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Autore: occhiverdi1972    30/10/2020    3 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Sogno capitolo 131
 
 
Oscar sbarrò gli occhi :
- Cosa hai detto?
Andre' si  scrollò i capelli con la mano poi la fissò in modo sensuale .
- Hai capito benissimo , se non sarai disposta ad ascoltarmi dovrò segregarti in questa stanza.
Lei si avvicinò:
- Dovrai prima riuscire a chiudermi dentro!! - lo sfidò
- Credi che non ci riuscirei?
- No! - sbottò lei
Andrè rise :
- Facciamo così allora...Ti do esattamente sette secondi di vantaggio per raggiungere la porta.
Oscar si catapultò verso l'uscita ma inaspettatamente Andrè la raggiunse , bloccò la porta con una sola mano, quindi si appoggio' completamente sul legno bloccandole il passaggio.
- Questo non vale! - sbottò lei
Andrè la guardò:
- Non ho mica detto che non si poteva barare!
Oscar lo fissò , era bello suo marito, quei capelli ribelli ai lati del viso, la gamba muscolosa adagiata sull'altra per meglio far peso sulla porta  e quel braccio leggermente piegato che lasciava scostata  la camicia  su quel petto, lo stesso petto su cui lei aveva dormito tante notti.
Sentì invadersi dal desiderio, si costrinse a darsi un contegno.
-Va' al diavolo! - sbottò alzando la mano distrattamente.
- Mi chiedo perchè ti costa così tanto ascoltare le mie spiegazioni - sbottò Andrè.
- Beh...Magari le tue " Spiegazioni " non mi interessano piu'!
- Che caspita vuoi dire! - sbottòil giovane
Oscar vide lo smarrimento sul suo viso, cercò di pronunciare le parole con un'enfasi esagerata:
- Hai capito benissimo, puoi anche andartene , non starò di certo li a piangere e disperarmi, sono stata cresiuta come un soldato, mi comporterò da tale o magari...Magari troverò un altro uomo da amare, va...va pure con la tua Inglesina!
- Stai mentendo spudoratamente! Sei talmente gelosa e piena di rabbia che stai facendo un dramma per un nonnulla, dammi modo di spiegarti tutto, maledizione!!
.- Non ascolterò le tue idiozie ...ricomincerai con le solite storie : che è stato un bacio senza importanza ,che non hai nessuna intenzione di tornare con lei ,dirai che non ti è nemmeno piaciuto... che Christine non ti suscita nessuna emozione! - sbottò lei stringendo i pugni e fissandolo.
André incurvo' il labbro, alzò la testa poi si portò le mani ai capelli guardandola sensualmente.
- No...non dirò questo! -sbotto' - Cristine mi suscita molte emozioni .... ! - continuò avvicinandosi.
Oscar strinse i pugni rabbiosa.
- È intelligente,bellissima e...si,lo ammetto,bacia divinamente !- aggiunse
Oscar strinse le nocche fino a farle diventare rosse,poi alzò la mano intenzionata a schiaffeggiarlo ma André le bloccò il polso e la attiro' a se.
Lei venne invasa dal suo profumo,dal calore del suo corpo, dal colore dei suoi occhi di giada
- cosa vuoi dimostrare? - sbottò  cercando di riacquistare l'autocontrollo.
André le sfiorò con le labbra il lobo dell'orecchio:
- Vedrai mogliettina ...- sussurrò poi con voce carica di desiderio.
- Non azzardarti ah...- sussurrò mentre la lingua di Andrè umida e calda le solleticava l'orecchio, lei mise le mani avanti intenzionata a respingerlo ma quei palmi contro quel torace caldo e muscoloso ebbero su di lei un effetto devastante.
- Spostati! - sussurrò  con voce tremante chiudendo gli occhi
- No...Non lo faro?! - le sussurrò lui dritto all'orecchio continuando a torturare quella parte ricettiva.
- Ti prego io...
Andrè le porto' le mani alla nuca, la costrinse ad alzare lo sguardo, avvicino' il viso al suo.
Oscar era ipnotizzata dal suo sguardo, dall'odore della sua pelle, sentiva il desiderio irrompere nelle vene e superare l'orgoglio.
- Io non voglio...io
- Si...si che vuoi...! - sussurrò lui strofinando le labbra sulla punta del suo naso.
