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Autore: _Selenophile_    28/10/2020    1 recensioni
[erkenci kus]
[erkenci kus]Una ragazza dagli occhi ambra,Serena Monteforti,dopo un anno e mezzo a Londra,decide di ritornare nel paese universitario dove tutto è cominciato per affrontare i suoi demoni e riprendere in mano la sua vita.
Profondamente cambiata dal suo passato e da quello che è successo, non sa che è in arrivo per lei una sferzata di vita, totalmente inaspettata in un periodo come quello,in cui tutto era assopito e,quasi,dimenticato.
Un gruppo di ragazzi come tanti, che ha sogni,speranze, che lotta per emergere e per rimanere a galla. Un gruppo di ragazzi un po'strani e svampiti,che partorisce idee.
E un'idea,buttata lì un giorno di Ottobre, tra un aperitivo e una sigaretta.
Tutto questo causerà una tempesta violenta, dirompente e perfetta, da cui tutti usciranno diversi,cambiati.
Perchè un aquilone si alza solo con il vento contrario.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tutti noi associamo la paura a qualcosa,un suono,un profumo,un’immagine,una voce.
Per qualcuno la paura è nelle bottiglie di alcolici;per altri,invece, in una cinta di cuoio.Per altri ancora,la paura è nelle urla di una donna picchiata,o nei gemiti di un uomo a terra.
Per me la paura era negli occhi di Andrea,quegli occhi così caldi,così intensi, che in quel momento mi stavano urlando la loro delusione pregandomi di sbagliarsi.
 
