Abbazia. >
< Non ci penso nemmeno a tornare in quel posto! > gridò la giovane ragazza frignando < Soprattutto dopo quello che è successo… Ancora non mi do pace su dove possa essere José e questo non mi fa dormire la notte. >
< I vostri pensieri sono molto turbati, Contessa Steele > rispose la madre superiore nominandola con il suo appellativo falso.
< Perché mi chiamate così? Io sono Leila Williams. Non sono figlia di quella famiglia. >
< Siete figlia di Raymond Grey e di una serva che non avete mai conosciuto. >
< Se è per questo non ho mai potuto conoscere nemmeno mio padre visto che è morto improvvisamente durante il mio soggiorno… E sono sicura che ad ucciderlo sia stata proprio quella donna… Mi vengono solo i brividi a pensarci… Madre, aiutatemi in questo conforto e ridatemi la mia cella. Non abbandonerò mai questo posto nemmeno per diventare la ragazza più ricca e conosciuta del mondo. >
< Mia cara, la bellezza e l’avidità di denaro e fortuna si basa solamente sull’aiuto altrui e sulle capacità non proprio personali… Ma tornando al vostro futuro, non so se potrò accettare di farvi tornare qui. La Contessa Anastasia si trova proprio nell’Abbazia per ritrovare la sua anima perduta e allontanarsi proprio come voi da quella vita malsana. >
< Lo vedete che allora io e la mia sorellastra siamo uguali? Vi prego madre, non ho nessun posto dove andare. Questa è la mia casa: Kylemore. >
Ma la Madre Superiora, ascoltando solo ed esclusivamente il volere della Contessa madre, non poteva ospitare sotto il suo tetto una traditrice del suo sangue.
< Tesoro mio, vieni con me. Ti mostro la croce sulla pietra bianca che usiamo per condurre le anime più peccaminose che albergano in questo posto. >
Uscendo fuori dall’Abbazia, Leila si sentiva sempre più protetta in compagnia della Suora Madre.
Era consapevole che non gli avrebbe mai fatto del male e la sua serenità stava per abbracciare il suo animo ferito.
Ma i veri motivi della Suora Madre erano ben altri.
< Questa croce ha visto fin troppi peccatori > sussurrò Suor Elena < Quando mi sono ritrovata qui più di vent’anni fa’, non avrei mai ceduto che la popolazione d’Irlanda fosse così malvagia da commettere atti di qualsiasi genere.
credevo che fossimo una comunità pacifica, ma la voglia di uccidere per conquistare mete insormontabili, ha portato le nostre povere anime in cerca di una pace e la completa preghiera verso Dio.
Io, come una buona samaritana, dovrei acconsentire a riportarvi qui da me… Ma non c’è posto per chi rinnega il suo destino scritto da individui più potenti di noi. >
< Madre, che state dicendo?>
< Il vostro percorso in questa vita è finito, Leila… Inizia il percorso verso l’altissimo. Addio. >
Senza aver la possibilità di difendersi, la povera Leila Williams fu gettata dal crepaccio dove sorgeva la grande croce incastonata nelle rocce bianche poco distanti dall’abbazia.
Dopo un preghiera sontuosa sotto il vento gelido e molto potente, la Contessa madre chiese perdono a Dio e di aiutarla ad accogliere la povera anima della ragazza tra il suo mondo parallelo pieno di speranza.
“Mi dispiace per il vostro tragico destino, Leila. Io ho fatto in modo che voi potevate ricominciare una vita lontano da qui… Ma il volere della Madre giudiziosa non può essere contrastato in nessun modo.”
Rientrando all’interno dell’Abbazia, la Madre Superiore scrisse subito alla Contessa madre che Leila Williams giaceva in fondo all’Oceano mentre la sua anima da peccatrice sarebbe stata purificata da forze molto più grandi e indicibili.
“Sia fatta la volontà di nostro Signore Gesù Cristo. Sempre e comunque. Amen.”
 
 
Le preoccupazioni che attanagliavano le Gia Matteo e Mia Steele non potevano essere ancora nascoste.
La loro unione sarebbe stata realtà molto presto, appena la vendetta ordita contro l’esercito ribelle per la conquista dell’Irlanda fosse archiviata per sempre.
Una volta aver raccontato tutto quello che erano riuscite a vedere, solo Elliot e Christian potevano organizzare una rivolta atta a fermare quei dannati rivoltosi prima che la guerra civile potesse invadere il paese.
