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Autore: runami_ lu99    04/10/2020    2 recensioni
STORIA AD OC (ISCRIZIONI CHIUSE)
Fiore è nel caos da 500 anni, un perfido sovrano con un oscuro segreto mantiene il controllo su di esso con la violenza e la sottomissione, ma un gruppo di maghi riuniti dal destino riuscirà a riportare il regno alla bellezza di un tempo?
[Dal prologo]
"Se tu che stai leggendo queste righe, credi che il bene trionfi sempre sul male, ti conviene cambiare storia, perché questa non è una favola e quindi non esiste un lieto fine"
[Dal 34° capitolo]
"Il fischio dell'arma che fendeva l'aria vibrò nelle orecchie di 78 facendogli venire i brividi, e per un attimo quel sibilo gli sembrò come parole sussurrate provenienti da un'oscura creatura che di terreno non aveva nulla. Il medico abbassò lo sguardo soffermandosi sulla lama e, come a volersi beffare di lui, questa emise un tenue e lontano bagliore rossastro al di sotto dello strato di bende, proprio un attimo prima che il corpo del nemico venisse nettamente tranciato a metà."
[Dal 35° capitolo]
"I colori caldi del tramonto che prima brillavano in tutta fierezza, parvero spegnersi di colpo quando vennero in contrasto con le sue iridi gelide come il ghiaccio."
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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UNDICESIMO CAPITOLO: LUCE OSCURA





-Non potevi dirlo prima che ci serviva solo un petalo e non tutto il fiore?- chiese Velvet a Demetra mentre si dirigevano verso il villaggio alpino.
-E cosa sarebbe cambiato? In un modo o nell'altro saremmo dovuti venire qui per recuperarlo- ribatté la ragazza.
-Questo è vero ma non me lo aspettavo- intervenne Casper.
-Sentite ragazzi ormai è acqua passata, l'importante è averlo preso, ora dobbiamo sbrigarci e raggiungere Magnolia- disse Tyson, poi con la coda dell'occhio guardò Milah che era rimasta in fondo al gruppo per tutto il tempo: rimuginava sulle parole che Artios e l'altro mezzosangue si erano scambiati, stava ancora pensando a come aveva chiamato Knightbuster: "i tohua", quel ragazzo aveva un non so che di particolare, aveva intimidito i nemici con un solo sguardo, ed era riuscito a convincere Artios, non solo a parlare, ma addirittura a portarli nel loro villaggio. Il ragazzo alzò un sopracciglio stranito e le si avvicinò.
-C'è qualcosa che non va?- chiese, lei scosse la testa.
-No no, è tutto a posto- rispose fredda, poi alzò lo sguardo e un timido sorriso fece capolino sulle sue labbra, alcune case cominciarono ad intravedersi nella bufera: erano tornati al villaggio, la vecchia Nenè li vide e lentamente si avvicinò a loro.
-Non dovevamo tornare a Magnolia?- chiese Casper.
-Non potevamo partire senza che Milah salutasse gli abitanti- rispose Tyson, la ragazza lo guardò stranita.
-Salutare? E per quale motivo?- domandò.
-Beh, perché vieni con noi a Magnolia noh?- rispose con tono ovvio.
-Aspetta un attimo e questo quando lo avresti deciso?- disse lei, Tyson sorrise a trentadue denti.
-Proprio ora- rispose, la ragazza guardò il resto del gruppo: in effetti si era trovata bene con loro, in più aveva capito che insieme avrebbero potuto aiutare il regno a risollevarsi, ci pensò su un attimo, poi scosse la testa contrariata.
-No, non posso, questo villaggio ha bisogno di me- disse, una mano le si posò su di un braccio, voltò lo sguardo e vide le vecchia Nenè sorriderle calorosamente.
-Hai già fatto tanto per noi, è tempo che tu vada ad aiutare altri che ne hanno più bisogno, questo regno necessita di persone come te, se ti fermi in un unico luogo come pensi di aiutare tutto Fiore?- le disse, la ragazza rimase immobile: non voleva ammetterlo, ma aveva ragione, abbassò gli occhi e poi guardò Nenè.
-Lo so che c'è il tuo zampino in questa storia- le disse in tono quasi severo, la vecchia signora le sorrise.