Oscar chiuse gli occhi, sentì le gambe tremare .
- No...No...- sussurrò cercando di non cedere , non doveva dimenticare quel che suo marito aveva fatto
- No...non voglio...- ansimò perduta.
- Si...si invece - sussurrò Andrè mordendole le labbra dolcemente
Oscar si sentì morire , il sapore di Andrè, i suoi occhi
Lui la strinse dolcemente a se cercando con dolcezza di varcare la fortezza delle sue labbra, Oscar cercò di resistere ma quella morbidezza , quel corpo stretto al suo, quel profumo.
Schiuse le labbra donandole a lui, le lingue si incontrarono assaggiandosi reciprocamente , Oscar ansimò di piacere mentre Andrè la teneva stretta a se , approfondendo il bacio con passione e dolcezza come solo lui sapeva fare.
Rimasero così per un abbondante minuto a godere delle loro labbra, della sensazione inebriante del loro contatto.
Poi Oscar riacquistò l'autocontrollo, puntò i palmi su quel petto , lo allontanò bruscamente :
- No! - urlò - sei ingiusto Andrè , approfitti dei miei sentimenti.
- Non è così Oscar! Volevo dimostrarti cos'è un vero bacio, e' questo Oscar, non quello fra me e Cristine maledizione!
Lui avanzò, la strinse a sè facendola aderire al suo corpo :
- Senti Oscar...Senti l'effetto che mi fai! - sussurrò 
Oscar sentì la sua virilità pulsare contro la sua pelvi.
- Pensi che sarei così eccitato se non ti amassi, se volessi stare con un'altra??
Lei si sciolse dall'abbraccio, si portò le mani alla testa angosciata e confusa, poi cadde seduta sul letto , scoppio' in lacrime.
Andrè la guardò e sentì il cuore stringersi in una morsa, quanta sofferenza stava provando sua moglie ..
- Oscar...- sussurrò.
Lei alzò i profoni occhi blu colmi di lacrime, lo fissò, poi diede sfogo alla sua angoscia :
- Come faccio a crederti Andrè...eh...? Come faccio, come faccio a credere che tu non rimanga vcon me solo per tuo figlio ?
- La risposta ce l'hai gia' con te Oscar, è incisa su quella targhetta, su quel cuore d'oro che porti al collo! -urlò
Oscar si portò la mano sulla collanina che lui le aveva regalato appena tornato da Brighton.
Andrè avanzò, si accovacciò di fronte a lei, la fissò :
- Ricordi quando ti ho dato quel ciondolo? - chiese - lo ricordi Oscar ?
lei annuì.
Te l'ho dato quella sera in cui sono tornato, eravamo ansiosi di stare insieme , non abbiamo neanche cenato, siamo saliti su a far l'amore poi...Poi io ti ho dati quella collana , i nostri nomi incisi su e  ...E tu mi hai detto che probabilmente avremmo dovuto far inciderci altro!  Non sapevo nemmeno del bambino quando te l'ho data Oscar!! Ragiona ... Per dio!! Un uomo che non ti ama, che vuole lasciarti non ti fa un regalo simile Oscar, non avrebbe senso!
Oscar sbarrò gli occhi, era vero , lei non lo aveva ancora informato della sua gravidanza quando lui le aveva fatto quel regalo, era una piccola cosa che dimostrava già tanto.
Lo fissò confusa, lui aprì il cassetto, ne trasse fuori la lettera che lei stessa aveva appallottolato, la posò sul tavolo, la lisciò con le mani, poi gliela porse :
- Leggila...tutta!
Lei titubo'.
- Leggila Oscar, per favore!
- L'ho già letta! - obietto' lei 
- No, non l'hai letta tutta Oscar,  ne sono sicuro perchè...perchè se lo avessi fatto avresti capito !

