Dicembre, bassifondi
Quel giorno in superficie nevicava dal mattino e Olympia aveva da poco congedato l'ultimo cliente della nottata appena conclusasi.
Nella sua stanza privata all'ultimo piano del bordello in cui viveva e lavorava il suo piccolo levi di appena un anno dormiva beato nella culla che un cliente della sua giovane mamma aveva portato qualche giorno prima, per il suo primo compleanno.
La ragazza entrò a passo delicato, cercando di non svegliarlo e decise di mettersi in po' a riposare.
Passarono poche ore e in superficie la nevicata era diventata una bufera, il vento fortissimo portava la neve all'interno dei bassifondi in cui ormai il fango a terra e la condensa sulla volta stavano cominciando a ghiacciare
Levi si svegliò strillando per la fame e il freddo, e la sua mamma, destata dai lamenti del piccolo, lo prese in braccio e se lo attaccò al petto.
Visto il freddo si rifugiò sotto la sua coperta di lana col bimbo che mangiava beato.
Non sentendo più il pianto del bimbo il gestore del bordello salì a controllare la situazione dopo circa un ora e mezza, portando con sé una seconda coperta che mise sopra i due, teneramente abbracciati che dormivano sereni.