-Io ho solo colto al volo l'occasione e credo che a questi ragazzi non dispiaccia se tu ti unisci a loro- rispose, Milah guardò Tyson che aveva allungato un pugno chiuso in avanti e la stava fissando in attesa di una risposta.
-Allora?- chiese, lei sbuffò, poi ricambiò il gesto con un sorriso.
-Ci sto!- esclamò.
-Fantastico una ragazza in più!- gridò di gioia Casper.
-Saranno contenti Alèk e Nicolash- intervenne Demetra ridendo.
-Già, i due cascamorti- commentò Velvet alzando gli occhi al cielo.
-Fantastico allora, possiamo iniziare il nostro viaggio di ritorno- disse Tyson, Milah si voltò verso la signora anziana e le prese le mani tra le sue.
-Grazie di tutto- le disse, Nenè sorrise.
-Stammi bene cara, spero che tu possa realizzare il tuo obbiettivo- rispose, poi la giovane si voltò e insieme al gruppo si diresse verso Magnolia, la Dragon Slayer si voltò un ultima volta salutando con la mano: era triste, ma qualcosa le diceva che prima o poi si sarebbero rincontrate.

 
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Nicolash rotolò a terra per diversi metri a causa di un colpo subito dal suo avversario, la pavimentazione della via principale di sgretolò ogni qual volta lui ci rimbalzava sopra, la sua corsa finì contro un edificio che, dato l'impatto crollò su se stesso sommergendolo di detriti.
-Nick!- gridò Alexis, deviando un raggio di luce oscura con una roccia spuntata dal terreno.
-Non preoccuparti per lui! Pensa a bloccare questo tipo!- esclamò Alèk parandosi da una raffica di calci e pugni luminosi.
-Allora questo tizio se le sta cercando!- disse Priscilla facendo apparire alcune biglie di ferro e scagliandole contro il nemico, esso allungò una mano e un portale di luce oscura si aprì inghiottendo l'attacco e trasformandolo in un ammasso luminoso che venne poi rispedito al legittimo proprietario, Priscilla sbarrò gli occhi, stava per gettarsi al suolo per proteggersi quando si ritrovò improvvisamente davanti un'ombra.
-Spadone dell'anima- Nicolash sollevò una grossa spada e con un fendente divise il raggio in due parti che si schiantarono al suolo provocando un esplosione.
-Nick stai bene?- chiese Alex affiancandosi a lui, il ragazzo sputò del sangue a terra.
-Si, è solo un graffietto- rispose guardando da sotto le sopracciglia l'avversario, Alèk parò l'ennesimo pugno e l'impatto lo fece arretrare fino a raggiungere i compagni, emise un ringhio di disapprovazione.
-Statemi a sentire, io sono venuto qua per divertirmi, eppure mi sto annoiando a morte- disse il nemico sorridendo tranquillo.
-Si può sapere chi sei e che diavolo vuoi da noi?- chiese Priscilla innervosita squadrandolo dalla testa ai piedi: era un ragazzo giovane di ventiquattro anni, decisamente alto, superava il metro e ottantacinque, con un fisico asciutto e longilineo, che rendeva la sua figura ancora più slanciata, non aveva neanche uno strato di grasso addosso, leggero, non aveva muscoli, infatti le sue braccia e le sue gambe facevano quasi impressione, data la loro sottigliezza e affusolatezza, praticamente pelle e ossa, aveva qualche muscolo in più solo sul petto: un accenno di pettorali e di addominali, ma che sembravano più disegnati che reali. Nonostante questo, aveva un aspetto molto affascinante, forse dovuto alla sua carnagione molto chiara: il volto magro, ma non eccessivamente scavato, le linee decise, con un mento stretto, le posizioni del naso, della bocca e degli occhi erano ben proporzionate tra loro, c'era molta armonia. Una bocca sottile, con labbra poco carnose, della stessa tonalità chiarissima della pelle, che tenevano stretta una stecca di sigaretta spenta, gli occhi azzurri, molto chiari, quasi come se fossero pezzi di vetro incastonati nelle orbite, le sopracciglia erano sottili e lunghe. Qualcuno del gruppo vide in lui qualcosa di angelico, di fatato, forse a causa dei capelli: di un biondo talmente chiaro da sembrare bianco, lisci e tenuti lunghi, la maggior parte della sua chioma era tirata all'indietro, bloccata dietro alle orecchie da un elastico e lasciata cadere in giù, fino alle scapole, mentre davanti ricadevano solo due ciocche, che gli incorniciano il volto. Con una mano coperta da un guanto bianco dalle lunghe dita affusolate provò invano a spostare quei due ciuffi ribelli, che però di stare dietro alle orecchie non ne volevano sapere. Indossava una semplice t-shirt bianca, più grande della sua taglia, facendola apparire molto larga, ma questa non copriva le bende che gli avvolgevano tutte le braccia, e i guanti bianchi sulle mani, e questo look aveva sempre attirato gli sguardi. Portava dei pantaloni lunghi neri, un modello abbastanza elegante, che veste non troppo largo, alla caviglia si restringevano e anche alla vita grazie ad una cintura, ai piedi utilizzava delle scarpe in pelle nera lucida, sopra aveva un trench nero, lungo fino alle ginocchia,che però portava appoggiato alle spalle e non infilato, assumendo l'aria di un mantello.
