Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Evola Who    01/10/2020    2 recensioni
“Eccoci qua, Naboo” disse Mando, uscendo dall'iperspazio e fissando il maestoso pianeta da dietro il suo elmo che componeva l’armatura Mandaloriana.
“Pianeta ricco, pieno di spazioporto, colonie commerciali e altre cose” elencò, con tono quasi monotono: “Ma, soprattutto, paludi, colline e laghi. Un buon posto per riprendersi un po' dall'ultimo viaggio. Tu che ne dici?”
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Baby Yoda/Il Bambino, Din Djarin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5
Discussioni

  

 

Han appoggiò Ben a terra, tenendolo dietro di sé, con il braccio teso verso di lui in un gesto protettivo, mentre fece scivolare l'altra mano molto vicino alla fondina del blaster, pronto a estrarlo. Fissò il Mandaloriano con aria truce.

Mando si fermò davanti a lui. Avvertì la tensione nei suoi confronti ma non disse nulla. L’ex contrabbandiere provava a immaginarsi quale faccia si nascondesse sotto a quell'elmo. Ma, di certo, non credeva che potesse esservi una espressione amichevole.

“Han Solo” disse il cacciatore di taglie con tono fermo.

“Vi conoscete già?” chiese Ben, guardando i due adulti con gli occhi spalancati.

“No” rispose Mando.

“Però sai che sono molto conosciuto” aggiunse Han, fissando il figlio: “Sai che ho fatto molte cose in guerra. E che ho dato il mio contributo insieme alla mamma e ai tuoi zii. Spesso la fama delle nostre gesta ci precede!”

Ben pensò a suo padre con gli occhi spalancati e il volto rapito da quelle parole. In fondo, nonostante conoscesse già la storia della guerra tra l'Impero e la Ribellione, e pur sapendo che tutta la sua famiglia vi aveva preso parte, non conosceva ancora tutti gli aneddoti. E non era ancora pronto per conoscerla.

Han, vedendo lo sguardo colpito di suo figlio, non poté far a meno di sentirsi soddisfatto. Sorrise, pieno di orgoglio.

“A me hanno raccontato cose molto diverse” intervenne Mando con tono fermo, interrompendo quel momento e guadagnandosi un'occhiata fulminante da parte del pilota.

Calò il silenzio. Un silenzio teso tra i due uomini, nessuno dei due deciso ad abbassare la guardia e pronti a prendere le proprie armi al primo passo falso.

Ma Ben, non percependo lo strana tensione dei due adulti, rimase fermo accanto a suo padre, guardandosi intorno con perplessità e chiedendosi il perché di quello strano mutismo.

“Mando mi ha trovato nel bosco” disse il bambino all’improvviso, attirando l’attenzione dei due uomini.

“E mi ha assicurato che non voleva farmi del male, e che mi avrebbe aiutato a ritrovare la nave. E pensa, abbiamo girato con il suo carro, e ho anche visto la sua astronave! È alta e grossa! Ed è un vecchio Razor, ma non è nulla in confronto al Falcon!” disse le ultime parole con fierezza, facendo sorridere Han, che soggiunse: “Nulla è paragonabile al Falcon!” E risero insieme.

Mando, vedendo padre e figlio così uniti e spensierati, si sentì messo da parte.

“E poi,” disse il bambino, continuando il suo racconto: “Ho incontrato il suo trovatello!”

“Il suo trovatello?” disse Han, incredulo per quelle parole.

“Sì, lui!”

Ben indicò il piccolo alieno dalla pelle verde, che era accanto ai piedi del Mandaloriano.

Han rimase completamente sconvolto alla vista di quell'essere, rimanendo con gli occhi spalancanti mentre diceva: “Ma che cavolo è?!”

Mando a quella affermazione si allertò, trovando quel tono davvero fastidioso. Ma decise di non dire nulla, perché Ben continuò a parlare: “È rimasto senza genitori. Come la mamma e zio Luke, ma ora Mando gli fa da papà!”

