Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: eli_mination    23/10/2020    2 recensioni
[AU Distopico]
Sembrava tutto troppo perfetto per gli abitanti del Satellite. Dopo anni, finalmente si sarebbero riscattati con la costruzione del ponte che collega la zona malfamata alla grande città, Nuova Domino. Qualcosa va però storto, a qualcuno piace giocare con il tempo e inserisce un pezzo mancante nella storia che Allen, neo-diplomato nato nel Satellite che è cresciuto con i cambiamenti del suo luogo, conosce. Perché, improvvisamente, si ritrova in una guerra civile che vuole rivendicare i diritti di quell’isola? Con quale assurda coincidenza si unisce ad una banda di sciroccati del Satellite capitanati da Crow Hogan? E come mai quest’ultimo gli ride in faccia quando Allen gli racconta della lotta contro Z-ONE? In quello che sembra un assurdo sogno, Allen abbraccia la causa e darà un’importantissima mano alla rivoluzione in corso. Il tutto mentre cerca di capire come sia finito in quell’arco temporale a lui totalmente nuovo…
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Dopo esserci imbucati in vari vicoli e aver passato qualcosa come dieci minuti a scappare da quei teppisti, pare che siamo riusciti a seminarli.  Recuperiamo il fiato in una strada abbastanza illuminata, lei con le mani sulle ginocchia che respira affannosamente ed io che mi reggo la testa. Adrenalina scomparsa, il suo effetto sparisce e inizio a sentire di nuovo dolore allo stomaco e alla fronte. Per fortuna, almeno quella botta sul viso si sta cicatrizzando e non esce più sangue. La sensazione di plasma raggrumato non è delle migliori, però cosa devo farci...

Mi dò ripetutamente degli schiaffi sul viso per cercare di svegliarmi. Niente.

"Ma che... anf... stai facendo?" domanda la ragazza, alzando lo sguardo. Finalmente riesco a vedere il suo aspetto: la sua età sarà più o meno quanto la mia, i suoi capelli castani sono mossi e ribelli, lo scalpo è coperto da un berretto di lana nera, mi guarda con un bel paio di occhi verdi (più scuri dei miei) e veste come una punk, total black con un chiodo di pelle nera e jeans molto attillati dello stesso colore, ai piedi degli anfibi (si, indovinate di che colore? Esatto.) e una maglia nera (vi è chiaro adesso che colore indossa?) che sembra abbia il logo di una band. Aspetta, ma è un marchio della Struttura quello che ha sotto l'occhio destro? Gli abitanti del Satellite ne erano pieni quando ero bambino! 

"I... io..." mi fermo, non sapendo cosa dire per non sembrare idiota. Poi mi ricordo, di nuovo, che è tutto nella mia testa, un viaggio mentale notturno. "Sto cercando di svegliarmi da un sogno..."

Mi guarda in modo molto strano, ma chi se ne frega? Non è nulla di reale...

"Mah, spero che tu abbia avuto le tue buone ragioni per uscire di casa a quest'ora..." sostiene lei, seria. "Hai idea di che pericolo correvi?"

"Potrei dire lo stesso di te, no?" ribatto io, asciugandomi il sudore freddo dalle guance con la maglia di lana. 

"Non hai tutti i torti, ma sto imparando a difendermi e a difendere..." risponde lei, sistemandosi il ciuffo.

Osservo l'ambiente circostante. Non ci sono dubbi, questo è il Satellite di quando ero piccolo. Non ricordavo ci fosse tutta questa criminalità... Sicuramente era pericoloso uscire di casa quando si faceva buio, ma gli episodi erano rari. 

"Sei stato comunque coraggioso a buttarti addosso a quei macachi, lo devo ammettere!" mi dice con un sorriso un po' forzato. "Un momento, sei ferito alla testa... Cosa ti è successo?"

Si avvicina a me prendendomi il mento con una mano e osservando la cicatrice. 

"Non lo so, ero sceso di casa e ho trovato una protesta in corso. Mi è arrivato qualcosa di pesante addosso, forse un sasso..." le spiego. La sua espressione cambia e diventa preoccupata.

