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Autore: Merry brandybuck    01/10/2020    0 recensioni
Aragorn è salito al trono da pochi mesi e già si ritrova a combattere una battaglia contro degli orchi che non accettano la caduta di Sauron : per questo scontro il re si ritroverà a chiedere aiuto ai suoi amici fidati e a dover portare alla luce un membro della sua famiglia che è rimasto oscurato per anni.
Come continuerà l’esistenza sua e del regno dopo questo incontro ?
Personaggi: nuovo personaggio/ Aragorn/ Legolas/compagnia dell’anello/ un po’ tutti
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: La mia bambina

 

Il re rimase indifferente qualche secondo, poi strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca; Legolas rimase imbambolato per un istante e si sedette. Aralis aspettò in silenzio sotto gli sguardi sbigottiti dei presenti, credendo sia Thranduil che Legolas ignari della sua esistenza fino a che il principe non si alzò e le si parò davanti : i suoi capelli erano più lucenti di quanto se li rammentava e il suo viso si era fatto più duro dal loro ultimo incontro   “ Non ricordo chi lei sia…”  disse; la ragazza rabbrividì ma l’elfo continuò “... ma di sicuro sei diventata bellissima, muinthel”( sorella) . I suoi occhi erano lucidi ma Aralis li vide per poco tempo, prima di sentire le braccia del biondo stringerla con forza; passarono svariati minuti prima che Legolas si rialzasse e contemplasse la giovane, ammirato “ Com’è che dicevi tu in dialetto ? Ah sì: te se na bea tusa !” esclamò ridendo cristallino e scostandosi per far passare il padre. 

 

Il re elfico rimase impalato davanti alla ragazza: “ Sire Thranduil” disse lei inchinandosi. Lui sorrise e si abbassò sino a prenderle il viso tra le mani: la guardò con uno sguardo amorevole e sussurrò: “ Sei tornata, bambina mia. Credevamo di averti perso per sempre” ;rimasero fermi a guardarsi per un minuto circa, poi la giovine si rimise dritta e si avvicinò al tavolo “ Gli orchi mi hanno attaccata venendo qua: ho potuto notare il loro schieramento triangolare scoperto sul retro. Basta accerchiarli in fretta” disse passando il dito in circolo sulla carta “ E la vittoria sarà nostra !” esclamò battendo un pugno sul tavolo “ Vedo che non sei cambiata in fatto d’entusiasmo” ridacchiò Legolas “ Peccato che il tuo piano abbia una pecca: non siamo in un gruppo ristretto di persone ma in un esercito” ribattè Aragorn sorridente “ Dovremo pensare ad un altro piano” . Stettero tutto il pomeriggio a rimuginare su piani, eventuali ritirate, spostamenti dei fronti, coordinazione dei soldati e organizzazione delle truppe sino a che non trovarono una soluzione; tutti furono d’accordo e, avvertiti i soldati e i capitani,andarono a prepararsi per passare una buona cena. Mentre passava  nel corridoio che portava alle stanze per gli ospiti, Gimli udì Aragorn e Aralis parlottare: “ Ora che il piano è pronto possiamo passare alla cena: vai a farti il bagno” ordinò il maggiore “ Preferirei una pezza bagnata se non ti dispiace” rispose lei, ridendo.