-Aelrindel- rispose semplicemente facendo un gesto di saluto con la mano, Alex assottigliò gli occhi: aveva già sentito quel nome.
-E per rispondere alla seconda domanda: ho sentito parlare di questo gruppo di maghi che sta sbaragliando e mettendo in fuga tutti i Vasileias di Fiore e siccome mi voglio divertire un pochino sono venuto qua per cercarli, ma credo proprio di aver sbagliato persone, non sembrate per niente forti- continuò poi accendendo la miccia della maggior parte dei compagni.
-Ah si? Bene sappi che ho solo cominciato a scaldarmi!- esclamò Priscilla.
-Per niente forti? Ti farò provare quanto è doloroso battersi contro lo Stregone Supremo!- gridò Nicolash mettendosi in un posa ridicola e lanciando in aria il suo bastone, che però al momento della sua ricaduta non venne preso al volo e lo colpì dritto sulla testa.
-Come puoi notare, non stavamo facendo per niente sul serio, questo vuol dire...- disse Alèk avanzando di un passo e facendo un sorriso sornione.
-... che la battaglia è appena cominciata- continuò facendo scontrare i due pugni chiusi uno contro l'altro.
-Ragazzi no, non capite che lo fa solo per istigarvi- intervenne Alexis, la quale non era stata sfiorata minimamente dalle parole di Aelrindel, ma ormai i maghi erano tornati all'attacco.
-Che la Luna si alzi in cielo*- sibilò Priscilla sradicando più pezzi di terra dal suolo e lasciando solamente dei grossi solchi.
-Ah, allora sono nel posto giusto, tu sei la Telecinetica della Luna- disse senza alcun tipo di emozione nella voce, solo tranquillità.
-La Telecinetica di che?- chiese lei non avendo mai sentito quel nome.
-È il tuo soprannome, o meglio è così che c'era scritto sul giornale- rispose.
-Ma possibile che nei giornali di oggi si parli sempre e solo di me? Va bene, so che sono fantastica e che vogliono farlo sapere a tutti, ma che mi affibbino dei soprannomi anche no- disse scocciata. Aelrindel si voltò poi verso Nicolash.
-Tu invece, sei Silver Hair, la tua magia è molto interessante, ho letto qualcosa del genere su di un libro- disse, Neviski si bloccò di colpo.
-Silver Hair? Ma che palle, perché non Stregone Supremo? È più figo!- si lamentò, infine guardò Alèk e Alexis.
-I fratelli Black, lo spaccaossa e la signora degli elementi, sì, sono decisamente nel posto giusto, anche se credo che manchi qualcuno all'appello- disse infine accennando un sorriso tranquillo, fece spallucce.
-Va beh, intanto mi accontenterò di voi- continuò, Priscilla digrignò i denti.
-Ci parla come se fossimo solo delle comparse in una storia per bambini- disse sempre più infuriata, poi gli lanciò contro quei due pezzi di terreno ad una velocità spaventosa, Aelrindel venne colpito in pieno e spedito a terra con una forza incredibile.
-Annichilimento- subito si aprì un portale di luce oscura che inglobò le zolle di terra e le distrusse riducendole al nulla, rivelando il corpo del nemico ferito in pochi punti.
