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Autore: terryoscar    28/10/2020    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
Piccolo prologo di Avventura sulle Alpi, come ha fatto il nostro generale a decidere che Andrè è l'uomo giusto per Oscar?
Cosa è accaduto dopo lo strappo della camicia?
Ecco .... qui troverete le risposte!
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Rientro alla villa
 
Oscar ed io abbiamo ballato per tutta la sera. Adesso siamo nella nostra camera, si avvicina ai suoi vestiti che sono appoggiati alla spalliera della sedia davanti al fuoco e mormora: "Non ci voleva, sono ancora bagnati! Sarò costretta a indossare una delle camicie che sono nel cassetto."
Guardo Oscar, è imbronciata e schifata all’idea di mettere ancora qualcosa di femminile. Però è così bella …. Vorrei davvero che questo momento durasse ancora un po’!
"Dai Oscar!! Non è un supplizio!! E poi .... sei così bella!"
"André possibile che un semplice abito possa rendere belli? E poi sono sempre io!"
"Tu sei sempre bella. Però mi piace vederti così!! E mi è piaciuto ballare con la mia .... sorellina!!"
"Cosa fai, adesso ricominci? Tanto me l'hai detto in mille modi che non mi consideri tua sorella ma ... insomma i tuoi sentimenti vanno aldilà dell'affetto fraterno..."
"Certo. Ma tu dici che per te sono come un fratello .... per cui mi adatto alle tue volontà!!"
Lo guardo dritto negli occhi e ribatto: "A quanto pare non ti è passata la voglia di scherzare, vero André?"
"Assolutamente no,mia cara sorellina!! Perché dovrebbe passarmi? Uhm .... piuttosto .... dove dormirò io?"Domando guardandomi in torno. Nella stanza c’è un solo letto, ampio certo, ma è uno solo!
"Dove ti pare. L'importanteè che non osi più abbracciarmi!"
"Oscar....." dico in un sussurro. "Quindi posso dormire con te?!!" Aggiungo sorridendo.
"NO."
"No?!! Ma ... non vorrai farmi dormire a terra!!! Ti prego Oscar ...."
"A terra? Ma non c'è una poltrona?” dico guardandomi intorno.
"Si ... ma ... è piccola!!! Guarda .... non ci sto!!"
"Accidenti Grandièr!! Possibile che tu riesca sempre ad averla vinta? E sia! Dormirai con me ma dovrai metterti all'estremità del letto, intesi?!!"
"Intesi!!! Non ti sfiorerò neppure!! Promesso!!!" Rispondo sorridendo.
Inarco le sopracciglia e ribatto: "La tua risatina non mi piace affatto. Ti avverto ... guai ... altrimenti ti prendo a fil di spada!"
“No no .... stai tranquilla!! Io resterò nel mio angolino!!! Se però fossi tu ad abbracciarmi ......"
Avanzo d'istinto, gli punto il dito contro e digrigno: "Bada Grandièr! Ricordati, non siamo più fratello e sorella ma un uomo e una donna."
"Ah ..... quindi lo ammetti!!"
"Ammettere cosa?"
"Che sei una donna ovviamente!!! E che non sono tuo fratello!!!"
Spalanco gli occhi, le parole di André mi prendono alla sprovvista, sussurro: "Ma cosa dici ..."
"Dico solo quello che hai detto tu prima!! Su forza, è ora di andare a dormire!!"