*

Legolas era seduto nei giardini dell’Albero bianco di Gondor, a godersi il venticello che rinfrescava il crepuscolo; ascoltava le foglie frusciare e le bisce serpeggiare, quando udì un lievissimo rumore provenire alle sue spalle: “ Merry, Pipino fatemi la cortesia di uscire da dietro quell’albero” disse calmo l’elfo. I due hobbit uscirono da dietro il tronco di una grande quercia secolare e si appressarono al principe “ Cosa vi porta in questi giardini mezz’ora prima di cena ?” Merry rispose per entrambi: “ Saremmo qui per farti delle domande…” prese un respiro “ … su quella ragazza che è arrivata oggi”. Il biondo sorrise e accavallò le gambe “ Domande legittime. Chiedete pure” “ Ecco…” cominciò Meriadoc visibilmente imbarazzato ma Pipino venne subito in suo soccorso “ Ci chiedevamo come fate a essere fratelli tu e quella giovane se lei è umana e tu elfo ? E poi come fa a essere sorella sia tua che del re ? Non c’è legamedi parentela fra voi” Legolas rise “ C’è stato un errore: lei non è mia sorella naturale, è stata adottata da mio padre quando era piccolina perché i suoi genitori sono morti e suo fratello, Aragorn, era tra i raminghi e non poteva badare a lei. Come potete notare è una strana combinazione che entrambi siano stati allevati dagli elfi” i due hobbit lo guardarono perplessi e lui sorrise di nuovo: “ Circa vent’anni fa mio padre venne convocato da Sire Elrond a Gran Burrone: la dama Gilraen stava male e quindi Aragorn era tornato a casa. Quando io e mio padre arrivammo venimmo accolti da Lindir che ci portò dalla dama, ma non vi racconterò altro del nostro incontro; comunque dopo ci fu un litigio per l’adozione della bambina: Lord Elrond aveva già tre figli, come anche sire Celeborn e rimaneva soltanto mio padre con due figli quindi l’abbiamo presa noi” concluse soddisfatto. Merry e Pipino scossero la testa e si avviarono verso le loro stanze per prepararsi alla cena; l’elfo rimase seduto a guardare il cielo plumbeo, soddisfatto per essere riuscito a mantenere il segreto.

*

La sala da pranzo era calda e ben illuminata; il Re era seduto a capotavola in fianco a dama Arwen, entrambi vestiti di bianco e perfettamente acconciati. Frodo fece il suo ingresso seguito dal fedele Sam, ambedue con panciotto e vestito di gala indosso, succeduti da Merry e Pipino, anche loro tirati a lucido; Legolas e Gimli arrivarono correndo e facendo svolazzare le vesti elfiche e la ricca mise nanica, mentre Thranduil si presentò con i capelli sciolti e posati su una lunga veste celeste dai riflessi bluastri e la testa adorna della sua corona di foglie autunnali. Aralis fu al cospetto del re in camicia bianca smanicata e pantaloni di cuoio poco sopra la caviglia: aveva le braccia abbronzate e forti, percorse da innumerevoli cicatrici e su entrambe le sue ulne, vicino ai polsi vi erano tatuate delle parole in nanico. Aragorn notò subito che la sorella non aveva perso la cattiva abitudine di usare abitudini naniche davanti agli elfi; infatti il re elfico non notò l’ingresso del Sovraintendente e della sua consorte, vestiti semplicemente ma in modo elegante, e si concentrò sulle braccia della ragazza, passando le dita sui segni bianchi che rigavano la pelle della giovane “ Quando partisti avevi la pelle integra” commentò Thranduil “ È perché sono sempre in prima linea a combattere” rispose lei pacata. Il re e il Sovraintendente sedettero dando il via alla cena: “che inizino i festeggiamenti prima della battaglia” annunciò Faramir, facendo sedere Èowyn tra sé e il comandante di Gondor. Tutti si accomodarono sulle sedie imbottite di velluto e vennero serviti dai valletti. Sarebbe stata l’ultimo momento confortante prima dello scontro a cui tutti loro avrebbero partecipato.

 

La tana della scrittrice 

Salve a chiunque stia leggendo ! Per prima cosa ringrazio tutti i lettori silenziosi e quelli che vorranno commentare ( please fatelo in modo che possa capire i pregi e i difetti di questa storia); non ho scritto il mio commento allo scorso capitolo perché credevo che sarebbe stato superfluo ma in questo penso che occorra: te se na bea tusa in milanese, vuol dire “ sei una bella ragazza” ( non so se nella terra di mezzo si parli in milanese ma mi piaceva come suonava XD). Mi scuso anticipatamente per eventuali errori o ritardi nelle pubblicazioni ma avendo molto da studiare ho preferito scrivere due capitoli ( uno di transizione e uno normale) e poi postarli separatamente. Mi sto divertendo molto a scrivere questa fan fiction e spero che piaccia anche a voi ! Buon ottobre 

Sempre vostro 

Merry

   
 
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