Allora tanto
per chiarire io non ho apprezzato per niente l’ultimo film di Harry Potter. Lo
ho odiato. Mi è sembrato un film insulso e incomprensibile, fatto di scene
insulse e incomprensibili. Ma dal momento che io adoro tutta la saga, queste
considerazioni, mi hanno fatto soffrire non poco. Tuttavia, quando finalmente
la proiezione è finita, ponendo fine alla mia tortura interiore, ho trovato
motivo di farmi una risata invece di scoppiare in lacrime. Fra i titoli di coda
ho infatti visto il nome di Timothy Spall (l’attore
che interpreta Codaliscia). E allora ho pensato: ma
io non ricordo di Timothy in questo film… mi ci è
voluto un po’ per farmelo tornare in mente, ma poi finalmente ci sono arrivata.
Codaliscia c’era stato effettivamente. Non aveva detto
una parola. Aveva soltanto aperto e chiuso una porta. È di questo che parla
questa shoot, spero che vi piaccia. Se la trovate
insulsa e incomprensibile, siete pregati di farmelo sapere. Grazie.
Con tutto il
dovuto rispetto,
marjane
“IL NUOVO
FILM!!! Harry Potter e il principe Mezzosangue! CON LA TRAVOLGENTE
INTERPRETAZIONE DI TIMOTHY SPALL!!!”
Erano
all’incirca queste le frasi che Timothy continuava a urlare a squarciagola,
mentre saltava, mordeva e distruggeva a testate buona parte del set. Ma cosa,
si domandavano gli attori esterrefatti e il regista terrorizzato, aveva spinto
una persona mite come lui a trasformarsi in una furia distruttrice? Per
scoprirlo bisogna tornare indietro nel tempo, giusto qualche settimana fa.
QUALCHE
SETTIMANA FA, NELLA CASA DI TIMOTHY
Suona il
telefono e l’attore risponde.
“Pronto? Si
certo sono io. Ma davvero? Il nuovo film di Harry Potter? Sì, sì il mio agente
me ne aveva parlato, certo… Sarò felice di riprendere
in mano il mio personaggio di Codaliscia si. Ma
certo, ho letto il libro so che sarà una
interpretazione marginale e… no? Come dice? Dialoghi
importanti? Inquadrature dense di significato? Beh il regista è lei, no? Ah,
noi non ci siamo mai conosciuti credo, com’è che si chiama? … ah. No non
ricordo di averla mai sentita nominare, in tutta sincerità…
Sarà il suo primo film? Bene, sì io ecco mi congratulo. No, no non ho nessuna
perplessità. Solo sa com’è Harry Potter è seguito da tutto il mondo e allora pensavo… Ah lei ritiene che con un po’ di fantasia anche il
primo tizio preso dalla strada possa cavarci un prodotto decente? Oh, d’accordo
sì. A domani. Sì. A presto.”
IL GIORNO
DOPO, NEGLI STUDIOS DI HOLLYWOOD
Regista: Ah
quindi lei è Codaliscia? Ma non è un po’ paffuto per
interpretare un lupo mannaro? Ah, no, no! Scusi scusi!
Lei è la pantegana mutante no?
Timothy,
perplesso: Se vogliamo dire così, signore…
Regista: Via
ma signore è molto formale! Mi chiami
per nome lavoreremo insieme per mesi! Mi chiami per nome.
Timothy:
D’accordo. Com’è che si chiama?
Regista,
sbiancato: COSA CAVOLO è QUEL CESTO DI POLISTILORO TARLATO??
NON MI
INTERESSA SE È IL VECCHIO PENSATOIO,
NUOVO REGISTA NUOVO SET!! INNOVAZIONE, INNOVAZIONE SEMPRE! Ecco quello
d’argento va benissimo. Ah, Timothy è ancora qui? Al trucco, al trucco su
forza!
T: Ma non ho
ancora avuto il copione, signore.
R: Hai idea
di cosa voglia dire affidarsi a dei veri esperti della sceneggiatura? No? Beh
se non lo sai te lo dico io: aspettare, a volte anche aspettare. Ci arrangeremo
vedrai. E chiamami per nome t’ho detto!-
T:Ma io…
R:NO, NO E
ANCORA NO! SMETTETELA DI PROPORRE QUEGLI ASSURDI
BAFFI A MANUBRIO PER IL NUOVO PROFESSORE, CHI MAI POTREBBE PENSARE UNA COSA COSì IDIOTA?? E VE LO RIPETO: LA STORIA è SOLO BASATA SUL
LIBRO, IL CHÈ SIGNIFICA CHE NON IMPORTA
A NESSUNO SE CI PRENDIAMO DELLE LICENZE POETICHE!-
Fattorino:-
Ho una missiva per lei, capo.-
R: Grazie,
dai qua. Oh, che peccato. Gli esperti che ho contattato dicono che in effetti
la torre Eiffel si trova a Parigi e quindi non possiamo utilizzarla per le
inquadrature di Londra. Avevate ragione, gente.
