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Autore: Angel TR    28/10/2020    1 recensioni
[The Scum Villain Self Saving System]
But no can, no bb...
Raccolta non seria incentrata su Shen Qingqiu e Luo Binghe in situazioni improbabili.
Partecipa alle seguenti Challenge:
Portatrici di Fandom Nascosti indetta da Marika Ciarrocchi/Angel Cruelty su efp
Things You Said indetta da Juriaka su efp
Just stop for a minute and smile indetta da Soul_Shine su efp
"Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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38. "Prima sbarazzati di quella cosa, grazie!"
39. "Me l'avevi promesso!"
40. "È la quinta volta che me lo chiedi."
41. "Vieni a darmi una mano!"


Vietato fare la damigella in pericolo

Luo Binghe sprizzava gioia da tutti i pori mentre sgambettava verso la stanza del suo Shizun, tra le mani un vassoio sul quale campeggiava il suo congee preferito. Sapeva che probabilmente i suoi sentimenti erano sciocchi e infantili e il suo Shizun era una persona intoccabile, irraggiungibile, troppo perbene per poter anche solo prendere in considerazione i suoi sentimenti. A volte, Luo Binghe si sentiva ancora un discepolo di appena otto anni che a stento riusciva a toccare il lembo delle vesti di quel maestro etereo.

Ma di anni ora non ne ho più otto, cercò di incoraggiarsi Binghe, per darsi forza. E il mio Shizun l'ho superato, anche se di poco.

Il solo ricordo degli occhi da fenice del suo maestro al suo stesso livello gli scatenò un brivido lungo la spina dorsale e quasi andò a sbattere contro la porta della stanza di Shen Qingqiu. Aveva sollevato il pugno per bussare quando udì una voce agitata esclamare: «No!»
Luo Binghe si tese: era Shizun! Cos'era successo? Perché era così esagitato?

«Shidi, è la quinta volta che me lo chiedi. Non voglio farlo, smettila» continuò Shen Qingqiu. Dal tono di voce, sembrava tremendamente imbarazzato.

Appena Luo Binghe seppe chi era l'interlocutore, il cuore gli perse un battito. Liu QingGe… il suo acerrimo rivale. D'accordo, è bello e forte… ma non quanto me. E io sono anche più giovane!, protestò silenziosamente tra sé e sé. Quando quel pensiero fu formulato, Binghe se ne pentì un po'. Liu QingGe era un grande aiuto per il suo Shizun e spesso l'aveva tolto dai guai quando Binghe non era presente. D'altronde… quello era esattamente il motivo per cui la sua gelosia aveva ragione di esistere.

Dalla stanza, giunse finalmente la voce appena alterata dell'imputato. «Me l'avevi promesso!»

Un sospiro di sconfitta. «E va bene» acconsentì Shen Qingqiu. «Mi spoglio. Prima, però, metti via quella cosa!» aggiunse, quasi spaventato.

Mi spoglio!? Quella cosa!?

La mente di Luo Binghe si svuotò del tutto e il vassoio gli cadde dalle mani. La ciotola si ruppe in mille frantumi, il contenuto si sparse sul pavimento, allargandosi a macchia d'olio. Il sorriso sul suo volto sfiorì come una rosa che avevano dimenticato di annaffiare. Luo Binghe non aveva nessuna esperienza ma persino un novellino come lui riusciva a cogliere le implicazioni di quello scabroso scambio di battute.

Il suo amato Shizun lo stava tradendo.

In realtà, tecnicamente non poteva tradirlo visto che non stavano insieme ma sinceramente a chi interessavano quei dettagli! Luo Binghe si sentì amaramente tradito, come se il suo cuore fosse stato trafitto da una spada. Senza pensare alle conseguenze, buttandosi a peso morto sfondò la porta. «Shizun!» chiamò, come un cucciolo di tigre ferito.

La scena che si presentò sotto i suoi occhi lo lasciò di stucco.

Shen Qingqiu, le pallide spalle scoperte, indietreggiava con le mani parate davanti a sé per bloccare la micidiale avanzata di Liu QingGe il quale teneva tra le mani nascoste dietro la schiena… una sanguisuga!? Luo Binghe spalancò la bocca.
Due teste si voltarono a guardarlo.

«Binghe, che ci fai qui?» sbottò Shen Qingqiu, atterrito. Tentò malamente di coprirsi le spalle, come una timida fanciulla. «Non guardare!» lo rimproverò. Nonostante fosse un uomo di tutto rispetto, in quel momento aveva tutta l'aria di un un bambino colto di sorpresa con le mani nella marmellata.

Dalle labbra di Liu QingGe scappò un ghigno. Ecco, lui non sembrava per niente imbarazzato, per esempio. «Binghe, vieni a darmi una mano. Ti sto offrendo un'opportunità che non puoi rifiutare, ascoltami bene… blocca il tuo Shizun tra le braccia» lo invitò, tentatore come un bellissimo diavolo. «Shixiong, sta' tranquillo, non ti succederà niente» promise, rivelando finalmente la temibile sanguisuga nascosta. Il ghigno sul suo volto si allargò.

Sul viso di Shen Qingqiu si dipinse un'espressione di puro orrore. «Binghe, non farlo, salvami da quella cosa!» urlò, scagliandosi letteralmente tra le braccia del suo discepolo.

Il suo corpo si immobilizzò. Che sogno! Che redenzione! Luo Binghe non poteva crederci: il suo amato maestro chiedeva protezione proprio a lui! Era il suo momento per redimersi e guadagnarsi tutta la sua fiducia. Schiarendosi la gola, avvolse le braccia attorno al corpo scattante di Shen Qingqiu e professò eroicamente: «Ti salvo io, Shizun!»

Ma Shen Qingqiu si divincolò dalla presa e gli rivolse uno sguardo stralunato, nemmeno avesse visto un fantasma. Doveva avere la febbre perché le sue guance erano rosse come due mele. «Santo Buddha, no! Non posso cedere!» esclamò, la voce stridula. «Questo maestro accetta la sanguisuga» affermò tremulamente.
Sotto gli occhi increduli di Luo Binghe e quelli divertiti di Liu QingGe, il posato maestro Shen Qingqiu si gettò sulla sanguisuga che dimenava allegramente la propria codina, felice di infliggergli quella punizione meritata.


N/D: Binghe troppo insicuro di sé per capire ahahahha

  
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