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Autore: MarFu    11/10/2020    0 recensioni
Una raccolta di storie più o meno brevi scritte nell'ottobre 2020 seguendo la lista di prompt Changectober creata da Fanwriter.it.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rapporto conclusivo caso n° WO-0090102200-CT

Data: 07/05/2018

Persona scomparsa - Margaret Jenkins

 

 

Premessa

Nel caso della scomparsa di Margaret Jenkins il detective assegnato, Connor Trevor, procede con l’archiviazione del caso e di tutte le prove raccolte per risoluzione del caso, ritrovamento della persona scomparsa. Seguono le prove e gli atti ad oggi raccolti. In chiusura una sintesi del detective assegnato.

 

 

Denuncia di scomparsa

Data 25/04/2018

Persona scomparsa: Margaret Jenkins, nata il 15/02/1998

Denuncia di: Amanda Jenkins, nata il 26/09/1972, in qualità di madre della persona scomparsa

Ultimo avvistamento: contatto telefonico il 20/04/2018, vista l'ultima volta da Abbie Fisher, amica della persona scomparsa, il 21/04/2018

Identikit: 20 anni, caucasica, capelli biondi, tinti, rasati sul lato destro, lunga frangia sul lato sinistro, viso rotondo, occhi grandi e verde acqua. Altezza 1,65, peso 55 kg. Segni particolari: un piercing al sopracciglio destro, diversi orecchini sull’orecchio destro, tatuaggio stile giapponese “mezza manica” sul braccio destro.

Dichiarazioni del denunciante: la signora Amanda Jenkins dichiara che la figlia aveva cambiato stanza nel college di Southview dove studiava e che le avevano assegnato una nuova coinquilina, di cui non ricorda il nome. Qualche settimana dopo il trasloco, avvenuto all’incirca due mesi fa, Margaret aveva cominciato a comportarsi diversamente. La signora Jenkins ammette che Margaret ha sempre avuto uno “stile particolare” e “un’anima ribelle” ma notava freddezza nei suoi confronti durante le telefonate. La signora Jenkins attribuisce il cambiamento nella figlia alla nuova coinquilina, che Margaret aveva definito “una tipa strana” durante una conversazione telefonica con la madre. La signora Jenkins sospetta il coinvolgimento di una setta. Durante l’ultima chiamata con la figlia, la signora Jenkins notava che questa rispondeva a monosillabi e con voce fioca e che ha interrotto bruscamente la conversazione.

Osservazioni del detective: sebbene la signora Jenkins sia visibilmente agitata, sussistono gli estremi per una denuncia di scomparsa.

Provvedimenti: inoltro della denuncia di scomparsa e indagini preliminari al campus del Southview College.

 

 

Report del detective Connor Trevor, matricola 29583, sul caso n° WO-0090102200-CT

Data: 27/04/2018

In data odierna mi sono recato al Southview College dove ho ottenuto accesso alla stanza di Margaret Jenkins, scomparsa dal 21/04/2018. La stanza è condivisa con un’altra studentessa di nome Emily Ross. La stanza non era occupata. All’interno la stanza si trovava in un normale stato di disordine: vestiti sparsi sui letti, un’armadio aperto, libri e appunti sulla scrivania. Un’esame più approfondito della stanza ha rilevato quanto segue:

  • Gli appunti delle lezioni di Margaret Jenkins si fermano al 16/04/2018
  • Il cellulare appartenente a Margaret Jenkins è stato ritrovato sotto al cuscino del suo letto, scarico
  • Nell’armadio di Margaret Jenkins non risultano mancare grandi quantità di vestiti, è stata rinvenuta la valigia di proprietà della signorina Jenkins, vuota
  • Nei cassetti dei comodini di entrambe le ragazze sono stati trovati diversi grammi di marijuana oltre al necessario per farne uso
  • Sul comodino di Margaret Jenkins è stato ritrovato un quaderno dalla copertina nera con alcune pagine strappate e le altre bianche
  • In un cassetto nell’armadio di Emily Ross sono state ritrovate delle candele nere, un coltello sporco di sangue, delle bende e dei granelli di sale

Interrogati su dove si trovi la signorina Ross, i responsabili dei dormitori dichiarano di non vederla da circa una settimana. Emily Ross è da ritenersi scomparsa.

