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Autore: Blyth    12/10/2020    1 recensioni
Sullo sfondo di una guerra che dura da oramai più di sessant'anni si intrecciano le storie dei nostri protagonisti: un giovane cacciatore di mostri dal destino ancora da svelare, un orfano con un segreto da custodire per poter sopravvivere e una guerrera di un ordine composto da mezzi-demoni.
Nessuna grande profezia.
Nessuna impresa eroica da grandi canti epici.
Solo il desiderio di riscatto, la sete di vendetta e una guerra che lacera e distrugge ogni cosa che incontra.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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cap7
7. Il primo scontro. Il primo demone.












- Oh per la dea! Non posso crederci, andrai davvero a riprendere la tua anima!- esclamò Ryo quando Shyn finì di parlare.
Lui annuì continuando ad affilare la propria fedele spada -Si ma non vuol dire che inizieremo a dare la caccia a tutti quei demoni, sempre che riusciamo a battere questo qui non ti assicuro che deciderò di continuare....vedrò se ne vale la pena.- gli spiegò per essere il più chiaro possibile.
Gli occhi di Ryo si allargarono in uno sguardo estasiato -Hai detto "riusciamo a battere"? Riusciamo nel senso di io e te?- indicò entrambi con un movimento del piccolo indice.
Shyn gli passò l'arco, lasciandoglielo fra le mani -Non credo di avere a disposizione altri alleati in questa impresa e non posso batterlo da solo.-
Ryo squittì dalla gioia incapace di contenere la propria eccitazione. Shyn gli dava finalmente fiducia, dopo mesi trascorsi insieme tra viaggi e allenamento finalmente lo considerava un compagno più che qualcuno di cui prendersi solamente cura.
Shyn però intuendo quel tumulto di pensieri eccitati lo fermò con il suo solito tono pacato -Starai al sicuro su una posizione rialzata, il tuo unico compito sarà dare fuoco a delle trappole incendiarie. Non ti avvicinerai al demone.- chiarì guardandolo dritto negli occhi nocciola -Non ti metterai in pericolo, e non mi intralcerai.- poi gli posò una mano sulla spalla, stringendola con forza -E maggiormente se le cose dovessero mettersi male mi abbandonerai, scapperai senza voltarti indietro.-
-Non potrei...- provò a ribattere Ryo ma lui intensificò la stretta sulla sua spalla-
- Ryo non è un suggerimento, è un ordine. Se dovessi cadere, girati e corri più veloce che puoi....ci siamo capiti?- il suo tono non era cambiato, come sempre, eppure Ryo poteva distintamente percepire in lui della preoccupazione.
Annuì abbassando la testa.
-Andiamo.- disse Shyn.