< Christian, come pensi di riuscir a contrastare il loro volere se non abbiamo nemmeno un esercito? >
< Troveremo gli uomini adatti > rispose il primogenito < Abbiamo un centinaio di contadini e recuperando un buon carico d’armi, riusciremo nell’impresa di soffocare i rivoltosi. >
< Non credi davvero che sia possibile > lo schernì subito Elliot < Quei contadini che tu dici di avere, non accetteranno mai di combattere una guerra che non li appartiene. Insomma, dovranno combattere contro la loro stessa classe sociale. >
< E con ciò? Combatteranno per quello che credono: la libertà. >
< Certo, come no… Non puoi parlare di libertà a uomini che lavorano incessantemente più di dodici ore al giorno sotto il sole, la pioggia, il freddo e la neve tutti i giorni per pochi soldi. >
< Molto bene… Vorrà dire che aumenteremo le paghe, tuteleremo quei lavoratori e ognuno di loro potrà godere di mezza giornata libera a settimana. Così vivranno com’è giusto che sia. >
< Ma non abbiamo i mezzi nel farlo! le nostre risorse sono molto limitate, mentre i rivoltosi si stanno ingrandendo diventando sempre più forti! >
< Allora cosa decidi di fare, genio? Vuoi andare a combattere solo tu ed io? >
< Non fare lo sciocco, Christian. La situazione è già difficile così com’è >
< Adesso basta litigare > fece la Contessa Grey frapponendosi tra i due figli < Purtroppo Elliot ha ragione nel dire che ci sono le condizioni per fare in modo di pagare di più un centinaio di contadini che lavorano per noi. Dobbiamo trovare la soluzione adatta al nostro problema… E l’unica possibilità sarà fuggire dalle nostre terre e confonderci con la popolazione. >
< Spero che voi stiate scherzando, madre. >
< Come pensi di fronteggiare la loro voglia di rivalsa? Dobbiamo nasconderci per rimanere in vita e dobbiamo così lasciare il castello. È l’unica soluzione.
Ma Christian non era assolutamente d’accordo e avrebbe fatto carte false per poter riuscire a salvare la sua famiglia.
< In carcere ho capito che anche se siamo spacciati, non è mai detta l’ultima parola… E’ vero, siamo stati aiutati, ma dovrò fare l’impossibile per trovare aiuti insperati in queste nostre terre. I contadini non possono odiarci tutti. >
< Non ci odiano, Christian… Solo che non sanno combattere e non vogliono. Mettitelo bene in testa. >
< Allora l’unico modo è rivaleggiare e rimettere in discussione le antiche alleanze che si sono formate nel corso dei secoli e ha aiutato la nostra famiglia. Elliot, andiamo in biblioteca e aiutami in questa ricerca. Alla svelta. >
< Christian… > fece sua madre fermandolo all’istante < E’ tutto inutile. Io e vostro padre siamo riusciti a sopravvivere fino ad oggi solo con le nostre forze. Nessuno ci ha mai aiutato. Nemmeno i nobili di nostra conoscenza. >
< Questo è impossibile > protestò Christian < Non potevate sopravvivere alle guerre che mio padre mi ha sempre raccontato. Gli uomini che ha usato per combattere gli Steele e tutti gli amici che gli sono venuti incontro… >
< Non era vero, figliolo. Ci siamo dovuti sempre difendere dalle angherie degli Steele, ma non abbiamo mai combattuto una vera guerra. I nostri pochi soldati che ci erano rimasti sono tutti morti in quel dannato incendio di Malahide. La nostra forza è morta con loro. >
< La nostra forza riuscirà ad andare avanti finché questa famiglia continuerà ad esistere! Qualcuno sarà in grado di aiutarci. Me lo sento. >
< Bravo, figliolo. Non dovete mai darvi per vinto. >
L’improvviso arrivo del vecchio Conte Theo Grey, nonno paterno di Christian ed Elliot, scatenò in lui una sorpresa che non si sarebbe mai immaginato di ricevere.
< Nonno! Sei appena tornato dal tuo pellegrinaggio a Roma? >
< Esatto. Giusto in tempo per organizzare le nostre armate… Anche se dovremmo attendere l’arrivo di vostro padre. >
< Theo, non so se sapete di vostro figlio ma… >
< So cos’è successo, Grace. Ma mio figlio è vivo. Sta aspettando il momento adatto per tornare alla ribalta… Ma noi non ci faremo cogliere impreparati, giusto? Avanti ragazzi miei, venite con me. Dobbiamo trovare tutti gli uomini adatti nelle nostre terre e fortunatamente non sono pochi. >
Seguendo in maniera fiera il suo vecchio condottiero, Christian non si era mai sentito così vivo e così pieno di voglia di combattere.
I suoi pensieri di una vittoria e la fine delle sommosse organizzate dai rivoltosi, potevano spalancare un futuro prossimo nel ritrovare quella giovane donna che in tutto questo tempo non aveva mai dimenticato.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94