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Autore: Framboise    03/10/2020    1 recensioni
Due amiche, una festa e una torta di compleanno. E una vendetta, che è migliore se consumata fredda.
Sapeva che Thea non era persona da sorridere e lasciar perdere un’offesa. No, i sorrisi ci sarebbero stati, ma solo davanti alle macerie fumanti della sua casa, come minimo, con i corvi a banchettare con i cadaveri degli ospiti. Ecco che tipo era Theodosia.
Genere: Dark, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA TORTA
 
 

Arrivò alla festa con una scatola per dolci.

Dopo il litigio, nessuno si sarebbe aspettato che ci sarebbe stata, e certo non che avrebbe portato la torta, come convenuto. Eppure eccola lì, il dolce tra le mani e un saluto sulle labbra.

Non ingannava nessuno, naturalmente. Men che meno Emily, che la squadrava con sospetto al di sopra dei vassoi traboccanti di stuzzichini. Sapeva che Thea non era persona da sorridere e lasciar perdere un’offesa. No, i sorrisi ci sarebbero stati, ma solo davanti alle macerie fumanti della sua casa, come minimo, con i corvi a banchettare con i cadaveri degli ospiti. Ecco che tipo era Theodosia.
Ed ecco perché Emily, tra un caloroso abbraccio a un invitato e una domanda per informarsi sulla salute dei figli di un altro, non le toglieva gli occhi di dosso. Ciononostante lei si comportava come se nulla fosse accaduto, chiacchierando tranquillamente con gli amici comuni, come se qualcuno potesse cascarci. Ma lei non avrebbe permesso che Theodosia rovinasse la sua festa, e tutto proseguì nel migliore dei modi finché non arrivò il momento di tagliare la torta.

Thea le porse la scatola dorata tra gli sguardi di aspettativa dei presenti.
«Cara, non avresti dovuto» tubò Emily.
«Assolutamente. Il compleanno della mia migliore amica non è cosa da tutti i giorni».

Quando la padrona di casa aprì la confezione, gli ospiti trattennero il respiro. La torta era un miracolo di arte pasticcera, un tripudio di fiori di zucchero su glassa rosa chiaro che andavano a incorniciare una scritta tutta fronzoli.

Questa torta è avvelenata.

L’esclamazione di ammirazione che, suo malgrado, era salita alle labbra di Emily si congelò. Con il volto di pietra, tagliò risolutamente a fette il dolce e lo distribuì agli ospiti nel silenzio generale, quindi prese la propria parte e si sedette. Afferrò il suo cocktail, che era rimasto sul tavolo fino a quel momento, e lo bevve d’un fiato, pur con la sua consueta grazia.

Theodosia le rivolse un sorriso soave.
«Non ti piace?»
Emily guardò la fetta di torta, morbida ed invitante nel suo piattino dai bordi azzurri.
«Temo di non avere molta voglia di dolci, oggi. Ma la mangerò domani mattina e sono sicura che sarà meravigliosa» replicò con lo stesso tono, ma lo sguardo che le rivolse era di ghiaccio e fuoco.
Guardandosi intorno, vide che nessuno dei suoi ospiti aveva ancora assaggiato la torta: la maggior parte di loro, come lei, l’aveva ignorata, mentre alcuni si erano limitati a spostarla nervosamente sul piatto.
Anche la fetta di Thea era intatta.
Qualcuno azzardò un “Tanti auguri, Emily”, che rimbombò nella stanza silenziosa e si spense.

In quel momento, la festeggiata impallidì improvvisamente e sollevò una mano malferma davanti alla bocca.
«Scusatemi» mormorò, affrettandosi fuori dalla stanza alla massima velocità che l’educazione e i tacchi le permettevano.

Quando fu scomparsa alla vista, gli occhi di tutti si spostarono su Theodosia, che prese un pezzo di torta sul cucchiaino e se lo portò alle labbra, chiudendo soddisfatta gli occhi quando il sapore dolce della glassa le si sciolse sulla lingua.
«Il veleno era nel suo cocktail. Niente di mortale, non preoccupatevi, domani mattina sarà come nuova. La torta è a posto. Crema chantilly e composta di lamponi, una di quelle che mi riescono meglio».
Sorrise. «È la sua preferita».














NOTA DELL'AUTRICE: A volte, in un vero atto di necromanzia, faccio risorgere dai morti questo vecchio account per postare una nuova storia. Sono momenti più unici che rari, ma tant'è. Spero che questo mio delirio notturno (rivisto e corretto per renderlo vagamente accettabile) vi possa piacere
  
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