Libri > Good Omens
Segui la storia  |       
Autore: AryaDream    28/09/2020    3 recensioni
Nahenia era un'ombra oscura che si mimetizzava nascosta nelle profondità di quel regno terrificante.
Due grandi ali nere spuntarono dietro le spalle. Voleva e colpiva la sua avversaria, ma Nahenia usò i suoi seguaci per bloccare le ali di Belzebù, facendola cadere a terra.
-Hai un brutto carattere quindi sei un demone.-
-Brutto carattere? Dovresti incontrare due angeli di mia conoscenza e poi possiamo riparlarne.-
La giovane prese a ridere divertita, mentre Belzebù non riusciva a capire l'atteggiamento di quell'umana.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La pioggia cominciò a cadere sulla terra, mentre Aziraphale giungeva finalmente nel Paradiso.
Di rado tornava nel luogo che in passato aveva chiamato “casa”, ma ora la situazione era molto seria e richiedeva l'aiuto degli arcangeli.
Era innaturale fingere che niente fosse successo, dopo quello che era venuto a sapere.
Osservò il Paradiso, luogo dei beati, santi e angeli.
Alcuni angeli stavano giocando con delle nuvole donandogli delle forme strane e divertenti, altri stavano creando degli arcobaleni che avrebbero dominato la terra dopo la pioggia.
Si incamminò nel cortile che precedeva l'ingresso nel luogo dove si trovavano gli arcangeli, sentiva canti e lodi verso Dio, l'aria era pulita e si respirava la pace e l'armonia.
Tutto appariva bellissimo intorno ad Aziraphale. Gli alberi erano sempre pieni di frutti, i fiori nascevano ad ogni passo dell'angelo.
Ed eccoli lì, il cancello dorato che si aprì da solo.
Un odore di fiori profumati lo investì, quel posto era spettacolare, da quanto tempo non entrava in quel luogo? Lui aveva il permesso di Gabriel di entrare nel luogo dove solo gli arcangeli potevo entrare.
Sembrava un parco dove ai lati vi erano le statue degli arcangeli.
Si fermò ad osservare quella che rappresentava l'arcangelo Michael che si trovava al bordo di una fonte battesimale.
Puntava la punta della sua spada verso il basso, come se volesse impedire a qualcuno di fare qualcosa di pericoloso.
Le sue bellissime ali bianche erano spiegate, illuminate dalla luce del sole che le rendeva ancora più belle.
Si avvicinò ancora di più, perché la statua sembrava divisa in due parti.
Sotto i piedi di Michael, un angelo bellissimo, ma con delle ali nere, stava sprofondando in un baratro di fuoco e da li a poco sarebbe nato l'inferno.
Aziraphale poteva percepire la sofferenza di Lucifero.
Soffriva, lo vedeva star male e allo stesso tempo alimentava il fuoco divino e sopra di lui, l'arcangelo che l'avrebbe fatto sprofondare nell'abisso dell'inferno.
-Non mi aspettavo di vederti qui, Aziraphale...- Una voce femminile lo fece voltare di scatto, vedendo proprio l'arcangelo Michael.
-Sono qui per una questione seria e vorrei conferire sia con te che con Gabriel.-
Micheal non rispose, si limitò ad accompagnare il Principato dove si trovavano gli altri arcangeli.
Mentre camminavano poteva percepire l'angoscia e la tristezza di Aziraphale, ma non riusciva a capire cosa fosse successo, sulla terra non era accaduto nulla di grave.
Non appena Gabriel li vide ebbe la sensazione che fosse accaduto qualcosa, se lui era giunto fino al Paradiso qualcosa era successo.
L'arcangelo Gabriel sulla terra poteva essere considerato un melodrammatico e avrebbe fatto sicuramente successo con degli spettacoli teatrali tragici.
Una volta che lui arrivò vicino a Michael, era giunto il momento di dire cosa stava accadendo.
Non fa facile per Aziraphale raccontare di Nahenia e di ciò che aveva fatto. Ritrovarsi Lucifero e tutti i demoni nel giardino della propria casa, non era una cosa da tutti i giorni, anche se ormai viveva con Crowley e non lo meravigliava nulla, era molto strano avere i pezzi grossi infernali come ospiti.
-Mi sono dimenticata di dirvi che Belzebù è sparita.-
-Come sparita?- chiesero entrambi gli arcangeli. Il principato disse ciò che gli avevano raccontato i demoni che dopo il combattimento con Nahenia, lei sparì nel nulla e nessuno riusciva a mettersi in contatto con lei e i poteri della nuova sovrana degli inferi, impediva a tutti i demoni di teletrasportarsi all'inferno.
Michael improvvisamente sbiancò e Gabriel che di solito era quello che dava di matto, rimase calmo anche se era preoccupato per Belzebù, la sua amata demone.
-Devo vedere Lucifero.-
-Cosa stai nascondendo, Michael?- Chiese Gabriel che si posizionò davanti a lei con un'espressione seria, ma lei non rispose, rimase in silenzio e fu allora che il suo parigrado capì che la situazione era abbastanza seria e che non riguardava solamente l'inferno ma anche il paradiso.
Anche Aziraphale aveva capitolo che la situazione non era delle migliore e i tre si teletraportarono sulla terra.
 