«Serena,ne ho abbastanza di domande senza risposta.Quindi te lo chiederò un’ultima volta..» sospirò forte «..cosa significano questi fogli?»
Le labbra cominciarono a tremare.«Andrea,per favore..»
«Eravamo felici,no?!Cioè..» cominciò a gesticolare «..lo eravamo!Non penso di essermi sbagliato.»
«Sì..» la mia voce era tremula.
«Anche tu stavi bene con me,vero?!» annuii ancora una volta «Dal tuo sguardo,dal..dal tuo tocco sembrava andasse tutto bene.»
«Andava bene..» le lacrime salirono ai miei occhi.
«Allora io devo essere davvero stupido..» cominciò ad avanzare verso di me «..perchè non riesco a capire..»  alzò la voce «..cosa cazzo sia successo!» mi afferrò per le spalle,mentre la sua rabbia esplodeva all’improvviso.
Gemetti e cominciai a piangere;grandi lacrimoni mi scendevano lungo le guance,infrangendosi sulle mie mani che istintivamente avevo portato a coprire il volto.
In quegli ultimi mesi mi ero illusa che il ragazzo iracondo fosse sparito,senza sapere che in realtà era rimasto appena sotto la superficie.
«Che sta succedendo qua?!» Diafa e Camilla entrarono in camera,allertate dalle urla.
Andrea si girò,pronto a fronteggiarle. «È una cosa tra me e Serena.»
Camilla corse ad abbracciarmi,mentre l’altra mia coinquilina assottigliava lo sguardo.«Non permetto a nessuno di gridare in quel modo in casa mia.»
«Ti ripeto:non ti riguarda.»
«La nostra coinquilina è in lacrime e tremante,certo che ci riguarda!» intervenne Camilla con le mani appoggiate sulle mie spalle.
Lo sguardo di Andrea faceva spavento,strinse le mani a pugno nell’evidente tentativo di trattenersi,la vena sul collo che si gonfiava a dismisura;respirava con il naso e la mascella era contratta:una belva.
Se fossero state due uomini,probabilmente sarebbe stata rissa.
«Ragazze..»ingoiai le lacrime e intervenni «..va tutto bene.Non preoccupatevi.»
«Ma..»
«Per  favore..» interruppi Camilla «..abbiamo bisogno di parlare.»
Diafa guardava fisso Andrea,in attesa di una mossa sbagliata.«Siamo in cucina.» parlò dopo un’eternità «..basta che chiami.»
Lanciò uno sguardo rapido a me e uno carico di astio ad Andrea,prima di dirigersi in cucina,con una Camilla titubante nel volermi lasciare sola con lui.
Quando se ne andarono,mise le mani sui fianchi e mi guardò furioso,attendendo risposte.
Tirai su con il naso cercando di farmi forza.«Ti ho mentito. Ti ho detto delle bugie..» la voce si piegò sotto il peso delle lacrime «..sono una bugiarda.»
Lui fece un passo indietro,continuando a guardarmi in silenzio,sapevo perfettamente come si sentisse:deluso,amareggiato,preso in giro.
Mentire ad un ragazzo che odia le bugie più di qualunque altra cosa,è come chiudere un claustrofobico in ascensore.
«Andrea..» mi avvicinai cercando di afferrargli le mani,quelle mani così sensuali che il giorno prima mi avevano toccato con tanta dolcezza,ma lui si scostò bruscamente.
«Un attimo..un attimo..» continuava a gesticolare e a sfuggire al mio sguardo «..sul contratto c’è scritto che inciderai un disco da solista con la DDMN Records dopo il concorso..» strinse gli occhi come se cercasse di ricordare «..questo significherebbe senza i ragazzi,no?»
«Per favore..»
«No,no..aspetta,aspetta..devo capire..» mi interruppe di nuovo «..e c’è la firma di Morrovalle..quindi si presuppone che lui sarà il tuo agente…»
«Andrea…» provai ad avvicinarmi ma lui si scostò di nuovo,era una bastonata ogni volta che lo faceva.
«Non toccarmi…io faccio le domande e tu rispondi,ok?Con calma..» sospirò «..facciamo tutto con calma..»
Era sempre così,in ogni litigio;io che cercavo di spiegarmi e lui che non me lo permetteva.
«Il contratto ha la data di una settimana fa…quindi quando abbiamo parlato nel letto tu già avevi firmato,no?!» annuii continuando a piangere «..il fatto che mi sembrassi triste,pensierosa…quel discorso sull’incertezza del futuro..» continuava a gesticolare «..era per questo motivo?»
«Sì..»
«E poi..quel tuo pianto sconclusionato..mi hai..mi hai preso in giro..hai continuato a mentire guardandomi negli occhi,pur sapendo che mi fossi precipitato da Torino perché ero preoccupato a morte…»
«Mi dispiace tanto..» provai di nuovo a toccarlo ma si scansò per l’ennesima volta.
«..come hai potuto mentirmi in questo modo?!» sbottò di nuovo alzando la voce «Fatico a riconoscerti..»
«Andrea,se mi lasciassi spiegare..»
«Un attimo..un attimo..devo prima capire..» roteò la mano in aria «..ricominciamo dall’inizio..sì..dall’inizio..» era completamente nel pallone anche lui,faticava a crederci «..mi hai mentito anche a Ottobre,eh?! Mi stai mentendo da allora..?!»
«No!Non è così!» le lacrime mi offuscavano gli occhi.
«E allora com’è?! Eh?!» mi si avvicinò di nuovo «Parla!»
Mi strinsi di nuovo nelle spalle,quando usava quel tono mi raggelavo,ma dovevo cercare di spiegargli la situazione,dovevo liberarmi di quel peso.
«Sono stata costretta a firmare..» cominciai.
Alzò le sopracciglia,sorpreso.«Costretta?!E da chi..?!»
Tirai su con il naso e mi asciugai le lacrime.«Quando eri a Torino,ho incontrato il signor Morrovalle e con lui c’erano Tatiana e Melissa..»
«..e adesso loro che c’entrano?!» urlò di nuovo.
Tremai di paura ma dovevo continuare.« Morrovalle voleva collaborare con me come solista..»
«Dovevi rifiutare!»
La rabbia fece capolino tra tutte quelle emozioni.«Pensi che non l’abbia fatto,eh?!» mi rialzai «Mi hanno ricattata!»
Fece un passo indietro,come se fosse stato colpito da un calcio in pieno stomaco.«Ricattata?!»
«Sì..» mi avvicinai di nuovo «..al mio rifiuto di lavorare con loro senza i ragazzi,Melissa mi fece vedere delle analisi..analisi mediche..» ricominciai a piangere «..e Tatiana mi disse che se non avessi accettato sarebbero finite direttamente in tribunale..»
«Stai mettendo a dura prova la mia stabilità mentale..seriamente..» cominciò a passeggiare per la stanza «..impazzisco sul serio stavolta!» ritornò davanti a me «..cosa dicevano queste analisi?»
Esitai,lo sguardo fisso sul pavimento mentre nella mia testa cercavo le parole più adatte.
«Serena..cosa dicevano queste analisi..hm?»
Guardai in quegli occhi sgranati.«..parlavano di uno..di uno stupro..» la voce si ridusse ad un sussurro «...Melissa mi ha detto che una volta l’hai stuprata da ubriaco.»
Andrea si paralizzò sul posto,completamente senza parole,se non fosse stato per la sua pelle ambrata ed il suo respiro affettato,avrei pensato che fosse una statua.
«Sento che sto per vomitare..» si risvegliò dallo stato catatonico in cui sembrava essere caduto «..quindi se non avessi firmato,queste presunte analisi sarebbero finite in tribunale.È così,Serena?»
«Sì.Volevo dirtelo ma non sapevo come fare…»
«..e tu anziché venirne a parlare con me,hai preferito credere a una bugia ed accettare un ricatto fatto da persone infami che godono nel fare del male,eh?!» aveva ricominciato a urlare «..tu hai creduto davvero che io potessi mai aver stuprato Melissa?!»
«No!Ti giuro che non le ho mai creduto!» gli afferrai di nuovo le mani,questa volta non si scostò «..te lo giuro!» continuava a fissarmi in silenzio «..mai una volta ho dubitato di te!»
Si scansò da me e si pizzicò l’attaccatura del naso alle sopracciglia.«Tutti gli altri lo sapevano?! I ragazzi..le tue coinquiline…» continuava a sbracciare «..mi avete nascosto tutti la verità?!»
«No,nessuno di loro sa quello che è successo..»
«Quindi stai prendendo tutti bellamente per il culo?!» sorrise amaramente «Brava!Molto brava!Complimentoni…» il sorriso gli sparì dal volto «..ma che razza di persona sei tu,eh?!»
Chinai la testa completamente devastata da quelle parole.«Ho dovuto farlo,per proteggere te.»
«Io non ho bisogno della tua protezione!» mi scuotette di nuovo per le spalle,continuando a urlare.
Il tremore ritornò,facendomi mancare il respiro,continuavo a tenere gli occhi chiusi per non guardare il suo bellissimo viso trasfigurato dalla rabbia.
«Andrea..ti prego…» tremavo e piangevo,mentre sentivo le sue mani che stringevano le mie spalle.
Lui mi lasciò all’improvviso,quel vuoto istantaneo mi portò ad aprire gli occhi. Lo trovai a fissarmi,lo sguardo reso lucido dalle lacrime trattenute.
«Non ti riconosco più. È come se davanti avessi un’altra persona..» mi sussurrò prima di fiondarsi verso la porta,veloce come il vento.
 