Al campus ho incontrato la signorina Abbie Fisher, amica di Margaret Jenkins e ultima persona ad averla vista. Segue transcript dell’interrogatorio.

Considerazioni del detective: la pista della setta, per quanto improbabile e non corroborata da altre segnalazioni, risulta essere l’ipotesi principale. Non risultano segni di colluttazione nella camera della signorina Jenkins né altri motivi evidenti che suggeriscano un’allontanamento forzato dal campus.

 

Transcript dell’interrogatorio alla signorina Abbie Fisher in data 27/04/2018 presso il campus del Southview College.

Detective Trevor: Signorina Fisher, quand’è stata l’ultima volta che ha visto Margaret Jenkins.

Abbie Fisher: Lo scorso sabato (21/04/2018). Eravamo a una festa. Cioè, io ero a una festa. Avevo detto a Maggie che ci saremmo viste là, ma lei non voleva venire. Era strana in quel periodo.

DT: Strana?

AF: Sì, saltava le lezioni, non usciva spesso dalla stanza, non rispondeva ai messaggi.

DT: Le ha chiesto spiegazioni?

AF: Ci ho provato, ma Maggie si è arrabbiata e abbiamo litigato.

DT: Quando?

AF: Non ricordo, penso verso inizio mese (aprile). Forse un po’ dopo. Ma poi abbiamo fatto pace. Infatti doveva venire alla festa.

DT: Di che festa si trattava?

AF: Una normalissima festa di una confraternita.

DT: La signorina Jenkins… Maggie era solita partecipare a queste feste?

AF: Non ci veniva volentieri, ha sempre pensato che fossero piene del peggio che il college ha da offrire, così diceva. Ma se glielo chiedevo ci veniva, se non altro per farmi compagnia.

DT: E alla festa di questo sabato, alla fine, ci era venuta.

AF: Sì, alla fine è venuta.

DT: Alla fine?

AF: Io ero lì da un paio d’ore.

DT: Quindi è arrivata in ritardo?

AF: Arrivava sempre in ritardo. Come le ho detto, quelle feste non facevano per lei.

DT: Quanto si è fermata alla festa?

AF: Per quanto ne so io, qualche minuto.

DT: Così poco?

AF: Sì. Appena l’ho vista le sono andata incontro. L’ho salutata, ma lei mi ha a malapena rivolto la parola. Era…

DT: Sì?

AF: Non lo so. Diversa.

DT: In che senso?

AF: Era pallida, aveva le occhiaie, gli occhi spalancati. Sembrava agitata, nervosa.

DT: Spaventata?

AF: Forse. No. No, non credo. Sembrava a disagio.

DT: C’erano stati altri conflitti tra di voi, nell’ultimo mese?

AF: No.

DT: Ma?

AF: Diciamo che stavamo ancora ricucendo il rapporto. Però credo che… [singhiozza] credo che in qualche modo mi avesse sostituito con quella Emily.

DT: La sua coinquilina?

AF: [annuisce]

DT: La conosceva?

AF: No. Nessuno la conosce veramente.

DT: In che senso?

AF: È una tipa strana. A lezione se ne sta sempre per le sue, ogni tanto la vedono parlare da solo in qualche angolo nel campus. Dicono che sia una strega, ma non lo so, sono solo chiacchiere dei primo anno.

DT: Ha mai interagito con la signorina Ross? Con Emily?

AF: No. Una volta, a lezione. Frequentavamo lo stesso corso di Storia Americana. A fine lezione le era caduta una penna, gliel’ho raccolta e gliel’ho data. Quando l’ha presa mi ha afferrato la mano. Aveva la pelle fredda e… mi ha fissata. Troppo a lungo per una persona normale.

DT: Da quanto era diventata la compagna di stanza di Maggie?

AF: Da poco prima di marzo.

DT: Neanche due mesi, dunque.

AF: [annuisce]

DT: E da quando Maggie ha cominciato a comportarsi in maniera strana?

AF: Più o meno da inizio marzo. Perché? Pensa che Emily centri qualcosa?

DT: Sto solo cercando di capire la situazione nel suo complesso, signorina Fisher.

