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Autore: lmpaoli94    17/10/2020    0 recensioni
Sotto il rumore flebile del vento, io ascolterò le tue parole, i tuoi pensieri e i tuoi desideri.
Perché non bisogna mai smettere di sognare: i sogni sono l’anima di noi uomini ed io ti aiuterò a realizzarli.
Una piccola storia per ricordare l’ultimo istante di una donna che aveva tanta voglia di crescere e che nella sua vita ha intrapreso avventure che non avrebbe mai dimenticato.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Inizio flashback


Peter non riusciva a capire i miei veri sentimenti.
Io non potevo rimanere per sempre sull’Isola che non c’è: avevo anch’io la mia vita
Ma allora perché non riusciva a capirlo?
< Wendy, sei pronta? Presto scoprirai il mio nascondiglio e… >
< Peter, ti prego. In verità io… >
< Che cosa ti succede? >
< Anche se sono poche ore che ho lasciato casa mia, ho un senso di nostalgia che non riesco a reprimere. Come se mi mancasse qualcosa. >
< Di cosa hai bisogno? Quest’isola può offrirti tutto quello che vuoi. >
< Anche la mia famiglia? >
Non riuscendo a capire quelle parole, Peter mi fissava con sguardo stranito.
< Famiglia? Che vuol dire? >
< Una mamma e un papà. Questa è una famiglia. >
< Ma loro sono… grandi. >
< In fondo crescere non è sbagliato, Peter. Fa parte del corso della vita. >
La sua faccia schifat6a era tutta un programma.
Non voleva ascoltare quelle parole, soprattutto pronunciate da me.
Ma la dura realtà mi portava a fare questi pensieri e a dimenticare che il mio momento di fanciullezza non sarebbe durato per sempre.
< Se vuoi tornare dalla tua “famiglia”, fai pure… Ma sappi che L’isola che non c’è non ha bisogno di persone grandi che dimenticano la loro fantasia di essere bambini. È questo il tuo più grande problema. >
< Peter, devi capire che… >
< Non ho bisogno di capire! > gridò spazientito < Pensavo che tu fossi diversa. Che tu potessi capirmi… Ma purtroppo mi sbagliato. >
Andandosene via volando e ferito dalle mie parole, mi sentiva una stupida e un a sciocca.
Come ho potuto imprimere nella mente di un bambino tali parole? In fondo Peter voleva il mio bene, ma non ho fatto niente per ascoltarlo. Per capirlo.
Forse non è lui quello che ignora. Forse sono io che non vado bene.
Ma adesso che mi sentivo sola in mezzo ad un luogo fantastico che non conoscevo, dovevo combattere le mie paure facendomi forza.
Ma le ombre oscure erano vicine a me ed io non avrei potuto fare niente per fermarle.
< Buongiorno, mia piccola fanciulla? Ti sei persa? >



Fine flashback



Non potevo camminare a causa della mia vecchiaia.
Non riuscivo a fare niente senza l’aiuto della mia famiglia.
Mi chiedevo ogni volta quanto tempo mi sarebbe rimasto da vivere e quanto le mie pene potevano continuare.
Il respiro era sempre più affannoso ma sentivo che la mia anima era ancora dentro di me.
Anche se la mia famiglia era vicino a me, sentivo che mi mancava qualcosa: la mia voglia di vivere.
< Nonna, hai bisogno di qualcosa? >
Sentendo la voce flebile di mia nipote, mi voltai per guardarla.
< Ho bisogno di ritrovare i miei sogni > mi limitai a dire < Perché bloccata su questa sedia a rotelle, mi sento come una donna senza passioni. Una donna morta. >
< Ma io che cosa potrei fare per te? >
< Rimani qui con me. Ascolta le mie storie. >
E dopo che la mia piccola nipote si accoccolò in fondo ai miei piedi fissandomi con sguardo voglioso, iniziai a raccontare il mio più grande sbaglio della mia vita:


Inizio flashback:


< Chi è lei? >
< Wendy cara. Sono colui che non ti abbandonerà mai. >
Fissando il suo sguardo compiaciuto, capii immediatamente che si trattava di una trappola ordita da un Capitano senza scrupoli.
< L’ho riconosciuta immediatamente, Capitan Uncino. >
< Vedo che la mia fama mi precede… >
< Sicuramente non per grandi meriti. >
< Hai forse paura di me? >
< Perché dovrei averne? >
< Non lo so. È quello che ti sto chiedendo io… Perché stai così lontana da me? Avvicinati. >
< No! non voglio avere niente a che fare con lei. >
< Sei solo su quest’isola. Io ti potrei aiutare. Vuoi tornartene a casa, vero? >
< E anche se fosse? Sicuramente non chiederò mai il suo aiuto. >
< Va bene, fai come vuoi… Ma ricordati una cosa: nessuno ti aiuterà. Morirai da sola. Perché è questo quello che ti meriti. >
E nel sentire quelle parole, lo spirito di quel dannato uomo scomparve per sempre, come se non fosse stato reale.


Fine flashback
   
 
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