«Sei una stupida!Una grandissima stupida!» Sofia camminava davanti e indietro per il nostro soggiorno.
Avevo provato a correre dietro al mio ragazzo ma ero stata bloccata dalle coinquiline,che nel frattempo avevano chiamato anche le mie amiche,che mi avevano costretto a dire la tutta la verità.
Ormai il vaso di Pandora era stato scoperchiato.
Io piangevo a singhiozzi,mentre Camilla mi accarezzava i capelli con fare materno. Diafa era seduta in poltrona,le mani giunte davanti al viso e gli occhi sgranati.
«Ragazze,possiamo calmarci?!» Elisa era in piedi davanti a Sofia,cercando di farla ragionare.
«Calmarci?!» la mia amica era una furia «Hai idea del casino che ha combinato!?»
Tirai su con il naso.«Che cosa avrei dovuto fare?!» la mia voce era distorta dalle lacrime «Dovevo salvare Andrea!»
«Avresti potuto dircelo!» sbraitò l’altra «Avresti potuto andare dalla polizia a denunciare tutto!Avresti potuto fare qualsiasi altra cosa ma non firmare!»
Mi feci piccola piccola,ero completamente incapace di reagire.
«Sofia,per favore..» la interruppe Diafa «..non c’è bisogno di sbraitare in questo modo.»
«Ah certo..»il tono della mia amica era affilato «Per te è facile parlare,non sei fidanzata con nessuno dei ragazzi coinvolti.»
«Come cazzo ti permetti?!» Diafa scattò in piedi «Come cazzo ti permetti di dire una cosa del genere,eh?! Pensi che per il fatto che non stia con nessuno di loro sia meno autorizzata a starci male?!» si battè il petto «Per te loro sono i tuoi amici,per me invece sono la mia famiglia..» deglutì «..tutti loro sono la mia famiglia!L’unico legame stretto che ho qui tolta mia madre!»
A quelle parole nascosi il viso tra le mani,piangendo ancora più forte.«Che cosa ho combinato!»
«Ragazze..» la mia amica dagli occhi miele si intromise tra loro «..per favore,non litigate anche voi.»
«Sono costretta a scegliere tra voi e Joan!»
«Mi meraviglio di come una persona con la tua sensibilità possa fare un discorso del genere,Sofia!» anche la mia coinquilina bionda le diede contro «Siamo tutti nella stessa situazione.»
«Camilla…» singhiozzai.
Sofia scosse la testa.«Una gran bella situazione di merda!» esordì prima di andarsene sbattendo la porta.
«È un incubo!Un dannato incubo!» mormorò Elisa,gli occhi sgranati,mentre per l’ennesima volta rifiutava la chiamata a Victor.
In realtà Sofia aveva detto qualcosa di giusto:tutte loro avrebbero dovuto scegliere tra me o i rispettivi fidanzati e amici,nel caso di Diafa.
Per salvare il mio ragazzo,avevo distrutto il nostro gruppo, e non potevo costringere le altre a mantenere quel segreto per tutelarmi.
E,comunque,Andrea perseguiva la verità con tutte le sue forze,quindi sarebbe stata questione di tempo prima che informasse gli altri. E sarebbe stato anche peggio.
«Devo parlare con Andrea,assolutamente…» sussurrai.
Il campanello suonò ed Elisa andrò ad aprire,Daniele entrò in casa tutto trafelato facendo sbiancare le altre istantaneamente.
«Ah,Serena…» il tono era preoccupato «..ma che cosa è successo?!»
Non avevo il coraggio di guardarlo.«Lo sai..»
«In realtà no…» il mio amico mise le mani sui fianchi «..non so niente..»
«Sul serio?!» gli chiese Elisa.
«Sì,è così!» annuì il biondo «..Andrea poco fa è tornato a casa e ha cominciato a sfasciare tutto..» si strinse nelle spalle «..e l’ultima volta che l’ha fatto è stato prima di mettervi insieme,quando non riusciva a capire il tuo comportamento..»
Andrea aveva mantenuto il segreto,mi aveva protetto per l’ennesima volta. Forse potevamo risolvere la situazione insieme.
«Devo andare da lui,subito!»
 
