1.Ricordi.

Fu svegliata dai primi raggi del sole che filtravano dagli scuri chiusi male la sera prima, e che le inondavano il viso di quel tepore primaverile stupendamente piacevole.
Rimase a goderselo per cinque minuti buoni, mentre rifletteva se alzarsi o rimanere ancora a dormire per una mezz’ora.
Girò la testa dall’altro lato della stanza, cosìcchè il sole non le impedisse di aprire gli occhi assonnati, Bella aprì poi i suoi grandi occhi e si mise a sedere sul letto con un enorme sbadiglio, uno di quelli che non faceva più da quando era bambina e la madre la svegliava con un grosso bacio sulla fronte per ricordarle che doveva andare a scuola.
Sorrise a quel pensiero lontano e si mise le pantofole accuratamente disposte sul tappeto e aprì gli scuri inondando la camera con il sole mattutino di marzo.
Si girò guardando la sveglia sul comodino e vedendo che erano appena le 6.45 si pentì di non essere rimasta a dormire qualche ora in più proprio nel giorno in cui non aveva nessun impegno; ma non riusciva a riaddormentarsi quasi mai dopo essersi svegliata e così decise di fare colazione.
Ora che non viveva più con Charlie e la sua vita era diventata molto più indipendente, Bella nella sua casetta poteva fare ciò che voleva e questo non le dispiaceva, anche se il suo legame con Charlie era molto saldo.
Anche al piano inferiore Bella aprì tutti gli scuri con fare piuttosto svogliato e malinconico e con lo stesso atteggiamento arrivò in cucina per preparare la colazione, quando si ritrovò davanti al calendario che segnava il 26 marzo, quella data… non le piaceva le faceva ritornare nella mente molti ricordi.
Quel giorno 3 anni prima successe qualcosa che non avrebbe voluto che accadesse,Edward se ne andò, diceva che sarebbe per sempre stato con lei e che l’amava profondamente,ma Edward partì quella mattina per una destinazione a lei ingnota senza dirle nulla e Bella rimase con la convinzione che sarebbe tornato e che non l’avrebbe abbandonata così.
Per parecchi mesi continuò a fare visita alla casa Cullen per chiedere spiegazioni, ma nessuno mai le apriva. Stanca di tutto ciò un giorno entrò nell’abitazione e notò che ogni cosa al suo interno era scomparsa con la famiglia Cullen; fu un duro colpo per lei, ciò che le aveva fatto Edward l’aveva segnata con una ferita profonda che porta ancora nel suo cuore e che della quale sarà difficile separarsi.
Fu così che insieme all’amore per Edward si spense anche la speranza del suo ritorno.
Mentre pensava a tutto ciò che avevano passato insieme e a quella brutta esperienza una piccola lacrima le rigò la guancia rosea che spesso aveva posato sulla spalla di Edward cercando un conforto che credeva di aver trovato, l’asciugò rapidamente con il dorso della mano.
Non voleva rimanere a rimurginare sull’accaduto, voleva che quella giornata fosse tranquilla senza pesi sullo stomaco e senza malinconie.
- Devo smetterla di pensarci, ormai è accaduto e basta e devo farmene una ragione.!- si disse fra sé s sé e facendo poi un grosso respiro accese la radio sulla sua stazione preferita dove in quel momento lì davano una canzone rock molto movimentata che Bella si mise a cantare mentre preparava le sue frittelle e il suo latte.
Aveva un grosso sorriso sulle labbra, sembrava quasi che il peso di quella ferita fosse ormai scomparso, quasi se ne fosse dimenticata da un momento all’altro; ma non era così in realtà.
Sotto sotto, nel profondo del suo cuore Bella quel piccolo peso ce l’aveva ancora, ma non voleva darlo a vedere, nemmeno a se stessa, per paura.
Sì per paura dei ricordi.