“Maledizione! Tu ... tu hai il potere di confondermi!" dico rovistando tra i cassetti. "Spero di trovare una camicia adatta a me! ... "Tiro fuori una delle tante. "No. Questa non va bene, è tutta pizzi e merletti ..."
"Su su .... non fare così!! Tanto sarai coperta dalle lenzuola!!! Ah ahahah!"
"Grunt.... SMETTILA!"
"Su su ... credo che quella camicia ti starà benissimo, come il vestito che hai indosso."
“ANDRE'!!!
"Si, lo so che mi chiamo André!! E comunque non troverai nulla di maschile!! Ti ricordo che questa è la stanza di una signorina della casa ...."
"Appunto! E queste camice sono tutte ...così … così … provocanti."
"A me sembrano tutte così.....sensuali!!!" dico immaginando una di queste camice addosso ad Oscar.
“André, ti proibisco di parlarmi in questo modo e soprattutto di guardarmi come mi stai guardando."
"E.. come ti starei guardando?!!"
"Oh cielo! Ma perché ho deciso di portarti dietro?!!! Avrei dovuto lasciarti in balia degli interrogatori di mio padre!"
"Semplice....perché ci tieni a me!!"
"Certo! Non potevo averti sulla mia coscienza, visto che mio padre è disposto a tutto! André, appena torneremo alla villa, dovremo chiarire ogni cosa. E TU dovrai parlare chiaramente con mio padre. Quindi sii serio."
"Parlare chiaramente? Quindi .... secondo te dovrei andare da tuo padre e chiedergli la tua mano ufficialmente?" dico cercando di restare serio. “Già mi immagino la scena, il Generale che urla: "Il Rango!” Già, io non sono nobile ... non posso aspirare a tanto!”
"Ma cosa stai dicendo!! L'ultimo dei problemi è il rango e l'approvazione di mio padre, il punto non è questo ma un altro ... come pretendi che io ti sposi?! Dimentichi che vengo fuori da una ... maledetta delusione ..."
"E cosa c'è di meglio di un uomo che ti ama sinceramente per dimenticare un imbecille che non sa vedere oltre il proprio naso?!!" rispondo deciso mentre osservo Oscar stropicciare una povera camicia da notte, colpevole solo di essere in pizzo e molto sensuale.
"Imbecille! ... Si, Fersen è un maledetto imbecille!"
"Ecco .... allora ho ragione io. Io sono perfetto per farti dimenticare quell'altro ... peccato solo che non ho i suoi titoli ...."
"Ancora con questa storia?! André, lo sai che non ho mai fatto differenze di classi sociali!"
"Quindi ... io ti vado bene così come sono? Perfetto!!! Niente più sorellina, tornerai ad essere la mia adorata mogliettina!!!"
"FINISCILA!!! La tua è una congiura o cosa?!"
"Il mio è amore, Oscar. Solo amore. Su ... ora infilati una bella camicia da notte e andiamo a riposare!" dico mentre inizio a sfilare gli stivali, seduto sul bordo del letto.
"Forse è meglio!" dico afferrando la camicia tutta merletti e pizzi. Entro in bagno e mi rendo conto che non posso slacciarmi il bustino da sola. "Accidenti, sarò costretta a chiederlo ad André! ... Uff ..." esco dalla toilette e dico: "André,ho un piccolo problema, devi aiutarmi!"
"Aiutarti .... a fare cosa Oscar?!"
"A ... spogliarmi ... ehm .. intendevo dire ... si insomma aiutami a slacciare il bustino!"
 