Staff,
guardandolo con odio: Ma dai?
R: Vabbè c’è sempre il ponte quello moderno, l’edificio a
forma di uovo, l’Empire State Building, ce la caveremo via…
TUTTI AL TRUCCO HO DETTO!-
Lentamente e
con qualche dubbio Timothy si avvia al camerino per il trucco. Non ha mai detto
di no a un film di Harry Potter (il suo agente è un vero fan e gliela farebbe
pesare come un affronto personale), ma questa volta c’è qualcosa di veramente
strano. Ne ha incontrati di registi idioti, ci è abituato. Ma qualcosa nella
luce folle negli occhi di quello appena conosciuto lo spaventa un filo. Ma in
fondo, riflette, nessuno si divertirebbe a rendere questo film meno interessante
o curato del solito; andrebbe contro gli interessi troppe persone.
In quella
davanti a lui passano il regista e l’attore del giovane Draco
Malfoy, discutendo.
Regista: Ma
che dici! Quelle sono le scene essenziali!! La TUA frustrazione, la TUA paura!-
Tom Felton: Ma nel libro la Rowling rende tutto questo senza
tutte queste scene ambigue! Insomma … la mela… il
canarino!! Cristo santo abbiamo anche un canarino? Non è uno spreco di tempo?
Non si potrebbe fare diversamente?-
Regista:
Vuoi un merlo? Mettiamo un merlo! È un’idea brillante, guarda. La critica ci va
matta a dire che questa saga sta diventando sempre più dark e in effetti un
canarino è troppo vivace.-
Sulla fronte
di Timothy cominciano a scorrere rivoli di sudore freddo. Impossibile! Decreta
a se stesso, chi mai avrebbe affidato a un idiota completo un film di fama
mondiale? Stai prendendo la cosa troppo sul serio. In fondo è solo un film per
teenager.
Ma mentre
entra nella stanza trucco, una vocina nella sua testa gli ricorda ‘ sempre un
film di fama mondiale resta! E tu non vorresti far parte di un prodotto di
serie venuto male, venduto in tutto il globo, no?’. Timothy cerca di ignorarla.
Sarà un bel film, ripete a se stesso, durante il trucco. Ma, mentre gli
spalmano in faccia quantità di fondotinta da fare invidia a Robert Pattinson, mentre lo conciano sempre più simile a un
roditore lercio e untuoso, qualcosa si muove nella sua testa, facendolo
vergognare di quello che sta facendo e anche indignare per quello che ha visto
finora. Non è dell’umore più brillante quando finalmente, dopo 5 ore, può
raggiungere lo staff e ritrovarsi faccia a faccia con il regista.
R,
consultandosi con una donna che da le spalle a Timothy: Sì, certo, certo. Ora
dobbiamo girare tutti sul set, via via!-
La donna si
gira verso Timothy. Non l’avesse mai fatto! E’ forse una fra le femmine più
brutte che abbia mai incontrato! A costruire e consolidare quest’opinione c’è
il modo ambiguo in cui è stata truccata e vestita: uno strano animale marrone
peloso morto e tarlato le copre tristemente le spalle, sotto di esso c’è un
rivoltante vestito verde tappezzeria, mentre i suoi capelli, orrore
incomprensibile, sono metà biondi metà marroni. La poverina non deve essere
tanto vecchia ma il trucco le reca un danno irreparabile: tutto nel suo aspetto
congiura nel farla sembrare una vecchia zitella priva di gusto.
T,
agghiacciato, cerca di aggirarla. Ma lei riesce lo stesso ad agguantarlo per un
braccio.
Narcissa:
Timothy Spall! È un piacere incontrarla finalmente!
Sono una sua ammiratrice sa?-
T,
trattenendo a stento i conati di vomito: Ah?
N: Massì dico sul serio! Ah, forse non gliel’hanno detto
ancora, ma io interpreto Narcissa Malfoy.