 
Crowley sulla terra osservava Lucifero, la sua bellezza, la sua vanità, la sua grandezza, tutto era delle sue caratteristiche.
Nonostante delle volte sembrasse anche simpatico, per essere il signore dell'inferno con le sue battute sarcastiche rimaneva freddo, priva di vita, come se nella sua vita mancasse amore.
Tutti aspettavano il ritorno di Aziraphale e quando lo videro comparire insieme ai due arcangeli tutti rimasero in silenzio, fino a quando Lucifero non decise di interrompere con quel silenzio.
-Guarda chi si vede. Michaell e Gabriel...- Il tono di voce del sovrano degli inferi, era sarcastico, ma anche divertito.
L'espressione di uno degli arcangeli però era molto preoccupata.
-Samael, la situazione che stiamo affrontando non è delle migliori.-
-Non chiamarmi in quel modo, Michael, il mio nome è Lucifero o Satana.-
I due si osservavano, tra di loro vi erano antichi rancori, però in quel momento non avevano tempo di ricordare millenni di lotte tra angeli e demoni.
-Dimmi che Nahenia non sta cercando lei.-
-Io penso che il suo obiettivo è ritrovare sua figlia.- Rispose Lucifero, facendo rimanere tutti i presenti a parte Michael a bocca aperta, nessuno si sarebbe mai immaginato che quel demone così tanto crudele, avesse potuto generare una figlia.
-Scusa la mia intromissione capo, ma chi sarebbe il padre?- Chiese Asmodeo, ma la curiosità era di tutti.
Lucifero si voltò verso Astaroth e il demone nello scambiarsi di sguardo con il suo sovrano capì che il padre era lui.
-È giunto il momento che tutti voi sappiate la verità.-
Lucifero fece apparire sulla sua mano sinistra, una sfera di colore rosso che lasciò librare nel cielo.
La sfera si ingrandì sempre di più, ma solamente i presenti potevano accorgersi di ciò che stava accadendo, per gli umani il tempo già in pessime condizioni per via della pioggia, peggiorò.
Nella sfera si vide Nahenia dare alla luce una bambina, mentre Lucifero sigillò i suoi poteri insieme a Michael.
Quella bambina era dotata di poteri che avrebbero potuto distruggere sia inferno che paradiso. La piccola demone venne inviata sulla terra e in ogni epoca nasceva come umana. Nè il signore dell'inferno né l'arcangelo sapevano dove si trovasse e in quale corpo fosse nata.
Il sigillo era ancora attivo, altrimenti i due che avevano sigillato i poteri demoniaci, si sarebbero accorti di ciò.
Anche Belzebù era a conoscenza di quel segreto, ma ora che la seconda in comando infernale era sparita, Nahenia si era liberata di una nemica in meno.
-Vuole trovare sua figlia e spezzare il sigillo che tiene i suoi poteri sotto controllo- Pronunciò Belfagor, in quel momento tutti erano nei guai, nessuno escluso.
-Dobbiamo trovare Belzebù.- Questa volta a parlare fu Gabriel.
-Non sappiamo dove sia, non riusciamo a metterci in contatto con lei e su questo pianeta ci sono miliardi di persone e moltissimi luoghi dove cercarla.- Rispose Asmodeo, mentre Astaroth era ancora in silenzio dopo ciò che aveva scoperto.
Lui insieme a quel mostro di Nahenia, avevano generato una bambina che poteva distruggere ogni cosa.
-Perché non hai eliminato la bambina, invece di sigillare i suoi poteri?- Lo sguardo di Lucifero andò su Astaroth che in quel momento non sembrava in se.
-È stata Belzebù...Il suo ragionamento filava e se riuscissimo a farla passare dalla nostra parte, forse eviteremo una catastrofe.-
-Come intendi agire?-
-Trovare Belzebù e tua figlia, anche se sarà un miracolo se riusciremo a trovarla, ma soprattutto prima di Nahenia.-
Non avevano altra scelta che partire per la ricerca di Belzebù e la figlia di quella pazza che aveva preso il possesso dell'inferno.
 
 
Lucifero aveva ragione, Nahenia, aveva cominciato le ricerche di sua figlia, ma i suoi sottoposti non le portavano buone notizie.
Il sigillo di Satana e di un arcangelo erano potenti e lei, anche se un demone di livello superiore, non aveva la capacità di spezzare quel maleficio che i due avevano fatto alla sua bambina.
Una volta trovata, potranno conquistare del tutto l'inferno, per poi passare al paradiso e infine, schiavizzare gli umani.
Dove poteva nascondersi? In quale corpo era rinata? Erano tutte domande a cui non sapeva dare risposta.
Non sapeva che la risposta era più vicina di quanto lei potesse immaginare.



Note Autrice:
Questo capitolo è stato riscritto per ben due volte, visto che mentre cercavo di correggerlo è saltata la corrente ed avevo perso tutto.
Ho riscritto inserendo alcune cose in più.
Non mi sarei mai immaginata di appassionarmi e affezzionarmi a questo fandom e dopo la mia prima long, non sapevo cosa avrei potuto scrivere.
In questo capitolo si scopre come Lucifero ha sigillato i poteri della figlia di Nahenia e quest'ultima vuole trovarla.
Ringrazio Nao Yoshikawa che riesce a trovare il tempo da dedicarmi.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: AryaDream