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Autore: lmpaoli94    01/10/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La follia verso un nuovo orizzonte sembrava l’inizio della fine.
I ribelli continuavano ad accorrere in massa nel Castello di Casher dove John Flynn teneva l’organizzazione più grande di tutto il paese.
Molte sarebbero state le vittime e le sofferenze sarebbero state impareggiabili.
La sua visione per un molto equilibrato e giusto avrebbe avuto bisogno di molte vite per pagare il caro prezzo.
< La missione si è conclusa in maniera perfetta, Signor Flynn. Jason Taylor non è più un problema > gli confessò Welch.
< Molto bene. Il nostro piano può proseguire senza intoppi. >
< Signor Flynn, quale casate vorreste colpire per prima? >
< Avevo pensato di assestare un duro colpo alla Contessa Steele mettendola definitivamente in ginocchio dopo tutti i problemi che ha avuto in passato… Ma purtroppo da alcune fonti fornitemi da Barney, la Contessa Madre ha un alleato molto potente che può rendere la nostra campagna un vero disastro: sto parlando della chiesa irlandese. >
< Come? Questo è impossibile > replicò Ros < I fedeli e le sue di Kylemore non ci penserebbero mai a farci la guerra. Noi siamo nella stessa barca. >
< Voi dite? Peccato che la sopravvivenza di quelle persone è legata alla casata degli Steele. Non possiamo contare sul loro appoggio. >
< Signor Flynn, perché la Contessa madre penserebbe che una loro alleanza potrebbe servirgli per rimanere a galla? >
< Perché noi non conosciamo le potenzialità dell’Abbazia di Kylemore e della chiesa irlandese in generale… Quindi sarebbe saggio non svegliare il can che dorme rimanere sui nostri principali obiettivi. >
< Quindi questo significa che non attaccheremo quella casata, giusto? >
< Almeno non per ora… Visto che cominciamo ad essere in molti, suggerisco di spostare alcune delle nostre truppe nell’ormai abbandonato Castello di Ashford. Il Duca Hyde sarebbe molto contento di prestarcelo per l’avanzata dei nostri ideali… Il suo spirito giura ancora vendetta nella tomba, me lo sento. >
< Signor Flynn, non pensavo che vi parlavate con gli spiriti > fece Ros divertito.
< Non c’è niente da ridere, Signor Ros > lo punzecchiò subito il suo capo < La faccenda è molto seria. Se quell’uomo fosse ancora in vita, mediterebbe vendetta prima sulla famiglia Steele, per poi passare alla famiglia Grey. >
< Il Duca di Ashford provava risentimento anche verso i Grey? >
< Questo non ci è dato saperlo, ma di sicuro avrebbe fatto qualsiasi cosa per potere e per sbaragliare la concorrenza aristocratica. Cosa che faremo noi con le nostre dotazioni. >
< Sugnor Flynn, crede che basteranno le munizioni e le armi che abbiamo trovato a Malahide? >
< Ce le faremo bastare, Signor Welch. Voglio che uno di voi due arrivi nell’avamposto di Ashford e si prepari per sferrare l’attacco necessario verso Dunguaire. Sono convinto che sulla vostra strada altri ribelli si uniranno a voi… Adesso bisogna solo decidere chi partirà qui da Casher. Ci sono volontari? >
Ma né Ros né Welch volevano mettere a repentaglio così presto la loro vita.
< Ros, perché non andate voi? La vostra determinazione potrebbe essere ben accetta sul campo di battaglia. I miei uomini potrebbero seguirvi in ogni istante. >
< Sicuramente Signor Flynn, ma mi stavo chiedendo perché non lo potesse fare Barney? Insomma, è il vostro Capo militare dei ribelli. Io e Welch siamo soltanto due spie. >
< Osate discutere i miei ordini, Signor Ros? >
< No. stavo solo facendo delle congetture… >
< Ebbene, vedete di tenervele per voi o il vostro destino sarà legato al traditore di Jason Taylor. Spero di essere stato molto chiaro. >
< Certo, nessun problema. Mi preparo per l’avanzata. >
< Molto bene. Abbiamo fiducia in voi, Signor Ros. Vedete di non deludere il vostro credo. >
< Non lo farò. State tranquillo. >
Welch, ascoltando la situazione rimanendo in stallo, aveva un certo timore di acconsentire ad un volere che l’avrebbe messo in pericolo come il suo compagno Ros.