-Trasformazione- l'attacco precedente venne convertito in energia luminosa che venne rispedita contro la maga, Alèk le si parò davanti sbattendo un piede al suolo ed esso si crepò in piccole parti sollevandosi per la forza che il ragazzo aveva usato, in seguito ne cambiò la densità e le riunì in un unica massa a formare uno scudo, che indurì a tal punto che il raggio di luce di disperse a contatto con esso.
-Pugno Supremo!- nell'immediato colpì la barriera da lui creata spedendola contro l'avversario.
-Shall we dance?- gridò Nicolash con l'adrenalina a mille in corpo.
-Anime cacciatrici- disse alzando il bastone in aria e sulla punta si creò una sfera di magia che si divise in cinque, due sulle spalle e una sopra la testa, a formare un arco, incrociò per un secondo gli occhi del nemico, ed esse partirono all'assalto in concomitanza con la barriera scagliata da Alèk, ed entrambe fecero centro sollevando un grosso polverone, immediatamente Alexis lo avviluppò con delle piante spuntate dal terreno e cominciò a stringere sempre di più la presa, la forza con cui era stato bloccato gravò pesantemente sulle sue braccia bendate facendogli provare dolore, ma non si scompose, una luce nera abbagliante accecò gli avversari e quando poco dopo sparì, le radici di Alex erano a terra bruciate e avvizzite.
-Lo sai che la luce intensa fa male alle piante?- disse ironico, poco dopo Aelrindel si rimise in piedi pieno di graffi, ma con un piccolo sorriso soddisfatto stampato in faccia.
-Questo è quello che volevo, fatemi divertire- disse intimandoli a continuare, di nuovo i compagni si misero in posizione e cercarono di colpirlo ancora, Aelrindel li fronteggiò.
-Fendenti del dio della luce- i suoi arti si illuminarono di un bagliore intenso e oscuro rendendo i suoi attacchi più potenti grazie alla magia, non era forte fisicamente ma grazie a quell'incantesimo poteva combattere anche nel corpo a corpo. I due fronti si stavano per scontrare quando alcune figure si misero in mezzo fermando gli attacchi da entrambe le parti: Casper, Demetra, Priscilla e Milah stavano bloccando rispettivamente Alexis, Nicolash, Velvet e Alèk, mentre Tyson con la lama della sua falce aveva intercettato un pugno di Aelrindel rispedendolo indietro.
-Ragazzi, siete tornati!- esclamò Alex contenta di rivedere i compagni.
-E menomale, non hai idea di che freddo c'era lassù- rispose Casper.
-Già, che palle si stava tanto bene senza scocciatori- disse Priscilla guardando fissa negli occhi Velvet con aria di sfida.
-Su questo ti posso dare ragione mezza fighetta- rispose a tono la ragazza dai capelli rossi iniziando una lite tra le due.
-Beh bellezza, non ti fa alcun effetto starmi così vicino?- chiese Nicolash guardando Demetra con un sorriso maniaco.
-Ricordati che già una volta hai rischiato di rimanere infilzato, fa che non succeda anche una seconda- ribatté Shadwood abbassando l'arco.
-Vedo anche che abbiamo un viso nuovo qui, e che viso- commentò Alèk squadrando Milah dalla testa ai piedi con un sorrisetto, Nicolash subito le si avvicinò fino ad arrivarle a due centimetri dal naso prima di venire spedito a terra da un blocco di ghiaccio creato da lei.
-E che carattere- farfugliò Neviski con la faccia spiaccicata al suolo.
-Siamo stati via neanche per due giorni, ora che siamo tornati ritroviamo la città più distrutta di prima e voi che combattete contro questo tizio, si può sapere cosa avete combinato?- chiese Tyson incredulo. 
-Ha iniziato quel tipo, Aelrindel- esclamò Alèk guardandolo di traverso, Demetra si voltò di scatto.
-Aelrindel? Tu sei quel Aelrindel?- domandò la ragazza, Alexis venne come illuminata da un colpo di fulmine.
-Ecco dove lo avevo sentito: tu sei Aelrindel Shedir Noite Rosecliff VI, della famiglia Rosecliff, però credevo fosse scomparso- disse la ragazza.
-Aelrindel Shedir Noite Rosecliff VI è scomparso, ora rimane solo Noite, è troppo lungo il nome- disse il diretto interessato sviando sull'argomento.
-E io non sono venuto qua per fare delle chiacchiere ma per combattere- continuò poi mettendosi in posizione d'attacco.