È un ruolo importante sa? Sono una strega affascinante e sofisticata. Mi
aspettavo molto meno dopo che il regista mi ha chiamata. Madre di Draco Malfoy! Cielo!-
T: Ma perché
non nonna o zia?
Ma lei non
lo sta più a sentire l’hanno chiamata perché pare che la scena abbia inizio su
un altro set. La segue Helena Bonham Carter. Oh!
Finalmente qualcuno con cui valga la pena di parlare! Pensa Timothy. Purtroppo
la donna deve andare a recitare con quella specie di arpia muffita, quindi per
il momento non se ne fa niente.
T,
avvicinando il regista: Mi scusi ma chi è l’attrice che interpreta Narcissa Malfoy? Non credo di averla
mai conosciuta…
R: Oh
quella? È una mia vecchia zia o prozia credo… era
tutta una vita che sognava di recitare sai.
Comunque entra perfettamente nel personaggio no? Brutta, anziana,
dall’aria un po’ folle tipo vecchia demente…
T,
farfugliando confuso: Ma cosa… dove…
R: Su, su!
Abbiamo tanto lavoro da fare. La tua è una scena fondamentale e io sono un
professionista! Voglio che tutto sia perfetto! Allora tu devi metterti dietro
quella porta lì… sì, esatto dentro la casa di Piton… quando arriveranno Bellatrix
e la vecchia, tu sentirai un suono… come di legno e
tuono, insomma un po’ un suono rock se vogliamo… come
quando bussano alla porta mi sono spiegato? E a quel punto cosa credi che farà
il tuo personaggio, Codaliscia la vigliacca
repellente pantegana mutante?-
T,
guardandolo con crescente perplessità: Ehm… credo che
dovrò aprire la porta e poi fare un po’ di riverenze con fare viscido e
invitarle a entrare no?-
R,
indignato: Che dici?? Cosa mai stai blaterando?? Tu hai troppa paura per
parlare, tu sei troppo sottomesso e roditore per fare riveranze
o altri passi di tango di questo tipo! No, no! Tu non dirai proprio un bel
niente! Voglio però(R si avvicina alla porta) un bel movimento di polso mentre
apri questa porta, chiaro? E ti prego non farla cigolare rovinerebbe tutto.
Bene? Sì? Ok pronti via! Ciak si gira!-
Timothy apre
la porta cercando di assumere l’aspetto più untuoso che gli riesca. La scena
dura solo alcuni secondi, ma il regista trova il tempo di interromperla.
R, gridando
isterico:NO NO NO! CHE DIAVOLO è QUELLO?? NON VOGLIO
UN’APERTURA COMPLETA! TU HAI PAURA, HAI PAURA ANCHE DEL TUO RIFLESSO! Devi fare
un apertura timida, introversa, ecco! Facciamone un’altra! AZIONE!-
Timothy si
sente un po’ stupido, ma apre di nuovo la porta cercando di non spalancarla
troppo. E ancora una volta il regista interrompe le riprese.
R: NON CI SIAMO! NON CI SIAMO PROPRIO!
Allora, con quella posizione la luce che colpisce la porta mette troppo in
risalto gli stipiti. E a me gli stipiti non sono mai piaciuti. Voglio che tu la
apra timidamente. Ma anche con un po’ di carattere. Fa conto di essere
schizofrenico. E sta attento a come colpisce la luce. Ancora, giriamola ancora!
AZIONE!-
Timothy
chiude la porta e si domanda se si sia possibile che quello sia solo un incubo.
Ma in fondo è un bene che un regista curi ogni dettaglio no? Sia come sia,
cerca di aprire la porta con lo spirito suggeritogli dal regista. Ma stavolta
la porta cigola leggermente. Un suono troppo lieve per essere percepito dai
normali esseri umani; eppure il regista salta su e comincia a gridare come un
folle.
R,
premendosi le mani sulle orecchie: AAAAGH!! NOOOO!! LE PORTE CHE CIGOLANO
NOOOOOO!! AHHHHH!!!
A questo
segue una lunga crisi isterica. Terminata la quale il regista, soccorso seppur
di malavoglia da alcuni membri dello staff, inghiotte tutta una serie di
pillole diverse e colorate anche tutto un pacchetto di marshmallow.
Affinché l’incidente non si verifichi più il regista ordina a un tecnico di
versare sugli stipiti della porta una quantità folle di olio. Dopo due ore e
mezza finalmente le riprese possono riprendere.
R, ancora
pallido e tremante: Azione!