"Oh mio Dio, un'altra?! C'era la polizia?" mi domanda, lasciandomi andare. Quando annuisco si gira mettendosi le mani nei capelli e cacciando un urlo di sfogo.

"Porca puttana!" dice successivamente arrabbiata, dandosi i pugni sulle ginocchia. "Se solo avessi avvisato gli altri... Avremmo potuto evitarlo..."

Preferisco evitare di dirle che ho visto un uomo morire davanti ai miei occhi, quindi le racconto di essere scappato perché non sarei potuto tornare a casa. 

"Ed ecco perché sono capitato in quel vicolo cieco..." termino, con lei ancora contrariata per tutto quello che è successo. "Perché quella gente protestava?"

Lei mi squadra con un'occhiata assassina.

"Come fai a non sapere cosa sta succedendo?" mi domanda, avvicinandosi pericolosamente a me. "Abiti qui oppure sei un privilegiato di Nuova Domino, ah?!"

"Calma! Io abito qui al Satellite! Come ti ho detto prima, mi devo svegliare da un sogno!" esclamo io, indietreggiando. Lei si ferma e scuote la testa.

"Ultimamente noi del Satellite siamo nella merda fino al collo... e TU hai anche il tempo di berti un paio di birre?!" mi urla contro, indicandomi minacciosa. 

In effetti ha ragione, io riderei in faccia alla prima persona che mi dice queste cose, però... Ehi, mi ha dato dell'ubriaco!

"Uff... La dittatura ti dice niente?" mi domanda, calmandosi un po'. Io faccio di no con la testa.

"Oh, cielo... Che ignorante ho dovuto salvare!" si mette una mano in faccia, sconsolata.

"Ignorante io? Mi sono appena diplomato e inizierò presto l'università di Nuova Domino!" le dico, colpito nell'orgoglio. 

"Come hai intenzione di studiare nella Grande Città se non puoi arrivarci? Sveglia! Il ponte è pattugliato dalle forze dell'ordine, se provi a passare ti sparano a vista!" mi risponde lei. Ma in che razza di sogno sono capitato?! 

"Tra l'altro, dove ti sei diplomato? Qui non ci sono scuole..." continua lei. 

Sto iniziando seriamente ad innervosirmi. Voglio solo tornare nel mio letto e nella mia casa! Invece devo stare qui a litigare con un avanzo di galera solo perchè non sto capendo un accidenti di quello che sta succedendo! Il ponte chiuso, c'è una dittatura... Argh! Troppe informazioni per un solo sogno! Per di più vedere una persona con un buco in testa sarà ricorrente nei miei pensieri, sono stato traumatizzato a vita!

"Senti, Tipa, questo non è il Satellite in cui vivo! Qui è diventato tutto più moderno, quasi al pari di Nuova Domino, e non c'è nessun governo totalitario!" racconto, irritato. "Mi sono solo addormentato e sono arrivato qui, capitando nella stessa merda in cui mi trovavo da piccolo ma persino peggio! Ringrazio di non aver avuto un'infanzia in un contesto simile! Se sto qui a parlare con te è solo perchè non riesco a svegliarmi e sto perdendo tempo!" 

La ragazza mi fissa senza dire una parola, facendo spallucce.

"Come vuoi... Mi hanno sempre detto di assecondare i racconti delle persone ubriache per evitare risse, quindi facciamo finta che ti credo..." 

Che impertinente! 

"Allora, cosa ti sei perso?... Ah, giusto, hanno catturato i governatori di Nuova Domino e Satellite ed è salito al potere un imbecille che ha deciso di assumere tutto il comando, imponendoci un sacco di regole. Chiunque violi la legge, viene punito..."

"Un momento, non è sempre così?" la interrompo io. È sempre stato così!

"Se mi facessi finire di parlare!" si altera lei, facendomi zittire. "Dicevo, questo accade solo a Nuova Domino. Al Satellite... Beh, in sostanza sono cazzi nostri. Si può violare la legge quanto si vuole, non si viene mai puniti... L'unica eccezione avviene nel momento in cui tu vai contro al Grande Capo, lì la polizia o ti fa fuori oppure ti arresta... Dove porteranno i prigionieri? Ah, questo non lo sa nessuno..."