-E va bene se vuoi combattere combattiamo, ma prima...- Tyson si voltò verso Demetra e Milah
-Andate dal piccolo e dategli il petalo del fiore di ghiaccio, in fretta non c'è più tempo, le due ragazze si guardarono e scomparirono dirette verso l'infermeria, poi Tyson si voltò verso Noite sorridendo e scrutandolo con quei due occhi bicolore, lui rimase impassibile anche se in cuor suo doveva ammettere che quello sguardo lo inquietava, alle sue spalle i suoi compagni pronti ad ingaggiare battaglia.
-Yu-kai! Let's make some noise!- un grido di adrenalina pura si levò al cielo e Tyson caricò indietro la sua falce, Noite prese un profondo respiro.
-Soffio di luce- dalla bocca sparò un raggio nero che però Tyson riuscì a schivare facilmente, con la coda dell'occhio guardò l'attacco.
-Luce oscura?- sussurrò tra se e se, intanto dietro di lui Velvet con il suo solito sorriso avanzava correndo.
-Elettro Speed!- il suo corpo venne contornato da un aura gialla e lei acquisì la velocità di un vero e proprio fulmine e in un batter d'occhio si trovò a pochi palmi di distanza da Noite il quale non si aspettava una tale rapidità, lei con una mano elettrificata tentò di toccarlo per fulminarlo, ma lui fu più veloce e la schivò una, due, tre volte, scansandosi sempre all'ultimo secondo.
-Non sai che la luce è più veloce del fulmine?- le disse accennando un sorriso, lei stranamente non si scompose.
-Sì, ma il fulmine è più pericoloso- ribatté curvando le labbra in un sorriso, intanto la mano sinistra era già tornata all'attacco.
-Lighting Ray!- gli scagliò contro una scarica che lo paralizzò per pochi secondi, giusto il tempo che serviva a Nicolash per caricare il suo attacco.
-Freccia Pesante dell'anima!- un dardo piuttosto grosso e potente venne lanciato a gran velocità, Noite si riprese giusto in tempo per schivare l'incantesimo, venendo poi però colpito di striscio al fianco destro da un grosso ago di Casper. Rosecliff si tenne il fianco senza fare espressione alcuna, poi si chinò percependo un movimento alle sue spalle, schivò prontamente un calcio di Alèk che ancora con l'arto a mezz'aria venne falciato da una spazzata di Noite cadendo a terra, il nemico gli diede un colpo allo stomaco con la sua magia, facendo sputare sangue al ragazzo, prima di allontanarsi a causa dei detriti che Priscilla gli stava lanciando contro: alcuni lo colpirono, altri vennero inghiottiti dal suo portale e rispediti indietro, ma sta volta nessuno si mise in mezzo e Priscilla venne sbalzata via dall'attacco, fortunatamente, l'armatura di cuoio che aveva, attutì un minimo il colpo, ma comunque lei si rialzò poco dopo dolorante e con un grosso ematoma sulla pancia. Alexis usando l'acqua del fiume creò diverse bolle attorno al nemico, e in seguito gliele scagliò contro, senza alcun effetto, semplicemente bagnandolo.
-Tutto qui?- chiese, la ragazza sorrise cominciando a manipolare le gocce d'acqua sul suo corpo in modo che queste applicassero una grande pressione sulla pelle, lasciando profondi solchi e ferite su tutto il corpo, Noite le assorbì subito nei suoi portali e gliele rispedì indietro atterrandola, ritrovandosi poi asciutto, ma coperto di qualche taglio sanguinante: stava cominciando ad accusare la stanchezza, ma si stava divertendo come non mai. Tyson gli si parò davanti impugnando la falce a due mani, ma quando Noite cercò di colpirlo con un raggio luminoso la sua figura si deformò e lentamente sparì lasciando al suo posto un semplice sasso.
-Una proiezione?- disse guardandosi attorno, senza accorgersi che il ragazzo si trovava sopra di lui a mezz'aria.
-Lucifer's Fall!- ruotò la sua falce verticalmente poi colpì Noite con lo spessore della lama facendolo sprofondare nel terreno che assunse una particolare forma ad imbuto, non emise nessun grido, nessun lamento, il suo viso continuava ad essere impassibile e spesso quasi divertito, anche se provava comunque dolore.
