Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Annab77r    14/10/2020    1 recensioni
Uno spaccato del capitolo World Youth, ovviamente rivisitato.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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SANAE

Aeroporto Narita

OK, calma…Sanae respira…ce l’hai fatta! Sono su un aereo, ho il mio bel posticino accanto al finestrino, il mio libro preferito e parecchie ore di volo per finirlo. IL CONTE DI MONTECRISTO…ah…che libro meraviglioso, che storia, che…che…che palle! Ho perso di nuovo il segnalibro! Ed ora ritrovare la pagina giusta sarà un bel CAVOLO di passatempo!!! Uffa! Devo stare calma! In fondo tutti i giorni migliaia di persone prendono l’aereo, per tutti ci sarà stata una prima volta no? Beh…oggi tocca a me …è la mia prima volta e sono fiera di me! Ho diciassette anni, volerò da sola dal Giappone al Brasile, starò due giorni  con il mio ragazzo e poi me ne tornerò a casa soddisfatta. Ho lavorato sodo per guadagnare i soldi per il biglietto di andata e ritorno e non voglio che vada sprecato nemmeno un minuto di questa FOLLIA…si follia. Solo una persona folle e cocciuta come me può farsi migliaia di chilometri per stare qualche ora con una persona che nemmeno sa che stai arrivando! Oddio sono una pazza!...perchè non l’ho avvisato prima di partire!!! Già perché??? L’idea di fargli una sorpresa mi ha subito elettrizzata…vedere il suo volto emozionato, corrergli incontro e abbracciarlo con trasporto…e infine baciarlo fino a consumargli le labbra…sospiro…Voglio che ogni sensazione resti impressa, scolpita nel mio cuore e nella mia mente…ho bisogno di lui, un bisogno viscerale, intimo…non avevo mai provato questo tipo di “mancanza”…lo voglio…lo voglio con tutta me stessa. Poi una sorta di angoscia mi prende la gola…E se mi avesse dimenticata? Se non mi amasse più? Se addirittura si fosse invaghito di una bella brasiliana?... Certo…I radi messaggi che ci scambiamo sono sempre molto dolci e teneri, ma…la lontananza è così ENORME!...e due anni sono così LUNGHI! Oddio, se penso ai mesi appena trascorsi…Ho cercato  di sopravvivere alla sua partenza come meglio ho potuto… ho studiato come una forsennata e ho continuato a prendermi cura dei ragazzi della squadra…sorrido…La New Team…quanti ricordi. Le mie giornate erano molto piene, ma la mia apparente serenità la sera si sgretolava…dentro mi sentivo morire piano piano, la mia energia si era dimezzata, la mia metà se n’ era andata…lui non c’era. AHHH basta con questi pensieri Sanae!!! Andrà tutto a meraviglia, sarà fantastico, STREPITOSO!!!

-Scusi signorina, per cortesia, dovrebbe allacciare la cintura di sicurezza…stiamo per decollare. La hostess mi guarda incuriosita…certo…una ragazzina sola, persa nei suoi pensieri con una copia de IL CONTE DI MONTECRISTO in mano…deve essere una vera rarità.

 

Dopo non so più quante ore di volo, qualche turbolenza, due film e una bella dormita i miei piedi toccano il suolo brasiliano. E’ ANDATA!!! Sono in Brasile! A San Paolo! Tra poco rivedrò Tsubasa! Ohhh amore mio non sai quanto sono ansiosa di rivederti…mi sembra di volare, di.. di scoppiare dalla felicità. Esco dall’aeroporto e mi ritrovo in un altro mondo…un mondo di luce, di caldo, di colori! Ci sono tinte e sfumature che credo di non aver mai visto…non posso nemmeno descriverli…non ci riesco! Poi le voci….ohh una musica, il portoghese è talmente suadente, armonioso…sexy. La gente si muove come in una danza, morbida, libera…niente inchini, niente regole di comportamento…si toccano, si abbracciano…le coppie si baciano in pubblico appassionatamente…oh,beh…forse quei due troppo appassionatamente…sono arrossita…sorrido…chissà se anche io e Tsubasa…Ah…un sorriso ebete mi si disegna sulla faccia e mi perdo nei miei pensieri…

-SENHORITA TAXI??? Senhorita!!! AAAHHH…mamma mia che spavento! Torno in me e subito i miei occhi si posano su un altro paio d’occhi di un verde…di un verde…eccezionale!!! Sono contornati da una rete di piccolissime rughe sicuramente dovute a tantissime risate. Un ometto che mi arriva si e no alle spalle mi sorride e di nuovo…

-Senhor…

-Si!!! Ok, Ok, TAXI ho capito! Parlo in inglese. L’ometto sempre con quel sorriso stampato sul viso…

-Benvenuta a San Paolo senhorita …in inglese…sospiro dal sollievo. Con l’ inglese e il francese me la cavo, ma il portoghese per me è un mistero.