AF: Sono sicura che è stata quella [censurato] di [censurato].

DT: Signorina Fisher, si calmi, la prego. Al momento la signorina Ross non risulta essere sospettata di niente. A dire il vero stiamo cercando di rintracciare anche lei.

AF: La [censurato] è scomparsa? Ah! Ci credo! Avrà sepolto il corpo di Maggie da qualche parte e sarà scappata, la [censurato].

[In seguito la signorina Fisher è stata impossibilitata a rispondere ad ulteriori domande a causa di un accesso di pianto isterico. Ho predisposto che tornasse in centrale per un secondo interrogatorio questo lunedì (30/04/2018).]

 

 

Scambio di messaggi tra Margaret Jenkins e Amanda Jenkins, estratti dal 14/02/2018 al 20/04/2018.

 

14/02/2018

Amanda Jenkins: Ciao amore, buon San Valentino e buon pre-compleanno! Come stai?

Margaret Jenkins: Ciao mamma! Buon San Valentino! Io sto bene, tu?

AJ: Tutto a posto. Tuo padre mi porta fuori a cena stasera.

MJ: E bravo papà. Divertitevi, ci sentiamo domani!

 

15/02/2018

AJ: Auguri piccola! Anche se sei lontana da noi ti vogliamo un sacco di bene oggi come vent’anni fa!

MJ: Grazie mamma! Anch’io vi voglio bene! Ti chiamo dopo!

AJ: Ok.

 

19/02/2018

AJ: Tesoro, come va? Non riesco a raggiungerti al telefono. Tutto a posto?

MJ: Ciao mamma, sì, va tutto bene. Ero dai responsabili dei dormitori, mi spostano di stanza. Poi ti racconto.

AJ: Ok, chiamami appena puoi.

 

26/02/2018

MJ: Trasloco finito! Sono sfinita. Abbie vuole trascinarmi a una festa ma penso che mi farò una doccia e andrò a dormire.

AJ: Fai bene, riposati. Non strafare. E se vai alle feste non bere… troppo!

MJ: No, stai tranquilla.

AJ: Quando arriva la tua nuova coinquilina?

MJ: Lunedì pomeriggio, ma io sarò a lezione. La conoscerò la sera.

AJ: Speriamo sia simpatica. Potresti farti una nuova amica.

 

28/02/2018

AJ: Ciao amore. Hai deciso cosa fare per lo spring break? Papà e io volevamo sapere se passi a trovarci.

MJ: Ciao mamma. Non so ancora coda fare. Le lezioni finiscono questa settimana. Abbie voleva andare al mare, ma Emily non conosce nessuno e resterebbe da sola al Campus. Pensavo di restare un po’ qui, passare un SB tranquillo. Ti dispiace?

AJ: Mi dispiace non vederti ma non ti preoccupare, se vuoi restare resta. Basta che tu faccia quello che ti rende felice.

MJ: Mamma, è solo uno spring break, non è niente di tale.

AJ: Lo so, lo so, sono esagerata come sempre. Ti voglio bene.

MJ: Anch’io. Ci sentiamo.

 

05/03/2018

AJ: Ciao amore, come sta andando lo spring break diverso?

MJ: Ciao mamma, tutto bene. Emily è molto simpatica e il Campus vuoto ha tutta un’altra magia.

AJ: Sono felice che ti diverti. Saluta Emily da parte mia.

MJ: Lo farò, anche se non ha idea di chi tu sia.

 

09/03/2018

AJ: Ciao amore. Tutto a posto? Ti ho sentita un po’ triste?

MJ: È un’affermazione o una domanda?

AJ: ?

MJ: Lascia stare. Sì, tutto bene.

AJ: Se hai bisogno di parlare sai che ci sono.

MJ: Sì, lo so.

AJ: Ti voglio bene.

 

15/03/2018

AJ: Tesoro, chiamami appena puoi.

MJ: Che c’è?

AJ: Volevo solo sentirti.

MJ: Non riesco a chiamarti ora. Ho da fare.

AJ: Va bene, ci sentiamo domani.

 

23/03/2018

AJ: Maggie, dobbiamo parlare.

AJ: Maggie, rispondimi.

MJ: Che c’è?

AJ: Sono giorni che cerco di chiamarti. Mi fai preoccupare.

