Agosto 2009
Cantano questi rintocchi distorti,
gravi e cadenti, menzogne stonate.
Dondola cheto l'infante ed ascolta
ruggine ipnotica e suoni d'acciaio.
___________________________________________________
Questo schizzo è nato ascoltando le campane della Sagrada Familia a Barcellona, monumento che mi ha conquistata, folgorata, abbagliata... incantata. Un colosso unico nel suo genere.
Anche la melodia intonata dalle sue campane era diversa da qualsiasi avessi mai ascoltato: aveva un suono composto da semitoni, diesis e bemolle, cosa che mi dava una sensazione di equilibrio precario, di menzogna e coercizione, come lo sguardo ipnitoco di un serpente a sonagli. Ma aveva anche un che di meccanico, che ricordava l'eco prodotta da latte di alluminio percosse. Mi ha immediatamente ispirato il titolo "Nenia meccanica".
Ho cercato di concentrare i fiumi di parole che quel suono mi ha evocato in quattro versi fortemente allitterati, pur consapevole di essere riuscita a rendere la musicalità di quella melodia soltanto in piccola parte.