Ecco perchè quella gente stava protestando... Ora capisco...

"Per gli altri crimini, siamo noi a farci giustizia. Sono nate un sacco di bande che garantiscono la pace nelle vie del Satellite, ma molte sono state distrutte dalle autorità perchè complottavano contro il governo e sono stati scoperti..." continua, rattristendosi. Deve essere terribile, sono contento di non vivere qui ma mi dispiace un sacco. Neanche a scuola ho studiato eventi storici in cui capitavano queste cose... 

Lei rimane in silenzio, palesemente triste. Stavo per metterle una mano sulla spalla confortante, quando una vibrazione attira la sua attenzione. Il suo telefono squilla nella tasca dei suoi jeans e lei lo estrae.

"Oh, cavolo..." sospira lei, guardando il nome del mittente sul display e avvicinandoselo all'orecchio. "Pronto?"

Non riesco a sentire cosa dica la persona dall'altra parte, eppure sono certo che sia abbastanza arrabbiato (sembra una voce maschile, non saprei…).

"Scusami, ho avuto un contrattempo con... Oh, andiamo, stasera era il mio turno per fare la ronda, cosa ti aspettavi?... Ho salvato un giovanotto ubriaco da una possibile aggressione... Cosa, verrai qui?! Ma non c'è bisogno che... Uffa, come vuoi, io sono qui a Denver Street... Mi sto cagando sotto dalla pauraaa!" 

Chiude la telefonata prima che l'altra persona possa ribattere, sussurrando un “Testa di cazzo…” e rimettendo in tasca il cellulare.

"Scusami, un mio... ecco, amico... si stava chiedendo che fine avessi fatto..." si giustifica qui. "Ha detto che ti riporteremo a casa in modo che né io né te ci facciamo male..." 

Annuisco. Tanto peggio di così non può andare. Sto seriamente impazzendo... E se non fosse solo un sogno? Che diamine di scherzo del destino mi sta facendo credere che sia tutto reale? 

Aspettiamo l'arrivo di questo tipo, io seduto sul marciapiede con la testa tra le mani e lei in piedi a camminare avanti e indietro. La vedo particolarmente turbata, sarà per quello che le ho raccontato riguardo alla protesta? Tremo dal freddo e a quanto pare anche lei non ha proprio caldo. Una luce ci investe all'improvviso, accecandomi gli occhi e costringendomi a coprirmi il viso con le braccia.

"Eccolo..." dice la ragazza. "Ah, non fare caso a quello che dirà, ok?"

Io annuisco strabuzzando gli occhi. La luce proviene da un singolo faro, quello di una moto. Lo capisco per il rumore che fa quando si avvicina a noi. Quella moto è tutta nera (ma caspita, vedo solo nero o sono io scemo?) e da essa scende una figura che indossa un casco integrale, una giacca marrone e dei pantaloni color petrolio. Le sue scarpe sono degli stivali che gli arrivano a metà polpaccio. Si avvicina con passo duro alla giovane. 

"Allora, quando vogliamo smettere di cacciarci nei guai, Alyssa?!" le domanda arrabbiato. Si toglie il casco e... No, impossibile. Non può essere lui. Capelli arancioni, segni della Struttura, occhi grigio chiaro. Non riesco a crederci!

"Mi mandate fuori da sola, al buio e al gelo, a perlustrare le vie del Satellite e tu ti aspetti che io non incappi in qualche soggettone?!" ribatte lei, guardando un angolo random della via. 

"Ma tu... sei Crow Hogan!" esclamo io sollevato. "Che bello, ci sei anche tu in questo sogno?"

Entrambi si girano per guardarmi sorpresi.

"Ehm, vi conoscete?" domanda la ragazza, indicando entrambi.

"Non ho mai visto questo tipo prima d'ora..." risponde lui, avvicinandosi a me. Che strano avercelo così vicino... sembra molto più giovane di quello che ricordassi.

"Vedi?! Te l'avevo detto che era ubriaco!" esclama lei. Oh, che diamine!

"Non sono ubriaco!" ribatto io, rivolgendomi ad Alyssa. “E comunque, Crow Hogan è famosissimo! Lui, assieme al Team 5D’s ha salvato il mondo!”

