Iniziativa: Looktober 2020 di LandeDiFandom
Prompt: 18. Abito di velluto
16. Heaven
Le sue labbra erano gentili e generose, mentre la assaporavano e la forzavano a schiudere le proprie soltanto con piccole suzioni, piccoli tocchi di lingua, lentamente. Morbide e calde, sfregavano come velluto tra le dita.
Ade era delicato nel baciarla, così come nel toccarla, quasi temesse di spezzarla o rovinarla. Persefone ne era rimasta sorpresa, sebbene fosse stata l’unica a riuscire a vedere al di là delle apparenze, ad andare oltre la sua rigidità, oltre quel carattere schivo con cui anche lei spesso si era scontrata. Quella ruvidità che lui mostrava era come il rovescio dei vestiti cuciti a mano, un po’ imperfetto, magari fastidioso in alcuni punti, un piccolo sacrificio per ottenere il risultato di indossare qualcosa fatto per lei, solo per lei.
E Ade era proprio così. Era perfetto per lei.
Per lei che non aveva la pazienza di attendere che la spogliasse e la ricoprisse come quell’abito su misura, di tessuto prezioso e ricercato, e tentava, così, di affrettare quel suo indugiare, quasi lui avesse tutto il tempo del mondo a disposizione per amarla.
Le sue carezze in punta di dita, vellutate e leggere, fin troppo leggere, le acuivano i sensi, increspandole la pelle e facendole sussultare le membra, lasciandola via via, sempre di più, a corto di fiato.
Persefone arcuò la schiena, offrendosi alle sue attenzioni, e lo sentì ridacchiare nell’incavo del proprio collo, sentì il segno dei suoi denti e il bagnato della sua lingua. Stringerlo a sé era un bisogno che saziò allacciando le braccia attorno al suo collo e, mentre lui scendeva e risaliva tracciando sentieri immaginari, si abbandonò al suo calore, al suo profumo, alla protezione del suo corpo sopra il proprio.
Ade le si adattava magnificamente, vestendola come lucido velluto.