Casa sua era immersa nel silenzio.Notai immediatamente i cocci dei vasi sul pavimento e le sedie capovolte,sembrava essersi abbattuto un tornado.
Lo trovai seduto sul letto in camera sua,i gomiti appoggiati alle ginocchia e lo sguardo basso.
«Andrea…» deglutii quando puntò i suoi occhi nei miei «..Andrea,mi dispiace..»
Mi gettai ai suoi piedi,aggrappandomi alle sue gambe come un mendicante e ricominciai a piangere.
«Sai perché ti regalavo sempre margherite?» cominciò piano « Perché sono il fiore delicato della purezza e dell'innocenza, della semplicità e dell’amore fedele…» deglutì chiudendo gli occhi «..quelle che vedevo in te.»
«Io non ti ho mai tradito.»
Aprì gli occhi e vi trovai il fuoco.Mi ghermì il viso e mi costrinse ad alzarmi.«L’hai fatto nel momento in cui hai consegnato la tua voce nelle sporche mani di quel depravato!» mi sbraitava a due centimetri dal viso «Quello era il nostro legame!»
Cercai di articolare qualcosa ma non riuscivo a parlare;la mia voce,che lui tanto amava,non usciva.
«Io mi sono innamorato della tua voce,prima che di te!»
Cominciai a sudare freddo,con il corpo scosso da brividi di caldo,il cuore galoppava in preda ad una tachicardia mai avuta prima d’ora.Mi sentivo soffocare,il petto mi doleva come se una spada si fosse conficcata all’interno,avevo le vertigini.
Mi lasciò il viso e mi diede le spalle.«Vai via,o ti sconvolgerò ancor più di quanto non abbia già fatto.» continuava a non guardarmi «È finita.»
Ritornai in me per cercare di salvare la nostra relazione.«Andrea,ho bisogno di te..»
Si girò con lo sguardo gelido,un ghigno malefico a inorridirgli il viso.«Smettila di renderti ridicola e vattene.»