Ryo prese un respiro profondo per calmare il proprio cuore mentre osservava, dall'alto della sua posizione, Shyn avvicinarsi alle rovine del tempio.
Le dita già messe sulla corda ben incerata gli tremavano, ma doveva calmarsi, dita tremanti e tiro preciso non erano una buona combinazione e Shyn faceva affidamento su di lui per sconfiggere quel demone maggiore. Doveva comportarsi da uomo e dimostrare ad entrambi che era più di un semplice bambino esuberante, che era in grado di lottare al fianco di Shyn ed essere il suo compagno di lotta, alleati pronti a guardarsi le spalle in quel mondo in rovina.
Ad un tratto si senhtì un ruggito tremendo provenire dal tempio, Ryo aguzzò la vista ma non c'era traccia visibile ne di Shyn ne del demone, dovevano ancora trovarsi sotto le rovine ancora in piedi del tempio, nascosti alla sua vista. Ryo però poteva sentirli lottare, i ruggiti del demone risuonavano tra le pareti rocciose attorno a loro riempiendo l'aria che si faceva sempre più pesante a causa del suo miasma.
Ryo deglutì imponendo al proprio cuore di rallentare e comandando alla sua mente di rimanere ferma sul suo obbiettivo senza seguire l'onda di pensieri su Shyn, la giù da solo intento a combattere contro un demone maggiore armato solo di una vecchia spada.
Ci fu uno schianto poi Shyn comparve nella sua visuale intento a scappare dalle mura dell'edificio che si ripiegavano su loro stesse mentre crollavano in una nuvola di polvere e detriti.
Subito dopo lo schianto un'altro ruggito scosse l'aria facendo rabbrividire Ryo fin nelle ossa, poi il demone emerse dalla cortina di polvere diretto verso Shyn.
Era una bestia mostruosa, alta forse più di tre o quattro metri che camminava su quattro zampe. Aveva il cropo peloso e muscoloso di un lupo ma la testa era uno strano ibrido tra un cane ed un cervo. Non aveva pelle o pelliccia sul cranio ma solo un teschio adornato da corna lugubri, spaccate in più punti e grondanti di quelli che sembravano pezzi di carne e sangue, dalle orbite del teschio usciva un fumo d'orato e luminoso anche a quella distanza.
Il demone era ferito sulla schiena dal pelo irto, forse a causa del crollo, forse per opera della spada di Shyn che adesso lo fronteggiava indietreggiando verso le trappole.
Ryo cercò di calmare l'istinto di girarsi e correre il più velocemente possibile lontano da quella creatura, da quando era comparsa davanti a lui sentiva nel petto il bisogno di piangere  e rannicchiarsi in un angolo buio ma doveva rimanere calmo, Shyn stava avanzando verso la prima trappola e non poteva deluderlo o sarebbe stata la fine,
Alzò l'arco mettendosi in posizione ma senza tendere la corda, Shyn indietreggiava agitando la spada e trascinandosi ma il demone non era ancora in posizione, lo puntava avanzando e aprendo le fauci dentate ma lo seguiva lentamente.
Fu solo quando Ryo lo vide piegare in dietro le zampe da lupo per caricare che tese la corda e dopo un respiro profondo per liberare i polmoni dall'angoscia scoccò la freccia infuocata che sibilando si conficcò nella paglia cosparsa di olio e alcool. Il covo di paglia si incencidò in un lampo sommergendo di fiamme il mostro che si dimenò fuggendo dal foco deviando di lato, per attaccare con un balzo Shyn sulla destra, dritto nella seconda trappola.
Ryo inforcò la seconda freccia colpendo il bersaglio senza esitazione, la leva di legno cadde all'indietro e attivò la rete putellata di chiodi che si chiuse sul demone.
Le mani non gli tremavano più.
Shyn scattò verso il predatore diventato preda e gli sferrò tre fendenti nella carne prima che il demone cervo lo colpisse con le sue corna costringendolo a ripendere distanza tra loro.
La bestia demoniaca si liberò tagliando la corda con le zanne e le corna liberandosi in parte scuotendosi con froza. I chiodi gli affonadarono nella carne ma quell'essere non parve sentire il dolore, gli occhi fiammeggianti d'oro si fecero più brillanti mentre caricava Shyn che fu obbligato a buttarsi per terra schivando con una carpiola la sua incornata.
Ryo lo vide contorcersi per terra mentre del sangue macchiava l'erba, si portò le mani nalla bocca per non urlare, perchè il mostro non lo scovasse ma pregò che Shyn stesse bene.
Lo guardò rialzarsi facendo perno sulla spada mentre stringeva una spalla con l'altra mano, era ferito, la manica era già rossa per il sangue ma non poteva fermarsi perchè il suo avversario stava già caricando un'altro colpo.
Lo fermò e il clangore provocato dalla lama della spada e il teschio duro risuonò su di loro.
Parò un altro colpo, e un'altro ancora cercando di evitare le corna e indietreggiando verso l'ultima trappola mentre delle fiamme continuavano a bruciare la carne del suo avversario, rallentandolo sempre di più nei muvomenti e negli scatti.
Ryo capì la sua strategia, era ora dell'ultimo trucco, l'ultima speranza.
Shyn incassò un colpo alla gamba urlando di dolore mentre un corno penetrava i muscoli del polpaccio.
Ryo scosccò la sua freccia pregando la Dea madre perché lo assistette nel colpo. La punta si scagliò ancora una volta nel bersaglio di legno che si piegò facendo saltare il cappio attorno alle zampe posteriori del demone che colto alla sprovvista cadde in avanti.
Shyn urlò tirandosi su mentre la carne veniva lacerata dal corno. Il mostro si stava già liberando con due colpi secchi delle zampe, una semplice corda non poteva nulla contro la forza di un demone maggiore, Shyn e Ryo lo sapevano bene.
Le zampe artigliate affondarono nella terra creando due solchi e Shyn gli fu addosso.
Con la spada confficcata in una spalla per tenersi in groppa gli era salito sopra.
Il demone agitò le corna furente, cercando di colpirlo ma Shyn le afferrò facendo forza con tutte le sue energie per tenerlo con il collo sbilanciato verso la schiena. Le enromi corna  del demone si conficcarono nella sua stessa carne facendolo scalpitare e agitare come un cavallo impazzito.
Il demone si alzò sulle zampe posteriori e Shyn dovette aggrapparsi alla propria spada e fare presa con le gambe per non essere disarcionato.
Ryo scoccò un'altra freccia, questa volta dritta contro il petto muscoloso del demone per distrarlo da Shyn e dare tempo al suo compagno di estrarre un pugnale lungo.
Shyn pugnalò la creatura alla gola, il sangue inizò a sgorgare copiosamente dalla ferita, mentre il primo vero lamento di dolore usciva da quella gola squarciata.
Il demone si agitò ancora di più e Shyn crollò a terra riuscendo a portare con sé la spada, aprendo un'altro sguarcio su tutta la scapola di lupo del demone.
La testa di cervo si girò verso di lui, lo scintillio nelle orbite vuote sempre più intenso, più furente e terribile.
Ryo sentì l'aria diventare ancora più pesante e difficile da respirare a causa del Kai malvagio, il miasma che si spandeva dal demone e che ora sembrava quasi mescolarsi a Shyn. Ryo non poteva percepire il Kai, non era nato con quel dono ma sapeva che un potere così terribile era percepibile anche da un comune umano e adesso lo sentiva anche su Shyn.
Erano due le forze demoniache che inondavano quel luogo, Ryo cadde sulle ginocchia cercando l'aria con la bocca aperta e gli occhi pieni di lacrime.