L’ex contrabbandiere alzò gli occhi da terra, fissando il cacciatore di taglie dicendo: “Davvero?” Fissò con aria sospetta, sia lui sia l’alieno, intuendo come avesse perso i genitori…

“E pensa! Anche lui è uno Jedi!”

“Cosa?!”

Ben raccontò tutto del piccolo, di come lo avesse percepito, di come gli fosse bastato vederlo per fidarsi di loro, e di come avesse dimostrato di essere in grado di sollevare gli oggetti con la Forza. Allora, aggiunse, anche lui aveva fatto lo stesso, poi aveva risposto a tutte le domande che Mando gli aveva rivolto in merito, raccontandogli anche di Luke.

“Aspetta!” lo interruppe Han, confuso: “Vuol dire che quell'essere… è sensibile alla Forza?”

“Uh-uh” annuì.

Han era ancora perplesso per quella strana scoperta. Prima fissò l’alieno, che fece uno dei suoi versi infantili, poi ritornò a guardare Mando. Il quale, con un cenno della testa, confermò le parole del figlio. E, tutto questo, lo fece sospettare ancora di più.

E non trovava tanto strano che quel piccolo alieno sapesse utilizzare la Forza in così giovane età perché, del resto, Ben l'aveva utilizzata la prima volta a soli sei mesi. La cosa che lo sconcertava, semmai, era Mando, che apparentemente non sapeva nulla della Forza, degli Jedi e di tutto il resto.

E da questo intuiva che fosse stato coinvolto in una situazione ben più grande e complessa di quanto il cacciatore di taglie avesse mai immaginato. E, se davvero era così, allora aveva tutta la comprensione di Han.

“Secondo te, lo zio Luke lo potrebbe addestrare?” chiese Ben.

“Cosa?” disse Han, ritornando alla realtà guardando suo figlio.

“Zio Luke è sempre in giro per la Galassia alla ricerca di vecchi manufatti degli antichi Jedi e per trovare nuovi apprendisti.”

Ben guardò il piccolo alieno con entusiasmo, sorridendo e dicendo: “E magari saremo addestrati insieme e vivremo grandi avventure per la Galassia con le nostre spade laser!” E, con la mano, fece finta di attirare un oggetto, mentre con la bocca imitò i suoni delle spade, facendo ridere il piccolo alieno.

“Giusto, papà? Lo diremo a zio Luke e alla mamma? Magari, con il suo lavoro, lo aiuterà a trovare il suo pianeta natale!”

Han era bloccato da tutte quelle domande e richieste, e in più si sentiva addosso lo sguardo pesante del Mandaloriano che, nonostante fosse coperto da quell'elmo, gli metteva una terribile suggestione addosso.

Abbassò la testa dopo un lungo sospiro, cercando di rispondere a Ben, ma fu interrotto da alcuni versi animaleschi.

Mando prese subito il suo blaster in mano, allarmato da quel verso, facendo un passo indietro e assicurandosi che il piccolo fosse al sicuro.

Dai cespugli dietro le spalle di Han e Ben, uscì un Wookiee dal pelo chiaro e con una lunga cintura che, dalla spalla, gli scendeva fino al fianco.

“Zio Chewie!” urlò Ben con entusiasmo e sorridendo.
Finalmente, il Wookiee notò la presenza di padre e figlio, facendo dei versi felici.

“Zio?” pensò Mando, incredulo. In fondo, chi si sarebbe aspettato che un mostro di due metri potesse essere suo zio?

Ben corse subito verso all'animale, mentre lui si inginocchiò con aria serena e con le braccia aperte, pronto per abbracciarlo. Il piccolo Jedi gli si buttò addosso, lasciandosi avvolgere dalla sua morbida pelliccia.

Il tutto avvenne sotto agli occhi dolci e felici di Han e allo sguardo confuso del piccolo alieno e di Mando.
Il Wookiee fece un verso di rassicurazione, chiedendo al nipote se stava bene.

“Sì, sto bene. Non temere, zio Chewie!” rispose il bambino.

