Prompt: credo Personaggi: sorpresa Pairing: nessuno Rating: verde Tre finali per un nome
È strano come, un giorno come tanti, il sottile filo del destino scopra modi impensabili per
collegare le vite di tre persone distanti, diverse, eppure vicine e simili. Si ritrovano, senza volerlo né chiederlo, nella morte di una donna che quella morte non la meritava. La prima è una bambina mai esistita, una ragazzina dall’età perduta che sfoga il dolore in una stanza piccola e buia dimenticata da tutti.
Nulla le appartiene, nemmeno la sua stessa volontà, e l’unica cosa e persona che le abbia mai fatto credere in un avvenire migliore non c’è più. Non ci crede più, in quell’avvenire, non può. Il secondo è un uomo che si è tuffato anima e corpo nella sua missione e che la vedeva, appunto, solo come una missione, finché tutto
non è cambiato ed è subentrato l’amore. Ci aveva creduto davvero – in quei baci spontanei, in quelle carezze nelle notti più fredde. Non ci crede più, in quell’amore, non può. Il terzo è un giovane spensierato per cui sconfitta è un termine nuovo a cui le labbra non
sono ancora abituate – lo masticano come un boccone amaro mentre lo stomaco si attorciglia più e più volte e gli ruba l’ossigeno. Con le ginocchia premute sull’asfalto duro e sporco osserva ciò che rimane della prima persona che non è riuscito a salvare e capisce che sì, la giustizia esiste, ma, a differenza di quel che ha sempre creduto, non è assoluta né infallibile. Non ci crede più, in quella giustizia, non può. Un giorno come tanti,
in tre soffrono la stessa perdita, condividono lo stesso vuoto, versano le stesse lacrime. |