Detective Conan, 'Cronache di tutto' di Shireith (Cap 24) su EFP Fanfiction

Prompt: occhiali
Personaggi: Ai Haibara,
Conan Edogawa
Pairing: Conan/Ai
Rating: verde

Passato che non ha futuro

�Davvero hai deciso di non portarli pi�, Conan?�
Fece finta di non notare che, di nuovo, il professore non lo aveva chiamato Shinichi, nonostante fossero soli. Sapeva benissimo quando Agasa aveva smesso di farlo e non glielo rinfacciava � forse glien�era grato.
Gli occhiali erano poggiati sul tavolino di fronte al divano. Era la solita montatura di sempre, quella che un tempo s�era illuso di dover indossare per poco; le lenti erano invase da decine di graffietti, le stanghette erano sbiadite. Un tempo quegli occhiali erano tanto larghi da ricadergli sul naso, ora non pi� (l�ennesima sconfitta).
�Mi danno un po� fastidio.�
�Ma note��
�Non noteranno nessuna somiglianza.�
Conan lesse nello sguardo del professore la stessa indecisione che c�era stata negli occhi di Heiji quando anche l�amico gli aveva fatto presente la stessa cosa.
�Shinichi Kudo � morto, ricorda?�
E nello sguardo del professore lesse anche lo stesso dolore che c�era stato negli occhi di Heiji quando Conan gli aveva risposto, secco, che nessuno (nemmeno Ran, soprattutto Ran) aveva ragione di credere che Shinichi Kudo fosse ancora vivo e si nascondesse nei panni di un adolescente.
Si era sentito perfido a usare pochi riguardi nei confronti di due delle persone che l�avevano sempre aiutato, ma la verit� faceva male, feriva, e Conan era quello che pi� di tutti sanguinava.
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Lui, e poi lei � loro.

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�Tu l�avresti preso, l�antidoto?� chiese ad Ai una mattina, quando gli adolescenti veri non c�erano e quelli falsi potevano palesare tutte le bugie fatte di rimpianti (lui) e di colpe (lei).
Ai lo osserv� assottigliando lo sguardo, come a voler individuare quel particolare che le avrebbe permesso di dedurre i pensieri di Conan prim�ancora che lui li esprimesse ad alta voce. La conosceva da anni e, se non fosse stato tanto razionale, si sarebbe convinto che Ai fosse in possesso di qualche superpotere che glielo permetteva.
�Perch� me lo chiedi?�
Lo sguardo gli cadde in basso e Conan lo fiss� su un interessantissimo sasso. �Morivo dalla voglia di tornare a essere Shinichi Kudo ogni volta che mi si presentava l�occasione. Tu, al contrario� non hai mai voluto tornare a essere te stessa. � capitato solo due volte e in entrambe le occasioni sei stata costretta.�
Ai si umett� le labbra, rincorrendo con la mente le ombre del passato di cui avrebbe tanto voluto liberarsi ma che, invece, erano sempre pi� pesanti. Ripens� a Shiho Miyano e tutto quello che pot� dire fu la verit�.
�Tu avevi tutto quello che desideravi � io non avevo nulla, n� desideravo qualcosa in particolare.�
Aveva smesso di vivere.
Conan pieg� le labbra all�ins�, disegnando un sorriso incompleto perch� troppo stanco per realizzarne uno perfetto: possibile che Ai fosse sempre tanto melodrammatica?
�Quindi non l�avresti preso in ogni caso�, concluse, sicuro della sua affermazione. �Nemmeno se avessimo vinto.�
�L�avrei preso, invece.�
Riuscire a stupire Shinichi Kudo era un�impresa e, in un modo o nell�altro, Ai ci riusciva sempre. Osserv� per un attimo le labbra dischiuse di Conan, prima di proseguire: �Ho pensato tante volte di rimanere Ai Haibara volontariamente, di crescere di nuovo con i ragazzi. L�ho fatto, lo stiamo facendo, e ogni giorno � una bugia.�
Doveva fingersi meravigliata quando Ayumi scopriva volti sempre nuovi dell�adolescenza, fingersi interessata quando le parlava di prime cotte, della magia del primo bacio.
La grandezza di Shinichi Kudo era ormai lontana, tanto lontana che Conan non poteva pi� riacciuffarla. N� lei, Shiho, poteva riappropriarsi del relativo concetto di normalit� perch� dopotutto non era mai stato suo.
Vivevano una menzogna, lei e lui, senza pi� nemmeno cercare risposte a domande che risposte non ne avevano.
�Conan, Ai! Ecco dov�eravate!�
Conan alz� lo sguardo appena in tempo per vedere Ayumi correre nella loro direzione; Genta e Mitsuhiko le stavano dietro, il primo con pi� fatica del secondo. Quando i tre li raggiunsero presero a parlare, ma Conan non colse una sillaba.
Torn� alla realt� solo quando, in un gesto che lei catalog� come innocuo, Ayumi estrasse gli occhiali dal taschino della sua giacca e glieli sistem� sul viso.
�� strano vederti senza!� esclam� ridendo.
Conan sfoggi� il sorriso pi� falso che le sue labbra conoscessero. Poco dopo, i tre ragazzi si mossero e lui e Ai li seguirono senza una parola, senza uno sguardo � iniziava un�altra bugia.