Shyn si scalgiò contro il suo nemico ferendolo al cranio con un fendente, l'osso si incrinò sotto la forza del suo colpo. Si sentiva pieno di forza, pieno di un furore che non aveva mai provato prima.
Non aveva mai provato piacere o altro mente uccideva un demone o un mostro, solo una strana sensazione di pace e calma, ma ora poteva sentire quell'emozione sconosciuta riempigli il petto.
Lo voleva morto, non si sarebbe clamato finchè la sua lama non fosse penetrata in quel petto demoniaco squarciandolgi il cuore.
Sentiva il proprio sangue mischiarsi a quello del demone nelle sue ferite, poteva percepire il suo potere connettersi al suo. I loro Kai mischiarsi, farsi confusi l'uno nel miasma dell'altro.
Più combattevano a più Shyn si sentiva carico, nonostante la fatica e le ferite non si era mai sentito così forte e tenace.
Affondò un'altro copo spezzando una delle corna già rigate.
Poteva sentire un fuoco invadergli il petto e spingerlo a combattere.
Le orbite d'orate del demone incrociarono le sue quando la sua lama si incastrò nel suo teschio, Shyn le guardò.
Odio, rabbia e rancore.
Quel demone stava cercando di ucciderlo e soffocarlo con il potere del suo Kai, chiunque sarebbe già crollato in ginocchio alla ricerca d'aria mentre un macigno invisibile lo inchiodava al suolo ma non lui. Quello era il suo Kai, lo sentiva, stava tornado a lui mentre quel demone mangia anime si indeboliva.
La lama si spezzò nell'osso e le fauci del demone furono subito a pochi millimetri dal volto di Shyn.
Piegò le ginocchia e si buttò a terra scivolando sotto di lui e conficcando la lama spezzata nel petto del demone fino all'elsa mentre il sangue gelido gli colava sulle mani dalle nocche sbiancate.
Il demone emise un urlo, non un guaito ma più un vero e proprio urlo umano prima di accasciarsi a peso morto su di lui.
Shyn si sentì schiacciare da tutto quel peso mentre qualcosa gli scorreva dentro dagli arti fino al centro del petto come uno spasmo.
Chiuse gli occhi sopportando un'ondata di dolore, come se un pugnale gli si fosse appena conficcato al centro del cuore.
Si scrollò di dosso il cadavere del demone e cadde a terra, steso sulla schiena con le mani insanguinate strette sulla casacca, le unghie conficcate nel petto attraverso la stoffa sottile della veste estiva.
Urlò a pieni polmoni colto dall'onda al centro del suo petto, poi, svenne.

















Note Autrice

Torno finalmente a questa storia dopo una pausa non programmata, diciamo tutti insieme "grazie blocco dello scrittore". Avendo solo questo capitolo pronto e poi basta ho preferito fermarmi dal pubblicare fino a quando non fossi riuscita a scrivere almeno un altro paio di capitoli.
Il lato positivo è che la mia musa sembra essere tornata e sono pronta a tornare a tormentarvi con i miei aggiornamenti!
A settimana prossima,

Blyth



  
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