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Autore: Spensieratezza    15/10/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Avviso: quando parte il ballo, mettete questa canzone, mettetela anche solo per pochi secondi per lasciarvi trasportare dall'atmosfera, per favore <333 questa è la canzone che ballano nel ballo:

Eye in the sky






Sam non sapeva quanto tempo fosse passato, ma troppo poco, fu questo il suo pensiero. L’abbraccio avvolgente e il calore in cui si crogiolava o perlomeno sperava di indugiare un po' più a lungo, si sciolse dopo quella che gli parve un’ora, forse due, o forse tre.
Comunque troppo poco, ragionò, quando Nicholas gli spezzò il sonno, chiamandolo.

“Sam! Sam, guarda, presto! Svegliati!”
Sam si alzò e guardò fuori dal furgone.
La luna era una luna piena, non era mai stata tanto bianca e splendente, luminosa, con dei puntini gialli che la illuminavano e che nel suo romanticismo e bellezza, sembrava quasi farsi beffe di loro. Era notte fonda, a giudicare da quanto vedeva.
Poi vide anche qualcos’altro.
Si accorse che non si trovavano più dove si trovavano quando avevano parcheggiato.

Si erano fermati in uno spiazzo per riposarsi, in mezzo a una pioggia torrenziale, ma quello non era lo stesso luogo.
Ora sembravano trovarsi in un bosco e davanti a loro c’era una casetta, abbastanza..singolare.
 
“Potevi dirmelo che avevi intenzione di spostarti, tra l’altro non mi sono neanche accorto che hai proseguito il viaggio.” Disse Sam, desideroso di spostare lo sguardo da quella casa così inquietante.
Nicholas lo guardò come se fosse stupido.

“Guarda che io non ho proprio spostato il furgone! Dormivo assieme a te!”
“Vuoi forse dirmi che il furgone ha proseguito DA SOLO?”
“Credo sia più probabile che sia lo scenario ad essere cambiato, Sam. “
All’occhiata stranita di Sam, Nicholas fece un cenno con la mano.
“Non è mica così strano! In questa dimensione, lo scenario cambia continuamente! Non è mica la prima volta!”

“Va bene, va bene, ma non gridare. Mi sono appena svegliato.”
“Hai visto che razza di forma ha quella casa?”
“Veramente cercavo proprio di non guardarla. Mi mette i brividi.”
“Beh, dovrai farlo, visto che dobbiamo entrarci.”
“Cosa?? Ecco, lo sapevo. Nick, aspetta. Nick, ti prego, non andare!!”
Ma Nicholas era già sceso e si avviava verso la strana casa dalla forma ancora più strana.
Sam fu costretto a seguirlo e a guardare da vicino la casa.




Sul tetto era stampato un occhio gigante che sembrava vero e metteva i brividi.
Nick! Il Grande Fratello mi piace guardarlo in televisione!” tentò di sdrammatizzare.
Non servì a nulla.
 
Quando finalmente entrò, trovò che il soggiorno che si affacciava poco distante, fosse ancora più inquietante, visto che il soffitto azzurro, si mischiava con un occhio, questa volta dipinto.

Per qualche ragione però, Sam lo trovò anche stranamente bello e guardandolo meglio non sembrava più così inquietante. Era viola e aveva delle screziature azzurre. Tutto quell’azzurro gli metteva una strana calma che non sapeva come definire.



“Non fa così paura dal di dentro eh? Sembra quasi accogliente.” Disse Nicholas, seduto su una delle sedie che circondavano il tavolo del soggiorno.
“Aspetta a dirlo..” disse Sam.

“Guarda! C’è anche uno stereo!” disse Nicholas, indicandolo , poggiato sopra un mobile.
Per qualche motivo a Sam scattò una molla nella testa, all’improvviso gli sembrò come se avesse risolto un qualche rebus complicato.
Ma forse neanche troppo.. pensò.
Si avvicinò e allungò l’indice verso il tasto play.
“Sam! sei sicuro di quello che fai?” gli chiese Nicholas.
“Devo togliermi un dubbio.” Disse Sam e cliccò sul tasto.
 
