Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: pampa98    13/10/2020    1 recensioni
[Questa raccolta partecipa al Writober di Fanwriter.it]
Una storia al giorno con protagonista Jaime Lannister, ambientate nell'universo canonico o in AU.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Cersei Lannister, Jaime Lannister, Tyrion Lannister
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prompt: Rating Mature
Numero di parole: 776

 
CON LA PORTA CHIUSA




Non aveva idea di come fossero finiti dal parlare all’essere nudi sul letto. Chiederlo a Jaime sarebbe stato comunque inutile, poiché era quasi certa che nemmeno lui sapesse che cosa l’aveva spinto a baciarla.
La capitale era sempre più vicina e le locande di quella zona sembravano essere sicure per i Lannister, pertanto avevano deciso di pernottarvi. Brienne aveva accettato subito: aveva trascorso talmente tanto tempo in mezzo ai boschi da non ricordare più come fosse fatto un vero letto. Non che fosse una lady bisognosa di ogni comodità possibile, ma ogni tanto anche il più stoico dei cavalieri desiderava un letto e un tetto sotto cui riposare.
Jaime aveva insistito che prendessero una camera insieme. Anche se quella richiesta l’aveva messo a disagio, Brienne ne aveva tuttavia riconosciuto l’utilità e aveva acconsentito. Avevano cenato in silenzio di fronte al caminetto acceso, poi Brienne aveva cambiato le bende alla ferita di Jaime e lui aveva fatto lo stesso per lei. Appena aveva terminato di fasciarle la spalla, le aveva messo la mano dietro la nuca e l’aveva baciata. Il gesto aveva colto Brienne di sorpresa, al punto che non era riuscita né a ricambiare né a respingerlo.
«Che significa?» gli aveva chiesto.
«Non lo so.»
Poi l’aveva baciata di nuovo. Quella volta Brienne non si era fatta trovare impreparata.
Ricambiò il gesto, portando le mani intorno al suo viso, e Jaime la fece stendere sul letto. Nel giro di pochi minuti, i loro vestiti erano sparsi sul pavimento e i loro corpi caldi premevano l’uno contro l’altro. Una parte del cervello di Brienne cercava di farla rinsavire, ricordandole quanto fosse esposta in quel momento e che quello era lo Sterminatore di Re.
“Jaime. Il mio nome è Jaime.”
Jaime le baciò il volto, il collo, scendendo verso i suoi piccoli seni. Brienne sussultò, lasciandosi sfuggire un suono a lei sconosciuto che fece aumentare il suo rossore e divertire Jaime. Gli intimò di stare zitto e lui obbedì, occupando la bocca con la sua intimità.
Per non essere interessato, sembrava interessarsi molto al suo corpo.
Brienne si morse una mano per restare in silenzio, mentre con l’altra stringeva le lenzuola con sempre più forza a ogni movimento della lingua di Jaime. Ripensò a quello che la sua septa le aveva detto riguardo il sesso, eppure Brienne non aveva sofferto un solo momento da quando Jaime l’aveva toccata. A un tratto sentì qualcosa smuoversi nel suo basso ventre, una sensazione piacevole a cui non seppe dare un nome fino a quando non la travolse completamente, portandola a stringere le gambe intorno a Jaime per impedirgli di allontanarsi. L’uomo assecondò il suo volere, aspettando che Brienne riprendesse a respirare con un ritmo regolare. Si sollevò sui gomiti, mettendosi sopra di lei. Le sorrise, un’espressione dolce e rassicurante che raramente Brienne aveva visto sul suo volto, ma che fu sufficiente per farla rilassare mentre lui si faceva lentamente strada dentro il suo corpo.
 

«Il tuo vestito si è strappato.»
«Tu lo hai strappato.»
«Scusami se ho rovinato il tuo orrendo vestito, donzella» sbuffò Jaime, lasciando ricadere l’abito sul pavimento. «Tieni, indossa questa così non prendi freddo.»
Brienne accettò la sua maglia, ringraziandolo timidamente. Era scesa un’aria strana tra di loro. Dopo aver consumato il loro rapporto, erano rimasti distesi per alcuni minuti, poi Jaime si era alzato per prendere i suoi pantaloni ed era tornato nuovamente a letto, come se niente fosse successo.
Forse era meglio così. Brienne era quasi certa che ciò che era accaduto fosse frutto del momentaneo rilassamento che quella camera aveva offerto loro, il fatto che non ci fossero pericoli o doveri a preoccuparli e trattenerli. Un limbo in cui non esisteva la guerra e loro erano solo Brienne e Jaime. Quando la mattina seguente avrebbero aperto la porta di quella stanza, sarebbero tornati a essere la spada giurata di Catelyn Stark e il Leone dei Lannister, alleati ma nemici, e quella notte sarebbe stata solo un ricordo lontano.
«Ne vuoi parlare?» le chiese Jaime, cogliendola di sorpresa. Il suo sguardo era sincero, ma lei riuscì a leggervi anche una preoccupazione inconfessata dietro.
«No» rispose.
Parlarne lo avrebbe reso troppo reale e avrebbe confuso ancora di più i suoi sentimenti, che avevano smesso di essere chiari da quando aveva stretto Jaime nella vasca ad Harrenhal.
Lui annuì. Si sdraiò supino e lei lo imitò, chiudendo gli occhi. A un tratto sentì una mano stringere la sua. Si voltò, ma Jaime aveva già gli occhi chiusi.
Fino a quando la porta non fosse stata aperta, restavano sospesi nel loro limbo e in quel luogo Brienne aveva il diritto di ricambiare la stretta e addormentarsi accanto a lui.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: pampa98