“Non è successo niente di grave, Chewie” aggiunse Han, con le mani sui fianchi ed espressione serena.

Il Wookiee si alzò in piedi, tenendo Ben in braccio, e si avvicinò all'amico pilota; per il momento parve ignorare la presenza del Mandaloriano che, intanto, rimise a posto il blaster, avendo capito che non ci fosse nulla di pericoloso in lui. Almeno, così sperava.

“Ben è un po’ come me. Si caccia sempre nei guai, ma in un modo o nell'altro riesce sempre a farla franca!” Han scompigliò i capelli del figlio, che era ancora tra le braccia del Wookiee, facendolo ridere.

Mando provava un crescente senso di straniamento.

Aveva dinnanzi a sé uno dei contrabbandieri più odiati della Galassia, che aveva ucciso uno del suo clan e che era stato ricercato sia dall’Impero che da Jabba, ma lo stava vedendo sotto una luce diversa, in una situazione lontanissima dall'ambiente militare e criminale in cui si sarebbe aspettato di poterlo trovare.

E questa era una cosa davvero strana. Non poté fare a meno di chiedersi se, un giorno, sarebbe stato in grado di comportarsi così anche lui, con il piccolo...

Mando lo guardò e vide lo stava fissando con i suoi grandi occhioni neri.

Si domandò se sarebbe stato in grado di dargli una vita Tranquilla. E sarebbe stato capace di mostrare il suo affetto per lui? Ma come riuscirci? Erano ricercati da tutti i cacciatori di taglie della Gilda – e non solo - e da quello che rimaneva dell'Impero.

Erano soli contro tutti e sapeva che, prima o poi, si sarebbe scontrato di nuovo con quel Signore della Guerra…

Si perse nei suoi pensieri, finché non sentì ancora i versi animaleschi del Wookiee. Questa volta, era certo che fossero rivolti a lui.

Mando alzò la testa, fissando il muso irritato del Wookiee; avrebbe voluto rispondergli, ma ci pensò Ben a farlo al posto suo.

“Va tutto bene, zio Chewie, è stato lui a portarmi da papà.” Lo fissò sorridendo. “Senza il suo aiuto, probabilmente sarei ancora perso e solo in quel bosco.”

Chewie parve confuso da quella dichiarazione. Come Han, nemmeno lui voleva fidarsi di un Mandaloriano - provava ancora molto rancore per via di Boba Fett - ma, ascoltando le parole di suo nipote e notando la tranquillità di Han, si convinse che il cacciatore di taglie fosse innocuo.

“È tutto okay, Chewie” lo rassicurò il vecchio amico: “Il Mandaloriano è a posto. Per ora…”

Han fissò Mando con aria dura, consapevole che, sotto a quel casco, anche lui avesse la stessa espressione.

Seguirono alcuni attimi di silenzio, che furono interrotti da un’altra voce. Questa volta, ansiosa e metallica.

“Signorino Solo? Signorino Solo?  Chewbacca? Capitano? Oh cielo, ma c’è qualcuno in questo infinito bosco, nel bel mezzo del nulla?!”

“Ma che diamine…?” disse Mando, confuso più che mai, intuendo solo che, questa volta, non si stava profilando nessuna minaccia.

“Oh cavolo….” disse Han esasperato alzando gli occhi al cielo, rispondendo subito: “Siamo qui, 3PO!”

“3PO?” pensò il Mandaloriano, intuendo che doveva trattarsi del droide a cui aveva accennato spesso Ben.

Avanzando con un'andatura goffa e rigida, muovendosi a scatti, un droide dorato di forma umanoide si fece largo tra la vegetazione e si avvicinò al piccolo gruppo.

“Oh, grazie al creatore! State tutti bene!”