Immediatamente lo stereo si accese e una musica dolcissima avvolse la stanza, confondendo Nicholas.
“Che canzone è?” chiese.
“Eye in the Sky.” Disse Sam, girandosi verso di lui. “L’occhio sulla casa..il cielo..l’occhio nel cielo..quando ho visto lo stereo, mi è venuto in mente..conosco questa canzone..”

“Quindi siamo di nuovo in uno dei tuoi ricordi? Ma non è il mio.”
Sam non rispose a questo. Cominciò a sentire il corpo tremare di emozione, come accadeva sempre quando sentiva questa canzone.
Preda di un’emozione che non riusciva a controllare, agendo solo sulla base dell’istinto, prese le braccia di Nicholas e cercò di trascinarlo. Lui oppose resistenza o almeno ci provò.

“Sam?? Che fai?”
“Balla con me.”
Nicholas lo fissò attonito e Sam ne approfittò per trascinarlo al centro.
“Sam, è una follia.”
“Lo so. Per questo mi piace.
Nicholas rise.
“Ho sempre pensato che fossi un po' folle. Per questo mi piaci.

Dicendo così poggiò il mento sulla spalla di Sam, teneramente e lui fece altrettanto.
Ballarono la canzone come un lento stretti vicini.
 
La canzone riportava Sam indietro a sensazioni che credeva di aver sepolto per sempre, insieme ai giocattoli per bambini.
La melodia solo, faceva vibrare le corde dell’anima, ci riusciva ancora, dopo tanto tempo.

Sam non aveva mai badato alle parole della canzone, perché solo la melodia gli faceva volare il cuore.
I tempi in cui era ossessionato da quella canzone, dalle melodie in grado di farti credere che tutto era possibile, appartenevano ai tempi in cui credeva ingenuamente che l’amore fosse un cuore a forma di palloncino – e non un palloncino a forma di cuore – e che volasse libero nel cielo. Non lo aveva mai creduto veramente, ovvio, ma se gli avessero chiesto di rappresentare l’amore, lui l’avrebbe dipinto così.

I tempi in cui credeva che l’amore era le stelle negli occhi degli innamorati, che l’amore potesse far brillare gli occhi veramente, i tempi in cui non pensava che facesse anche piangere e soffrire molto.
I tempi in cui alzava gli occhi al cielo e pensava che non esisteva concezione migliore del romanticismo che un occhio nel cielo, che non ci fosse niente di più romantico che guardarlo.
Così resisteremo noi quando uno dei due sarà lontano.
Quella frase gli rimbombò nella testa.

La traccia di un ricordo.
Forse solo la polvere di una stella che non riusciva ad afferrare.
Gli scappò un singhiozzo, Nicholas gli prese il volto tra le mani e appoggiò la fronte contro la sua.
Io sono l’occhio nel cielo che ti guarda
Posso leggere nella tua mente
Sono quello che detta le regole trattando con gli sconosciuti
Ti imbroglio come mi pare

E non mi serve vedere altro
Per sapere che
Posso leggere nella tua mente
 
Il rimbombo divenne assordante. Sam adorava quelle strofe, gli vibrarono il cuore come fosse ancora un ragazzino innamorato dell’amore. Cercò tra la sua memoria confusa e rotta, il motivo, lo ricollegò all’occhio, che nella sua mente di ragazzino, era l’amore, quello vero, quello a cui non potevi mentire. Sam ne era affascinato, era affascinato dall’idea che non si potesse nascondere niente all’Occhio. Lui ti leggeva nella mente, conosceva cosa c’era davvero nel tuo cuore, l’idea che ci fosse qualcuno che leggesse nella sua mente, lo faceva sentire bene.

Erano i tempi in cui pensava che si potesse restare anche a due centimetri senza baciarsi, come nei film, e la cosa gli provocava un batticuore immenso.
Come Nicholas che ora gli teneva il viso tra le mani, ma non lo baciava, e sembrava leggergli nella mente, che lui non voleva essere baciato, voleva restare solo così, ed era meravigliosa questa sincronicità, questa consapevolezza che entrambi si conoscessero così bene.

La canzone parlava di scuse, di lontananza, di distanza, ma la sua melodia, l’occhio nel cielo, gli parlava di satelliti che si muovevano grazie alla forza dell’amore, di un amore grande quanto il cielo, di un’attesa che poteva durare ere galassiche ma ci sarebbe stato sempre li ad aspettare, di un’energia inesauribile, di un amore che aveva un colore che non si era ancora scoperto e che forse non era dato vedere, di un sentimento senza fine.
 