Sorrido alle parole di Oscar, come vorrei poterla spogliare davvero, assaporare la sua pelle, posare le mie labbra sulle sue spalle, baciare quella piccola cicatrice che ha sul fianco destro, e quella sul braccio sinistro.
"Certo Oscar, girati, ci penso io a slacciartelo!"
Mi giro appena e ribatto: "Ti proibisco di guardarmi in quel modo!"
"E .... in che modo ti starei guardando, sentiamo un po'!"
"Come ... come ... come se fossi tua moglie."
"Uhm ... " chiudo per un attimo gli occhi, le parole di Oscar mi emozionano, il suo profumo mi fa girare la testa. "Vorrei davvero che tu lo fossi, Oscar.”
 
 Le mie dita iniziano a slacciate il corsetto, prima il nodino che lo tiene stretto, poi passo un dito in un occhiello per sfilare il nastrino bianco, poi passo a quello successivo, piano piano. Non mi capiterà mai più una simile occasione ed io voglio assaporarla tutta, per ricordarla per sempre.
 
Sono perplessa per le parole di André, sussurro: "Vorresti davvero che lo fossi?"
"Si Oscar. Non intendo negarlo. Io ti amo, come si ama una donna. Perchè io vedo la donna che sei, la bellissima donna che c'è sotto l'uniforme che indossi tutti i giorni. L'ho sempre vista, credimi!"
"Hai finito di slacciare il vestito?”
"Si ... certo …" dico un poco mesto, avrei voluto metterci di più, sentire la sua pelle sotto alle mie dita. Invece ..... è durato tutto troppo poco. Ma lo ricorderò per sempre.
Mi giro appena, guardo André e dico: "André, non avrei mai immaginato che tu un giorno mi avresti amata. Sarebbe bello se io un giorno ti vedessi in modo diverso ma non è, e non sarà, così! ... Bene, meglio andare a dormire, sai ballare quelle strane danze mi hanno stancata, però ammetto di essermi divertita! Ah ahah ... ora vado a cambiarmi!"
"Si certo .... io .... ti aspetto ... intanto mi spoglio e mi infilo nel letto".
"Meglio che tu mi preceda!" rispondo entrando nella toilette.
"Certo …" rispondo mentre Oscar scompare dietro la porta. Faccio un bel respiro e mi sfilo gli abiti, rimanendo solo con le culottes addosso. Ripiego per bene la camicia ed il gilet, appoggio la giacca sulla sedia. Spero che i miei abiti si asciughino per domani mattina, questi sono un poco troppo grandi! Poi sposto le lenzuola e mi infilo nel letto. Fuori piove a dirotto, sento l'acqua cadere a terra.
 
 
Mi libero in tutta fretta dell'abito per indossare la camicia, mi guardo allo specchio e con sconforto dico: "Oh no! Ma questa camicia è davvero di un’indecenza unica! ... Come farò ad uscire da qui senza che André mi guardi?!" faccio capolino dalla porta. "André, sei a letto?"
"Si, certo Oscar, su forza, vieni qui! Fa freddo!" dico deciso mentre vedo la sua testolina bionda spuntare fuori dalla toilette.
"Anch'io ho freddo però ... André, girati dall'altra parte, non devi guardarmi!"
"Ma perchè? Su dai ... non essere timida!!! Cosa vuoi che sia, indossare una camicia da notte!!"
"André, fa come ti dico e voltati!"
"Uffa!!! Certo che sei proprio difficile! Muoviti o prenderai freddo!" dico sistemandomi meglio sul cuscino, appoggiato alla testiera del letto, con le braccia dietro alla testa.
"Se non ti volti dall'altra parte dormirò nella toilette. Forza, girati!"
"E va bene, fatto. Ora puoi uscire!" rispondo scocciato. Tanto ti vedrò ugualmente, mia cara Oscar!
Percorro in punta di piedi la stanza, mi avvicino al mio posto e dico: "Ma adesso mi guarderai comunque! André chiudi gli occhi!"
"Uffa .... e va bene! Fatto!" dico sorridendo ... tanto ti ho vista riflessa nello specchio, mia bellissima Oscar. Questa camicia così sottile, con il pizzo sul petto, mi lascia senza fiato.
Alzo le coperte e ribatto: "Ti dirò io quando potrai riaprirli!" mi sistemo e mi copro fino al naso. "Ecco fatto! Adesso puoi."
"Grazie Oscar, come sei gentile!" poi la osservo meglio e dico: "Hai freddo? Vuoi che metta altra legna nel camino?"
"No, grazie, Va bene così! … Accidenti! Ma che camicie inutili usano queste donne. Riscaldano molto poco!"
"Oscar ... se hai freddo .... metto della legna ... oppure ... potrei abbracciarti!"
"Ma cosa dici?!! Ma no! ...  Brr ... che freddo!"
"Ecco .... fatti abbracciare, così ti scaldi. Non vorrai prenderti un malanno! Su forza! Abbiamo dormito tante volte abbracciati!"
"Ma cosa fai?!"
"Ti scaldo, tu hai freddo .... quindi!" dico abbracciandola un poco.
"Ma ecco ... io .... André, non farti strane idee in testa."
"Nessuna strana idea, tranquilla. Prometto che starò buono buono ..... voglio solo scaldarti!"
"Lo spero per te." rispondo prima di addormentarmi.
 
Vedo Oscar chiudere gli occhi, piano piano il suo respiro si fa regolare. La osservo mentre si rilassa e si addormenta. Quanto è bella, così dolce ed indifesa, arresa a me.
 