Silenzio. Nessuno dei due parla. Finché Crow non scoppia in una risata fragorosa…

“HAHAHAHAHAHA!”. È letteralmente piegato in due dalle risate! “Mi sa che hai ragione, Alyssa… Un paio di birre? Nah, anche di più!”

Mi sento umiliato. In questo sogno, quindi, Crow non è mai entrato nel Team 5D’s… Alyssa prima ha parlato di un ponte… Almeno quello sarà stata opera sua?

“Forza, bello, è ora di tornare a casa! Ti accompagniamo noi, dicci solo dove abiti e ci assicuriamo che nessuno ti dia fastidio!” mi invita lui, porgendomi una mano per farmi alzare in piedi. Io accetto l’aiuto, dopotutto ho l’onore di stare con un campione… e una ragazza rompiscatole… ma almeno c’è Crow! Ah, se solo ci fosse anche Damien!

Do l’indirizzo di casa, dunque ci incamminiamo verso la mia vecchia dimora. Mi fido di loro, Alyssa mi ha salvato da una brutta situazione, Crow invece… beh, so che tipo è, quindi è naturale avere fiducia in lui in questo momento. Anche se continua a sembrarmi assurda la situazione… 

“Comunque mi spiegate cosa è successo?” domanda il ragazzo. “Avete incontrato qualche criminale per la via?”

“Ecco, stavo scappando da una protesta in corso…” inizio a dire. Crow chiude gli occhi.

“Si, è successo di nuovo…” commenta Alyssa, dispiaciuta. 

“… e mi sono ritrovato in un vicolo cieco. Sono stato raggiunto da tre ragazzi che volevano derubarmi e picchiarmi, poi è arrivata lei e li ha distratti provocandoli…”

“Come, prego?!” reagisce Crow, assottigliando lo sguardo verso la ragazza. “È vero quello che ha detto? Ma sei stupida?!”

“Cosa dovevo fare, secondo te?! Non potevo lasciarlo lì…” si giustifica lei.

“Erano in tre contro due, anzi, una persona, considerando che lui è in stato d’ebbrezza!” protesta lui. Mi sento leggermente a disagio, ormai sono definito “l’ubriaco”. 

“Siete stati fortunati, tutti e due. E… Alyssa, queste stronzate da parte tua…” continua.

“Oh, ti prego, smettila! Stiamo entrambi bene!” risponde lei. Cerco di sostenerla anche io.

“Questo è vero… Poi non avrei potuto fare granché se lei non li avesse distratti, non avrei avuto il tempo per scappare!” 

Crow si zittisce, tirando un sospiro. 

“Va bene, se lo dite voi…” conclude. “Vi invito a non scherzare troppo con il fuoco, però… è stata comunque una mossa rischiosa e c’erano così tante cose che sarebbero potute andare storte…”

Alyssa mi sorride. Almeno ho dimostrato di essere più che ebbro! 

“Comunque siamo arri-”

“Oh, è peggio di quello che pensavo…” mi interrompe Alyssa, coprendosi la bocca con le mani.

Non ha tutti i torti. Non è rimasto più nulla di quella protesta, se non sangue a volontà, vetri rotti e un silenzio inquietantissimo. Non ci sono nemmeno i cadaveri per terra, tutto sparito ad eccezione di quei piccoli indizi. 

“La gente, ad un certo punto, si stanca e vuole cambiare le cose… Vogliono fare gli eroi e… rovesciare tutto…” commenta il ragazzo, rabbrividendo alla vista di quella scena. “Non so quante persone c’erano, ma si sono battuti tutti per provare ad aiutarci…”

Stringe il pugno così forte, a giudicare dallo schiocco che sento, che secondo me si è infilzato il palmo con le unghie. Mi sento così impotente, specie se ripenso a quell’uomo che veniva freddato con un proiettile davanti alla mia vista.

“Que… questo è il posto in cui abito…” riesco a dire, indicando l’edificio distrutto di fronte alla strada. “Grazie per avermi scortato, scusatemi se non vi posso offrire nulla…”

“Non ce n’è bisogno, amico!” esclama Crow, facendo un piccolo sorriso. “Non pretendiamo nulla in cambio, lo facciamo per aiutarci tra di noi nel bene e nel male!”

