Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: NotAdele_    29/10/2020    2 recensioni
Anna ha vent'anni, e nella vita non ha mai sbagliato niente, figlia perfetta, studentessa modello.
Isolatasi dal mondo per concentrarsi sul suo futuro si era scordata di vivere finché l'incontro con una vecchia conoscenza non le apre le porte per una nuova vita.
Dalla storia:
-Io non sono mai stata con nessuno, non so niente di queste cose, non ho idea di quello che devo fare, e tu hai avuto diverse esperienze a quanto ho capito, non so se sono in grado di gestire una relazione, non saprei neanche da dove iniziare.- Parlava velocemente come suo solito, e la punta di panico che aveva nella voce, era la solita che appariva quando le cose andavano in modo diverso da quanto programmato.
-Senti io non ti sto dicendo che ci dobbiamo giurare amore eterno, perché magari non ti piaccio neanche, oppure insieme saremo un disastro, però ti chiedo di darmi una possibilità, frequentiamoci e vediamo come va.- Era tranquillo e pacato come suo solito, le dava sicurezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Anna'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12

 

Capire

 

 

La settimana era passata senza intoppi, dopo il sabato a casa di Lucrezia la domenica era volata tra gli appunti da ricopiare e delle letture arretrate, e i giorni successivi furono riempiti dalle lezioni.

 

Quella settimana Federico non si era presentato a lezione, aveva la varicella, particolarmente intristita per il suo amico, venerdì pomeriggio, vista l’assenza di lezioni, e la mancanza dei suoi genitori, partiti per le vacanze tanto agognate da sua madre sulla costa Azzurra, decise di andare a casa sua per salutarlo e portargli la pomata anti cicatrici che suo padre consigliava ai pazienti.

 

A suo dire, un chirurgo plastico in famiglia serviva sempre, e dato che lui non ne aveva uno, sfruttava il papà di Anna.

 

Visto il tragitto lungo e gli imminenti impegni serali decise che si sarebbe preparata, per poi partire verso casa di Fede, così al suo ritorno non avrebbe perso tempo a cambiarsi.

 

Una volta tornata a casa dall’università, fece una doccia veloce, si truccò in maniera più accurata del solito, aggiungendo la sua preziosa linea di eye-liner, decise di indossare una gonna a pieghe nera, con le calze per evitare l’assideramento, e ci abbinò una camicetta di tulle bianca, molto semplice, infilata nella gonna faceva un bell’effetto, e le trasparenze lo facevano sembrare un outfit abbastanza ricercato.

 

Optò per le scarpe nere di pelle e la borsa abbinata, già utilizzata per la serata in discoteca e dopo aver deciso che tutto andava bene, prese al volo il cappotto uscendo di casa per raggiungere l’amico.

 

Il viaggiò passò in fretta, ascoltando “Juice” di Lizzo per almeno una ventina di volte in loop, quella quarantina di minuti volò.

 

Il pomeriggio passò in fretta, l’amico felice di avere la sua pomata e meno entusiasta della pila di appunti le raccontò dei suoi noiosi pomeriggi in assenza della sua “amica speciale”, che non avendo mai avuto la varicella si teneva alla larga da lui.

 

Anna gli fece un riassunto degli eventi importanti, e come sempre Fede aveva una sua opinione.

 

A quanto pareva, lei era cieca, ed Ettore totalmente preso da lei, il che le sembrava strano, lui non si era mai dimostrato aperto all’idea di avere una relazione seria, per di più non le aveva mai dato l’impressione di essere attratto da lei in alcun modo.

 

Era molto più probabile a parer suo, che fosse particolarmente annoiato e provasse un qualche sadico divertimento nel farla irritare, lei ne era particolarmente convinta, l’amico un pò meno, ma decise di non insistere, il tempo avrebbe rivelato le vere intenzioni del giovane.

 

Le aveva fatto i complimenti per i vestiti che a suo dire “facevano vedere il giusto”, chissà poi cosa significava, e l’aveva letteralmente accompagnata fuori da casa per assicurarsi che lei non si intrattenesse più del necessario arrivando in ritardo.

Il viaggio di ritorno fu leggermente più noioso, in radio non c’erano canzoni che le interessavano, aveva l’ansia in salita, e iniziava ad avvertire fame.