 
E' notte fonda, il fragore di un tuono mi sveglia. Mi accorgo che André mi stringe ancora a sé. Ammetto di sentirmi bene abbracciata a lui, vedo le sue mani calde avvolgermi, sorrido ma poi sussurro: "André! ... André! ... Su dai André adesso fatti un poco più là! ... Non riesco a muovermi!"
"Uhm.....sonno.....shhh .... dormi Oscar" rispondo d'istinto mentre stringo più forte il mio sogno. Perché di sicuro sto sognando!!!
"André ... ti prego! ... Non voglio essere cattiva con te ma non riesco a muovermi!"
 
Poso un piccolo bacio sulla capigliatura bionda, profumata. Allargo un poco la stretta sul mio sogno, mi sistemo meglio nel letto e affondo il viso nel profumo di rose. Uhm....che sogno!!!
 
"Accidenti Grandièr, è forse una scusa per abbracciarmi?"
"Shhh....anche nei miei sogni protesti?!!!"
"Ma non stai sognando! André ti prego ho dolori dappertutto!"
Apro gli occhi, sobbalzo sorpreso. "Scusami Oscar .... io .... non volevo!!" dico amareggiato.
"Tranquillo, non è successo nulla!" rispondo liberandomi dalla stretta. "Però debbo ammettere che stavo decisamente meglio, ero al caldo."
"Allora torna qui!! Sistemati sul mio petto." dico allegro. Stava meglio tra le mie braccia!!
"Scherzi vero?!"
"No. Perché dovrei?"
"Perché fino a poco fa mi hai ribadito che ... mi ami ... ed io ... Oh ti prego André, basta, non confondermi!"
"Oscar....tu hai detto che stavi più al caldo tra le mie braccia! Quindi sistemati qui!! Forza!"
Mi alzo dal letto senza pensarci e mi avvicino al camino. "Spero che i miei vestiti siano asciutti, questa roba non riscalda! ... Ops ... la camicia è trasparente!" Mi giro di scatto, continuo: "Non guardarmi! Chiudi gli occhi!"
"Oscar!!! Ormai ti ho vista. Aspetta che metto qualche altro legno nel camino." dico scendendo dal letto.
"No, ma sei matto?!! Chiudi gli occhi!"
“Oscar…smettila. Sei bellissima!!!" La osservo per bene, la camicia da notte lascia ben poco spazio alla fantasia. È così sottile che attraverso la luce del fuoco riesco a distinguere chiaramente tutte le sue forme. E lei è così bella ….. anzi di più! Se solo fosse mia ……
 
Mi avvicino al camino, prendo un ciocco di legno e lo metto tra le fiamme.
 
"Brrr fa davvero freddo!!!"
"Certo che hai una gran faccia tosta! “dico afferrando una coperta dal letto per mettermela sulle spalle.
"Torniamo a letto, abbracciati. Così starai più al caldo."
"Oh ma ... André io ..."
"Tu cosa?"
"Nulla! Anzi tutto. Dimmi André, qual è il tuo fine?"
"Evitarti un raffreddore!!"
"Ne sei davvero sicuro? Dico ... tu .. tu ..."
"Io io ..... cosa?"
"Niente ... tanto con te è tutto inutile!" mi avvicino al camino, con una mano tocco la mia biancheria intima e sussurro: "Finalmente almeno questi sono asciutti! ... Vado a metterli."
"Va bene. Ti aspetto qui!!! Pronto a scaldarti!! Vuoi fidarti di me?!"
"Certo che mi fido di te, che discorsi!" dico entrando nella toilette.
 
Certo che Oscar è proprio stana questa sera! Bah ... certe volte non la capisco. Beh, mentre la aspetto mi sistemo nel letto ...... non vorrei che si raffreddasse!!
 