https://www.youtube.com/watch?v=ctYJtfB7C0Y&list=RDctYJtfB7C0Y&index=1
 
L’ultimo frammento di cuore cadde dal petto a quelle parole.
L’unica cosa che riuscii a fare in quel momento fu dirigermi verso la macchina dove le ragazze mi aspettavano,mentre una sensazione simile alla morte mi schiacciava sul pavimento.

Non percorrerò più la tua stessa strada
Ci sono trappole sulla strada che cammina con te

Come da copione,lui non mi aveva ascoltata,non mi aveva nemmeno dato modo di parlare. Mi aveva vomitato addosso quelle parole orribili e mi aveva lasciata. Si era trincerato nelle sue opinioni senza darmi modo di spiegare il perché della mia scelta.

Non toccherò mai più la tua pelle

Io lo capivo.Capivo lui e il suo dolore. Lo avevo intravisto nello sguardo apparentemente duro e nel ghigno che era comparso all’improvviso.Stava soffrendo come un leone ferito per quella mia firma. Un leone che per difendersi,aveva attaccato per primo.
In salone incontrai Daniele ma lo superai senza guardarlo.

Hai muri davanti alla tua pelle
Ho colpito quei muri, ho i calli
Ho pianto muschio piangendo e piangendo

Come potevo pretendere che lui mi perdonasse,quando io stessa non riuscivo a farlo?!Eppure scioccamente pensavo che il nostro forte sentimento sarebbe bastato a spazzare via tutto il male che avevo causato.
Io lo amavo così tanto,lo amavo al punto da gettare tutto all’aria per lui,per la sua felicità.Ero stata disposta a tradire le persone che più amavo in questa vita pur di vederlo libero,lui che era nato con la libertà nelle vene.
Perché questo non bastava?
Dov’era finito il nostro amore adesso?
«Serena..» la voce di Victor mi arrivava lontana e distorta,ormai ero in un’altra dimensione.
Camminavo a rallentatore verso qualcosa di sconosciuto.
Stavo forse morendo?Doveva essere senz’altro così,il mio corpo stava lasciando andare la vita.