-La tua è una magia interessante Tramonto Fantasma- disse rimettendosi in piedi anche se a fatica, scattò poi rapido nella sua direzione: non era fisicamente forte, ma era leggero e molto agile, ricoprì la sua mano destra con una luce oscura e diede un potente pugno nello stomaco di Tyson venendo spedito contro una parete, emise un gemito al momento dell'impatto, ma si rialzò dolorante insieme ai suoi compagni.
-Anche la tua di magia è interessante, e credo anche di conoscerla- disse asciugandosi il fiotto di sangue che gli colava dal labbro.
-Sei un God Slayer della luce- disse infine guardandolo con gli occhi di chi aveva in mente qualcosa.
-A chi importa cosa sono o chi sono?- chiese apatico.
-A me, sei forte, ci serviresti nella nostra gilda- rispose il ragazzo.
-È una proposta la tua?- domandò, ricevette una risata di rimando.
-Esattamente- affermò Knightbuster, i compagni spalancarono gli occhi sbalorditi.
-Sei per caso diventato scemo?- sbraitò Velvet andandogli prepotentemente in contro.
-Perché lo chiedi sempre alle persone più strane?- intervenne Priscilla sconsolata.
-Perché solitamente sono le più forti- rispose Tyson con tono ovvio, poi guardò Noite in attesa di una risposta.
-No- disse secco lui e in seguito si voltò cominciando ad incamminarsi.
-Hey, dove vai? La battaglia non è ancora finita!- gridò Alèk tenendosi un braccio ferito.
-Me ne vado- disse semplicemente allontanandosi sempre di più, Tyson lo guardò da dietro incrociando le braccia.
-So che ci rivedremo Noite e allora combatteremo di nuovo- disse deciso, il ragazzo si bloccò e girò appena la testa facendo intravedere un cenno di sorriso.
-Ci conto- rispose, dopo qualche minuto sparì all'orizzonte. I ragazzi si lasciarono cadere a terra, un pò feriti, un pò esausti, tranne Velvet, Casper e Tyson che si avvicinarono a loro con un sopracciglio alzato.
-Beh? Siete così stanchi?- chiese Casper alzando un sopracciglio.
-Senti un pò nanetto tu non hai combattuto tutto pomeriggio, in più non hai un graffio, non puoi parlare- ribatté Alèk facendosi crocchiare il collo incriccato.
-Silver Hair? Perché non mi hanno dato il soprannome di Stregone Supremo, non lo sopporto- esclamò Nicolash contrariato incrociando le braccia e mettendo una sorta di broncio.
-Effettivamente era forte, abbiamo fatto un pò di fatica- ammise Alexis.
-Ma quale fatica? Io avrei potuto farlo fuori in meno di un minuto- ribatté Priscilla.
-Io l'avrei fatto in meno di trenta secondi- rispose Velvet incendiando una nuova lite tra le due.
-Ragazzi!- da lontano Milah stava chiamando i compagni per invitarli a seguirla in infermeria, subito si rialzarono e andarono verso di lei, una volta entrati nella stanza ormai formata videro Demetra accanto alla brandina improvvisata, su cui vi era steso Thomas, il bambino a rischio di vita, la madre del piccolo preoccupata teneva le mani davanti alla bocca aspettando una diagnosi.
-Come sta?- chiese Tyson, la ragazza dai capelli rossi si voltò e rassicurò tutti con un piccolo sorriso.
-È fuori pericolo, il petalo sta già cominciando a fare effetto e la ferita che abbiamo ricucito non si è infettata, hai fatto un ottimo lavoro Alex- si complimentò.
-Grazie- rispose con un cenno della testa e un sorriso, la madre scoppiò in un pianto di gioia abbracciando e ingraziando prima Demetra e poi tutti gli altri. Il bambino riaprì gli occhi.
-Mamma- sussurrò debolmente, lei si chinò e gli accarezzò la testa.
-Ssssh, stai tranquillo ora, è tutto a posto, Demetra ha detto che sei fuori pericolo- disse la donna, il piccolo sorrise.
-Grazie- rispose sempre sottovoce.
-Di niente piccolo, quando starai meglio ti racconteremo cosa abbiamo visto sulle montagne, dalle valanghe giganti a degli orsi parlanti- disse Demetra sorridendo, lasciando tutti a bocca aperta.
