Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: pampa98    16/10/2020    1 recensioni
[Questa raccolta partecipa al Writober di Fanwriter.it]
Una storia al giorno con protagonista Jaime Lannister, ambientate nell'universo canonico o in AU.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Cersei Lannister, Jaime Lannister, Tyrion Lannister
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prompt: Passato
Numero di parole: 792

 
TRA LE BRACCIA DELLA DONNA CHE AMI




Il mondo attorno a lui era informe, opaco. Era come se fosse in mezzo al mare, riuscendo però a respirare normalmente. Il suo corpo galleggiava in mezzo a quel nulla, incapace di muoversi.
«Sei felice, Sterminatore di Re?»
Jaime cercò di voltarsi verso la voce alle sue spalle, ma fu inutile.
«Chi sei?»
«L’unico che tu abbia mai pregato.»
«Io non prego.»
Una creatura si materializzò di fronte a lui. Indossava un’armatura e i suoi occhi spenti trasmettevano severità.
«Ogni cavaliere mi prega, consapevolmente o meno. Adesso rispondi alla mia domanda: sei felice?»
Jaime aggrottò le sopracciglia. Era immobile, in un luogo che non conosceva e alla presenza del Guerriero: come poteva essere felice?
«Forse hai bisogno che ti rinfreschi la memoria» disse. Posò una mano guantata sulla sua fronte e, all’improvviso, Jaime ricordò com’era giunto lì.
Ricordò i mattoni che lo colpivano, uccidendolo. Ricordò il terrore di Cersei e il modo in cui si era aggrappata a lui cercando conforto. Ricordò Euron, il fuoco, gli Immacolati che lo imprigionavano. Ricordò Tyrion che lo ringraziava per averlo amato quando nessun’altro era disposto a farlo. Ricordò il lungo viaggio fino alla capitale, sempre in bilico tra la consapevolezza di star facendo la cosa giusta e il terrore di aver commesso il più grande sbaglio della sua vita.
Ricordò Brienne.
Quando il Guerriero ritrasse la sua mano, Jaime riprese a respirare. Gli sembrò che le fondamenta della Fortezza Rossa gli stessero nuovamente piombando addosso, ma senza mai ucciderlo.
«Ora che sai» disse il Guerriero. «Ora che ricordi, sei felice della tua scelta? Sei ancora convinto di aver fatto la cosa giusta?»
«Non meritava di morire da sola» ripeté le stesse parole che aveva usato per convincersi a tornare da Cersei.
«Perché lei era spregevole come te?»
“Tu sei migliore di lei. Sei un brav’uomo.”
«Sì» rispose. «E perché era mia sorella.»
Il Guerriero annuì.
«Dunque se tu avessi la possibilità di tornare indietro, di cambiare la tua scelta, non lo faresti?»
«Non lo so. Non credo abbia molta importanza, però.»
«Perché?»
«Ormai sono morto.»
«Sterminatore di Re, tu hai veramente poca fiducia negli dei.»
Jaime sbattè le palpebre.
«Vuoi dire che… Potresti farmi tornare indietro?»
«La vera domanda è: ne varrebbe la pena?»
Jaime sospirò. Come poteva rispondergli, se nemmeno lui lo sapeva? Anche se una parte di lui avrebbe voluto ascoltare le suppliche di Brienne quella notte, un’altra era terrorizzata all’idea di vivere in un mondo in cui Cersei non c’era. Anche se lontani, loro due erano esistiti insieme dal primo momento in cui avevano aperto gli occhi. Si erano sempre ripromessi di lasciare quel mondo insieme.
«Sei morto tra le braccia della donna che amavi» disse il Guerriero, «e sai cosa si prova. Hai vissuto tra le braccia della donna che ami e sai cosa si prova. Dimmi, Sterminatore di Re: quale ti ha reso più felice?»
«Il mio nome è Jaime.»
Il Guerriero annuì. Scomparve prima che Jaime potesse dargli una risposta a parole.
 

«Che fai lì seduto?»
Jaime sussultò. Si guardò intorno: era nella camera di Grande Inverno, seduto di fronte al fuoco con gli abiti da viaggio indosso.
«Jaime?»
Brienne lo stava fissando dal letto con uno sguardo preoccupato. Aveva i capelli scompigliati e le coperte erano scivolate in basso, lasciando intravedere il suo seno.
Jaime scoppiò a ridere. Era veramente vivo. E, più importante, aveva modo di riscrivere il finale della sua storia. Un finale in cui la felicità e l’amore avrebbero prevalso sul dolore e il dovere.
«Ma che ti prende?» esclamò Brienne, coprendosi il corpo. Solo allora Jaime si rese conto che lei non poteva sapere e che probabilmente pensava che stesse ridendo di lei. Si alzò per raggiungerla, le prese il volto tra le mani e la baciò.
«Scusami» disse con le lacrime agli occhi. «Non stavo ridendo di te. È solo… È bellissimo vederti.»
Brienne aggrottò le sopracciglia.
«Mi hai vista per tutto il giorno» gli ricordò.
Jaime annuì.
«Stai bene? Sembri strano.»
La sua attenzione poi si spostò sulla giacca e il suo sguardo si incupì.
«Perché indossi gli abiti da viaggio?» chiese, anche se dal suo tono Jaime dedusse che conosceva già la risposta.
Le sollevò il volto per guardarla negli occhi.
«È complicato. Ho pensato… Dopo quella lettera… Ma sapevo che c’era la concreta possibilità che Cersei morisse.»
«Quindi vuoi… vuoi andare da lei?»
«No. Io voglio stare con te.»
Brienne sospirò, come se le fosse stato tolto un peso dal cuore. Gli gettò le braccia al collo e Jaime fu felice di sentire il suo calore.
«Mi dispiace che le cose siano dovute andare così» gli disse.
Jaime sorrise, sentendo una lacrima scendergli lungo il volto.
«È meglio così» disse, accarezzandole i capelli. «Il mio posto adesso è con te.»
 
 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: pampa98