Lei la afferro' con mani tremanti :
lesse dubbiosa :
- "Caro Andrè...Spero tu , Oscar e il bambino stiate bene. Mi scuso per il  comportamento dell'ultima volta, comportamento che tu, giustamente hai giudicato strano. La verità è che quel bacio , quella sera in giardino mi ha destabilizzato , fra le tue braccia io mi sono sentita ancora viva . Gli occhi di tua moglie quella sera hanno frenato tutto, non sono riuscita a dirle la verità, a confessarle perchè ero li"
Fu quando inizio' a leggere la seconda parte che sgranò gli occhi, la parte che non aveva letto

"E' difficile anche confessarlo a te...Ho scoperto di amarti e l'ho scoperto nel momento meno opportuno, adesso che sei sposato, adesso che la vostra famiglia si sta allargando. Il bene che ti voglio e l'amore che ho per te mi impongono di essere sincera , ma non voglio che questo rovini la nostra amicizia. Spero non perderò l'amico che avevo. lo spero con tutto il cuore . Voglio che tu sia felice adesso e per sempre. Con immenso amore Cristine."


Oscar sbarro' gli occhi inorridita, fissò suo marito mentre quelle parole delineavano un ragionamento chiaro.
" Ho scoperto di amarti e l'ho scoperto nel momento meno opportuno...Non voglio che questo rovini la nostra amicizia..."
Continuo' a fissare suo marito sbalordita, se solo avesse letto prima....
Si portò una mano aagli occhi sconvolta.
- Adesso capisci Oscar? Ti sembrano parole scritte ad un amante che ti corrisponde? Cristine ha confessato di amrmi in quella lettera, dopo che io sono tornato. Fra noi non c'è stato nulla, ne mai ci sarà, perchè io amo te!
Oscar era incredula, basita, sconvolta, si alzò, lo fissò:
- Io...io ..
- Hai fatto un macello Oscar! - sorrise lui.
Oscar si catapulto' fra le sue braccia piangendo a dirotto.
Andrè la strinse sospirando di sollievo,  poi la fissò nei grandi occhi bagnati di pianto :
- Io ti amo Oscar, ti amo immensamente , non voglio che tu lo metta in dubbio MAI!!
- Perdonami...- sussurrò lei - io credevo che tu fossi rimasto con me per....
- Per il bambino - la anticipò lui - ma non è così oscar, nostro figlio rinsalderà semplicemente quello che c'è sempre stato...Un grande, unico a,more.
- Mi hai mentito Andrè, se io non avessi letto quella lettera...
- L'ho fatto solo per evitare una reazione del genere ed invece..Invece involontariamente ho peggiorato la situazione. Nessun'altra donna potrà mai prendere il tuo posto. Cristine mi ha baciato ma non succederà piu' oscar, fidati!
- Non succederà piu'? Significa che hai ancora intenzione di frequentarla??
- io...Beh...non mi pare che ci siano problemi.
- Quella donna ti ama Andrè...Diamine, avevo fiducia in lei, sapevo che il vostro era un legame speciale ma...ma non a questo punto.
- Io devo tanto a Cristine, non dimenticarlo!
Oscar si portò una mano alla fronte:
- Inutile che io ti chieda di sospendere ogni legame con lei, vero?
Andrè la fissò, era bella, dolce e vulnerabile, troppo vulnerabile.
Si avvicinò , le carezzò il viso :
- Devi fidarti di me Oscar! 
Lei non rispose 
- Ti prego Oscar, fidati dime!
Andrè le portò il pollice sotto gli occhi , le sciugò le lacrime, poi sorrise :
- La mia Osca gelosa...- sussurrò prendendola in giro
- Beh...quasi quanto tu con Fersen..- sbottò lei
Andrè sbarrò gli occhi :
- non puoi paragonare Cristine a Fersen
- Ah...no...? e perche' non posso farlo?
- Fersen è un farabutto, ricorrerebbe a qualsiasi mezzo per averti, Cristine invece e così....- si bloccòOscar lo guardava irata.
- E' incredibile, la difendi sempre, anche quando ha torto marcio.
Andrè sorrise :
- Credimi...Cristine non è una minaccia 
- Lo spero bene! - sussurrò
Lui la fissò con dolcezza :
- Vieni qui piccola testona ..- sussurrò aprendo le braccia.
Oscar si catapultò sul suo petto, lo strinse, aspirò l'odore dei suoi capelli.
- Ti amo ora e sempre testona! . le sussurrò lui all'orecchio.
Oscar lo fissò mentre lui le portava due dita sotto il mento avvicinado lle labbra alle sue.
Il sapore delle loro labbra, il calore di quelle braccia,era come stare in paradiso per entrambi.
