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Autore: The_Kimo    26/10/2020    2 recensioni
Conosciamo tutti Batman...ma se fosse vissuto 300 anni fa, all'epoca della repubblica dei pirati di Nassau?
Immaginatevi gli iconici cattivi come capitani di ciurme pirata e il signor Wayne come cacciatore di pirati...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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H.M.S. Respect 
La situazione aveva raggiunto uno stallo: gli inglesi, ripresi dalla sorpresa, resistevano alla pressione dell'assalto pirata, ma i morti da entrambe le parti lievitavano ad un ritmo esponenziale. Harvey, in testa ai suoi marinai, tentava di riprendere il controllo del castello di prua, mentre la ragazza bionda sembrava aver preso il comando degli arrembatori, coi quali stava tenendo il fianco sinistro della nave. In quel momento la donna era vicino alla scaletta del boccaporto, intenta a menare la sua mazza su chiunque provasse a salire in coperta per dar manforte all'equipaggio, mentre alcuni dei suoi uomini facevano fuoco su di loro con le pistole. 
Harvey abbattè il calcio della pistola sulla mascella di uno dei pirati più giovani, spezzandogli qualche dente e mandandolo al tappeto, per poi divincolarsi onde riprendere fiato ed osservare la situazione: il mercantile che si era liberato dalla sabbia era vicino, presto li avrebbe raggiunti, e se anche a bordo di esso ci fossero stati altri pirati la situazione sarebbe presto degenerata! Doveva assolutamente riprendere il controllo della nave il prima possibile.
"Armstrong!" Ordinò al comandante dei fanti di marina, "Salga sulla coffa di maestra coi suoi marines! Mi liberi un passaggio! Voglio riuscire a tagliare le cime del bompresso!" 
Il giovane tenente, pallido in viso, si limitò ad annuire, per poi chiamare a sè i pochi soldati che gli rimanevano. 
Il capitano si toccò la giubba: un sorso di brandy gli sarebbe piaciuto in quel momento, ma avrebbe dovuto farne a meno! Si levò il fodero della cutlass dal fianco, in modo da essere più libero nei movimenti, e dopo aver tirato un sospiro corse a prua, dove però i due schieramenti si erano distanziati: il capitano pirata era apparso sulla Respect, ed ora torreggiava in fronte al collega in tutto il suo macabro splendore.
Harvey vide un uomo di un pallore innaturale, coi capelli lunghi tinti di verde e quelle strane cicatrici che allargavano il suo sorriso fino quasi alle orecchie. Era davanti a lui con due massicci coltelli tra le mani...e rideva! Rideva follemente osservando l'operato della sua ciurma, che approfittava della sospensione del combattimento per incidere dei sorrisi sul volto delle vittime. 
Harvey deglutì: quell'uomo doveva avere meno di trent'anni, mentre lui aveva da tempo superato i cinquanta: e sembrava sicuramente molto più in forma di lui, oltre che indubbiamente meno stanco. Lo scontro sarebbe stato molto difficile, ma la situazione sembrava richiederlo. L'invito era abbastanza esplicito!
Il vecchio capitano rinfoderò la pistola ed, armato di sola cutlass, si fece avanti: gli uomini attorno a loro si aprirono ulteriormente; il duello poteva iniziare!
Il pirata rinfoderò una delle sue lame, come per dire che non ne aveva certo bisogno per abbattere il suo nemico, e dopo aver fatto due veloci passi di danza, si alciò all'attacco. Tentò un affondo alla spalla destra di Harvey, che fu però deviato dalla più lunga lama del capitano, che dopo aver fatto un passo indiero cominciò a camminare in circolo, imitato dal suo rivale.
"Lasciatelo dire amico!" Esclamò il pirata notando i movimenti sgraziati dell'ufficiale: diamine se era inquietante la sua voce! "Hai l'eleganza di un ippopotamo sai!" Tra i pirati si levarono alcune risate.
"Se il tuo scopo era farmi ridere, razza di pagliaccio..." Replicò Bullock ansimando "...sappi che non era divertente!" Continuò a camminare per un pò: doveva prendere tempo, solo qualche altro secondo...
