Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: kate29    19/08/2009    7 recensioni
Sento il mio cuore battere a ritmo contro lo sterno, pompare vita, in un panorama di morte. Tum. Tum. Tum. I miei passi cadenzati risuonano tra le mura della villa. Tum. Tum. Tum. Sono i passi di un assassino.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mio cuore batte ancora Allora.....innanzitutto, ciaooooooooooo!!!
Voglio fare una piccola premessa....e vi consiglio di leggerla così capirete meglio la storia.
In questa fic, Severus ha quasi compituo i suoi 39 anni. Infatti, sopravvive al morso di Nagini e torna ad insegnare DCAO ad Hogwarts.
Harry e i suoi amici ripetono il settimo anno, in quanto non hanno frequentato il corso la stagione precedente.
Questo episodio si svolge in una delle prime giornate di Ottobre, poco prima di cena, ed è scritta in POV, cioè dal punto di vista, in questo caso, di Severus.
Spero che vi possa piacere.....grazie a tutti!



-Potter! Potter!-
Scendo le scale correndo, sollevando il mio ingombrante mantello per non inciampare. Gli studenti mi guardano preoccupati, probabilmente temono che il famoso Ragazzo Che Sopravvisse possa andare incontro ad una morte lenta e dolorosa, provocata, ovviamente, da me.
In effetti, non hanno tutti i torti: non mi è ancora passata l'abitudine di sputare fuori il suo nome come se rigurgitassi qualcosa di incredibilmente sgradevole, che, dopo essere fuoriuscito dalle mie labbra, va a spiaccicarsi irrimediabilmente sul fondo di una tazza del gabinetto.
-Potter, ti decidi a fermarti, dannazione?!! O stai forse cercando di vincere una gara campestre?-
Ho il cipiglio truce, le labbra leggermente arricciate, il solito cocktail di disgusto, insomma.
Disgusto. Credo sia il mio marchio di fabbrica.
Mi sento affannato, respiro con il naso per non darlo a vedere, in modo che i ragazzi non si accorgano che sto per schiattare per iperventilazione.
Non credo di nasconderlo molto bene, però.
Ho come l'impressione  che gli studenti trovino in me una certa somiglianza con un toro imbestialito travestito da pipistrello.
Forse tra un po comincia ad uscirmi il fumo dalle narici.
-Mi scusi, signore, non avevo sentito che mi stava chiamando.-
Eccolo qui, il Golden Boy, attorniato dai suoi fedeli compari, i due Weasley e la Granger.
-Le fisserò un appuntamento al San Mungo, per un controllo all'udito, allora.- L'ultima parola mi esce con uno sbuffo, ho ancora il fiatone.
E' inutile che mi guardi con quel sorrisino divertito, marmocchio insolente! Vedremo TE a 39 anni come sarai ridotto, un ammasso informe di muscoli e trippa, e una brodaglia melmosa al posto del cervello.
Io starò pure invecchiando, e di certo non ho più un gran fisico (mai avuto, per dire la verità, ma questi sono particolari); ma il mio cervello funziona benissimo e sono in pieno possesso delle mie facoltà mentali.
Per quanto riguarda la salute mentale, invece...beh, credo mi abbia abbandonato già da un po'.
Insomma, nessun uomo sano di mente si farebbe marchiare a fuoco, come una vacca da allevamento.
Ma, ovviamente, anche questo è un piccolo particolare.
-Potter, devo parlarle: mi segua.-
Prendo il primo corridoio che mi capita a tiro, tentando di sfuggire a quella mandria impazzita di mocciosi, che si sta dirigendo verso la Sala Grande per la cena.
Non mi volto indietro, so già che il ragazzo mi sta seguendo, lo sento dai suoi passi, li riconosco.
Mi rabbuio un attimo.