Andrè la prese fra le braccia, la trsportò a letto adagiandola fra le lenzuola, poi si sdraio' accanto a lei, portò il suo palmo sulla pancia di Oscar, gliela bacio' piano :
- Hey piccolino, papa' è sempre qui, non se ne è mai andato! - sussurrò mentre Oscar fissava il soffitto felice e commossa.


Charlotte attraversò cavalcando velocemente le strade deserte di Parigi, anche quella sera aveva raccimolato un buon bottino, adesso, l'unica cosa che voleva era arrivare a casa , salire velocemente in stanza, togliersi quel costume e scivolare a letto, chissà se Florence dormiva.
Lo immagino' con il viso disteso dai tratti del sonno, Florence, il suo Florence.
cavalcando non si rese quasi conto di essere nei pressi di casa di Maximillian, arrestò il cavallo, diede una rapida occhiata alle vetrate sul balcone, tutto spento.
Stava per congedarsi quando la sua attenzione fu catturata da un'ombra sinistra , si acquattò dietro un'angolo e quel che vide non le piacque per nulla , cosa ci facevano due giovani mascherati sul balcone di max?
Sbarrò gli occhi inorridita quando vide il riflesso di una lama in mano ad uno dei due.
Max era di sicuro in pericolo.


Oscar si sveglio' dopo qualche ora, stretta al corpo di Andrè si era addormentata subito, finalmente felice e conscia dell'amore del marito.
Si girò a cercare il volto tanto amato, Andrè dormiva beatamente , gli occhi chiusi e i capelli folti e ribelli che gli coprivano metà del viso.
Era dolce il suo Andrè.
La mano vago' su quel petto , si intrufolo' dentro l'apertura della camicia  piano.
Erano di nuovo insieme adesso.
Adesso e per sempre.
Un'ondata di commozione le invase gli occhi di lacrime.
Quasi come a sentirla Andrè apri' gli occhi e la fissò.
Notò immediatamente quegli occhi lucidi:
- tesoro, ch succede , stai male?
Lei sorrise :
- No tesoro, non sono mai stata meglio in vita mia!
Ma Andrè non era per nulla tranquillo :
- Non mentirmi , hai gli occhi lucidi e...
Oscar gli carezzò il viso :
- Ti amo...- sussurro' teneramente
Andrè la fissò dubbioso.
- Sta tranquillo, quelle che vedi sono lacrme di gioia , ti credevo innamorato di un'altra , credevo di averti perso e adesso...Adesso siamo qui, piu' uniti di prima. E' come se mi risvegliassi da un brutto incubo.
Andrè fissò quegli occhi blu:
- Oscar...Come hai potuto pensare che io non ti amassi piu'...
- Io non lo sò, sono stata una stupida.
Lui la strinse a sè :
- Si...e lo sei stata ancora di piu' sacrificandoti per me. Partire con Fersen e salire su quella nave e' stata un'incoscienza inaudita!
Lei si alzò a guardarlo, lo fissò con disappunto :
- E cosa avrei dovuto fare? Lasciarti uccidere a sangue freddo?
- SE fosse stato necessario si!
- Che cosa??
Andrè le carezzò i capelli con dolcezza:
- Non avresti dovuto rischiare per me.
- Io rischierò sempre per te! - sussurrò con enfasi - sei mio marito!
Andrè la attirò a lui, le mordicchio' le labbra, poi la bacio piano, a lungo, tornò poi a guardarla estasiato :
- Quando ti ho visto andare via con lui io...io ho temuto che facessi sul serio, in fondo...ce l'avevi a morte con me!
- Già ma non avrei mai permesso che ti facesse del male.
- Oh...si..dimenticavo, il male puoi farmelo solo tu, ad esempio...con la tua spada affilata! - scherzò mostrando il palmo fasciato.
Oscar lo fissò con sguardo mieloso, prese quella mano fra le sue , ne bacio' la fasciatura .
- Scusami...Ero davvero furiosa!
- Beh...l'ho notato.
Oscar continuo' a baciargli il palmo.
- Ti fa ancora molto male?
- No..- sorrise lui - sta tranquilla , è solo un graffio, l'importante è che sia tutto chiarito ,che siamo nuovamente insieme e che quel farabutto di Fersen sia rinchiuso per bene stavolta.
- Già ..- sussurrò Oscaar - chissà che sorpresa quando attraccando troverà le guardie ad attenderlo.
