Cuddling
Edogawa Ranpo non era un tipo che si curava degli affari degli altri, ma se c'era una cosa che notava e gli provocava fastidio era vedere Poe che coccolava Karl e gli diceva cose tenere. Non sapeva dire il perché ma il fatto che il suo amico mostrasse così tanto interesse verso il suo procione e non verso la sua scrittura lo faceva imbestialire: perché sprecare quel tempo ad accarezzarlo e a parlargli? Edgar aveva gran talento e doveva coltivarlo! Glielo ricordava sempre e attendeva con impazienza ogni suo nuovo racconto e pensava che anche per lui fosse importante dimostrargli i suoi miglioramenti... E invece ogni tanto semplicemente se ne stava lì a cullare tra le braccia il suo animaletto con tanto di occhi adoranti per lui...
-Tutto bene Ranpo-kun?- gli chiese l'amico all'improvviso, vedendo che lo fissava con sguardo di disapprovazione.
-Sì, certo! Perché?- il detective sembrò svegliarsi improvvisamente dai suoi pensieri.
-Ah, non so... Forse perché stavi guardando male me e Karl?- continuò Edgar, vedendo che non aveva cambiato espressione.
-Dovresti dedicarti di più alla stesura del tuo nuovo romanzo, sai?- spuntò allora il rospo Edogawa.
-Ma se ti ho consegnato ieri l'ultimo che ho scritto! Dammi tregua, devo ancora idearne uno nuovo...- e Poe riprese ad accarezzare il pelo del pancino di Karl, per volersi rilassare al suo contatto.
-Sai che sono impaziente!- esclamò Ranpo, incompreso.
-Oh dai rilassati un po', vieni qua anche tu a coccolare Karl che ti passa l'ansia...- gli suggerì allora l'amico, ma il detective sembrò ancor più adirato: che fosse geloso delle attenzioni che dava al procione e non a lui? Poe si alzò e lasciò il suo animaletto a dormire sulla poltrona dov'era seduto, poi si avvicinò a Ranpo-kun e lo spronò a sedersi accanto a lui sul divano. Inizialmente pose resistenza, ma una volta che lo convinse cambiò presto umore: Edgar lo circondò con un braccio e lui si accoccolò al suo petto stringendolo a sua volta.
-Dimmi la verità, eri solo geloso delle coccole che davo a Karl...- disse in tono scherzoso.
-Io? Ma figurati!- rispose in maniera schietta Edogawa, ma poi rifletté su quelle parole e i sentimenti che provava quando Poe non lo calcolava come voleva. In fondo non desiderava leggere subito un altro suo racconto, quanto voler stare in sua compagnia e sentirsi apprezzato da lui come faceva con Karl... Il cuore cominciò a battergli velocemente, ma lo scrittore gli accarezzò la schiena e gli scompigliò i capelli così teneramente che si sciolse.
-Forse avevi ragione, ero un po' geloso...- gli ammise in quell'abbraccio ormai completamente rilassato. -Ma questo già lo sapevi perché solo tu comprendi i misteri del mio cuore!- quest'ultima affermazione sbalordì Edgar tanto che lo prese in braccio appoggiandolo alle sue ginocchia per stringerlo ancora più forte: -Mmm forse, o forse ho tirato solo ad indovinare! Sono contento che tu me lo abbia detto!-
-E io sono contento che tu abbia insistito con me!- concluse l'amico, che forse tanto amico non era!
----
Note:
Ringrazio ancora Manto per aver aggiunto la mia storia tra le preferite, per il suo sostegno, per le correzioni, per avermi stimolata a scrivere ancora e per gli scambi di idee! Sei troppo dolce che un solo "grazie" non basta!
Vi aspetto qui dove ieri sera ho creato l'album che conterrà le fan art dedicate a questa raccolta: https://www.facebook.com/fairyflossblog
Il tema del 3 ottobre è Travelling, spero di riuscire stasera a scrivere qualcosa... In caso contrario aggiornerò appena posso!
Un abbraccio,
Ori_Hime