MJ: Sto bene.

AJ: Abbie mi ha detto che avete litigato.

MJ: Abbie dovrebbe farsi i cazzi suoi.

AJ: Margaret! Abbie vuole solo esserti amica.

MJ: Allora dovrebbe farmi fare quello che voglio, ogni tanto.

MJ: Senza giudicarmi!

AJ: Amore, Abbie ti vuole bene. Ha sbagliato. Cerca di perdonarla.

 

30/03/2018

AJ: Maggie, chiamami.

MJ: Non riesco.

 

05/04/2018

AJ: Maggie, dobbiamo parlare.

AJ: L’università mi ha detto che la tua media è scesa e che sei distratta alle lezioni.

AJ: Sono preoccupati per te. E lo siamo anche io e tuo padre.

MJ: Forse mi prendo un anno sabbatico.

AJ: Chiamami che ne parliamo.

 

13/04/2018

AJ: Amore, hai deciso cosa fare per l’anno sabbatico?

MJ: Io ed Emily pensavamo a un viaggio.

AJ: Potresti trovarti un lavoretto, vedere com’è la vita fuori dal Campus.

MJ: Sarà una merda, come quella dentro al Campus.

AJ: Chiamami.

 

18/04/2018

MJ: Smettila di chiamarmi.

AJ: Vorrei solo sapere se io e tuo padre dobbiamo continuare a pagare la retta universitaria, Margaret. Hai deciso cosa fare?

 

19/04/2018

AJ: Maggie, chiamami.

MJ: Ho da fare.

AJ: Sei con Emily? Non credo che quella ragazza abbia una buona influenza su di te.

MJ: Emily è la cosa migliore che potesse capitarmi.

AJ: Chiamami quando puoi.

 

20/04/2018

MJ: Emily ha ragione. Ha sempre avuto ragione. Non avete capito un cazzo!

AJ: Amore, di cosa stai parlando. Richiamami per favore!

 

 

Transcript dell’interrogatorio alla signorina Abbie Fisher in data 30/04/2018 presso la sala interrogatori 3.

Detective Trevor: Grazie per essere venuta in centrale, signorina Fisher. Come sta oggi?

Abbie Fisher: Meglio, grazie. Mi dispiace per l’altra volta.

DT: Non si preoccupi.

AF: Ci sono novità?

DT: Ancora niente, per il momento. Ma continuiamo a indagare. Signorina Fisher, può parlarmi dello strano comportamento di Maggie più nel dettaglio?

AF: Sì, certo. Beh, come le ho detto tutto è cominciato poco dopo l’arrivo della sua nuova coinquilina. Emily. Hanno passato lo spring break al Campus. Io ero al mare. Quando sono tornata al Campus Maggie ha cominciato ad evitarmi, o almeno così mi sembrava. Non veniva più alle feste, come le ho detto. Non rispondeva più ai messaggi. Di solito ci sentivamo la sera, quando non ci vedevamo. Io la chiamavo e non rispondeva. Ha anche cambiato i suoi corsi per seguire le stesse lezioni di Emily.

DT: Avevate corsi in comune, lei e Maggie?

AF: Alcuni.

DT: E non ha più frequentato le lezioni che avevate in comune?

AF: Solo quelle in cui c’era anche Emily.

DT: Quali lezioni ha abbandonato e quali invece ha cominciato a seguire?

AF: Ha lasciato tutti i corsi da laurea. Tutti i corsi di letteratura e storia che le piacevano tanto.

DT: E quali invece ha cominciato a seguire?

AF: Solo un paio, molto specifici. Il corso di studi di genere, quello della letteratura femminista. Il corso di storiografia, per qualche ragione. L’aveva sempre ritenuto palloso.

DT: Secondo la sua opinione questi corsi avevano qualcosa in comune?

AF: I corsi che ha lasciato o quelli che ha cominciato a frequentare?

DT: Entrambi.

AF: Non saprei. Come le ho detto i corsi che ha cominciato a frequentare erano tutti molto specifici, molto progressisti, se capisce cosa intendo.

DT: Da quanto mi diceva la madre di Maggie lei era una tipo piuttosto progressista.