Andrè sospirò per nulla tranquillo:
- Speriamo bene , ho uno strano presentimento.
Oscar non lo sentiva piu', continuava a fissarlo estasiata, Dio quant'era bello e lei, lei era troppo felice per pensare ad Hans in quel momento.
- Non pensare al peggio amore mio! - sussurrò affondando le dita fra i suoi capelli e stendendosi maliziosamente su di lui.
Andrè fissò quegli occhi color del mare, sorrise debolmente.
Oscar abbassò il viso, struscio' le labbra  sulle sue , mordicchio' il labbro inferiore del giovame sensualmente.
- Comandante...cosa fate?- sussurrò lui eccitato
- Tento di sedurla , soldato!
Andrè sorrise :
- Io dico che sarebbe meglio per lei riposare comandante!
Oscar lo fissò sbigottita :
- Mi state forse rifiutando soldato?
- No...- sussurrò lui prendendole una ciocca di capelli fra le mani - non potrei mai rifiutarvi, ma credo si debba rimandare tutto a domani, avete avuto una notte pesante, avete rischiato di finire sotto le grinfie di Fersen, avete fatto un bagno gelato , percorso la strada di casa bagnata fradicia, non vi sembrano già delle emozioni sufficienti?
Oscar incurvo' la bocca maleficamente:
- Bah...Quasi quasi rimpiango di on essere rimasta con il bel Conte! - scherzò mentre Andrè la fissava torvo.
- Riposa tesoro...- le sussurrò  teneramente.
Oscar lo guardo':
- Sono troppo felice per sprecare tempo dormendo - sussurrò quindi sensualmente.
Si portò a cavalcioni su di lui, gli sbottonò la camica , ne aprì i lembi lasciando nudo il bel torace.
Portò l'indice della mano destra su quella pelle, lo fece scorrere piano.
Andrè rabbrividì, un gemito gli sfuggì dalle labbra.
- Soldato Grandier....facciamo un gioco, io la tento e lei...lei resista se puo'.
Oscar sentì la virilità del suo uomo rispondere immediatamente, sorrise trionfante.
- Sei una strega, lo sai che mi è impossibile resisterti.
Oscar si abbassò verso il suo orecchio :
- e allora...Non farlo! - sussurrò sensualmente.
Le dita di Oscar continuavano a vagare su quella pelle, mentre Andrè tendeva il torace reclinando la testa all'indietro .
I palmi di Oscar scesero, sganciarono la chiusura dei calzoni.
Spoglio' il suo uomo in fretta , Andrè era nudo, nudo ed in suo potere
Oscar a cavalcioni su lui si abbassò a baciargli il collo, percorse con le labbra ogni anfratto di quella pelle tonica e liscia mentre Andrè ansimava perduto, perso nelle sensazioni divine che le labbra umide e calde di sua moglie gli procurarono.
I palmi di Andrè si tesero a palparle i seni ancora nascosti dalla camicia.
- spogliati....- sussurrò
Oscar sorrise :
- Non avevi detto che dovevo riposare ...?
Con malizia ed eleganza lei si tolse la camicia, la lacio' cadere a terra, Andrp ansimo' alla vista di quei seni bianchi e sodi si tese verso di lei prendendone uno fra le labbra
Oscar ansimo' di piacere mentre i capezzoli diventavano turgidi sotto il sapiente tocco di suo marito.
I gemiti invadevano la stanza, Oscar si abbassò a stuzzicare la virilità del marito mentre lui affondava le dita fra i suoi capelli perduto nell'oblio impartendole i movimenti giusti
Oscar si staccò un attimo, si tolse i pantaloni , poi risalì a letto, lo guardò maliziosamente quindi calò sul suo membro in erezione .
Rabbrividirono entrambi a quel contatto travolgente.
Andrè portò i palmi sui  suoi fianchi  mentre Oscar si muoveva eccitando entrambi.
Andrè la fissò perso nell'estasi, i piccoli seni ondeggianti davanti a lui, la testa di Oscar reclinata all'indietro, le sue mani sulla sua pelle.
Era perduto in un mondo dove l'unica meta era  la ricerca del piacere.
- Ti amo...- sussurrò
- Dimmelo ancora tesoro, dimmi che sono l'unica - sbottò lei continuando a muoversi.
- Si...si che lo sei...
