Oggi torno di nuovo qui, con una cosina su questa coppia che però non è proprio "coppia", ma un pre. E quindi nulla, vi auguro una buona lettura, perché sì.
Ovviamente il finale è voluto così, anche perché avevo un'idea ben precisa di quello che volevo da questa storia.
hapworth

Questa storia partecipa al "Writober" di Fanwriter.it.
prompt: bacio || lista: night

Incontri notturni

«Che stai facendo?» la voce appena sussurrata di Xingchen fece tremare il suo cuore in modo un po' troppo evidente, tanto che Yang sentì forte il desiderio di scomparire, solo per non dare a vedere quel turbamento.
«Volevo guardare fuori...» rispose, osservando l'altro bambino a pochi passi da lui; era più grande e più alto, ma avevano pochi anni di differenza e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, Yang lo trovava bellissimo e gli piaceva quando gli parlava. Xingchen sbuffò, scuotendo la testa in modo molto più maturo di qualunque altro bambino avesse mai visto.
«Sai che non puoi, non dopo il coprifuoco. Se-»
«Non mi importa.» borbottò, incrociando le braccia al petto e abbassando lo sguardo; no, non aveva paura, ma non voleva nemmeno essere rinchiuso nella stanza buia per una giornata intera, né saltare i pasti o le uscite nel giardino. «Anche tu sei fuori!» gli fece notare, guardandolo storto, mentre Xingchen annuiva colpevole. «Già. Però io ho un buon motivo.»
Yang gli fece la linguaccia; il motivo dell'altro era che era cagionevole di salute e spesso doveva correre in bagno o a chiamare qualche adulto per qualche malore improvviso; avrebbe voluto aiutarlo, ma anche in quel momento sembrava fin troppo pallido. «Stai... bene?»
«Non tanto. Ma ho già preso la medicina.» spiegò, sbattendo gli occhi vitrei. Xingchen era quasi cieco, ma aveva gli occhi più belli che Yang avesse mai visto e si muoveva con più sicurezza di chiunque altro. Lo ammirava, anche se non si parlavano spesso.
«Devi tornare in stanza.» gli fece notare in modo un po' burbero facendo ridere il maggiore; una risata bassa e cristallina, che gli fece scattare qualcosa dentro, quasi richiamato da quel suono. «Andiamo insieme?» propose Xingchen e, per quanto avrebbe voluto opporsi, gli prese la mano e lo seguì silenziosamente nel corridoio buio e un po' spaventoso dell'orfanotrofio.
Arrivati alle porte, sentì la mano scivolare via dalla sua e il sorriso tiepido di Xingchen scaldarlo. «Ci vediamo domani sera allora.» Yang annuì energicamente, appoggiando la mano sulla porta e abbozzando un sorriso imbarazzato. «Fratellone?»
Quello lo guardò, ma sapeva che non lo vedeva poi così bene. «Domani ci sarai ancora, vero?»
L'altro allargò il sorriso, allungandosi per posargli un bacio sulla guancia, un tiepidissimo e rapido schiocco che lo fece arrossire. «Certo.»
«Buonanotte.»
«A domani.» una delle porte si aprì e si chiuse, mentre il corridoio tornava in silenzio.

Fine