 

Arrivata sotto casa sua, dieci minuti prima dell’orario stabilito per l’incontro, parcheggiò il maggiolino e vide la macchina nera accostata di fronte a casa sua, quindi si avvicinò e aprì la portiera.

 

-Sei in anticipo!- Lo disse a mo di saluto, più perché le venne spontaneo che perché ci aveva riflettuto.

 

-Uhm beh anche tu direi, come mai sei uscita? Non ti avevo ancora scritto, ti diverti tanto a stare in mezzo alla strada al buio?- La stava forse rimproverando? Anna alzò gli occhi al cielo e si sedette in macchina, era inutile continuare a discutere.

 

-Stavo parcheggiando e ti ho visto, sono andata da un mio amico oggi pomeriggio.-

 

Lo disse allacciandosi la cintura mentre il ragazzo accendeva il motore per partire.

 

-Un tuo amico? Lo conosco?- Sembrava molto indifferente, ma seppur ingenua non era stupida, gli interessava sapere delle sue frequentazioni?

 

-Si chiama Federico, è una persona meravigliosa, magari un giorno avrete l’occasione di vedervi!- Lo disse sorridendo, quei due non si sarebbero sopportati, poli completamente opposti, due caratteri forti e testardi non particolarmente inclini alla mediazione.

 

-Uhm si perché no.- Era un borbottio ma lei lo sentì comunque, che ragazzo bizzarro.

 

Il restante tragitto fu piuttosto silenzioso, ogni tanto avevano commentato una persona buffa vista per strada oppure un negozio in apertura, ma la verità è che era tutto un pò imbarazzante.

 

Anna si era ripromessa di ordinare prima di iniziare a tartassarlo con le mille domande che le frullavano in testa, quindi passò i momenti morti ad osservare il tessuto velato delle calze, che si intravedevano dal cappotto.

 

Dopo poco arrivarono, appena la macchina fu ferma scese chiudendo la portiera delicatamente, e girandosi se lo trovò di fronte.

 

-Avrei dovuto aprirla io quella sai?- Quindi la settimana precedente non era stata una coincidenza, lui apriva le porte alle ragazze? Se lo rendeva felice, gliele avrebbe fatte aprire, era una femminista, ma non le interessava chi le apriva la porta, le era capitato spesso di tenerla lei stessa per dei ragazzi, era un gesto comune.

 

-Scusi milord, non volevo rubarle il lavoro.- Gli fece l’occhiolino sorridendo e si avviarono all’ingresso del ristorante, dove si fece aprire la porta da lui esibendosi in una riverenza maldestra prima di entrare, pensò che smorzare la tensione scherzando avrebbe fatto bene ad entrambi.

 

Il cameriere indicò ai giovani il tavolo, e seguendo il suo copione da cavaliere dall’armatura scintillante le si piazzò alle spalle per aiutarla a sfilarsi il cappotto.

 

Si fece aiutare, non che ce ne fosse realmente bisogno, ma riteneva inutile litigare per delle minuzie, e poi l’allegro quadretto finì con lui che le porgeva la sedia, sembrava un capitolo di orgoglio e pregiudizio, non una serata tra pseudo amici ventenni.

 

-Beh quindi tutte queste carinerie? Sono il tuo modo per conquistare le ragazze?- Lo disse scherzando per riscaldare un pò l’atmosfera, lui sembrava un pò distratto, ma era semplicemente impossibile comprendere cosa gli passasse per la testa, persino lei, che sapeva sempre tutto, stava iniziando a desistere.

 

-Solo con quelle carine.- Le fece l’occhiolino.

 

-I miei ci tengono parecchio a queste cose, e alla fine mi sono abituato, ti ho forse infastidita?- Si immaginò un piccolo Ettore che imparava ad aprire le porte alla sorellona, un’immagine quasi tenera.

 

-Ehm no, in realtà è solo un pò strano, ma io non me ne intendo molto di appuntamenti, non che questo lo sia.- Stava straparlando, lo sapeva, succedeva quando era nervosa e non aveva il controllo della situazione.

 

-Potrebbe essere un’appuntamento in realtà sai? Se solo tu iniziassi a capire.-

 

 

 

 

 

 

 

 

Note: Ed eccoci arrivati alla fatidica serata!!! Come sempre lascio a voi i commenti, grazie per essere passati!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: NotAdele_