Timothy si
ripromette che farà del suo meglio, e si sente decisamente scemo a
raccomandarsi una cosa del genere, accidenti è solo una porta no? In seguito a
queste considerazioni, prende fiato e posa una mano sul pomello. Non l’ha
neanche sfiorato che la porta scatta e si apre da sola violentemente
schiantandolo a terra, con sonoro sguissshh a
accompagnare tutta la scena.
R, dalla sua
sedia non riesce a vedere Timothy steso a terra: NO, NO, è TUTTO SBAGLIATO,
RAGAZZO! QUANDO APRI LA PORTA POI DEVI RIMANERE SULLA SOGLIA MICA SCAPPARE VIA!
E vieni fuori da lì!... Timothy? Oh santo cielo! Tiratelo fuori di lì, ovunque
si sia nascosto.-
Addetto alle
luci: E’ dietro alla porta capo. Sembra svenuto.-
R: Ma è
ridicolo! Perché dovrebbe essere svenuto?-
Addetto alle
luci: Non voglio azzardare ipotesi, ma a giudicare dal calco del pomello della
porta che ha stampato in faccia, deve essere andato a sbattere contro la porta.
R: E meno
male che è un attore navigato! Cristo! Fatelo rinvenire! Non abbiamo tempo da
perdere, se vogliamo costruire una palude attorno alla casa dei Weasly.
Una volta
fatto rinvenire lo sventurato Timothy, le riprese riprendono. L’attore per
dirla tutta non si sente granchè bene: è intorpidito,
stordito e a mala pena capisce cosa sta succedendo attorno a lui.
R: D’accordo,
ragazzo mio. Questa cerca di farla un po’ più piano, così non vai a sbattere
contro la porta eh? Mi segui? Sì? Fantastico. Allora uno, due, tre AZIONE!-
Timothy
avvicina una mano tremante al pomelllo, di cui dopo
l’incidente di qui sopra ha scarsa fiducia, lo abbassa e, con un certo sforzo,
evita che la porta giri completamente su sé stessa atterrendolo di nuovo. Ma ne
consegue anche che la porta così si apre lentamente. Troppo lentamente,
realizza Timothy un secondo prima che il regista si metta gridare.
R: IN QUESTO
MODO RISCHIAMO TUTTI DI MORIRE PRIMA CHE TU ABBIA
FINITO!!! UN'ALTRA! Più VELOCE DI COME FAREBBE UN
MORIBONDO PER FAVORE!!! CIAK AZIONE!-
Timothy
sospira esasperato. Se lo raccontasse a qualcuno nessuno lo crederebbe vero.
Evitando questi pensieri, l’attore richiude la porta per l’ennesima porta e si
prepara psico-fisicamente a riaprirla. Stavolta,
prima di agire, si china e strofina gli stipiti della porta con il suo
fazzoletto, tirando via una tonnellata di olio, e rendendolo così inservibile.
Fatto questo, l’attore si alza e, compiacendosi con sé stesso della sua
trovata, apre la porta. La scena sarebbe stata perfetta, anche il regista in
seguito concordò su questo, non fosse che, nel preciso momento in cui la porta
rivelò il viso lercio, impaurito e sorpreso di Codaliscia,
in quel momento gli stipiti della porta cedettero e essa cadde rovinosamente
addosso all’anziana interprete di Narcissa Malfoy.
N.M:-
AAAAAAAAAH!(STUNK!!) …ouw.-
R(esasperato
e spaventato, perché l’onda d’urto dell’impatto è giunta fino a lui): TIRATELA
SUBITO FUORI, SANTO CIELO! MUOVERSI MUOVERSI!! DIO!
VECCHIA COM’È, È PROBABILE CHE NON SOPRAVVIVA!! ALLAH! BUDDHA! CIELO! UN
MEDICO, PRESTO!!-
Addetto alle
luci(tranquillo): Non c’è bisogno di nessun medico. È solo svenuta. Però credo
che le ci vorrà un’altra oretta di trucco. Porca pupazza
se è brutta questa donna…-
Timothy è
rimasto tutto il tempo sulla porta, troppo sorpreso per parlare e troppo
spaventato per accorgersi che stringe ancora in mano il pomello della porta. Ma
alla vista dell’orrenda attrice svenuta, sembra riscuotersi e comincia a tentare di giustificarsi.