Alyssa annuisce a sua volta. Mi dirigo verso la porta, voltandomi e guardandoli mentre lui preme un pulsante su una chiave.

“Ora torniamo al garage…” lo sento dire. “Penso che sia il caso di tornare subito alla Blackbird.”

“Già, non voglio rimanere qui un secondo di più…” sostiene lei, passandosi le mani sulle braccia per scaldarsi. 

Varco la porta, ritornando nel mio appartamento. Deve essere un bruttissimo sogno quello che sto vivendo, vorrei poter tornare a letto e risvegliarmi nella mia casa nuova… Mi infilo sotto la coperta sottile, senza nemmeno togliere le scarpe. Provo a chiudere occhio, ma continuo a sentire quelle voci disperate che chiedevano aiuto. Non immagino quante volte Crow e Alyssa abbiano visto le stesse scene… 

E poi…

“Ragazzino, cosa ci fai qui?! Torna a casa!”

In seguito lo sparo. Il sangue che si espande a terra. Le altre urla. I suoi occhi rimasti aperti. Non riesco a pensare ad altro…

 

Il mattino seguente arriva e io, per tutta la notte, non ho fatto altro che addormentarmi e svegliarmi. Addormentarmi e svegliarmi. Dopo una nottata passata così, sono ancora nella mia vecchia casa. Esco dalla camera e vado nel soggiorno. Lì c’è una finestra da cui entra la luce solare. Finalmente! La notte precedente è accaduto tutto al buio, quindi vedere più illuminazione non può che farmi piacere. Ormai mi sono convinto, sto vivendo un incubo ma non è un sogno. È reale.

Spero di non essere impazzito, davvero! Devo ancora capire perché stia partecipando a tutto questo… Allora, ricapitolando: ultimo giorno di scuola, ho passato la giornata a casa con la mia famiglia, poi sono andato a letto, mi sono svegliato nella mia vecchia casa… 

Spari. Sento degli spari, e di sicuro non sono petardi. Immediatamente mi torna in mente l’uomo riverso a terra- BASTA! Questa storia mi sta ossessionando! Non ce la faccio a togliermela dalla testa! 

Osservo il mondo al di là del vetro e noto che non mi sono immaginato quel suono. Sulla stessa strada di ieri, due ragazzi stanno inseguendo con le moto una terza persona. Quest’ultimo individuo cade e struscia sull’asfalto per un metro circa, fermandosi solo per rialzarsi faticosamente in piedi e puntare una pistola contro gli altri due, che hanno frenato proprio poco lontano e sono scesi dai loro mezzi. 

“Io ho una pistola, non vi conviene fare altri passi…” urla il tipo armato, togliendosi il casco e rivelando una chioma liscia lunga fino alle spalle di color rosso carminio. 

Non riesco a sentire molto bene la conversazione tra di loro, ma la situazione sembra molto seria. Allora è vero che il Satellite è diventato un cumulo di criminali e nessuno fa nulla a riguardo? 

I due di fronte a lui si tolgono il casco, provano a far ragionare quell’uomo. Uno dei due ha i capelli biondi, molto chiari, l’altro i capelli aranci- MA QUELLO…

“Crow…” dico, uscendo dall’appartamento e sbattendo la porta.

  

imageNote dell’autrice

Eccoci al capitolo due! Abbiamo conosciuto un nuovo personaggio e un volto conosciuto: Crow Hogan! Beh, in realtà nemmeno Alyssa è proprio “nuova”, qualcuno l’ha già potuta incrociare altrove, eheh!

Per stavolta, il titolo è un riferimento alla canzone “I Predict A Riot” dei Kaiser Chiefs che mi ha catturato per la base e per il testo (che, ovviamente, è anche un mezzo riferimento al titolo della storia ^^’). Insomma, calza a pennello secondo me!

Niente, fatemi sapere che ne pensate! Ciau! 

EDIT 21/05/2021: Altra foto, stavolta abbiamo Alyssa! Che ve ne pare? ^^




  
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