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Autore: _crts    19/10/2020    0 recensioni
Anno 2017
"Non posso dirvi come l'ho scoperto,ancora,ma posso dirvi che lo so: c'è un altro Capitan Ghiacciolo." esclamò Tony,rivolgendosi a Steve e Natasha che erano stati chiamati d'urgenza dallo stesso Stark.
La Vedova ed il Capitano si guardarono con un'espressione sorpresa e perplessa. "Impossibile,Tony" lo ammonì Steve,incredulo.
"Effettivamente non è un Capitano" corresse il tiro,tentando disperatamente di convincere i suoi amici a partecipare alla missione top secret. "E cos'è?" domandò Natasha,appoggiandosi con le spalle ad una delle colonne del soggiorno di casa Stark. "Ne basta uno" continuò poi.
"Non cos'è.Chi è."
Tony aveva avuto quelle informazioni hackerando il sistema informatico dello S.H.I.E.L.D e sperava vivamente che non fosse stato inutile,altrimenti Nick Fury non si sarebbe risparmiato in fatto di ammonizioni e Tony ne avrebbe volentieri fatto a meno. E sicuramente avrebbe avuto meno problemi se Mr.Moralità e fata Morgana in calzamaglia non lo avessero saputo.
"Siete con me oppure no?" li sollecitò poi Tony,speranzoso di poter contare su di loro. "Potrei chiederlo a Thor,oppure a Peter,se voi non volete"
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.



“Abbiamo molte cose da dirci,io e te”
Nick Fury spuntó da dietro la porta della stanza che Tony aveva riservato a Dalia nella A Tower, dove la ragazza guardava a braccia conserte il panorama fuori dalla finestra. Era l’unica cosa fatta fino a quel momento da quando aveva riaperto gli occhi. New York non era cambiata poi molto: certo,c’erano più grattacieli dell’ultima volta e constató che ne mancassero due: le Torri Gemelle.
Jarvis, l’interfaccia della A Tower l’aveva informata in poco tempo dello spaventoso attentato terroristico dell’undici settembre del duemilauno e ne fu addolorata.
Erano passati forse tre giorni dall’ultima volta in cui lo aveva visto,tre giorni in cui rimuginava su molte cose. Si giró lentamente verso di lui,rigorosamente vestito di nero,ma con un cappellino di lana grigio in testa.
“Ti aspettavo,infatti”
Fury si sedette sulla poltrona rossa all’angolo della stanza e Dalia si avvió verso il letto,sedendosi frontalmente al suo interlocutore. “Lo ricordi il dottor Strucker?” chiese Fury,appoggiandosi con i gomiti sulle proprie gambe ed intrecciando le mani.
Dalia annuì: fu lui a ricreare il siero.
“È un traditore bastardo” biascicó lei.
In quei tre giorni,ricordó. Ricordo di quando in fondo all’oceano lei e James intravidero la figura di quel bastardo.
Non se lo aspettavano; O meglio, lei lo aveva scoperto. Sapeva che in realtà Baron Strucker non era leale verso la propria organizzazione,era un nazista che falsamente giuró di aver cambiato vita,aver accantonato quelle folli idee ma che in realtà studiava il proprio nemico,per poi colpirlo. E forse fu proprio per quello che i tre non tornarono mai a casa,anzi, lei era sopravvissuta,ma i suoi amici no. Sentì un forte formicolio percorrere il collo fino ad arrivare agli zigomi. Dovette piegare leggermente il collo per far passare quella terribile sensazione.
Strano-pensò,non le era mai successo in quei due anni.Fury parve notarlo,ma annuì alla constatazione della ragazza. “Dopo il tuo incidente,anzi,il vostro incidente,ci siamo precipitati sul luogo. Amelie era in una pozza di sangue e tu e James in fondo all’oceano.”
Dalia si drizzó con la schiena,in una posizione molto tesa,strinse i pugni così forte che le unghie lasciarono dei leggeri segni sui palmi delle mani.