Stiamo affondando come se prendessimo un respiro profondo, il nostro fardello è pesante

Lo sguardo grigio di Mercorelli comparve all’improvviso nella mia visuale.Superai anche lui senza parlare.
La mente riviveva quegli occhi scuri delusi e amareggiati,le mani che afferravano le mie spalle tremanti e la sua voce dura. Queste scene facevano più male dell’abbandono in sé.
Avvertivo ancora l’istinto di tornare indietro e pregarlo di perdonarmi,o anche solo di ascoltare le mie motivazioni,volevo raccontargli come fossero andate le cose davvero.
Volevo spiegargli quanto fossi fragile ed esposta senza di lui;e volevo fargli capire come quelle persone orribili si erano approfittate di me e della mia vulnerabilità,portandomi ad una scelta che mai e poi avrei voluto fare,ma che avrei rifatto mille e mille volte.

Devi morire per dire una nuova parola?

Non mi avrebbe più guardato con amore,non mi avrebbe più accarezzato i capelli con delicatezza.Non mi avrebbe più baciata,non mi sarei mai più persa nel suo grande petto e nelle sue spalle ampie,godendomi la contrazione dei suoi muscoli nell’abbracciarmi.
Non avrei più rivisto il suo sorriso che mi riempiva di luce l’anima.La stessa anima che adesso era distrutta,umiliata e dolorante;squarciata da un dolore così acuto da uccidermi.
Le ragazze scesero dalla macchina quando mi videro in quello stato.
Non avrei più riavuto il mio Silver.
Il nostro legame si era rotto.

Dai, metti la mano sotto la pietra
Per dispetto, fai urlare l'amore

Mi accasciai a terra,nello stesso momento in cui Joan mi avvolgeva in uno dei suoi abbracci.
Era finita.Adesso era davvero finita.

______________________________
Buonasera a tutte!

Inizio con il dire che questo capitolo è stato scritto tutto oggi pomeriggio,quindi chiedo venia già da adesso per qualche errore che potrebbe essermi sfuggito al controllo;anzi,non esitate a dirmelo!

A proposito del capitolo,due parole:CHE BORDELLO!
Eh sì,diciamo che Andrea scopre quello che Serena ha fatto e non la prende benissimo. Proprio per questo,ho inserito nei dialoghi i puntini di sospensione per farvi capire quanto lui sia confuso,arrabbiato e amareggiato. Infatti balbetta,ripete le parole,non è più il superfigo a cui siamo abituati,questo perchè è crollata la sua unica certezza.
Serena invece cerca di spiegarsi con tutte le sue forze ma è intimorita dalla furia del suo ragazzo al punto da avere quasi un attacco di panico.
Non so se avete notato il modo cattivo in cui lui le parla,mai usato prima d'ora,non è lui a parlare,ma la rabbia che prova.

Adesso una curiosità:dei personaggi secondari,ne avete uno che vi piaccia particolarmente?! Ovviamente avendogli creati io,non ho un preferito;ma se dovessi scegliere,delle ragazze mi piace tanto Camilla,anche se come carattere sono più vicina a Diafa.
Dei ragazzi,invece,mi piace Victor,e adoro muovere Mercorelli.
Vi faccio questa domanda adesso perchè penso che a questo punto,vi sarete fatti un'idea generale.

Per quanto riguarda la canzone all'interno,le parti in corsivo sono le parti tradotte. Poichè è turca,ho preferito inserire la traduzione all'interno in modo da rendere la lettura più scorrevole.

Due parole su questa nuova situazione e poi giuro che vi lascio andare:NON MOLLATE MAI E NON PERDETE MAI LA SPERANZA.ANDIAMO AVANTI E ASPETTIAMO IL GIORNO IN CUI POTREMMO PARLARE DI TUTTO QUESTO AL PASSATO.FORZA!
PER QUANTO POSSA SEMBRARE DIFFICILE,CE LA FAREMO,IO NE SONO SICURA!
E,OVVIAMENTE,FATE ATTENZIONE E SEGUITE LE REGOLE BASI.

Bene,vi ho detto ptoprio tutto,credo!

Spero di leggervi.
Vi abbraccio forte forte forte.
S.
   
 
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