< Welch, voi vi limiterete a rimanere insieme a Barney. Ci servono altre unità per questa impresa. Gli uomini che abbiamo a disposizione non raggiungono il limite richiesto da me e da Barney. >
< Ma allora Ros avrà pochi uomini a sua disposizione. >
< Vi preoccupate del vostro compagno? >
< Eco io… >
< Ros ha deciso di sfidarmi on le sue risposte puntigliose, cosa che non accetto molto volentieri… E comunque per ora non sarà in pericolo di vita visto che dovrà occupare un castello che da settimane non ha più un padrone… Ora siete più rilassato? >
< Certo, Signor Flynn. Capisco. >
< Adesso vai da Barney. Sono sicuro che avrà bisogno d’aiuto. >
Ma prima che Welch potesse lasciare il salone principale del Castello di Cashel, domandò al suo Capitano se potevano contare su scorte di cibo per sistemare tutti i ribelli.
< Le scorte di cibo non saranno un problema, Welch… Perché molti di loro non mangeranno o mangeranno insufficientemente. >
< Ma questo rischia di organizzare una rivolta interna. >
< E perché? Se la prenderanno con i nobili visto che le loro paghe quando erano dei contadini o altri servi dello stato erano molto miserabili. Alcuni di loro sono abituati a mangiare molto poco, non vi preoccupate di questo… E poi meglio avere ribelli affamati vogliosi di guerra che gente fiacca che si adagia sugli allori. >
< Signor Flynn, con tutto il dovuto rispetto che ho per voi, lasciare senza cibo le nostre reclute potrebbe essere molto pericoloso… E comuqnue non o se il vostro piano disperato e molto rischioso riuscirà ad essere efficace. >
< Signor Welch, ho forse mai fallito in alcuni dei miei ragionamenti? Ho servito molti aristocratici nel corso della mia vita e so come si possono comportare gli uomini di battaglia. Voi lasciate fare il loro orso e non vi preoccupate dei miei pensieri. Ho tutto sotto controllo. >
< Benissimo. Scusate se ho dubitato di voi. >
< Mi piace la vostra voglia di verità, Signor Welch. Almeno non prendete la situazione sottogamba come fa il vostro compagno, Ros. >
< Certo. Farei qualsiasi cosa per la nostra causa. >
< Lo so perfettamente. >
Una volta rimasto solo nel salone principale del castello, John Flynn si sentiva come se fosse già divenuto il padrone della nazione.
“Sento che questa guerra riuscirà a coronare il mio sogno proibito: regnare sull’Irlanda e costruire un mondo nuovo.”
Ma la sua visione era ancora molto lontana dal suo credo e i pericoli erano all’ordine del giorno, proprio come già suggeriva sua moglie Rhian.
< Non ti ho sentita entrare > fece l’uomo con tono lieve ma deciso < Spero che non sei stata fuori ad origliare. >
< Ho ascoltato abbastanza John e credo che Welch abbia ragione: non possiamo lasciare i tuoi soldati senza cibo né acqua sufficienti per la loro sopravvivenza. >
< Rhian, non avrei mai creduto ch anche tu fossi una sciocca senza valori: ti rendi conto che non abbiamo abbastanza riserve per tutti? So molto bene che il cibo e acqua continua a scarseggiare, ma mi servono più uomini per questa impresa. >
< Chi troppo vuole nulla stringe, John. Ricordatelo bene: stai rischiando molto grosso e se continui di questo passo perderai tutto. >
< Non ho mai perso una sola battaglia > protestò l’uomo < I miei ragionamenti mi hanno condotto dove sono adesso: il Capo dei ribelli che porterà la pace e la giustizia in questo Regno disastrato dall’aristocrazia… Mi dispiace molto sapere che tu non sei dalla mia parte. >
< John, io sono tua moglie. Sarò sempre dalla tua parte. >
< Allora dimostramelo, donna! Non osare remare contro di me. Sarebbe alquanto imperdonabile. >
< Voglio solo aprirti gli occhi. Tutto qua. >
< Ebbene, non fai abbastanza. Se vorresti aiutarmi, non rimarresti qui a Casher a fare la nobile continuando nella tua vita agiata. >
< A differenza tua, io non sono stata cacciata da tutte le casate del Regno solo perché avevo in mente delle idee molto folli. >
< Se le famiglie aristocratiche per cui ho lavorato mi avessero ascoltato, sarebbero stati i padroni d’Irlanda. >
< Volevi scatenare una guerra senza vincitori, mettendo a repentaglio ognuno di questa isola. >
< E con ciò? La ostilità sarebbero finite molto presto. Anche se questo è un grande Regno, non siamo in molti che possono ambire al potere. Io fortunatamente, faccio parte qu questa stretta cerchia. >
< John, la tua avidità di sapere sarà la tua rovina. Ed io non so se ci sarò a proteggerti. >
< Vuoi andartene? Fai pure! Non ho bisogno dei tuoi consigli e dei tuoi lamenti. Posso fare benissimo da solo. >
< Peccato che questo sia il castello dei miei genitori, John. E tu lo stai utilizzando come quartier generale. >
< Tesoro, ci siamo promessi che avremmo combattuto questa rivoluzione insieme. Ma perché continui a darmi addosso? Io ho bisogno di essere appoggiato. >
< Puoi farcela da solo. L’hai detto poco fa’, no? >
Non sopportando la visione e le parole di sua moglie, John Flynn decise di uscire per i giardini del castello per prendere una boccata d’aria e pensare alle prossime mosse.