-Orsi parlanti, veramente?- chiese sbalordito Thomas.
-Certo, ma anche lupi e linci, abbiamo combattuto contro di loro- continuò, il piccolo ascoltava con gli occhi che brillavano dall'emozione, Tyson si avvicinò posandogli una mano sulla testa e sorrise.
-E abbiamo vinto- gli disse, Thomas cominciò ad esaltarsi quasi come se poco prima non fosse a rischio di vita, finché qualcuno non varcò la soglia della porta come un uragano, si voltarono tutti chiedendosi chi fosse appena entrato, un cittadino ansimante agitava un giornale in aria.
-C'è un problema! Leggete qui!- gridò, Tyson afferrò l'oggetto e cominciò a sfogliare le pagine, finché la sua espressione non cambiò in un misto di soddisfazione e imprecazione, cominciò a leggere ad alta voce il titolo dell'articolo che citava: "Il Tramonto Fantasma incombe anche su Magnolia" poi proseguendo sotto: "Recentemente sono state avvistate figure ignote nella città di Magnolia, le informazioni rivelano che un gruppo di maghi comprendenti il Tramonto Fantasma, lo Spaccaossa, la Signora degli Elementi, Istrice, la Telecinetica della Luna e Silver Hair, responsabili dei tumulti nella città portuale di Hargeon, si sia stabilita nella città abbandonata prendendone il controllo, assieme a loro altre due figure ignote sono state viste interagire con il gruppo, si evince perciò che siano compagni. Si tratta di figure altamente ricercate, chiunque le incontri faccia immediatamente rapporto alla sede dei Vasileias più vicina e verrà ricompensato generosamente. Si raccomanda la più totale attenzione, sono individui pericolosi e senza alcuno scrupolo" finì di leggere tra lo stupore generale e mostrò la pagina con allegate le foto di tutti i componenti del gruppo esclusa Milah, con i nomi in corrispondenza di ognuna, tranne che sotto le immagini di Demetra e Velvet.
-Merda, siamo ricercati!- esclamò Priscilla.
-Ma quanto sono venuto bene in questa foto?- disse Casper ammirandosi.
-È fantastico! Le ragazze impazziscono per i cattivi ragazzi- gridarono in coro Alèk e Nicolash guardandosi poi in cagnesco.
-Maledetti, ci hanno fatto apparire come malvagi- intervenne Alexis.
-La cosa si prospetta interessante- ribatté Velvet sorridendo.
-Non ci voleva, sanno che siamo a Magnolia- disse Demetra.
-È lo stesso che ho pensato io, ma ci hanno anche dato una mano a farci conoscere- intervenne Tyson soddisfatto, anche se sotto sotto era preoccupato: ora chiunque sarebbe potuto venire a Magnolia e tutti gli abitanti sarebbero stati in pericolo: dovevano assolutamente finire la gilda e soprattutto attivare "quella" cosa. Il ragazzo chiuse il giornale e fece un respiro profondo.
-Va bene ragazzi, lasciamo perdere questo articolo, dobbiamo sbrigarci a finire di costruire la gilda- disse, tutti lo guardarono straniti, non era da lui sorvolare su questioni del genere.
-Ma come? Dobbiamo fare qualcosa, o ci troveremo tutto l'esercito in città- disse Alexis, Demetra guardò Knightbuster, sapeva che stava tramando qualcosa e la frase che disse subito dopo ne era la prova.

-Non preoccuparti, sapevo che sarebbe successo, so già cosa fare-






ANGOLO AUTRICE:

Buonasera! Allora partiamo dal fatto che non sono riuscita a pubblicare il capitolo ieri e quindi dovevo farlo oggi pomeriggio ma per ragioni divine (maledetto sia il computer) non ce l'ho fatta, ora però sono qua e anche se un pò in ritardo rimango sempre nei tempi perdonatemi.
Cosa ve ne pare? E Noite? Vi piace come personaggio? Fatemelo sapere!!
*: la frase che Priscilla dice quando inizia a fare sul serio è riferita alla Luna che influiesce sulle maree spostandole come lei fa con la sua telecinsi per questo il suo soprannome è  "la telecinetica della luna".
Prossimo capitolo tra due settimane con allegato il primo disegno!! preparatevi!! Alla prossima!!
Hola
Lu!
  
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