Poi le spinte di Oscar aumentarono di profondità ed intensita'
- Amore..rallenta, potresti fare male a...
- Sta zoitto soldato...- sussurrò lei - so quel che faccio, sta tranquillo.
Andrè titubò, poi si abbandono mentre Oscar portava entrambi verso la soglia piu' alta del piacere..
L'orgasmo arrivò simultaneo e prorompente mentre entrambi si guardavano con occhi appannati dal desiderio, Oscar gemette abbandonandosi contro il torace di Andrè  , il giovane la strinse cingendola con le braccia , mentre i respiri affannati si calamvano a poco a poco.
Andrè la fissò, Oscar era bellissima, la fronte sudata , gli occhi blu stanchi e un tenero sorriso sulle labbra :
- Sei la mia vita ,piccola testona !.- sussurrò
Oscar gli scompiglio' i capelli :
- Adesso si che possiamo dormire soldato! - sussurrò soddisfatta e felice stringendosi a lui.    


Charlotte ansimò, di sicuro se quelle due figure erano sul balcone di Max con un'arma fra le mani non era  un buon segno, se qualche amico rivoluzionario avesse voluto incontrarlo non sarebbe di sicuro passato per il balcone.
Doveva assolutamente fare qualcosa , sicuramente Max stava dormendo e per di piu' con le imposte aperte come era suo solito fare .
Si assicurò che nessuno passasse in quel momento e grazie alla corda arrivò sul balcone in men che non si dica.
All'esterno non vi era traccia delle due figure, fu presa dal panico, entrò piano in camera di Max e quello che vide le raggelò il sangue .
Lui dormiva beatamente  mentre una delle due figure brandiva un pugnale pronto a sferrare su Robespierre un colpo mortale .
- No...Fermatevi! - urlò
I due si girarono fulmineamente .
Max svegliato dalle urla balzò dal letto e con uno scatto fulmineo bloccò il polso del giovane. Ne nacque  una concitata colluttazione , Max cercava di allontanare il polso e la lama mentre il giovane cercava di avvicinarla al suo petto per colpirlo mortalmente.
L'altro giovane la fissò, poi trasse dalla tasca un coltellino avventandosi su di lei ma Charlotte riuscì a disarmarlo con un colpo di spada .
L'arma rimbalzò a terra.
Charlotte lo bloccò poi puntandogli la spada alla gola.
Robespierre e l'altro giovane si dibattevano ancora per terra e per ben due volte Charlotte temette che Max fosse colpito.
- Fermatevi! Fermatevi o ucciderò il vostro amico! - urlò lei  avvicinando al ragazzo la spada.
Al complice non rimase che arrendersi.
- Getta l'arma verso di me! - sussurrò charlotte .
Il ragazzo obbedì, Charlotte si abbassò a recuperarla .
Max la guardò, Charlotte , la sua Charlotte...
- Chi siete , perchè siete qui? - sussurrò  diretto ai due , poi si avvicinò prima ad uno, poi all'altro, gli tolse le maschere .
Charlotte riconobbe nei due ragazzi i figli di un nobile, amico di suo padre.
- Sono i figli del Barone De la Ville! - sbottò alterandosi la voce per non essere riconosciuta.
Uno dei due giovani scattò impaurito:
- Come...Come fate a saperlo?
- Io sò tutto , so anche che vostro padre è severo , chissà cosa direbbe se sapesse che i suoi due figli girano di notte per uccidere chi insidia il loro potere.
- No...No vi prego non...
- Non parlerò ---. esclamò Charlotte ...a patto che non succeda mai piu'! Da questo momento in poi qualsiasi cosa accada a Robespierre per me ...Sarà stata opera vostra.
- Non lo faremo piu'..Promesso! - sbottò uno dei due.
- Speriamo...Adesso andate ! - sbottò - ahh...- continuo' sorridendo- naturalmente le armi rimangono a me!
I due annuirono, poi si volatilizzarono.
Charlotte e Max rimasero soli, si fissarono per un tempo che sembrò indefinito.
Robespierre fissò la donna che amava abilmente celata nel suo costume nero :
- Voi...voi mi avete salvato la vita! - sussurrò commosso.
Charlotte sorrise :
- Diciamo pure che ...ero nel posto giusto al momento giusto e che voi non imparerete mai a chiudere bene le porte!
Risero entrambi.