-Prego senhorita. L’ometto indica il suo taxi un po’ malconcio ma non ci penso su due volte e salto su…l’autista è troppo simpatico, una vera sagoma. Sorrido.

-Dove portiamo questa graziosa giapponesina? 

-Come fa a sapere che sono giapponese?

-Perché solo le giapponesi hanno la pelle che sembra di porcellana, proprio come la sua. Ride…

Io arrossisco…che galante…

-Ecco devo andare a questo indirizzo. E gli porgo il biglietto che mi ha dato Taro con la via ed il numero di casa di Roberto.

-Aahh bel quartiere…pronta? Si parte!!! Poco dopo mi chiede… - è qui in vacanza?

-No …purtroppo ho pochissimo tempo, sono qui in Brasile per incontrare una persona che non vedo da molto tempo…e penso…da troppo tempo…

-Aahh suo padre?

-No

-Sua madre…

-No

-Sua sorella?

-No!!!... E rido di gusto… -un amico molto speciale

-Hehehe, il suo innamorato eh? E mi guarda sornione…io arrossisco e faccio cenno affermativo con la testa.

-Io mi chiamo Felipe senhorita

-Io sono Sanae…piacere… Felipe afferra la mano che gli porgo da dietro e la scuote come se avesse in mano un tappeto da sbattere 

-Il piacere è tutto mio Sanae…il tragitto durerà circa venti minuti, mettiti comoda e dai un’occhiata a San Paolo. Ok, penso, prima però devo riportare in vita la mia mano…

Felipe è di parola, dopo venti minuti circa siamo davanti la porta di casa di Roberto…

-Non ci posso credere…è…è impossibile! Batto un piede a terra e sbotto

-Merda!!! A’ VENDA??? Felipe mi guarda con aria smarrita

-Che succede miss Sanae?

-La casa è in vendita! Accidenti! Lo sapevo!!! Il destino non ci vuol far incontrare? OK caro destino accetto la sfida!!! Non mi sono fatta migliaia di chilometri per farmi abbattere al primo ostacolo! Felipe! Grido in tono autoritario…

-Agli ordini miss

-quanto dista da qui il campo di allenamento della squadra del San Paolo?

-è a circa mezz’ora da qui miss…dipende molto dal traffico. Risponde l’ometto come a volersi giustificare…

-Felipe ascolta… gli metto le mani sulle spalle, -la persona che devo incontrare è Tsubasa Ozora…il capitano del San Paolo…A Felipe si illuminano gli occhi dalla sorpresa e con un bel sorriso mi dice

-ci penso io miss Sanae…fidati di me…

Il taxi di Felipe sfreccia agile nel traffico, lui blatera che il cognato del fratello di suo genero…mah? ha un amico guardiano al campo di allenamento e ha promesso che farà di tutto per farci entrare!!! Sono al settimo cielo…sto per rivederlo! Alla faccia del destino!... Con uno stridore di gomme il taxi si ferma davanti al cancello laterale del campo…il ragazzo della security ci guarda storto…hihihi…

-miss Sanae aspettami qui…vado a chiedere informazioni

-grazie Felipe. Gli rispondo sorridendo…Tsubasa sto arrivando da te, non vedo l’ora stringerti, di sciogliermi tra le tue braccia …batto le mani eccitata…ho visto Felipe che sta tornando…aspetta, la sua faccia non promette niente di buono…oh no che altro c’è adesso…

-miss…

-si?

-miss…brutte notizie. Ha un’aria veramente abbattuta.

-mi dispiace, ma la squadra è in ritiro non ho capito bene dove... Il mio viso è una maschera di cera…sono pietrificata.

-quando rientrerà. Chiedo in tono glaciale.