T: Sono
mortificato, io non ho davvero idea di cosa possa essere successo, mi è preso
un colpo, cristo! Io veramente non so cosa dire…-
Addetto alle
luci: Non è che per caso ha toccato gli stipiti della porta prima?-
T: Può darsi
perchè?-
A.l: Perché
oltre all’olio li avevamo coperti di vaselina e colla, senza le quali si
sarebbero staccati come niente.-
T,
esasperato: E perché diavolo avreste dovuto farlo???-
A,l: Il
regista ha detto che non sopportava lo strusciare degli stipiti…
Si allontani prego.(I membri dello staff montano una nuova porta, nascondendo
l’attore, che è libero di esprimere la sua frustrazione, colpendosi con il
pomello, che ancora stringe nella mano.)
Dopo un
oretta di pausa le riprese riprendono, ma vengono interrotte diverse altre
volte. La prima volta perché la porta era stata montata al contrario e invece
di aprirsi verso l’interno, lo faceva verso l’esterno. Narcissa
Malfoy ritiene questa nuova disposizione troppo
rischiosa per la sua sicurezza, così la porta viene di nuovo smontata e
montata. In seguito a circostanze misteriose si dice che la porta abbia preso a
girare su se stessa come una trottola e questo abbia di nuovo interrotto la
riprese. Un’altra volta poi il regista trovava la scena troppo luminosa, poi
troppo buia, poi ancora troppo poco sentita, e dopo con troppo pathos. A un
certo punto arrivò a raccomandare a Timothy di assumere un atteggiamento un po’
più marrone e, in seguito a questo suggerimento incomprensibile, l’attore si
decise a farla finita il prima possibile perché decisamente si stava
degenerando nella scemenza più totale. E, nell’incredibilità generale, quella
scena pareva perfetta sotto ogni aspetto, pertanto il regista decide di girare,
finalmente la prossima.
Hanno fatto
129 ciak. Per aprire una porta. Timothy se lo ricorda bene perché li ha contati
con crescente sgomento e incredulità.
R(prendendo
da parte Timothy): Ora questa scena che stiamo per girare è completamente
diversa da quella che abbiamo appena fatto. Tu hai un ruolo centrale,
essenziale. Piena di tensione emotiva, con grandi dialoghi!-
T(con gli
occhi brillanti): Quindi io dico qualche battuta?-
R(incredulo):Eh?
Ma che dici! No, certo che no! Tu hai un compito più importante, mica puoi
perderti in chiacchere!-
T(deluso):
Ah. E sarebbe?-
R(gesticolando
ampiamente): Devi dimostrare la tua sottomissione a Piton,
che tu ami appassionatamente, mentre lui ti odia da sempre! Devi fare capire
con pochissimi gesti che tu sei diventato il servo, l’ultimo gradino della
società, lo schifo più schifoso, la persona più ignobile, viscida e…-
T: Ok, ok!
Ho afferrato! Ma di preciso cosa devo fare?-
R:Oh, devi
chiudere la porta quando Piton te lo ordina.-
Timothy ha
un tic a un occhio. Chiudere la porta. Non è possibile. È un incubo. Non è
vero. L’attore avrebbe tanta voglia di scoppiare in un pianto disperato ma
purtroppo viene subito richiesta la sua presenza sulla scena, perciò inghiotte
le lacrime e cerca di farsi coraggio.
Apre la
porta con un sorriso untuoso e le riprese hanno inizio. Alan Rickman, suo amico di vecchia data, gli ordina in tono
gelido di chiudere la porta e gli punta la bacchetta contro. Lui chiude la
porta velocemente, assumendo un aspetto spaventato.
R:
NAAAOOOOOO!!!NO!NO!NOOOOOOOOO!!!-
Alan: Che
succede??-
T: Dove
abbiamo sbagliato??-
R: Eh? Ma
no! Chi parlava a voi! Io mi riferivo a questo impiastro che ha versato il mio
caffè per terra! Pulisci immediatamente!-
Alan: …-
T: Ma signore… le riprese… la scena…-
R: Dovreste
saperlo che finché IO non dico azione non si riprende un bel niente. Ecco ora
siamo pronti! AAAZIONE!!-
La scena si
ripete identica a prima. Ma il regista stavolta trova qualcosa da ridire.