Poi Max si avvicinò cauto, allargo' le braccia , Charlotte si catapulto' su quel petto.
Rimasero stretti:
- Vi amo Charlotte, vi amo e vi amerò per tutto il resto della mia vita.
Lei lo fissò:
- Ho avuto paura che vi uccidessero!
Lui le carezzò il viso :
- Dovete promettermi che qualora succedesse  davvero ,voi...Voi fareste comunque di tutto per essere felice.
Charlotte lo strinse :
- Non voglio perdervi, siete stato il mio primo amore, vi ho amato tanto!
- Non mi perderete mai ! - sussurrò lui , poi le bacio' il capo teneramente anche se il suo cuore gli suggeriva di fare altro.










- Huhmm...- la mano delicata di Andrè scendeva piano sulla schiena , arrivava al gluteo e risaliva leggera mentre Oscar sdraiata a pancia in giu' si godeva la dolce carezza
- Continua amore! - sussurrava beata
- Scusami- sbottò il giovane baciandola sul collo - non avrei mai voluto svegliarti ma...non ho resistito.
Lei si girò, lo abbraccio' baciandolo con dolcezza :
- Ti assicuro che è un bel risveglio Grandier! - sussurrò
Si fissarono felici :
- Ti ho mai detto che ti amo? - chiese  Oscar con una dolcezza disarmante
- Si..- sorrise Andrè - almeno mille volte , ma tu ripetimelo spesso , sentirmelo dire non mi basta mai!.
Oscar rise, poi si stiracchio', lo sguardo corse al grande orologio sul camino:
- Diamine!!! - sbottò balzando giu' dal letto.
Andrè la fissò sbalordito mentre lei indossava velocemente l'uniforme 
- Ma...che fai??
- E' tardissimo, devo andare a Versailles.
Andrè si mise seduto in mezzo al letto :
- Cosa...? Ma non puoi rimanere a riposare oggi? Cavolo Oscar...hai rischiato di morire annegata ieri!
- Si...lo so' ma adesso sto benissimo ! - sbottò lei saltellando su uno stivale e cercando di infilarsi l'altro - ti prometto che tornerò prestissimo e passeremo il resto della giornata insieme. Devo parlare con Girodelle e assicurarmi che siano riusciti ad acciuffare quel farabutto di Fersen - sbottò afferrando la spada.
Quindi salì sul letto, bacio' frettolosamente Andrè e  si avvio' verso la porta.
Si girògiusto  un attimo e fissò suo marito, esageratamente bello e nudo fra le lenzuola, poi sorrise :
- Ti amo tesoro! - sussurrò quindi si richiuse la porta alle spalle.
Andrè si getto' all'indietro sul cuscino sbuffando:
- Anch'io razza di testona ! - sussurrò fra se tirandosi su il lenzuolo.


- Comandante , cosa ci fate qui ? - sbottò Girodelle stupito di vederla - come...come state? 
- Sto bene Victor e sarei rimasta volentieri a casa ma...Ma ho bisogno di sapere se avete bloccato la nave a Brest.
Victor abbassò lo sguardo.
- Che succede Tenente?
- Ecco...c'è stato un piccolo problema!
Oscar strinse le nocche :
- Un problema? Non ditemi  che i soldati non hanno  eseguito gli ordini perchè...
- No...No calmatevi comandante - sbottò il tenente - Gli uomini hanno bloccato la nave al porto e fatto scendere l'equipaggio al completo
- E allora? Avete arrestato Fersen ?
- Ecco...
- Parlate Victor..Per dio!!! - urlò lei nervosa - ditemi che Fersen è in prigione, ditemelo tenente!
- Purtroppo non posso dirvelo..
- Cosa?? - Oscar ebbe un capogiro , portò il palmo al muro sorreggendosi sconvolta 
- Purtroppo il Conte non era sulla nave!
- Ma è impossibile , avete cercato bene , dappertutto?
- Gli uomini hanno cercato da cima a fondo ma del Conte nessuna traccia. Fersen è sparito nel nulla. 
Oscar sbarrò gli occhi sconvolta.


Intanto su una nave diretta in Belgio , Fersen fra le casse di merce si acquattava pensieroso.
- Amore mio, passeranno Mesi... Inverni, forse anni ,ma sarete mia un giorno, lo prometto!!
   
 
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