Si mise accanto al Wookiee e fissò il piccolo tra le sue braccia, cominciando subito a straparlare con il suo solito tono ansioso: “Ma dov'era finito, signorino Solo?! Ha idea della grande preoccupazione che abbiamo provato tutti noi per la sua scomparsa? Ci siamo dovuti dividere per cercarla e sperando di trovarla sano e salvo! Lo sa quanti pericoli poteva incontrare, dentro a un posto del genere? Mostri o gente poco raccomandabile?! Soprattutto per un piccolo essere di poche esperienze come lei?!”

“Mi dispiace, 3PO…” rispose Ben, con aria triste.

“Oh, non fa niente” disse il Droide, ritornando pian piano più calmo. “L’importante è che lei stia bene, signorino Solo. Almeno, non abbiamo dovuto contattare la senatrice Organa.”

La senatrice Organa?” pensò stupito Mando, riconoscendo perfettamente quel nome.

“Sì, ringraziamo il Creatore che non abbiamo dovuto chiamare Leia…” aggiunse Han sollevato.

Provò a immaginare la reazione di sua moglie, alla notizia che suo figlio si fosse perso dentro ad un bosco.
Nel migliore dei casi, avrebbe chiamato tutta la Ribellione al completo, come squadra di ricerca per un solo bambino.

Figurarsi nel peggiori dei casi: non ci sarebbe stato un pianeta sufficientemente remoto in cui lui avrebbe potuto nascondersi per sfuggire alla sua ira!

“E ringraziamo il Creatore che già sapevamo che tutto questo sarebbe finito bene, grazie alle mie statistiche, che erano a nostro favore!”

“Allora tu sapevi già tutto, 3PO?” chiese Ben, stupito.

“Beh, io non sono programmato per prevedere il futuro. E non credo che sia possibile. Ma i miei calcoli di probabilità sono sempre attendibili e affidabili!” spiegò, con nessuna traccia di modestia.

“Wow!” disse Ben con occhi stupefatti.

“Beh, signorino Solo, le guerre non si vincono solo con le armi e con le lotte. Ma anche con le strategie, i fatti e i calcoli. E io sono stato testimone per due decenni, di guerre!”

“Allora, devi essere l’androide più importante dell'intera Galassia!”

“Non so se sia corretta, come affermazione. Ma, a Endor, mi trattavano alla pari di una divinità. Ma questa è un’altra storia.”

Il bambino guardò il vecchio droide protocollare con ammirazione. In fondo, il piccolo della famiglia Solo era molto affezionato a lui.

D'altra parte, anche se spesso suo padre lo apostrofava come una ferraglia dorata, gli insegnava sempre un sacco di cose riguardanti la Galassia, conosceva molte lingue e dialetti e, soprattutto, conosceva una infinità di aneddoti sulla sua famiglia e sulla guerra.

Nonostante questo, R2 rimaneva sempre il suo droide preferito, perché, anche se era spesso scorbutico, era buono e viveva un sacco di avventure con Luke.

Chewie e Han si scambiarono una occhiata paziente. Conoscevano fin troppo bene i fattibili dati del loro ansioso amico. Ma decisero di non dire nulla.

Dopo quegli attimi di spensieratezza, C-3PO notò la presenza del Mandaloriano. Ne rimase sconvolto e spaventato.

Cominciò subito a blaterare di quanto fossero spietati e senza scrupoli i cacciatori di taglie Mandaloriani.

Andò avanti in quella maniera ancora per un minuto abbondante, nonostante le spiegazioni di Ben e le rassicurazioni di Han.

Finché notò il piccolo alieno a terra e non poté far altro che esclamare: “Oh, cielo!” con tono sorpreso.

Chewie vide anche lui, soltanto in quel momento, la piccola creatura dalla pelle verde, quasi del tutto nascosta dietro le gambe del Mandaloriano. Ne rimase sconvolto.

Perché la sua mente fu subito invasa da vecchi ricordi, di tanto tempo prima…



-------------------------------------------------------------------
Note:
Nuovo capitolo! :D
Finalmente un pò più lungo
e pieno di detagli e primi incontri
E questa è una piccola parte ;)
Spero che questo nuovo capitolo
vi sia piacuto come il resto della storia :)
Al prossimo capitolo
Evola 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who