“Non lo abbiamo capito subito,ma dopo che voi eravate andati,scomparsi,il laboratorio di Strucker era vuoto.Abbiamo trovato una sola cosa: questo simbolo”Fury cacció dalla tasca del cappotto una fotografia stropicciata che raffigurava un teschio con sei tentacoli.
“L’Hydra?” chiese lei,non molto sorpresa in realtà. “Sapevo che fosse un traditore,ma non credevo che si fosse spinto così tanto oltre.”
“Lo voglio morto,Fury.” concluse,senza staccare gli occhi dalla quella fotografia. Lo stesso formicolio si insinuò nel suo corpo,più intenso della prima volta.
“Ci stiamo lavorando,Dalia.”
“C’è altro che non so?” chiese lei.
“In realtà, c’è qualcosa che tutti noi non sappiamo...” Fury si alzó dalla poltrona. “Se il siero è stato prodotto da Strucker,non sappiamo quali effetti potrebbe avere a lungo termine.Potresti essere la prima Potenziata e non un super soldato,come Steve”
Dalia inclinó il capo,non capendo cosa volesse dire.
“Potenziata?”
Forse era dovuto a quello la strana sensazione di prima? Forse gli effetti si stavano già mostrando?
“Quello che noi credevamo fosse il risultato del siero,potrebbe essere in realtà il risultato di esperimenti umani illegali,di cui noi non eravamo a conoscenza.”
“Quindi ora cosa dovrei fare?” domandó lei.
“Seguimi”
Dalia non se lo fece ripetere due volte:seguì Fury verso l’ascensore,diretto verso uno degli ultimi dieci piani dell’edificio,dove si trovavano dei laboratori di ultima generazione. Jarvis le aveva fatto vedere attraverso un ologramma la piantina della A Tower.
“Perché farmi essere di nuovo una cavia?” sbraitó lei,non contenta del destino che forse avrebbe abbracciato da lì a poco.
“Non ho mai parlato di cavia,Dalia.” disse Fury. “Se sei davvero una Potenziata,dovremmo fare delle analisi approfondite e per questo c’è il Dottor Banner.” spiegò una volta usciti dall’ascensore. “Il migliore nel campo”
“Ma cos’è una Potenziata?” domandó lei,scettica.
****
Il dottor Banner attendeva i due accanto alla porta di ingresso del laboratorio,con il suo camice bianco e gli occhiali da vista.
“Sono Bruce,Bruce Banner.” si presentò lui,porgendo una mano in segno di saluto.
“Dalia,molto piacere.”
Dopo pochi secondi Bruce fece segno a Dalia di entrare nel laboratorio, cosa che fece,senza Fury,che le disse che avrebbe atteso fuori.
Il suo attendere fuori,in realtà era l’andare in una sala che dal laboratorio appariva oscurata,ma che in realtà ospitava non soltanto Fury,ma anche Tony,Steve e Natasha.
“Cosa significa Potenziata,dottor Banner?” chiese lei,prendendo posto su una sedia poco distante da un tavolo da lavoro.
“Chiamami Bruce” rispose lui,gentilmente. Stava maneggiando alcune siringhe e prese alcune sacche di sangue ancora vuote da riempire con quello di Dalia.
La ragazza inarcò il sopracciglio. “Analisi del sangue?” chiese,alzandosi e dirigendosi verso il tavolo da lavoro. Si legò i capelli castani in una coda di cavallo e si appoggiò di spalle al tavolo da lavoro,poggiando le mani dietro di lei ed incrociando le gambe.
“Si,dobbiamo capire come tu abbia fatto a sopravvivere sotto al ghiaccio,come Steve.” Rispose lui.
“Ah già,il damerino americano” esclamó lei,guardandosi un pò attorno.
Bruce sorrise,pensando all’espressione di Steve che stava osservando il tutto. Era sicuro che avrebbe incrociato le braccia e gonfiato il petto.
“Il damerino americano” ripetè Bruce.
“Quindi? Tu sai cos’è un Potenziato?” ridomandó con una certa insistenza.
Bruce si sistemò gli occhiali spingendoli con un dito un po’ più su,visto che gli erano scesi quasi alla punta del naso.
“Un potenziato è un essere umano,ovvio,che è stato sottoposto a dei trattamenti...speciali,per sviluppare alcune capacità.”