BUGIARDO. BUGIARDO. BUGIARDO.

All’improvviso sentì come il terreno tremare sotto i suoi piedi, tremare anche il suo cuore. Una voce che sembrava provenire dall'oltretomba lo spaventò.
Dì la verità. Cosa rappresenta davvero per te questa canzone. DILLA. Non puoi mentire, Sam.
“No..io..”
“Ehi..Ehi, Sam, non ascoltarlo.”
“Ma..hai sentito anche tu..”

“Non importa quello che dice..”
“Ma..”
Sam era ora in preda al panico.
“Non importa cosa sia davvero questa canzone o cosa lo è diventata in seguito, quando sei cresciuto..”
“Come..come fai a sapere che..”

“Importa solo com’è nata. Cosa ti ha fatto sentire QUI. Cosa il tuo cuore ha sentito, quando ancora eri troppo piccolo per capir i tuoi sentimenti.” Gli piantò un dito sul petto.
“Io..io..non so cosa..” si toccò scioccato una lacrima. “Ma che sto facendo? Sono uno sciocco..sto piangendo per una canzone..u..”
Un sogno.” Disse Nicholas.
Sam lo guardò accigliato, poi Nicholas, lentamente, gli diede un bacio sulle labbra.

Sam lo fissò attonito, ma non era come se non se lo fosse aspettato, parte di sé aveva sempre saputo che sarebbe successo, forse.
“Ti amo, Sam..”
Prima che Sam potesse rispondere, gli mise le mani sul viso e lo baciò meglio, appassionato.
Sam aprì subito la bocca, cedendo a lui, concedendosi a lui e nel momento in cui lo fece un milione di sensazioni esplosero nella sua testa.



Sembrava che i fuochi d’artificio e le stelle piombassero nella sua testa, che le stelle brillassero davvero nei suoi occhi, una nuova energia piombava nel suo corpo, come se avesse appena mangiato il dolce più buono che anelava da tempo da bambino e allo stesso tempo avesse toccato la felicità perfetta.
Le mani sul suo viso sembravano fatte di angelo, di lana, di coperta di flanella, di tepore, di camino acceso e cioccolata calda, e gli venne in mente anche i giochi sulla neve fatti da bambino.

Poi la sensazione dell’infanzia sparì, sostituita da qualcosa di più rovente, simbiotico, quasi. Qualcosa di andato perso e ritrovato. Allacciò le braccia al suo collo, come a non volerlo lasciar andare via.
“Nick..” sospirò. Ma cosa stava facendo? Stava sospirando come una ragazzina? Aveva una certa età.
Nicholas proseguì ad accarezzargli le labbra con la bocca, a stampargli baci sulla guancia e sul collo.

Sam reclinò la testa. Non stava capendo più niente.
Era suo amico! Non aveva mai avuto pensieri così su di lui.. forse sì?
Nicholas gli accarezzò i fianchi frenetico e Sam si sentì imbarazzatissimo, stranito ma anche eccitato di sentirsi così desiderato da lui.
Gli allacciò le braccia al collo di nuovo come a farsi prendere in braccio e Nicholas lo afferrò per il sedere, cominciando a portarlo a un piano superiore che non aveva neanche visto.




Salì la scalinata e si diresse in quella che pareva una camera da letto, lo fece quindi scivolare sul letto matrimoniale.
Sam si sentiva come pervaso da un incantesimo.
Lo attirò a sé, sentendolo spalmato addosso, mentre continuava a baciarlo.
Da capo, Sam si sentì come trascinato in una favola, riportato a un tempo in cui i baci erano la cosa più bella a cui potevi anelare, un tempo in cui l’attesa di un bacio solo poteva bastarti a farti andare in paradiso, in cui il sesso passava se non in secondo piano, proprio all’ultimo, in cui sarebbe andato in estasi solo per una carezza.

