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Autore: janerizzoli    25/10/2020    0 recensioni
Lena ha bisogno dell'aiuto di Kara, è stata invitata ad una festa di beneficenza in maschera cosa che ei odia profondamente, non vuole andarci da sola e Kara è l'unica amica che ha, solo che questa decisione porterà al cambiamento drastico delle loro vite.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~“ Lena ciao, che c'è di così urgente da non poterne parlare al telefono”

“ Ciao, Kara, ho assolutamente bisogno del tuo aiuto, mi devi salvare da una situazione disperata”

“ Lena non farmi stare sulle spine, che è successo?”

“Ti prego, ti scongiuro, devi assolutamente venire in un posto con me non me la sento di andare da sola”

“ Ma certo, dove devi andare?”

“ Ad una festa”

La faccia di Kara doveva dire tutto perché Lena si affrettò a proseguire.

“ E' una festa di beneficenza”

“ Si, come molte altre a cui hai partecipato che cosa ha di diverso?”

“ E' una festa in maschera e io non ho la minima intenzione di andarci da sola”

“ Come?”

“ Hanno organizzato una festa in maschera per raccogliere fondi per l'ospedale  pediatrico”

“ Ok, e questa cosa ti spaventa tanto?”

“ Non amo travestirmi ma sono costretta ad andarci, doveva venire con me Jess ma proprio oggi si è ammalata, non volevo disturbarti ma tu sei l'unica amica che ho”

“ Ok, ok Lena calma, respira verrò con te”

“ Grazie, grazie mille, ecco il tuo costume, è li in quel sacco vai pure in bagno a cambiarti, devo finire alcune cose poi mi cambierò anche io”

Kara prese il sacco e si diresse in bagno, apri la cerniera con fare annoiato ma rimase senza fiato nel vedere cosa c'era dentro.

“ Ehm, Lena non credo di poterlo indossare”

“ Ma scherzi è perfetto non hai neanche bisogno di indossare la parrucca di Jess”

“ Ma davvero non credo...di potermi vestire da...Supergirl”

“ Per favore abbiamo poco tempo”

Kara si guardò allo specchio, forse quello era il momento di abbattere tutto i segreti e per tutti intendeva TUTTI.
Si tolse i vestiti, non aveva bisogno di usare il costume che le aveva dato Lena, lei aveva il suo, però decise di non  sciogliersi i capelli e non togliersi gli occhiali.
Uscì dal bagno.

“ Eccomi che ne dici?”

Lena alzò gli occhi.

“ Oh, sei perfetta”

Disse avvicinandosi.

“Avevo paura che ti stesse un po piccolo ma invece è perfetto, sembra fatto proprio su misura per te, è fatto meglio di quello che credevo, sembra proprio vero”

“ Forse perché è proprio su misura per me”

“ Cosa dici, l'ho fatto fare per Jess che è più piccola di te...”

“ E forse perché “E'” quello vero”

Lena la guardava in modo strano, così decise di sciogliersi i capelli.
I biondi ciuffi si distesero lungo le sue spalle, scosse la testa ed essi, come a comando si sistemarono perfettamente nella posa che conoscevano benissimo.

Adesso le sue sinapsi iniziavano a congiungere i pezzi.
Osservò oltre le spalle della bionda, appeso alla parete del bagno, ancora nel suo sacco c'era il costume che aveva fatto fare per Jess.
Allora tornò a osservare gli occhi azzurri davanti a lei.
Alzò le mani fino a farle arrivare agli occhiali di Kara, sentì distintamente  la ragazza tremare.
Li tolse, all'improvviso tutto era chiaro, e in un secondo Kara era scomparsa ed era apparsa Supergirl.
Gli occhi della bionda davanti a lei iniziavano ad arrossire, Kara era terrorizzata, non aveva idea di come avrebbe reagito Lena, ma allo stesso tempo era anche sollevata di non aver più quel segreto con lei.

“ Kara tu...tu sei...LEI”

“ E' da tanto che volevo dirtelo ma ho sempre avuto paura”

Lena sfiorò con le dita il volto di Kara...il volto di Supergirl.

“ Paura di cosa?”

“ Avevo paura che ti facessero del male conoscendo questo segreto e avevo paura di perderti, perché io non posso perderti sei troppo importante per me ma questo segreto mi lacerava dentro ogni volta che dovevo mentirti”

“ Kara io...”

Ora anche gli occhi di Lena iniziavano a diventare rossi.

“ Ma se mi odi ti capisco, sono anche io una meschina e lurida bugiarda che per egoismo ti ha sempre mentito, è solo che con te potevo essere solo Kara, la semplice e imbranata giornalista, non dovevo reggere il peso del mondo, non dovevo essere perfetta, e mi bastava un tuo sorriso e la giornata di colpo spendeva, essere solo Kara mi faceva sentire umana, mi faceva finalmente sentire come se fossi nel posto giusto al momento giusto e non più l'unica superstite  di un mondo che non esiste più.
Lena non rispondeva, i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime.