“Ma io non sono stata sottoposta a nessun trattamento,” spiegò Dalia. “Mi hanno fatto una semplice siringa,nessuna camera di contenimento,niente di quello che è successo al super soldato, niente di niente”
Bruce si fermò un attimo,chiedendole di sedersi sul lettino e si scoprire il braccio affinchè potesse tirarle il sangue.
“Esatto e poichè il tuo dottore,se così vogliamo chiamarlo è stato niente meno che Baron Stronzo,dovremmo approfondire il tuo stato.”
Dalia si felicitò per come aveva definito Strucker. Baron Stronzo era troppo gentile come soprannome,ma meglio di niente. “Hai avvertito strane sensazioni,dolori o spasmi da quando ti sei svegliata?” domandò poi,prendendo un file cartaceo da chi lesse le generalità della ragazza. Dalia scosse il capo,negando qualsiasi sintomo prima avvertito. Fury osservava l’atteggiamento diffidente di Dalia. Nella camera aveva visto una strana reazione della ragazza al solo nominare Strucker. Che fosse come Bruce? Che uno stato di forte rabbia la portasse ad un altro stadio? Troppe domande,poche risposte.
“Anni 80? Sarai una fan sfegatata di Michael Jackson” constatò Bruce. Dalia annuì. “È un tipo forte”
“Era” la corresse Bruce. “È morto nel 2009”
Dalia strabuzzò gli occhi. “Direi che l’unica cosa positiva sia che abbia ancora vent’anni allora ” il suo tono era tutt’altro che triste,preferiva prendere la cosa con filosofia,tanto le cose non sarebbero cambiate.
L’operazione durò pochi minuti,anche se a Dalia sembrò che Bruce le avesse prosciugato le vene,ma dopo aver ricevuto un lecca lecca come i bambini piccoli,si abbassò la manica della felpa e si rimise velocemente in piedi.
Mossa sbagliata-pensò,perché ebbe un gran giramento di testa.
“Allora ci vediamo stasera alla festa di Tony” disse Bruce. “Sei invitata anche tu,ormai vivi qui”
Dalia annuì. Fu più che contenta di quell’invito ricevuto il giorno prima da Tony,finalmente avrebbe potuto vedere qualcosa,anzi qualcuno di diverso rispetto alla sola faccia di Fury o a quella del dottor Banner o dello stesso Tony.Dopo vent’anni surgelata,quasi aveva dimenticato come fosse una festa.
“Ci sarò”


“Che gran bella festa del cazzo” biascicò Dalia,mentre sbattuta a terra da uno delle armature della Iron Legion,afferrava al volo quella che doveva essere la pistola di Natasha,lanciatale dalla stessa donna.
“Colpa mia,avrei dovuto fare una lista degli invitati” disse Tony,mentre a penzoloni su una delle armature cercava di disattivarle con un cacciavite.
“Avreste dovuto tenere le mani a posto,invece.” urlò Steve,che con un salto contro la parete stava cadendo in picchiata su un’altra armatura. A fine serata,nella tranquillità più assoluta,era spuntata una vecchia armatura,che diceva di chiamarsi Ultron. Aveva bypassato tutti i controlli di sicurezza,arrivando ad hackerate anche le armature della Iron Legion,che in quel momento erano delle vere e proprie macchine assassine.
“Ricordatemi chi diamine è lui” urlò Natasha,che con un salto oltrepasso il bancone dei drink.
“Potrebbe essere un...esperimento” si giusticò Bruce,nascosto ancora sotto al bancone dei drink,che a quanto pare aveva collaborato con Tony nella creazione di quell’essere.
“Oh,beh.” disse Ultron, con una nota di ironia nella voce,avvicinandosi verso Dalia. “Io non sono un’esperimento”
La afferrò per il collo,sollevandola dal pavimento di circa dieci centimetri,tanto da farle scivolare dalle mani la pistola.La ragazza teneva le mani su quelle robotiche di Ultron per bilanciare la stretta e per evitare che soffocasse,cercando di divincolarsi.
“Sono uno scudo attorno al mondo.”