I tempi in cui sarebbe potuto restare in un deserto a mirare un tramonto per sempre, anzi, ci si sarebbe trasferito proprio, un tempo in cui avrebbe potuto anche mollare tutto per girare il mondo e la neve era una favola e non era fredda e non era sinonimo di morte quando crollava da una montagna, i laghi e i mari erano promesse di viaggi infiniti e colorati e la promessa di una favola, sei ancora un ragazzo e una simile distesa di romanticismo non potrebbe mai ucciderti o tradirti, è il protagonista del romanzo dei pirati e dei marinai, e il tempo non è distruzione di un rapporto perché il vero amore non si distrugge mai, ma aspetta sempre. Aspetta in eterno.
 
“Sam…ti amo..tu sei TUTTO per me..tutto. Io sono nato grazie a te.” Fu la dichiarazione di Nicholas.

Sam lo accarezzò sotto la maglietta, gli prese la mano e se la mise sotto la maglietta, invogliandolo a toccarlo.
Nicholas lo accarezzò tutto, i vestiti di Sam giacevano scomposti disordinati ma sempre sul suo corpo, Nicholas gli sollevò la maglia e gli abbassò i pantaloni, lasciandogli una scia di baci su tutto il suo corpo, quasi portandolo sull’orlo di un orgasmo.
Gli occhi di Sam lacrimavano.

“Voglio fare l’amore con te..” si lasciò scappare.
Nicholas tornò a baciarlo dolcemente.
“Anch’io..ma..non ti farei mai questo, Sam..” disse portandogli una mano sul cuore.

“Cosa? Ma io..ti voglio. Lo voglio.”
“Non sappiamo cosa sono ancora..non sappiamo ancora se sono ancora vivo o no..e se facessimo l’amore, se rischiassimo adesso, potrei trascinarti nell’oblio con me, non ho intenzione di farlo, di farti del male inconsapevolmente. Non sarei mai così egoista.”

“Nick..io non posso lasciarti..adesso mi sono già spinto troppo oltre..”
“Ma io non posso permettertelo..sai, Sam, sai una cosa..” disse, accarezzandogli una ciocca. “Tu sei stato il mio primo vero amore..e anche l’unico..ma io non sono il tuo..negalo adesso, se è così..”
“Nick..”

“Se non è destino che stiamo insieme adesso, prima o poi accadrà..lo sai, Sam..tutto quello che provi tu, lo provo anche io..e non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto il regalo di amarti. Il sesso non è niente in confronto a questo..”
Lo baciò ancora e Sam ricambiò, si baciarono fino quasi a consumarsi. Ogni tanto il pensiero di Dean, arrivava nella mente di Sam, facendolo quasi piangere.
 
 



Si svegliò dopo un tempo indefinito, rammentando di aver sognato qualcosa di molto triste ma che non riusciva quasi a ricordare.
Dall’altra stanza, arrivò una voce.
“Sam, vieni qui, l’acqua è fantastica.”

Incuriosito, chiedendosi per caso la casa si fosse trasformata in una piscina, andò a vedere. Ormai non si sarebbe stupito più di niente.
Invece semplicemente Nicholas stava facendo il bagno!
Sam quasi arrossì quando notò quanto era bello, nudo e coperto di schiuma.
“Ti unisci a me?”
Sam sentì una grande vampata di caldo trapassarlo.
Nicholas rise.

“Non ti preoccupare, non voglio mica attentare alla tua virtù.”
“Nick..tutto questo è molto strano..non riesco a capire..”
“Credi sia una specie di incantesimo?” chiese Nicholas soffiando sulla bolla di schiuma.
“Sì, non lo nego, lo penso! E come ti stai comportando tu adesso..non nego che me lo fai pensare ancora di più..”

“Dì la verità, Sam. da quand’è che non ti sentivi così bene e spensierato? “
“Uhm..” era una domanda troppo complicata.
“Quasi gioioso vero? Beh, magari è un incantesimo o magari no, ma perché non godersela finchè dura? Anche le vicende di prima non sono reali, ma almeno questa ci fa stare bene no?”
“Non fa una piega.” Disse Sam e seppur ancora un po' titubante, cominciò a spogliarsi.

Ridacchiò nel notare che Nicholas aveva distolto lo sguardo.
“Sei davvero così puro come sembri? Guardami. Sto per entrare nella vasca con te.”
“Questo non significa niente.”
Sam rise.
E entrò nella vasca con lui.
“Io non riesco a fare a meno di guardarti, sai?”
“Oddio. Sei già entrato!” disse Nick.
Sam rise.

