Prompt: Soulmate AU
Numero parole: 500
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“Allora My Lady, hai deciso infine di arrenderti al mio amore?”
Ladybug sospirò, portandosi una mano sul volto di fronte all’ennesimo
flirt di Chat Noir.
“No Chat. Te l’ho già detto, sono innamorata di un altro ragazzo.”
“Ma hai anche detto che non hai idea se i vostri marchi sono gli stessi.
Almeno permettimi di verificare. Sono sicuro che i nostri corrispondano
e-”
“No!” Esclamò Ladybug, arrabbiandosi e facendo arretrare istintivamente
Chat Noir.
“L-Ladybug, io-”
“Lascia che ti chiarisca una volta per tutta cosa ne penso di questa
storia del marchio dell’anima gemella. È solo un modo per costringere
contro la loro volontà due persone a stare insieme, privandoli della
libertà di scelta! E io non ho intenzione di seguire una cosa tanto
barbara!”
“Ma My Lady, il marchio non funziona così!” Protestò l’eroe. “Il marchio
appare su due persone solo se queste sono totalmente compatibili tra di
loro. Non c’è margine di errore!”
“E chi lo dice?”
“Tutti quelli che hanno incontrato la loro anima gemella!”
Ladybug chiuse le mani a pugno. “Beh, io non ho intenzione di seguire tale
destino! Se starò con qualcuno sarà qualcuno che amo liberamente, non
perché uno stupido disegno l’ha deciso per me!”
“E se quella tua cotta avesse il marchio con un’altra ragazza e lo
sapesse? E se fossero fidanzati?!”
Chat si pentì subito di averlo detto.
Bastarono quelle silenziose lacrime sul volto della sua adorata per capire
di essere andato oltre.
“Allora mi starà bene restare da sola. Non voglio andare contro ciò che
penso. Contro ciò che sono.”
“Ma sai anche che così condanni la tua anima gemella?” Domandò Chat. “Sono
serio, Ladybug! Almeno permettimi di verificare se i nostri marchi
corrispondo! Se non sarà così ti prometto che ti lascerò andare! Ma almeno
permettimi di togliermi il dubbio. Ti amo, My Lady. E nulla mi renderebbe
più felice di sapere che sei la mia altra metà. Ma se fosse davvero così e
tu ti rifiuti di confermarlo, allora sia io che te-”
“Non sono la tua anima gemella, Chat Noir.” Lo interruppe lei, girandosi.
“Perché sei così testarda?!” Urlò Chat. “Sai perfettamente che se non
trovi il proprietario del marchio gemello al tuo entro dieci anni, allora
entrambi morirete!”
Ladybug restò in silenzio.
“Da quanto tempo è apparso?” Chiese il ragazzo, calmandosi. “Dimmi almeno
questo, Ladybug.”
L’eroina non si voltò, ma iniziò a prendere il suo yo-yo.
“Tra trenta giorni saranno dieci anni.” Disse infine, facendogli
spalancare gli occhi. “E sì, so perfettamente cosa mi aspetta. Non
preoccuparti, troverò un’altra Ladybug che mi sostituirà. Non lascerò che
tu difenda Parigi da solo.”
E detto ciò saltò giù dal tetto, lanciandosi oltre i palazzi con la sua
arma e lasciando uno sconvolto Chat Noir da solo.
“Un mese… Anche tu hai solo un mese?” Mormorò lui, per poi chiudere le
mani a pugno, mentre i suoi occhi si riempirono di determinazione. “Ora
sono ancora più convinto che sei tu la mia altra metà. E non ti lascerò
distruggerti per niente!”