 
Indosso la biancheria intima, sussurro: "Però non posso certo uscire così, devo indossare nuovamente questo straccetto trasparente! .. Per lo meno sono più coperta." esco dalla toilette e a gran voce dico: "André, chiudi gli occhi!"
"Ancora Oscar!! Dai su .... dici di essere un maschio ..... cosa cambia se ti vedo!!"
"COME!!! Ehi ma stai scherzando?!!! Ti piace infierire vero?"
"No ... ti sto solo assecondando. Hai detto che vuoi vivere come un uomo? E allora non devi vergognarti, soprattutto con me!"
Arriccio il naso, a passo marziale raggiungo il letto e infilandomi ribatto: "Certo, hai ragione! Infondo se mi hai vista mezza nuda prima adesso non dovrebbe impressionarmi visto che sotto questa dannata camicia indosso la biancheria intima!"
"Ecco ..... appunto. Su vieni qui, così ti scaldo!" rispondo allargando le braccia, pronto ad accoglierla.
"Smettila! Spostati! Fammi posto!"
"Oscar ..... ma non puoi occupare tutto il letto!!! Ehi ....."
"Ricordarti che dal momento che ti sei arruolato nei soldati della guardia, IO sono il tuo comandante, quindi obbedisci e spostati!"
"Ma io adesso non sono in servizio! Quindi resto qui. Piuttosto, mettiti stretta a me così starai più al caldo!"
"Ti ringrazio ma sto bene!"
"Sicura?!! Beh .... se cambi idea io sono qui. Buona notte Oscar! Dormi bene!" rispondo tirando su per bene le coperte. “Fa proprio freddo questa notte .... e piove a dirotto!”
Annuisco poi sussurro: "André ... mi dispiace ..."
"Ti dispiace ... cosa?" domando con voce bassa, titubante.
"Che tu stia soffrendo a causa mia ..."
"Oh ... grazie, per la comprensione. Ma non è colpa tua. Io non posso smettere di amarti, nè posso pretendere che tu possa ricambiare i miei sentimenti. Mi sta bene così, Oscar. Vederti, starti vicino. Ma ti prego, non sprecare la tua vita, non buttarla via!"
"Davvero pensi che io stia buttando via la mia vita?"
"Stai inseguendo un sogno che non è il tuo. Stai vivendo la vita che tuo padre ti ha imposto. Ma tu Oscar, cosa vuoi veramente? Te lo sei mai chiesto?"
"Io ... non lo so André, sono tanto confusa. Vedi ... forse in cuor mio desideravo una vita normale come tutte le altre donne ma ... al fianco di Fersen ..."
"Fersen? Oscar .... l'amante della Regina! L'uomo più richiesto e più sperimentato, passami il termine, di tutta Versailles. Infedele di natura. Davvero .... come puoi volere uno come lui?" domando sconsolato.
"Non posso negare che sia come dici ma i sentimenti sono incontrollabili ... spero di strapparmelo dal cuore quanto prima ... desidero dimenticare ..."
"Dimenticherai ..... perchè non puoi davvero averlo amato, lui non ti merita, credimi! Ed ora vieni qui sorellina, così stai al caldo, e riposa."
Sento le lacrime salire, mi rifugio tra le sue braccia e sussurro: "Grazie André!"
"Sh .... vieni qui e dormi. Con me sei al sicuro!" dico stringendo un poco Oscar a me. E' così bella, vorrei solo che fosse felice. Amare significa volere la felicità del proprio amore più della propria.
"Devo essere impazzita se mi lascio abbracciare da un uomo che mi ama ed io invece, lo considero semplicemente un fratello ..."
“Dormi Oscar ... buona notte ..."
“Buona notte André ... a domani..." sussurro prima di addormentarmi mentre fuori i tuoni imperversano.
 
 
 
I primi raggi del sole entrano nella stanza e disturbano il mio riposo. Certo che ho dormito proprio bene questa notte .... uhm .... però che strano ... ho come la sensazione di essere dove non dovrei. Apro gli occhi e vedo Andrè dormire beato, ed io sono appoggiata su di lui, al caldo. Non glielo dirò mai .... ma erano mesi che non dormivo così bene. Con Andrè mi sento a casa, è questa la verità.
Mi muovo piano per non svegliarlo, esco dal letto facendo attenzione a non scoprirlo, ravvivo un poco il fuoco ed afferro i miei abiti. Per fortuna sono finalmente asciutti. Do un ultimo sguardo al mio amico ed entro nella toilette per vestirmi.
 
