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Autore: Calime    23/10/2020    1 recensioni
[Modern!AU + Age gap]
1) Quel party che Ade voleva snobbare - Se avesse avuto parecchi anni di meno – magari fosse stato un suo coetaneo –, Ade sarebbe arrossito per la vergogna di essere stato smascherato.
7) Il segno - C’era di mezzo una donna. Ade aveva una donna, per forza.
11) Waiting for Superman - «Senti, facciamo così: ti accompagno io a casa» le propose.
12) Distrazioni - Certo, poteva anche esserselo sognato – e solo gli dèi sapevano quanto e cosa, come, chi, sognasse ogni notte –, eppure ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
20) Più prezioso dell'oro - «Non vi pagheranno il riscatto» mormorò, poi, mettendo in chiaro quello che, probabilmente, sapeva bene anche lui.
23) Una giovane e impulsiva stagista - Ade alzò un angolo delle labbra, divertito. «Non risale alla scorsa settimana la tua ultima ramanzina?»
24) Insonnia - «È ancora presto»
25) Popolarità - Fu un gemito strozzato e Persefone alzò gli occhi su Ade, allarmata.
26) Creare la giusta atmosfera - «Così è troppo semplice» sbuffò.
Raccolta di storie scritte per l'iniziativa del Looktober 2020 di LandeDiFandom.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Persefone
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Looktober 2020'
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Iniziativa: Looktober 2020 di LandeDiFandom
Prompt: 23. Cappellone da spiaggia








21. Viaggio di nozze




Il sole lo odiava. L’aveva sempre odiato e né strati su strati di crema solare, né intere ore trascorse sotto l’ombrellone, riuscivano a fermare i maledetti raggi che puntualmente lo raggiungevano.
Ade avrebbe dovuto insistere di più con Persefone, tirar fuori tutte le proprie arti amatorie e convincerla a trascorrere l’intera luna di miele rinchiusi nel loro confortevole e romantico alloggio, ed evitare così di ritrovarsi di nuovo, dopo anni, con spalle e schiena bruciate.
Ma Persefone era di parere contrario. E come biasimarla? Non capitava tutti i giorni di trovarsi in un piccolo paradiso tropicale con acque cristalline e bianche spiagge. Così, l’aveva accontentata.
Alla vista spettacolare del cielo limpido che si tuffava nell’oceano, si aggiunse la bellezza di sua moglie che riemergeva dai flutti come una sirena e Ade, osservando la sua pelle luccicare di goccioline e il costume bagnato sottolinearle le curve, dovette ricredersi: l’idea di rimanere in camera da letto per quelle due settimane era grandiosa, un vero lampo di genio.
Persefone gli sorrise, sedendogli accanto. Si stese sul telo, soddisfatta della nuotata, e afferrò il cappello di paglia – di così enormi Ade non ne aveva mai visti – coprendosi il viso.
«Dovresti tuffarti anche tu. L’acqua è stupenda» sospirò estasiata.
Ade sbuffò, rassegnato. «Non credo sia saggio sfidare la sorte, o stasera al ristorante potranno servirmi al posto dell’aragosta».
Lei ridacchiò e alzò il cappello. «Perché non vieni qui, allora?» lo invitò, battendo una mano accanto a sé mentre scivolava indietro per fargli spazio. «Il cappello ci proteggerà entrambi».
Non se lo fece ripetere due volte e, per stare comodi in due su un rettangolo di stoffa a misura di una sola persona, la avvolse tra le braccia. Il suo corpo era ancora fresco, piacevole contro il proprio. Le accarezzò i capelli umidi e la schiena coperta soltanto dal sottile elastico del bikini. Giocò con il nodo, mentre le baciava il collo assaporando la traccia salata lasciata dal mare.
«Mh» asserì con le labbra incollate alla sua pelle. «L’acqua è stupenda».
Le risate di Persefone si persero nel gemito che le sfuggì quando lui iniziò a insistere su un punto sensibile.
Ade sperò che quel tratto di spiaggia fosse davvero privato come aveva promesso il dépliant e illustrato il receptionist al loro arrivo, poiché i pochi metri che li separavano dal loro temporaneo nido d’amore parevano chilometri in quel momento.
Sebbene ci fosse sempre quell’ingombro chiamato cappello sopra di loro, che era così grande da nascondere entrambi – più o meno.







   
 
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