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Autore: Moriko_    24/10/2020    3 recensioni
[Writober 2020 | #Changectober]
La vita di ciascuno di noi è ricca di cambiamenti di ogni genere che possono avere un impatto maggiore o minore sui passi che percorriamo ogni giorno.
"Vivere è cambiare, è questa la lezione che ci insegnano le stagioni." (Paulo Coelho)
[Un lungo percorso di brevi riflessioni e ricordi aventi come protagonista Kojiro Hyuga in uno scenario What if. Primo tentativo!]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark, Maki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction

New beginnings.

(#Writober2020 | CHANGEctober)

 

 

24 | Occhiali

 

 

Kojiro aprì il cassetto del comodino che si trovava di fianco a lui, e da esso prese una custodia che conteneva un paio di occhiali da vista. Nell’aprirla, il calciatore si ricordò di quell’unica volta in cui aveva dovuto indossare quell’oggetto che poi aveva riposto in quel cassetto come se fosse stato un tesoro inviolabile, lontano da sguardi indiscreti.

Qualche anno prima, durante una visita di controllo gli era stato riscontrato un leggero peggioramento della vista, così il medico gli aveva consigliato di indossare un paio di occhiali per tutta la giornata, e di utilizzare le lenti a contatto solo quando era sul campo. Non essendo abituato all'idea di avere i propri occhi protetti da un paio di vetri lucidi, la prima volta che si era recato dall'ottico, per trovare il genere di occhiali che gli stessero meglio, Kojiro si era visto strano di fronte allo specchio che gli era stato dato. Qualsiasi paio indossava, era come se di fronte a lui quel Kojiro calciatore fosse svanito nel nulla, lasciando spazio ad un Kojiro avvocato, ingegnere... perfino professore

In effetti, quale calciatore porta gli occhiali sul campo da calcio?

L’indossare una montatura con lenti da vista era stato per lui un cambiamento non indifferente. Anche se alla fine era riuscito a trovare un paio di occhiali che lo facessero sentire meno a disagio e che ricordavano quelli da sole che portava sempre con sé, ogni volta che li indossava quella sensazione di stranezza che aveva percepito dall’ottico riemergeva con la stessa forza di un uragano; per fortuna che il medico gli aveva detto che la sua sarebbe stata una situazione momentanea, e che la sua vista sarebbe potuta tornare quella di un tempo solo se avesse seguito i suoi consigli.

Per questo motivo, Kojiro aveva fin da subito lottato contro il se stesso interiore cercando di non permettergli che imponesse le proprie idee impulsive su di lui, che comprendevano l’abbandonare sul comodino quel paio di occhiali anche quando era in casa o in giro con gli amici e compagni di squadra. Non era mai stata un’impresa facile... ma ogni volta il calciatore era riuscito a spuntarla sulla sua stessa testardaggine.

 

«Cosa c'è?»

La prima volta che Kojiro era entrato in casa con quel paio di occhiali fermi sul suo naso, Maki aveva cercato di trattenere le risate, le stesse che si stavano palesando sotto forma di una piccola smorfia divertita sulle labbra.

«Non mi stai trovando ridicolo... spero,» aveva aggiunto il calciatore, paonazzo in volto. Sapeva molto bene che anche per la sua compagna quella degli occhiali era una novità, che nel suo caso sembrava divertirla molto. 

La risposta che Maki gli aveva dato era stata cristallina. «Certo che no! Però è strano...»

«Come “è strano”?»

«Quegli occhiali... non so spiegartelo bene, ma ti danno un'aria più... più da “uomo vissuto”. Sei sempre tu... ma sembri diverso

L'impressione di Maki era stata corretta: con quegli occhiali c’era qualcosa di diverso in lui. Nel guardarla dritto negli occhi, Kojiro aveva iniziato a pensare che quegli occhiali lo stessero trasformando anche nell’anima: sembrava essere diventato più sereno. Non che non lo fosse in presenza della sua compagna, ma aveva sentito che intorno a loro l’atmosfera fosse diventata più tranquilla e silenziosa, come se fossero stati nel cuore di una biblioteca e non in una dimora residenziale.

«Che sciocca, sono sempre io...» aveva detto, prendendole la mano con dolcezza. «Comunque è una situazione temporanea: non illuderti, perché non durerà per sempre!»



Il calciatore afferrò gli occhiali dalla custodia che subito ripose nel cassetto, sorridendo di gusto nel ricordarsi dell’ultima volta che li aveva indossati. Ritornare al Kojiro di sempre, quello senza occhiali, in un primo momento gli era sembrato un cambiamento altrettanto strano: si era abituato a tal punto che, quando il medico gli aveva comunicato che il problema della sua vista si era risolto, lui aveva stentato a crederci.

Lo stesso aveva fatto anche Maki, che in un primo momento aveva reagito con divertimento ma con una punta di tristezza. «Di già? Che peccato, stava iniziando a piacermi l’idea di avere al fianco un Kojiro con gli occhiali... in fondo non stavi male, anzi!»

Così Kojiro aveva preso una decisione. Con una delicatezza insolita aveva rimosso le lenti per riporle in un sacchetto a parte che aveva conservato nel cassetto al fianco della custodia, mentre aveva lasciato quel paio di occhiali - memento di un felice periodo della sua vita che aveva messo più in luce quella parte di sé stoica, come se fosse stato non una tigre ma un leone che si stava riposando - in quel cassetto dove conservava tutto ciò che per lui era importante, per indossarlo di tanto in tanto quando gli andava di farlo.

Come stava per accadere in quel momento, anni dopo.

Kojiro si sistemò sul naso gli occhiali che aveva preso. Richiuse il cassetto, si alzò dal letto dopo aver afferrato il sacchetto di stoffa che avrebbe lasciato nel bagno, si guardò allo specchio che gli era dinanzi con un sorriso raggiante, e si diresse verso il soggiorno.

Verso il suo posto preferito.

 

Chissà cosa dirà questa volta quando si sveglierà...

 

 


 

[Angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]

Il prompt di oggi non lascia spazio a dubbi: occhiali.

Kojiro non ha mai portato un paio di occhiali, tranne quelli da sole; dunque per questa parte ho pensato ad un piccolo "cambiamento" con quelli da vista. Nulla di speciale, a dire il vero: voi riuscite ad immaginare un Kojiro con un paio di occhiali dalle lenti trasparenti? Secondo me starebbe bene, anche se devo dargli ragione nell'affermare che non si è mai visto un calciatore con gli occhiali da vista sul campo - beh: tranne quei pochi che abbiamo visto in CT, primo tra tutti Manabu Okawa della Nankatsu... :3

A presto!

--- Moriko

 

 

   
 
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