Capitolo 5 - Giornate difficili

Mi ero convinta a tornare in camera ma mentre scendevo le scale mi incrociai con Yulhee. Probabilmente stava salendo in terrazza a fumare.
Y: “Ciao Minyu, non credevo fumassi”
M: “Nooo… infatti ero… mmm eri di sopra a parlare al telefono. Lì la linea prende benissimo!”
Y: "Ah… ti va di farmi compagnia per una sigaretta?”

Forse parlare con Yulhee mi avrebbe un po’ distratto, o almeno speravo…
Y: “Allora come ti trovi qui?”
M: “Bene, alla fine sto vivendo il mio sogno!”
Y: “Io intendo con la classe… ti vedo spesso con Jongin, sembra che tu abbia legato solo con lui!”
Odio quando la gente sottolinea le cose che mi danno fastidio… e in quel momento niente di più di Jongin mi infastidiva!
M: “Mah in realtà ho legato anche con altri!”
Y: “Tranquilla, tranquilla… era solo per metterti in guardia da uno come Jongin, tutto qui… Jongin insomma… è uno di quelli che…”
La interruppi prima di finire la frase: “Scusa Yulhee… ora devo andare che Taeyeon mi aspetta…”
Mi aveva infastidito il suo modo di sottolineare le cose, e poi più volevo togliermi dalla testa Jongin e più lei me ne parlava. 

Fortunatamente la sera arrivò in fretta e non vidi ne Yulhee ne Jongin a cena. Dopo mangiato finalmente tornai in stanza con la voglia di riposare un po’ il cervello ma… Taeyeon era sdraiata sul letto con Seojin e… non era proprio il momento di rimanere in stanza!
Tornai sul terrazzo e con tutto il mio stupore vidi che sotto la scritta c’era un’altra frase… “un giorno tutto tornerà al proprio posto…” Era sicuramente qualcuno della scuola che scriveva queste cose, ma chi?
Dopo tutto questo tempo oggi penso che quelli erano solo degli avvertimenti per me… ma io non avevo afferrato il concetto. L’unica cosa che sapevo era che la notte prima non sarei dovuta andare con Jongin, perché e quei giorni furono solo l’inizio della mia rovina…


Era passata una settimana da quelle nottata maledetta. Per tutta la settimana Jongin aveva cercato di evitarmi in ogni modo, sembrava che finalmente avesse legato un po’ con gli altri ragazzi. Sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista lavorativo era stata una settimana difficile. Non stavo bene di testa e in sala non rendevo per niente.

Ero in giardino con le cuffiette alle orecchie quando qualcuno si avvicinò. Quel profumo era inconfondibile, era Jimin. 
Quel ragazzo aveva il vizio di apparire sempre all’improvviso. A parte quella sera prima dell’ammissione io e lui in queste settimane non avevamo mai parlato. 
J: “Come stai? Ti vedo sempre in disparte”
M: “Bene… sto bene, grazie!”
La mia risposta non era stata per nulla convincente. I miei occhi si incrociarono con i suoi. Forse era la luce del sole, o forse non ci eravamo mai visti così da vicino. Aveva degli occhi bellissimi.
J: “Non sembra proprio che stai bene. Hai lo sguardo spento!”
Quel ragazzo in pochi istanti aveva capito quello che in settimana nessuno si era reso conto… Stavo male!
Park Jimin… Maledetto!!!!
M: “Mmm… si nota tanto?”
J: “Ehm… un po’… e poi ho saputo di Jongin…”
E questo ora come faceva a sapere di quello?!?!?! O meglio, cosa sapeva?
M: “Cosa sai scusa?”

Ma in quel momento ecco che arrivò Yulhee…
Y: “Jimin vieni un secondo… Scusa Minyu ma ho bisogno del mio ragazzo!”
Jimin mi guardò, quasi sconsolato e mi sussurò: “Scusami…”
Rimasi lì, sconvolta…