Odasaku fissava i proiettili in fila sul tavolo del soggiorno. Aveva preso la sua decisione. Gide si era spinto troppo oltre, non doveva uccidere i bambini. Loro non c’entravano nulla con quella storia.
Dopo aver pulito con cura la canna delle sue pistole allungò la mano per afferrare i proiettili e inserirli nel caricatore. Era arrivato il momento della resa dei conti. Non si sarebbe tirato indietro, ormai non aveva più nulla a cui aggrapparsi. Tornò con la mente a Dazai. Ecco, forse il suo unico rimpianto sarebbe stato di non essere riuscito a salutare il suo amico. Poteva solo sperare che un giorno l’altro lo avrebbe perdonato.
Dopo aver pulito con cura la canna delle sue pistole allungò la mano per afferrare i proiettili e inserirli nel caricatore. Era arrivato il momento della resa dei conti. Non si sarebbe tirato indietro, ormai non aveva più nulla a cui aggrapparsi. Tornò con la mente a Dazai. Ecco, forse il suo unico rimpianto sarebbe stato di non essere riuscito a salutare il suo amico. Poteva solo sperare che un giorno l’altro lo avrebbe perdonato.