R: NO! È
COME DICEVO PRIMA, RAGAZZO! TU DEVI CERCARE DI ESSERE
Più MARRONE, è CHIARO? BENE! FACCIAMONE UN’ALTRA!! CIAK, AZIONE!-
Timothy
guarda disperato Alan, in cerca di sostegno, ma l’amico è confuso quanto lui e
riesce solo a rispondere al suo sconforto alzando le spalle, come a dire “neanch’io capisco di cosa vada parlando questo folle”. Dopo
questo silenzioso dialogo, la scena riprende e Timothy, segno che tutte quelle
botte in testa non gli stanno facendo bene, pensa intensamente alla prima cosa
marrone che entra nel suo campo visivo. La moffola
morta di Narcissa. Il risultato è che quando chiude
la porta su tutta la sua faccia si dipinge un espressione di forte disgusto.
R: MA NOOOO!
CHE STA SUCCEDENDO PER L’AMOR DEL CIELO!! TU SEI SPAVENTATO! SOTTOMESSO! CERCA DI APPARIRE TALE! UN’ALTRA VOLTA, GENTE! CIAK! AZIONE!-
Alan comincia
a recitare la sua parte, ma dopo pochi secondi tutti si rendono conto che la
porta è ancora chiusa e per giunta da essa provengono strani suoni acuti.
Tutti, regista compreso sembrano spaventati, ma Rickman
si avvicina e la apre, coraggiosamente, scoprendo un Timothy Spall in preda a delle risatine incontrollabili e un po’
inquietanti.
T(ridendo):
Marrone!HIHHIHIHIHIHI! Più MARRONE!!! UHUHUHU! LA MOFFOLA MORTA!!
AAHAHAHAIIAHAHA!-
Negli studios è sceso un silenzio di tomba. Ma ancora una volta è
Alan a prendere in mano la situazione raccogliendo un pomello di una porta e
sbattendolo forte sulla testa dell’amico. Timothy sembra riprendersi subito, si
alza in piedi e chiede con forza che le riprese rincomincino. In seguito a un
breve silenzio teso, tutti si rimettono al lavoro. La scena viene nuovamente
recitata. Ma stavolta è Piton a storcere la bocca nel
pronunciare le ultime parole nell’evidente tentativo di non ridere a sua volta.
Perciò la scena viene ripetuta. Una volta. Due volte. Tre, quattro, cinque,
sei. Fino a quando, Timothy, privo di speranza, smette di contarle. Le persone
presenti ricordano comunque una particolare ripresa, prima della quale il
regista l’aveva redarguito con le seguenti parole:
R:Voglio una
chiusura più forte, più definitiva! Molto, molto più decisa! Potente ecco!-
Di
conseguenza, l’attore esasperato, aveva tirato la porta dietro di sé talmente
forte da creare un potentissimo schianto. Tuttavia il regista l’aveva trovata
perfetta, quindi si stava proponendo di smontare il set, quando un rumore
sinistro, proveniente dal muro di cartone e dalla porta oltre la quale stava
Timothy, annunciò il crollo dell’intera scena. E così fu. Ogni cosa rovinò
addosso allo sventurato, che venne prontamente soccorso. Purtroppo quest’ultimo
colpo sembrò decisamente troppo per lui. Una volta rinvenuto guardava attorno a
lui con occhi folli. Chiese al regista, con la bava alla bocca, quale fosse la
prossima scena e se magari, tanto per cambiare, potesse aprire una finestra.
Entrambi risero di gusto alla battuta. Poi il regista disse una cosa che non
avrebbe dovuto.
R: Ragazzo,
con te ho finito. Non abbiamo altre scene da girare. Puoi pure andare a
cambiarti.-
Fu allora
che qualcosa scattò nella mente dell’attore. I suoi occhi si fecero più
luminosi, il viso più pallido. Con decisione si diresse verso il set,
cominciando a distruggere quel poco che ne rimaneva, allontanando a morsi e
ruggiti chiunque cercasse di ostacolarlo. Mentre la follia si consumava,
Timothy continuava a gridare come tutti i testimoni ricordano e mai potranno
dimenticare:
T: HARRY
POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE!! IL NUOVO FILM!! CON LA TRAVOLGENTE
INTERPRETAZIONE DI TIMOTHY SPALL!! UN ATTORE CHE SA
DARE IL MEGLIO DEL SUO ESSERE MARRONE!! GRANDI DIALOGHI!!! RIPRESE MOZZAFIATO!!
VECCHIE MUFFITE!! LA TORRE EIFFEL!! UNA VERA PORTA APERTA VERSO DUE ORE DI FILM INUTILEEEEEEE!! HIHIHI!! OH-OH DISTRUGGEÒ TUUUUUUUTOOOOO!! MWUAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!-