Il pirata fece un secondo attacco: roteando come un ballerino assestò un calcio nello stinco di Harvey, mandandolo in ginocchio sul ponte, mentre il coltello gli fece un leggero taglio alla spalla destra. Stava per menare un nuovo affondo, quando fu lui ad essere colpito dall'elsa della cutlass del capitano, che andò ad impattargli sul naso facendoglielo sanguinare.
"Ha ha ha hahahahahahahaha!" La sua risata ora aveva un qualcosa di selvaggio, quasi animalesco. "Bella mossa grassone!" Gli disse allontanandosi di un passo, come per lasciargli la possibilità di rialzarsi. Sembrava essere divertito dal dolore. 
Harvey però non si alzò: osservò invece il cielo e poi, abbassando lo sguardo, sorrise a sua volta: "Grazie pagliaccio!" Disse sospirando per il dolore alla spalla. "Addio!" Ed i marines presenti in coffa fecero fuoco!
Una pallottola fece saltare via il cappello dalla testa del pirata, altre due lo presero di striscio ed una quarta gli bucò uno stivale; Bullock non scoprì mai l'esito degli altri colpi, perchè i suoi uomini, veendo il loro nemico colpito, furono galvanizzati e tornarono alla carica, gettandosi nella mischia urlando come pazzi.
Non fu necessario che Harvey si rialzasse: in ogni caso sarebbe caduto subito dopo, poichè il mercantile nel frattempo era arrivato... ma senza pirati! 
I pochi marinai francesi avevano imbarcato anche i colleghi dell'altra nave arenata, ed assieme avevan liberato lo scafo dalla sabbia. ORa si erano andati a schiantare contro la Joker, spezzandole il bompresso e mandandola ad adagiarsi contro la Respect. I pirati, vedendosi in minoranza, iniziarono a saltare a bordo della propria nave, e pochi minuti dopo, questa stava volgendo la poppa alla fiancata di dritta della fregata...e fu allora che mise in batteria le carronate!
Due enormi pezzi corti caricati a mitraglia fecero fuoco, seminando ulteriore morte e sangue sul ponte del legno inglese, che si trovò da quel momento avvolto in un silenzio macabro, interrotto soltanto dai lamenti dei feriti. 
Harvey attese un altro minuto e si rimise in piedi. La sua nave era salva quindi...beh, per modo di dire!
Osservò la Joker intenta ad allontanarsi: a bordo non vide più di una quarantina di persone rimaste in piedi, ma il pazzo era ancora là! Vivo ed intento a sconquassarsi dalle risate, scimmiottando un saluto militare in direzione del suo avversario.
"Sta bene capitano?" Domandò il signor Coningsby, un guardiamarina di tredici anni col braccio destro che penzolava inerte sul fianco.
"Meglio di lei di sicuro Coningby!" Replicò il comandante massaggiandosi la palla ferita. "Scenda subito in infermeria! Non vorrei che le dovessero amputare quel braccio!" 
"Aye aye sir!" Obbedì il ragazzino: delle profonde lacrime gli rigavano le guance, ma sembrava sforzarsi di trattenerle. 
"Capitano!" Un urlo proveniente dal castello di prua lo portò ad osservare due marinai che indicavano lo scafo a prua. 
"Che succede?" Domandò avvicinandosi loro. "Imbarchiamo altra acqua?"
"Nossignore!" Rispose uno di loro mostrando al suo superiore la scena. "Credo solo che il nostro amico abbia dimenticato qualcosa!"
Ad Harvey sfuggì un sorriso: con le gambe ingarbugliate in delle cime spezzate, appesa al mascone di dritta c'era una donna bionda, che stava ridacchiando in preda ad una specie di folle ilarità. Magari il pazzo gli era sfuggito ed aveva dimostrato di essere molto più abile di lui, questo era vero...ma aveva perso la sua puttana.
"Portate quella bagascia nella cella!" Ordinò lasciando cadere la cutlass sul ponte insanguinato. "Se non altro, tra la corvetta e lei, non torneremo a casa a mani vuote!"
   
 
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