“ Ho capito, me ne vado, e scusami ancora per il mio essere così codarda è solo che...ero terrorizzata all'idea di perdere la persona più importante della mia vita e paradossalmente è quello che ho fatto”

Kara si allontanò verso la finestra.
Stava per spiccare il volo quando la voce di Lena la fermò.

“ Kara aspetta!”

La bionda si fermò.

“ Sei una sciocca!”

Lena le corse incontro e iniziò a colpirla sul petto, logicamente a livello fisico non sentiva nulla ma quei colpi arrivavano dritti al suo cuore che le faceva male.

“ Sciocca, sei una sciocca, stupida e idiota”

Lena si fermo, afferrò la ragazza per il bavero e appoggiò la testa contro il suo petto, singhiozzando.
Kara non si aspettava una reazione del genere.
Il profumo di Lena le arrivava dritto al cervello.

“ Lena io....”

“ Credi davvero che ti lascerò volare via da me?”

Kara era immobile con il cuore che le batteva all'impazzata.
Lei era super veloce ma in quell'istante era come se i suoi muscoli fossero di pietra.

“ Lo sapevo, sono mesi ormai che lo so, so che sei Supergirl ma volevo che fossi tu a dirmelo”

“ Lo sapevi?”

Kara non poteva vedere il volto di Lena perché lei era ancora appoggiata al suo petto.

“ Si, l'ho capito il giorno in cui ti sei messa tra me e la raffica dei colpi di quei terroristi.”

“ E come hai fatto?”

“ E' stato facile infondo, quella mattina eri venuta da me ricordi?”

“ Si”

“ Poi uscimmo a pranzo e poi facemmo una passeggiata lungo il fiume, mi dicesti che ti piaceva molto il mio nuovo profumo e così te ne spruzzai un po' poi volevi segnarti il nome ma non avevi un foglio con te, ricordi, ti presi anche in giro perché eri una giornalista che andava in giro senza un blocco per gli appunti, così te lo scrissi sulla mano”

“ Ricordo”

“ Poche ore dopo successe tutto, tu per proteggermi mi abbracciasti e mi facesti scudo, io ero terrorizzata ma percepii distintamente il tuo profumo, era il mio, era quello di Kara, non riuscivo a crederci e per sicurezza quando tutto fu finito feci in modo di guardare la tua mano e li, anche se un po' sbiadito c'era il nome così capii tutto”

“ Ma perché non mi hai mai detto nulla? Non eri arrabbiata con me perché ti avevo mentito?”

“ Oh lo sono stata, per tanto tempo, ma sono una Luthor e so nascondere bene i miei sentimenti ma poi ho capito”

“ Cosa hai capito?”

“ Che ci vuole tanto coraggio per fare quello che hai fatto tu”

“ Non è coraggio, sono invulnerabile, i proiettili non mi avrebbero fatto nulla”

Lena rise.

“ Non quello sciocca, il mantenere il segreto con me, ho capito che lo facevi per proteggermi, chi conosce la tua identità segreta è il bersaglio di tutti i tuoi nemici e ho capito anche che...”

Ci fu un attimo di silenzio.
Kara attese che Lena fosse pronta a continuare.

“ ...ho capito che bisogna essere pronti per rivelare un segreto, c'è un processo interiore in ognuno di noi, perché il rivelare un segreto, un nostro segreto vuol dire rendersi vulnerabili verso l'altra persona e ci vuole tempo per elaborare, ci vuole coraggio per accettare quello che si prova e ci vuole coraggio per accettare poi le conseguenze di quello che stiamo per fare, perché tutto dopo non sarà più come prima, lo so bene come ci si sente.”

“ Lena, io...”

Kara non fece in tempo a dire altro, le labbra di Lena erano sulle sue, il loro tocco era leggero, dolce e morbido.
E lei capì quello che Lena voleva dire, lei le stava rivelando il suo segreto, con tutte le sue paure, le sue insicurezze e con il terrore e la speranza che tutto non sarebbe più stato come prima.
Il segreto che infondo era anche il suo, perché anche lei si era resa conto di volere di più da Lena.
Così Kara rispose al bacio e sentì Lena rilassarsi e sentì distintamente le sue calde lacrime rigargli il volto.
Finalmente erano a casa, l'aliena caduta bambina su un pianeta a lei estraneo, sola, e quasi unica superstite del suo mondo e l'umana orfana e mai veramente accettata dalla sua famiglia, costretta a reggere il peso di quel nome a volte davvero troppo pesante per lei.
Erano diverse, molto diverse, come due pezzi di un puzzle, diversi ma fatti per incastrarsi perfettamente.
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Il coraggio è anche questo.
E' la consapevolezza che l'insuccesso è comunque il frutto di un tentativo, non è l'assenza di paura ma la consapevolezza che c'è qualcosa di più importante della paura. Il vero significato del coraggio è avere paura – e poi, con le ginocchia che tremano e il cuore che batte, fare comunque il salto.

   
 
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