“Tu invece vorresti entrare in un altro posto, vero?”
“Sam..non parlare così!”
“Non posso farne a meno, la tua..innocenza, mi eccita.”
Nicholas rise.
“Sono tutto fuorchè innocente, credimi!”
“Beh, a me non sembra, mi hai baciato per ore, senza approfittare della situazione.” Disse Sam.
“Girati..così..”
Sam lo fissò stupito.

“Ti lavo.” Disse Nicholas malizioso.
“Quindi se vuoi sai giocare anche tu.”
“Non mi devi provocare, lo sai.”
“Va bene, lavami!”
Sam si girò dall’altra parte e sospirò di piacere, quando Nicholas cominciò a massaggiargli la testa con lo shampoo, aveva un che di rilassante le sue mani. Tutta la tensione si sciolse, quando gli massaggiò le spalle, ma poi sentì Nicholas duro contro di lui.
“Se ti sento eccitarti mi eccito anche io..”

“Zitto..” disse lui con voce roca, strizzandogli la spugna gialla in mezzo alle gambe.
Sam soffocò un gemito.
“Avresti potuto mostrare questo lato già ai tempi dell’università..”
“Non avevo ancora compreso bene quanto ti volessi già allora..” disse Nicholas mordendogli la schiena sensuale.
“Ahhh.” Sam gemette. Era incredibile quanto si stesse lasciando andare nelle sue mani.

I massaggi non seppe quanto durarono, e poi inaspettatamente sentì un suo dito infilarsi proprio li dentro.
“Ahhh..”
“Schhhh..”
Gli infilò un altro dito e Sam gemette più forte. “AHHH.”
“Così, Sam..”

Un terzo dito.
“Sei perfetto..”
“Prendimi! Scopami! Ora!”
“No..no..Sam..voglio però che vieni per me, andiamo..”
Sentì l'erezione di Nicholas cominciare a strusciare sul suo sedere, cosa che mandò Sam in estasi.
“Ti voglio..ti voglio..”

I sospiri di Nicholas si fecero sempre più affrettati.
Cominciò a sfregare rumorosamente la sua virilità contro di lui mandandogli scariche di piacere che gli facevano vedere le stelle.
Sentì poi la lingua di Nicholas sfiorare la sua apertura nello stesso punto. Non resistette molto, dopo alcuni attimi, venne con un grido.
Alcuni attimi dopo, Nicholas lo raggiunse, agitando la sua virilità per venirgli sopra la sua schiena.
 
“Quella cosa che ho sulla schiena..non è sapone vero?”
“No..non è sapone.” Disse Nicholas spalmandogli il liquido sulla schiena.
"Sei disgustoso." rise Sam.
"Chissà come mai ho la sensazione che adori questo lato di me."
Sam si voltò e cominciò a baciarlo, ma durò poco, quasi subito Nicholas lo girò di nuovo di schiena, sovrastandolo e spalmandosi addosso su di lui.
“Era da tempo..che non mi sentivo così felice. GRAZIE.” E dopo questo, il buio.






















lo so, non ho giustificazioni xd ma mi farò perdonare, giuro xd avete notato anche voi che all'inizio ero tutta romantica ma poi sono scaduta nell'eros? ahhah mi ero sentita così fiera di me all'inizio..ma poi...xd forse è proprio vero che quando passi una certa età non riesci a essere più innocente xd T_T cmq c'è una ragione se è accaduto tutto ciò e anche se loro non hanno fatto direttamente sesso..il capitolo non sarebbe dovuto finire così, ma ero curiosa di sapere cosa ne pensate di questa svolta che sono sicura NON vi aspettate xd ps vi prego guardate il video a inizio capitolo!!

e adesso cosa accadrà?? Sam si sentirá in colpa? Gli mancherà Dean o non gliene fregherà niente? LOL ps tutte le sensazioni che ha provato Sam per quanto riguarda la canzone sono PERSONALI, infatti ammetto che è sempre stata la mia canzone preferita e ho cercato di analizzare le sensazioni di Sam, studiando come forse facevano sentire me ^^
   
 
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