“L’unico scudo che dovresti avere è quello contro di me” sussurrò Dalia,che con una piccola spinta,puntò le gambe sul petto dell’armatura e spinse con tutte le sue forze,tanto che le braccia robotiche rimasero appese al suo collo per qualche secondo prima di cadere a terra con un tonfo secco.
“Che botta” ironizzò Natasha.
Ultron fece un volo il cui impatto fu così forte da fargli oltrepassare la parete. Quell’essere si rimise a fatica in piedi,con le scintille che contornavano tutto il busto e con passi poco stabili superò le macerie.
“Non ho letto file su di te.” La voce robotica rotta forse a causa di un cortocircuito,la fece trasalire. E la testa di metallo per metà spaccata era inquietante oltre ogni immaginazione. “Chi sei?” 
Ultron non ricevette risposta,non ebbe il tempo. Lo scudo di vibranio del capitano oltrepasso il collo fatto di fili elettrici,mozzandogli la testa,mentre Tony era riuscito a disattivare tutte le altre armature.
L’avevano scampata.
Dalia rimase immobile per qualche secondo.
Cosa diavolo era quello? Parlava e pensava come un essere umano. Poteva essere soltanto un’Intelligenza Artificiale.
“Questo sì che è un bel problema.” concluse Steve,recuperando lo scudo di vibranio dalla ferraglia.
Dalia sorrise vedendo quello scudo,gli ricordava gli ultimi momenti trascorsi con i suoi amici. “Posso chiederti una cosa?” chiese lei,avvicinandosi a Steve. Lui le dava di spalle ed era accovacciato accanto alla ferraglia,sparpagliando i pezzi.Gli altri presenti in sala,esausti si muovevano a fatica ed erano troppo occupati a ricomporsi e recuperare i vari oggetti disseminati per prestare attenzione a quei due.
Steve si girò verso di lei ed annuì. “Dimmi pure”
“La prima cosa che hai desiderato una volta risvegliato,qual è stata?”
Steve ci riflettè un attimo,assumendo un’aria pensierosa. Difficile poter riassumere tutte le cose che Steve aveva desiderato,che quel vecchio Steve aveva desiderato. Una vita stabile,una famiglia. Era ancora così? Probabilmente no,o almeno non era solo quello.
“Di sicuro non questo,no,non avrei mai desiderato una cosa del genere” rispose amaramente,sollevandosi dalla posizione prima assunta.
Dalia notò per la prima volta quanto fosse così alto rispetto a lei e sentì le sue narici invasate dal suo profumo: muschio bianco,gel per capelli e ...dopobarba.Sì, decisamente dopobarba.
“Ed io che avevo scommesso che avresti voluto un bel cheeseburger” rispose lei,cercando di strappargli un sorriso.
“Un cheeseburger?” domandò lui piuttosto divertito. “I damerini americani non mangiano cheseeburger” gli rispose poi scherzando.
Dalia si sentì leggermente in imbarazzo. “Già a proposito di questo...”
“È il caso di richiamare da Asgard PointBreak” Tony interruppe la loro conversazione attirando l’attenzione di tutti i presenti. “E non sto per credere a ciò che sto per dire: ma serve che torni anche il piccolo cervo”
Con uno schermo in mano proiettò uno dei laboratori devastato dalla furia di Ultron.
“Lo scettro è sparito”. 
Scettro? Quale scettro?- pensò Dalia. "Dovrei sapere di cosa parliamo,giusto?" 






Spazio autrice:

Ho aggiornato moolto presto,perchè ho avuto qualche idea più chiara su come strutturare la storia e mi sono messa subito all'opera:)
Direi che come punto di partenza ho optato per Age of Ultron,naturlamente con qualche modifica,quindi 
non sarà fedelissimo al film,modificherò alcune parti.  Vi chiedo un po di pazienza,i primi capitoli sono sempre i più difficili per far approcciare bene il lettore alla storia
quindi spero che per il momento vi stia incuriosendo.
Mi scuso anticipatamente per qualche imprecisione!
Fatemi sapere cosa ne pensate,un bacio! 
 
 
   
 
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