 
Allungo il braccio, Oscar non è acanto a me, apro gli occhi e sussurro: "Che assurdità, dormire con una donna che non mi appartiene. Solo a me può succedere una cosa simile!"
 
 
Mi controllo nello specchio, sono pronta, ben vestita, lavata e profumata. Apro la porta, esco dalla toilette e vedo Andrè che si stiracchia e brontola qualcosa.
 
"Buongiorno pigrone! Hai dormito bene?!"
"Mai così bene in vita mia! Oscar, vado di sotto per far preparare la colazione. Vuoi che la portino qui?" dico lasciando il letto. Mi avvicino al fuoco e afferro i miei vestiti. "Era ora che si asciugassero! ... Allora Oscar, dove vuoi fare colazione?"
"Uhm ... non saprei, tu hai preferenze?"
"Nessuna. Oscar cosa intendi fare? Vuoi tornare alla villa?"
"Beh ... direi che è ora di spiegare a mio padre che è tutto un equivoco. Vorrei finire questa licenza in tranquillità!"
"Certo ... il Generale ha il diritto di sapere che è tutto uno scherzo. Ma tu credi che ci lascerà tranquilli? Sai, lui si è messo in testa che io debba conquistarti, vuole che ci sposiamo."
"E tu fingi di assecondarlo, così ci lascia in pace! Potresti dirgli che mi stai corteggiando .... così potremmo stare un poco tranquilli e goderci la licenza tra cavalcate, duelli, passeggiate ed altri passatempi!" rispondo sorridendo.
"Come vuoi, ma non credo che ci crederà."
"Tu provaci ... tanto non abbiamo nulla da perdere! Ma vedi di non regalarmi ventagli, fazzoletti o altre porcherie simili!!"
"Ah ahahah ... sinceramente non mi è passato nemmeno per la testa! Ahahah ... Ti regalerò una pistola, uno stiletto, una spada magari! Ah ahah ... anche se ... mi piacerebbe tanto donarti un abito elegante ... azzurro come i tuoi occhi, sono certo che saresti bellissima!"
"Solo se è un abito maschile!" rispondo sorridendo.
 
 Questi gironi ci hanno fatto bene. Nulla sarà più come prima, è vero, ma ho ritrovato il mio amico Andrè.
 
"... Si, certo ... un abito maschile! ... Dai, forse è meglio andare di sotto per la colazione!" dico spalancando la porta.
"Va bene ... ma prima vestiti!! Ih ihih …"
"Cosa! ... Ahahahahah ... accidenti Oscar! Mi hai accecato con la tua bellezza e non mi sono reso conto che indosso la camicia! Ah ahahah ..."
"Ah ahahahahahah!! Muoviti e smettila di ridere così! ah ahahahah …"
"Agli ordini comandante! Ah ahah ..."
 
 
 
 
Dopo avere fatto colazione ci avviamo verso la villa, oggi è una bella giornata soleggiata, l'aria frizzante del mattino si fa sentire.
Appena varchiamo il cancello dico: "Oscar, che Dio ci assista!"
"Su su .... cosa sarà mai!! Il peggio lo dovrai affrontare in caserma .... sai mi hanno detto che il tuo comandante è ferreo, intransigente e molto ma molto esigente!"
"Jarjayes ... un nome che ho sentito nominare! .. Purtroppo gira voce che sia un terribile comandante. Povero me! Ah ahah ..."
“E smettila! Ah ahah …”
 
 
Mi affaccio dal balcone della mia stanza, vedo entrare quei due ...... argh. "Oscar! Andrè!!! Vi voglio subito nel salotto!!! ACCIDENTI A VOI!!!"
 
"Sentito soldato Grandièr! Su, andiamo a rapporto dal Generale! Ih ih ..."
"Si .... e speriamo che non ci passi a fil di spada!"
"Speriamo ..."
 