AF: Sì, ma non era un progressismo fine a se stesso. Era femminista, certo, ma non al punto da specializzarsi in studi di genere. Voleva laurearsi in letteratura inglese con una specializzazione in storia dell’America.

DT: Capisco.

AF: Ora che ci penso…

DT: Sì?

AF: I corsi che ha lasciato. Credo che fossero tutti tenuti da professori uomini.

DT: E i corsi che ha cominciato, invece?

AF: Non saprei, ma non serve essere Sherlock Holmes per capire che molto probabilmente erano tenuti da professoresse.

DT: E i corsi che ancora avevate in comune?

AF: Alcuni da uomini, altri da donne.

DT: Dunque il sesso dell’insegnante non sembra essere davvero una discriminante.

AF: Suppongo di no.

DT: Signorina Fisher, Maggie aveva mai fatto uso di droghe?

AF: Cosa? No. Assolutamente. No, mai.

DT: […]

AF: Beh, forse qualche canna, un paio di volte. Un tiro o due, in compagnia. Che io sappia non aveva mai comprato niente.

DT: È stata ritrovata della marijuana nella sua stanza.

AF: Non era di Maggie, ne sono sicura. Probabilmente era di quella… di Emily.

DT: Emily era nota per fare uso di droghe?

AF: Non lo so. Nessuno la conosceva davvero bene.

DT: Maggie era una persona religiosa?

AF: Per niente. Era un’atea convinta.

DT: Era contraria alla religione?

AF: In che senso?

DT: Era polemica nei confronti delle istituzioni religiose, del patriarcato insito nella religione cristiana, era apertamente ostile alla religione?

AF: Che io sappia no. Non più di qualsiasi altro ateo.

DT: Ha mai affermato di appartenere a qualche altra organizzazione religiosa?

AF: Tipo una setta?

DT: Tipo.

AF: Pensate che la madre abbia ragione? Che sia stata coinvolta in una setta?

DT: Stiamo vagliando tutte le ipotesi. Risponda alla domanda, per favore.

AF: Che io sappia non ha mai fatto parte di nessuna… organizzazione religiosa. Ma negli ultimi due mesi può essere successo di tutto, no?

 

 

Transcript dell’interrogatorio alla signorina Zoe Fitzpatrick in data 02/05/2018 presso la sala interrogatori 1.

Detective Trevor: Signorina Zoe Fitzpatrick, giusto?

Zoe Fitzpatrick: Esatto.

DT: A quanto ho capito ha qualcosa da dirmi su Margaret Jenkins, esatto?

ZP: Sì. No, non proprio su di lei. Sulla sua amica.

DT: Abbie Fisher?

ZP: No. Su Emily.

DT: Intende la signorina Emily Ross?

ZP: [annuisce]

DT: Prego, prosegua.

ZP: Ecco… Emily è malvagia.

DT: Malvagia?

ZP: [annuisce]

DT: In che senso?

ZP: Lei… lei ti rapisce.

DT: Rapisce le persone?

ZP: Sì. Non nel senso fisico, ma mentale. Spirituale. Lei… ti ammalia, ti strega. Ti fa innamorare di lei. Poi ti usa e ti abbandona.

DT: Signorina Fitzpatrick, lei ha conosciuto Emily Ross personalmente?

ZP: [annuisce]

DT: Quando?

ZP: Lo scorso anno.

DT: Dove l’ha conosciuta?

ZP: Al Bayridge College.

DT: È molto lontano dal Southview College.

ZP: [annuisce]

DT: Può raccontarmi del rapporto che aveva con la signorina Ross?

ZP: È… lei è diventata la mia coinquilina. Si era appena trasferita. Non conosceva nessuno e… abbiamo fatto amicizia. Lei era simpatica, all’inizio.

DT: All’inizio?

ZP: [annuisce] Poi ha cominciato a diventare… cattiva. Violenta. Voleva che frequentassimo le stesse lezioni, che passassimo tutto il tempo insieme. Mi aveva fatto bere fino a ubriacarmi e il giorno dopo mi ero svegliata con un tatuaggio. Io non… non ero tipa da fare queste cose.

DT: Ha detto che era violenta. La picchiava?

ZP: No. No, non era violenza fisica. Era come… una violenza mentale. Io… la sentivo. Nella mia testa.