Rivedo il cerchio di figure nere incappucciate, un ginocchio a terra, il capo chino, in segno di rispetto, di adorazione, devozione.
Un pigro gesto della sua mano, e tutti noi ci alziamo.
Ecco! La seduta è terminata! Ci rivediamo al prossimo incontro! Nemmeno fossimo stati degli alcolisti anonimi; sicuramente sarebbe stato molto più interessante, però.
E molto meno doloroso.
Lo sento dirigersi verso la porta. Non lo seguo con lo sguardo, lo evito se posso.
Sento solo il pigro fruscio della sua veste, e i suoi passi. Sono leggeri, misurati, quasi non fanno rumore.
Ma io li sento. Percepisco il ritmico vibrare del pavimento, ogni volta che i talloni si scontrano con la dura superficie di pietra.
Tum. Tum. Tum.
Sembra quasi il battito di un cuore.
Beh, sicuramente non è il suo. Non ce l'ha.
La porta si apre al suo passaggio, richiudendosi subito dopo alle sue spalle.
Tum. Tum. Tum.
Lo sento ancora. Quel suono sordo. Rimbomba nella mia testa, un' oscura litania senza fine.
Anche gli altri Mangiamorte stanno uscendo, ora. Parlano tra loro, chiacchierano tranquillamente.
Sento Lucius dietro di me, il suo costosissimo profumo mi punge le narici. Non serve avere dei sensi sviluppati come i miei per capire che è lui. Mi supera a grandi falcate, lasciandomi solo nella stanza, la sua solita espressione strafottente stampata sul volto.
Tum. Tum. Tum.
I suoi passi sono molto diversi da quelli dell' Oscuro. Sono decisi, fieri, altezzosi.
Eppure, sono anche così simili; quell'inquietante vibrazione che mi arriva alle orecchie, e mi attraversa il corpo...ad ogni passo un flash, un'  immagine.
Tum. Un lampo di luce verde.
Tum. Un corpo senza vita.
Tum. Una pozza di sangue sul pavimento.
Tum. Delle urla strazianti, una risata malvagia, agghiacciante.
Tum. Due occhi azzurri che supplicano, pretendono.
Tum. Una figura cade all'indietro, precipita nel vuoto, fino a trovare lo schianto un centinaio di metri più giù.
Mi avvolgo nel mio mantello nero, cercando un po' di calore fisico che compensi il gelo che sento in fondo all'anima.
Ultimo, mi avvio verso l'uscita, camminando rapidamente.
Tum. Tum. Tum.
Sento il mio cuore battere a ritmo contro lo sterno, pompare vita, in un panorama di morte.
Tum. Tum. Tum.
I miei passi cadenzati risuonano tra le mura della villa.
Tum. Tum. Tum.
Sono i passi di un assassino.

-Signore...Professore? Professor Piton?-
La voce mi risveglia dal mio sogno ad occhi aperti, un sogno non molto piacevole, a dire la verità.
Come sempre, del resto.
-Professore, dove stiamo andando?-
-Qui, Potter!- Apro la porta di un' aula in disuso. Una mera coincidenza, in realtà. Ho camminato per dei minuti, senza rendermene conto, e non ho la minima idea di dove sia finito. Forse il terzo piano, ma non ne sono certo.
-Entra.- Gli tengo aperta la porta, il ragazzo mi supera ed io, con uno dei miei soliti gesti teatrali, sbatto l' imposta facendo una mezza piroetta. il mantello che mi svolazza attorno.
-Professore, era necessario venire fin qui per parlare?-
Il ragazzo si è mollemente abbandonato su di un banco posto in un angolo, con un' espressione divertita sul volto, come a dire "questo ci sta fuori con la testa".
-Potter, togliti quello stupido sorrisino dalla faccia, se non vuoi che la clessidera di Grifondoro rimanga tristemente vuota per il resto dell'anno.
Lo fulmino con il mio sguardo gelido, quasi mi aspetti che si trasformi in un ghiacciolo...
-Signore, perchè mi ha portato qui?-

Giusto. Bella domanda.




*********************************************************************

Salve a tutti!!!!!!!!!!!!! Letto??? bene....spero vi sia piaciuto...questo è il primo chappy....ho in mente di farne ancora 1 o 2....ditemi se vale la pena di continuare....scrivetemi tanti commentini vi preeeeeeeeeeego!!!! *fa occhi dolci da cane bastonato*
seriamente....commentate se vi è piaciuto, se vi ha fatto ribrezzo, se lo trovate noioso...eccetera eccetera.
Gradisco molto le opinioni dei lettori..sono la mia linfa!!!
Grazie a tuttttttttti!!!!!!! Bacioni

Anna




 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: kate29