 
Entriamo nel salottino, troviamo mio padre tutto fiero ed impettito ad attenderci, con mia madre al suo fianco.
“Augustin per favore, controllati!”
“Marguerite, ti prego, so cosa dire a questi due sciagurati. Allora, esigo delle spiegazioni. Dove siete stati, cosa avete fatto e soprattutto .... cosa siete diventati?!" dico con tono deciso, forte.
"Padre ..."
Scusami Oscar, meglio che sia io a chiarire con tuo padre!"
"A me basta che parli uno di voi due! Forza! Veloci!"
"Signore, è stato un malinteso. Tutto è cominciato come per un gioco, vedete, Nicolas ha pensato che Oscar ed io fossimo marito e moglie ..."
"Uhm .... quindi ...... vai avanti e racconta"
"Ed io gliel’ho lasciato credere solo per fare un dispetto ad Oscar, perché durante il viaggio abbiamo discusso. Ecco, questa è la sacrosanta verità, lo giuro!"
"Quindi non vi siete sposati?!"
"No, Signore. Era tutto uno scherzo."
“E mia figlia non è in stato interessante?"
“Augustin ma che domande sono?! Ma non hai sentito André?! Ha appena detto che era solo uno scherzo.”
“Marguerite, certo che ho sentito ma un conto è non essersi sposati e un altro è … è … si, insomma … un altro è avere una relazione.”
“AUGUSTIN!!”
“Augustin un bel niente! .. Su avanti André, rispondi!”
“Ma certo che no! L'ho detto solo per indispettirla."
"Quindi voi due non avete fatto nulla di .... di ...... uhm ... come dire ....."
“Nulla Signore!” la guardo negli occhi e ribatto: "Ciò che ci ha sempre uniti, è stato un profondo affetto, nulla di più!"
"Nulla di più? Niente piccolo Jarjayes in arrivo? Niente ...... " dico scrutando per bene mia figlia e Andrè.
"Padre, forse non avete ascoltato le parole di André?!"
"Si, certo che ho ascoltato. Quindi tu .... sei ancora come deve essere ogni donna non sposata?!"
“E no, questo è davvero troppo! ORA BASTA! Padre, se continuerete a dire sciocchezze, lascerò immediatamente la villa!"
 
Scruto con attenzione Oscar e Andrè, li osservo per bene, temo proprio che non stiano mentendo.
 
"Oscar, lasciaci soli per favore. Devo parlare con Andrè!"
"Ma padre ..."
“Augustin …”
“Vai, vai anche tu cara! Vai con tua figlia! Adesso debbo parlare da uomo a uomo con il nostro André.”
“Ma Augustin …”
"Ma niente .... su vai vai!"
"E va bene!" dico lasciando la stanza con mia figlia.
Mia madre ed io rimaniamo sole, dico: “Madre, mio padre credo che abbia davvero perso il senno.”
“Ti prego Oscar, ormai tuo padre è fuori controllo, meglio assecondarlo per non inasprirlo.”
“Ma Madre, Vi rendete conto delle sue parole offensive?”
“Certo che me ne rendo conto, ma dimmi … cosa possiamo farci? Lui è fatto così, dobbiamo sopportarlo.”
“Madre, io di certo non posseggo la Vostra pazienza…”
“Lo so, sei identica a lui! .. Su cara, meglio andare!” dico portandola via  per un braccio. “Raccontami, dove siete stati, tu e André?”
“In una taverna a mangiare e ballare per quasi tutta la sera.”
“Dici davvero Oscar?! Oh ma che bello! Ma è vero ciò che si dice?”
“A proposito di cosa?”
“Che i balli d’osteria siano divertenti?”
“Beh … ammetto che ci siamo divertiti.”
“Oh Oscar, sai, mi piacerebbe un giorno, dare un ballo a palazzo Jarjayes e sperimentare quel genere di danze.”
“Dite davvero Madre?”
“Certo!”
“Oh Madre! Ah ah ah ah …”
“Ah ah ah ah …”
 