DT: Come un condizionamento? Una sorta di lavaggio del cervello?

ZP: No, lei non capisce. Era dentro di me!

DT: Signorina, si calmi.

ZP: Mi scusi.

DT: Perché non l’ha denunciata, all’epoca?

ZP: L’ho fatto, ma lei era scomparsa e nessuno aveva idea di dove trovarla. Nessuno mi credeva.

DT: Non le credevano?

ZP: Io ero andata con lei. Ero andata con lei di mia volontà.

DT: Andata? Dove?

ZP: Al di là.

DT: Non capisco? Avete lasciato lo stato?

ZP: No. Al di là del velo.

[L’interrogatorio viene interrotto dall’agente Porter che mi consegna un fascicolo riguardante la signorina Zoe Fitzpatrick. Sembra che abbia vissuto un’esperienza simile a quella di Margaret Jenkins. Cambiamento di comportamento, scomparsa per un paio di settimane insieme alla signorina Ross, ricomparsa da sola, in stato psicologico alterato. Ha seguito una terapia di psicofarmaci unita a un percorso di psicoanalisi ed è stata ricoverata in un istituto mentale per diversi mesi. La sua testimonianza è inconcludente e da ritenersi non affidabile.]

 

 

Report dell’agente Gregory Walker redatto il 04/05/2018 alle ore 6.12 AM

La signorina Margaret Jenkins (denuncia di scomparsa datata 25/04/2018, caso n° WO-0090102200-CT, assegnato al detective Connor Trevor) è stata ritrovata che vagava in stato confusionale nei prati del Campus del Southview College nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2018. Indossava soltanto la biancheria intima. Sul corpo aveva tracce di terra e graffi consistenti con la vegetazione circostante il Campus. Sono intervenuto su chiamata di uno studente del Campus che aveva visto la signorina Jenkins affacciandosi alla finestra. Al mio arrivo la signorina Jenkins si è dimostrata collaborativa e ha accettato l’aiuto che le veniva offerto. È stata chiamata un’ambulanza e allertato il detective assegnato al caso, che disponeva di farla portare in ospedale per gli accertamenti del caso e di farla sorvegliare costantemente. Procedevo personalmente alla sorveglianza della signorina Jenkins fino alle 6.00 AM del 04/05/2018, dopodiché lasciavo la signorina Jenkins in custodia al detective assegnato al caso.

 

 

Report del detective Connor Trevor redatto il 04/05/2018 alle ore 9.32 PM

Al mio arrivo, la signorina Jenkins dormiva profondamente e all’apparenza serenamente. Dalla cartella clinica non risultano essere state assunte droghe o alcolici recentemente, né risulta essere vittima di uno stupro. Non ci sono fratture, lesioni interne o esterno, se non superficiali. La signorina Jenkins risultava disidratata e dimagrita, ma in buona salute. Ho aspettato fino alle 2.26 PM, quando la signorina Jenkins si è svegliata, all’apparenza confusa ma lucida. Ho lasciato che medici e infermieri conducessero gli esami opportuni, dopodiché ho cominciato l’interrogatorio.

 

 

Transcript dell’interrogatorio alla signorina Margaret Jenkins in data 04/05/2018 presso la stanza 216 del Southview Hospital.

Detective Trevor: Signorina Jenkins, innanzitutto come sta?

Margaret Jenkins: Molto bene, grazie, detective.

DT: Ci ha fatto stare in pensiero.

MJ: Lo capisco.

DT: Cos’è successo?

MJ: È interamente colpa mia, detective.

DT: Davvero?

MJ: Sì. Io stavo attraversando un brutto periodo. Ero piena di dubbi, vede. Su me stessa, sull’università. Ero a tanto così dal mollare tutto.

DT: E invece?

MJ: E invece… beh, forse sarebbe stato meglio mollare tutto. E invece ho deciso di fuggire, senza dire niente a nessuno. Mi dispiace tantissimo.

DT: È fuggita? Dov’è andata?

MJ: Non sono andata lontano. Ero al Bayridge Park, su in montagna.

DT: È andata in campeggio?

MJ: Una specie. Volevo avere un’esperienza in comunione con la natura, una sorta di ritiro mistico, non lo so. Non ero preparata per niente.