< Davvero macabro avere un cimitero vicino al castello non vi pare Signor Flynn? >
La voce perentoria di Ros lo fece riscuotere dai suoi pensieri, rendendolo ancora nervoso e irascibile.
< Pensavo che foste già partito. >
< Avete tanta voglia di sbarazzarmi di me? >
< Ros, vi dico una verità che potrebbe sconsolarvi: non mi siete mai piaciuto. Per fare in modo che io cambi idea, è meglio che cominciate ad eseguire i miei ordini senza fiatare. Sarebbe meglio per tutti e due. >
< Lo far, Signor Flynn. Infatti mi sto preparando per l’occupazione di Ashford. >
< Molto bene e buona fortuna, Ros. Attendo di sapere i vostri risultati. >
< Sicuramente, Signor Flynn. >
Anche se i due non si erano mai piaciuti, Ros non poteva pensare di tradirlo in quel frangente, soprattutto sapendo cosa era successo al Generale Taylor.
Muovendo le armate di Flynn, furono quasi un migliaio di soldati che partirono alla volta di Ashford, senza pensare mai cosa avrebbero trovato al loro arrivo.
 
 
Credendo che fosse un pazzo, Elliot e sua madre Grace pensarono di stare ala larga da Theo Grey.
< Non ragiona lucidamente, madre. Pensa di trovare uomini disposti per difenderci dai rivoluzionari. >
< Tuo nonno è molto vecchio, Elliot. Bisogna portargli lo stesso rispetto. >
< Ma vedete cosa sta facendo? Sta riempiendo di sciocchezze la mente di Christian? Lui vuole combattere senza mezzi, andando a morire in maniera indegna. >
< Ti prometto che nessuno di noi andrà a combattere se non avremo le giuste motivazioni. >
< Le motivazioni ci sono, madre. Mancano i mezzi. >
< Ancora non per molto, figliolo > fece Theon spaventando il ragazzo.
< Nonno, almeno potreste annunciarvi quando arrivate. Camminate talmente di soppiatto che non vi si riesce a sentire >
< Perché dovrei farlo, Elliot? Hai forse la coscienza sporca? >
< Possiamo parlare d’altro? Che cosa pensate di fare, nonno? >
< Ho deciso insieme a tuo fratello che l’unico modo per trovare tutti gli uomini necessari è comprarli. In questo modo potremmo dare via alcune nostre ricchezze che non ci potrebbero più servire, ad esempio quadri e oggetti antichi che risiedono in questa casa. Spero che non abbiate dato via la mia collezione di spade. Vale un sacco di soldi. >
< Theo, voi non darete mai le mie cose più preziose. Mi ricordano la mia famiglia che non c’è più. >
< Lo so Grace, ma non abbiamo alternativa… Cosa succederà quando i ribelli attaccheranno la nostra casa e noi non potremmo difenderci? Ci ruberebbero tutto quello che abbiamo e ci ucciderebbero senza pietà. Loro vogliono il potere e solo noi l’abbiamo. Pensateci bene. >
< La mia risposta è ancora no. Anche Elliot e Mia non si azzarderebbero a dare via le loro cose più preziose e personali, giusto? >
Ma Né Elliot e Mia decisero di acconsentire al volere della madre.
< Chi tace acconsente o chi tace sta zitto? Credo che i miei due nipoti, oltre a Christian, sarebbero ben fieri di aiutarci in questo modo. Vero ragazzi? >
< Madre, nonno ha ragione. Che cosa ci servono i cimeli di famiglia in questo momento? >
< A ricordarci chi siamo veramente, Elliot. E mi dispiace molto che tu sia contro di me in questa storia. >
Andandosene indignata, Theo riuscì a ricevere l’appoggio di quasi tutta la sua famiglia.
< Molto bene. Ha inizio l’arruolamento della nostra povera gente. >
< Nonno, credete che ci ascolteranno? > domandò Christian.
< Lo faranno, figliolo. Perché loro credono in noi per un futuro migliore… Come tu credi di rivedere un girono Anastasia. >
< Non passa giorno senza che io pensi di lei. Spero tanto che sia in un luogo sicuro.
< Ehi, e a me non pensate? Anch’io sono innamorato di una donna > protestò Elliot.
< Certo, scusami tanto, ragazzo… Mia, anche tu presto ti innamorerai di qualcuno. Ma nel farlo dovremmo rimanere vivi. In questa battaglia. >
< Sicuramente. Avrò tutta la mia vita per pensare all’amore > mentì la giovane ragazza senza alludere alla relazione con Gia.
   
 
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