 
Scruto per bene Andrè, dico: “Ora che siamo rimasti soli potremo fare un bel discorso tra uomini ed ora vedi di raccontarmi tutto, dal principio!"
"Ma Signore, Vi assicuro che ho detto tutto!"
"Dove siete stati in questi giorni?!"
"Come dove? Ma in viaggio!"
"Ieri, dove siete stati. Dove avete passato la notte. Muoviti, devo sapere tutto!"
“In una taverna, mi sembra ovvio!"
"Uhm .... e ... avete dormito in due stanze?"
"Si ... certo Signore ... abbiamo dormito in stanze diverse."
"Bene. Ora figliolo siediti. Ed ascoltami!" dico accomodandomi sulla poltrona.
"Cosa volete che Vi dica?"
"Nulla. Tu adesso mi devi ascoltare. Io ho grandi aspettative su di te ragazzo. Capirai bene che Oscar, data la sua condizione di .... femmina, necessita di un uomo per portare avanti il nome della mia famiglia …"
"Signore, Vi prego! Oscar non mi ama e non ha alcuna intenzione di sposarsi, ne con me e ne con nessuno."
"Non ti ama ora .... ma potrebbe amarti domani. Quindi Andrè dovrai utilizzare i giorni della licenza per farla innamorare di te. Andrè, ti ordino di corteggiarla! E Conquistarla!”
Sorrido e dico: "Ma come faccio se Voi, Madame e mia nonna dimorate qui alla villa? Sapete, certe cose vanno fatte con una certa solitudine."
"Assolutamente no, niente solitudine. Cosa credi, che io non sappia cosa avete in testa voi giovani? Noi resteremo qui a controllare che TU faccia esattamente ciò che IO ho deciso. E' tutto, puoi andare e iniziare il corteggiamento!" resto un attimo in silenzio, poi mi assale un ultimo dubbio. "Tu sai come si corteggia una donna, vero?!"
"Veramente io ... non l’ho mai fatto ma con Oscar non sarà molto difficile, dimenticate che la conosco sin da bambina?"
"Uhm .... e sia, vai. Ma ricordati che io ti controllo, a distanza ma ti controllo ...."
"Sissignore! Adesso posso andare?"
"Certo!! Sei ancora qui?!"
Faccio per lasciare la stanza, sento lo sguardo del generale scrutarmi a fondo.
"Un’ultima cosa André! Tu ami mia figlia?"
"Certo Signore!"
"Quanto?"
"Quanto? Signore ...non si può quantificare l'amore!"
"Perfetto! Quindi quando ti farai amare, dovrai fare di mio figlio, l'uomo ... volevo dire la donna più felice del mondo. Devi essere consapevole che ... coff .. coff ... mio... mia figlia è un tantino ribelle e capricciosa, quindi dovrai sempre assecondarla. Chiaro?"
"Capricciosa?!! Non direi proprio!"
"Dici?! Beh ... forse meglio dire prepotente."
“Uhm....ma.....non Vi sembra di esagerare?!"
"Niente affatto. E' mia figlia, mi somiglia. Possiede il mio stesso atteggiamento: fiera e orgogliosa. E tu hai il dovere di renderla felice. Capito?!!"
"Certo Signore!!! Non chiedo altro!"
"André, ricordati che da questo momento sei in missione.”
“Missione Signore?”
“Certo! Corteggiare mia figlia è una missione per me e un piacere per te.”
“Un piacere?! Io l’amo, Signore … l’amo molto! … Darei la mia vita per Oscar …”
“Ohhh come sono felice! André, non puoi nemmeno immaginare quanto le tue parole mi rendano felice! Siiii … Sei l’uomo perfetto per quella testona di mia figlia! Ahhh … e pensare che presterà servizio tra i soldati della guardia! Gente rozza e violenta! Bada André, tu dovrai proteggerla e convincerla a lasciare quell’incarico. Voglio che si trasformi in una moglie e in una madre perfetta. Hai capito?”
“Sissignore! Ma non credete davvero di esagerare?”
“No, io non esagero mai! Bene, adesso va!"
"Certo Signore!! Vado!"
 
"Vedo il mio futuro genero lasciare la stanza, sussurro felice: "Finalmente il mio sogno si avvera: mia figlia si sposerà e avrò finalmente un erede, un maschio, il mio François!"
 
Esco mestamente, sorrido con amarezza, sussurro: “Io sposare Oscar?! Il Generale non sa cosa dice. Oscar non mi amerà mai, per lei sono solo il suo migliore amico!”
 
 
 
 
Arpia: “Vi piacerebbe avere il Vostro François?!”
Generale: “Che domanda, certo!”
Arpie: “Ih ihih …”
Generale: “Povero me!”
   
 
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