DT: Perché?

MJ: Beh, avevo soltanto una tenda e una bottiglietta d’acqua. Volevo nutrirmi di ciò che mi offriva la natura. La natura mi ha offerto ben poco.

DT: Che fine ha fatto la tenda? E tutti i suoi effetti? O è andata a Bayridge in biancheria intima?

MJ: È stato tutto spazzato via. Qualche giorno dopo il mio arrivo, non saprei dire con precisione quando, un forte acquazzone si è abbattuto sulla finestra. La tenda e tutte le mie cose sono state trascinate verso il fiume da una valanga di fango. Mi sono salvata per un pelo.

DT: E dopo l’acquazzone cos’ha fatto?

MJ: Ho cercato di tornare indietro. Ma non avevo la cartina e non sapevo dove mi trovavo. Non avevo un piano di riserva, oltre a una vecchia cartina dei sentieri. Io… ho rischiato grosso.

DT: Davvero grosso.

MJ: Lo so. E quel che mi dispiace di più è che ho fatto preoccupare tutti. I miei genitori, Abbie.

DT: Emily.

MJ: Chi?

DT: Emily Ross, la sua coinquilina.

MJ: Ah, giusto. Emily. Si è preoccupata per me?

DT: La signorina Ross non era con lei?

MJ: Con me? No. Ero da sola. Perché?

DT: Lei è andata a Bayridge Park completamente da sola?

MJ: Esatto.

DT: E di sua spontanea volontà?

MJ: Certo? Perché me lo chiede?

DT: […] Signorina Jenkins, la signorina Ross risulta scomparsa dallo stesso giorno in cui lei è andata a Bayridge Park.

MJ: Emily è scomparsa? Mi dispiace molto. Era una tipa a posto. Un po’ strana, forse. Non abbiamo legato molto.

DT: Secondo sua madre ed Abbie eravate diventate intime amiche.

MJ: Intime? No, non direi. Ho frequentato qualche corso insieme a lei per aiutarla ad ambientarsi, ma niente di più. Non la definirei una mia amica.

DT: E come la definirebbe?

MJ: Una ragazza che conosco, suppongo.

[Ho lasciato la signorina Margaret Jenkins nella sua camera d’ospedale dopo che la stessa aveva accusato un velo di mal di testa. L’ho invitata a raggiungermi in centrale non appena sarebbe stata dimessa per ulteriori domande. Ho disposto sorveglianza a turni davanti alla porta della sua camera.]

 

 

Report del detective Connor Trevor redatto il 07/05/2018 alle ore 4.52 PM

Nel caso della scomparsa di Margaret Jenkins (caso n° WO-0090102200-CT) tutte le prove portano alla conclusione che la signorina Jenkins dichiari il vero. La tenda monoposto e tutti i suoi averi (qualche vestito, un quaderno, qualche penna, un libro) sono stati ritrovati dragando il fiume. Le dichiarazioni di Margaret Jenkins riguardo un’acquazzone e la valanga di fango trovano riscontro presso i rilievi di Bayridge Park. Nessuna prova sembra indicare la presenza della signorina Emily Ross sul luogo.

Il caso n° WO-0090102200-CT viene dichiarato chiuso.

Emily Ross è da ritenersi scomparsa ed è probabile che abbia lasciato lo stato. Il caso di Emily Ross viene trasferito agli agenti federali.

 

[Note personali del detective Connor Trevor a chiusura del rapporto conclusivo.

La scomparsa di Emily Ross, contemporanea a quella di Margaret Jenkins, non può essere una coincidenza. Per quanto inaffidabile, la testimonianza di Zoe Fitzpatrick, unita alla testimonianza di Abbie Fisher e ad altre testimonianze raccolte al Campus di Southview, portano il sottoscritto a ritenere la signorina Emily Ross una persona sospetta.

Sebbene esuli dai miei compiti, dalle mie esperienze e dal mio stesso lavoro, ritengo che la signorina Margaret Jenkins non sia stata del tutto onesta. Non posso corroborare questo sospetto con dei fatti, ma durante l’interrogatorio alla signorina Jenkins sentivo che qualcosa mi stava venendo nascosto dietro un velo di credibile verità.]

   
 
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