-dopodomani, nel pomeriggio…sono desolato miss…dopodomani alle sette di mattina ho il volo penso disperata…

Chiudo gli occhi, due calde lacrime scendono indisturbate lungo il mio viso…arrivano al collo…le sento solleticare. E’ finita, non lo vedrò, non lo stringerò a me, non sentirò la sua voce, non lo guarderò in quegli occhi in cui vorrei perdermi…niente di tutto ciò. Destino 2 Sanae 0 …ho perso.

-miss Sanae, ti porto in albergo, hai bisogno di riposare e di mettere qualcosa sotto i denti.

-grazie Felipe…ho una stanza in una piccola pensione in periferia…ecco il nome. Felipe mi guarda con tenerezza, con quei suoi occhi buoni e incredibilmente verdi…

-senhorita, domani ti porterò a visitare lo stadio Murumbi…se non puoi vedere il tuo innamorato, almeno vedrai il luogo in cui è diventato il NOSTRO capitano! A queste parole scoppio in lacrime…

-grazie Felipe…sei un angelo, non so cosa avrei fatto senza di te…sto singhiozzando…il taxi si avvia lentamente verso il crepuscolo.

 

Mi muovo come un automa, il mondo è diventato grigio, i colori sono scomparsi…un freddo blu come la notte si è insinuato in ogni muscolo del mio corpo. E’ andato tutto storto!!! Ho sbagliato su tutta la linea…la colpa è solo mia…CHE IDIOTA!!! Se solo lo avessi chiamato…ci saremmo goduti appieno  il poco tempo disponibile…e invece dopodomani ho il volo e me ne andrò senza averlo visto. ACCIDENTI A TE SANAE!!! Al diavolo la sorpresa e questa dannata giornata!!! Mi butto di peso sul piccolo letto nella mia minuscola camera, e dopo aver attinto all’ultima goccia di lacrime crollo in un sonno senza sogni…senza più sogni. Mi sveglio intontita, i miei occhi bruciano come il fuoco…troppe lacrime…sono distrutta, fisicamente emotivamente distrutta…non vedo l’ora di essere nella mia cameretta  a Fujisawa, chiudere la porta ed estraniarmi dal mondo fino a che il dolore e la delusione non mi stringano più così forte il cuore. Essere qui, sapere che Tsubasa si trova a una manciata di chilometri da me e non poterlo incontrare mi fa diventare pazza…non riesco più nemmeno a piangere. Faccio un po’ d’ordine, ieri sera ho messo sottosopra la stanza per calmare la frustrazione, poi controllo l’ora, Felipe sta per arrivare. Appena mi trovo sul marciapiede vengo avvolta da una strana sensazione…c’è qualcosa che non torna. CI SONO! Manca la luce accecante del sole!!! Sono quasi le undici e San Paolo è offuscata da una coperta grigia… c’è più silenzio…è tutto più calmo…lieve. Mentre cerco di abituarmi a questa atmosfera irreale, arriva il mio angelo custode…Felipe…l’unica nota positiva di questo viaggio…lo saluto guardandolo sconfitta…

-buongiorno miss Sanae. E’ serio preoccupato. –come stai cara? Il mio viso gli da la risposta…sospira…sorride…

-dai monta, facciamo anche questa! Lo guardo con gli occhi lucidi –grazie di tutto Felipe

-uuuhh   le grazie le fanno i Santi!!! Esclama. Partiamo…direzione stadio…eh si, facciamo anche questa.

 

Ma…ma questo stadio è gigantesco!!! È…è strepitoso!!! Apro le braccia, chiudo gli occhi, cerco di immaginare le tribune piene di tifosi che gridano il suo nome, gli striscioni, le grida di incitamento!!! Deve essere uno spettacolo fantastico…magico. Il mio Tsubasa su questo campo ha realizzato il suo sogno…in fondo sono felice di essere venuta…qui mi sento più vicina a lui. Ho raggiunto la panchina della squadra di casa, qui magari si è seduto anche lui, si è riscaldato, ha scherzato con i suoi compagni…mi siedo.

Mentre cerco di fare ordine tra i miei tristi pensieri, due figure escono correndo dagli spogliatoi…hanno un pallone tra i piedi, ridono, si scambiano battute…li guardo attentamente e…TUTTO SI FERMA…il respiro…il cuore…IL MONDO!!! Dal profondo del mio petto sale come un fiume in piena un groviglio di sensazioni…la paura…la frustrazione…la rabbia…l’amore…le lacrime…LA VOCE!!!    CAPITANOOOOO!!!!!



   
 
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