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Autore: Moriko_    20/10/2020    3 recensioni
[Writober 2020 | #Changectober]
La vita di ciascuno di noi è ricca di cambiamenti di ogni genere che possono avere un impatto maggiore o minore sui passi che percorriamo ogni giorno.
"Vivere è cambiare, è questa la lezione che ci insegnano le stagioni." (Paulo Coelho)
[Un lungo percorso di brevi riflessioni e ricordi aventi come protagonista Kojiro Hyuga in uno scenario What if. Primo tentativo!]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark, Maki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction

New beginnings.

(#Writober2020 | CHANGEctober)

 

 

20 | Credo

 

 

L’armadio della camera da letto di Kojiro e Maki era suddiviso in vari spazi, a seconda del tipo di abbigliamento da conservare: i cassetti del piano inferiore erano riservati all’intimo, il largo vano centrale alle camicie e agli abiti, mentre i lunghi cassetti superiori a maglie e magliette. Il loro era un armadio molto semplice, senza alcuna decorazione esterna, i cui interni erano lo specchio delle loro vite. Percorsi differenti, scelte e decisioni diverse tra loro e a volte antitetiche, che poi si erano affiancate per andare verso un’unica direzione, e un unico credo.

Anche da ragazzi, nessuno dei due aveva mai immaginato di arrivare al punto in cui si sarebbero trovati al fianco di un’altra persona quasi ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette, per dodici mesi all’anno. Quando andavano a scuola, entrambi avevano sempre creduto di trascorrere il resto della loro vita in una casa per fatti loro, con i loro spazi e senza condividere le loro esigenze con nessun altro; invece, il destino aveva avuto in serbo per loro un futuro ben diverso, facendoli incontrare per caso e facendo in modo che iniziassero a provare un profondo sentimento l’uno per l’altra.

Ogni volta che ci pensavano, nei primi tempi Kojiro e Maki non riuscivano a credere a ciò che stesse accadendo nelle loro vite. Tutti i giorni, mentre aprivano lentamente gli occhi ancora assonnati nei loro rispettivi letti, nel pensare l’uno all’altra finivano per scuotere la testa o darsi un forte pizzicotto sulla guancia.

“Non ci credo” era il loro costante pensiero, perché mai e poi mai avrebbero creduto che sarebbero arrivati a quel punto: svegliarsi già con l’immagine dell’altro ben nitida nella loro mente, un chiodo fisso che non accennava a sparire nemmeno quando si dedicavano appieno alle loro attività - piuttosto quell’immagine si attenuava, ma non era mai totalmente cancellata dalla loro mente. Era davvero incredibile ciò che era successo a loro, perché il pensiero dell’altro non sembrava essere una fonte di distrazione o di debolezza, ma quasi una fonte di energia che li ricaricava ogni volta che si sentivano deboli o scoraggiati: quell’immagine era anche una fonte di fiducia in sé, che ricordava ad entrambi che le battaglie quotidiane che stavano affrontando avevano bisogno non solo del supporto di altre persone, ma prima di tutto di quello che proveniva dai loro cuori.

Il loro legame si poteva riassumere in un’unica frase: supportarsi a vicenda, per riuscire a credere in se stessi. Kojiro e Maki lo avevano sempre fatto, avevano sempre creduto in loro stessi anche prima di incontrarsi; tuttavia non avevano mai pensato che per auto-supportarsi ci sarebbe stato bisogno di un’altra persona che ricordasse loro di credere nelle proprie capacità, anche quando sembrava non esserci più speranza.

Quel motto di vita che avevano iniziato a condividere era diventato il loro credo e il loro grido di battaglia, al punto da scrivere una frase - per entrambi importante - sulla copertina di alcuni album di fotografie che conservavano con cura in un angolo di quell’armadio.

 

«Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole.»

 

 


 

[Angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]

L'ultima frase è una citazione di Ennio Flaiano... e l'ho riportata perché devo ammettere che il prompt di oggi è stato quello più difficile sul quale ho lavorato. Fino all'ultimo non sapevo cosa scrivere, perché a mio parere il credo (se lo intendiamo nel suo significato letterale) di Kojiro non ha mai subito cambiamenti; così alla fine ho deciso di cercare qualche frase sul web per trovare la giusta ispirazione. Diciamo che alla fine l'ho trovata, sebbene con qualche difficoltà: mi sono spostata dal credo al concetto di credere, e da lì sono arrivata al credere in se stessi grazie proprio a quella citazione di Ennio Flaiano.

Ho ipotizzato che il credere di Kojiro e Maki si sia sempre basato su una convinzione: la forza del credere in te stesso arriva anche dagli altri... e questo è un pensiero comune a tutti. Però, spesso non pensiamo che per credere in noi stessi dobbiamo essere prima noi fortemente convinti: la combinazione vincente è essere noi convinti, e al contempo ricevere il supporto dagli altri.

So che con questo discorso vi ho confuso le idee - forse è più chiaro nella storia, non so ^^" - perciò chiudo subito qui.

A presto!

--- Moriko

 

 

   
 
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