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Autore: terryoscar    30/10/2020    8 recensioni
Autrici: Aizram_g TerryOscar
Un piccolo racconto per una notte speciale, una festa antica, immaginata a Versailles. Tra streghe, fantasmi, pipistrelli e zucche una dama mascherata, dagli occhi azzurri come il cielo, balla con un gentiluomo dagli occhi verdi. In questa notte magica tutto può succedere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Sorelle Jarjeyes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Palazzo Jarjayes,  31 Ottobre 1783
 
 
Il palazzo Jarjayes è in fermento: le mie sorelle sono giunte a palazzo. Stasera a Versailles ci sarà un ballo in maschera, ed io non ho alcune interesse di prendere parte in alta uniforme. Ho informato sua Maestà che stasera sarà di Guardia Girodelle.
Sono assorta nei miei pensieri quando sento bussare.
 
“Avanti!"
"Oscar, sorellina cosa fai tutta sola? Perché non ti unisci a noi?! Siamo tutte in camera di Joséphine, c'è anche nostra madre!"
"In camera di Joséphine? Per fare cosa?" domando preoccupata. Le mie sorelle, tutte assieme, posso essere un vero tormento!
"Sai com'è la nostra Jo?! Sta scegliendo un abito a tutte noi per prendere parte alla festa di stasera."
"Oh .... ma io .... non so nulla di abiti, lo sapete bene. E non mi interessa questa .... trovata del ballo in maschera! Ci mancava solo questa cosa! Certe volte sua Maestà ha delle idee assurde! E questa di un ballo per una festa celtica proprio non mi va, con scheletri, fantasmi, streghe, ragnatele ed altre simili stramberie.”
Prendo le sue mani e ribatto: "Suvvia sorellina! Almeno per una volta unisci a noi! Dai ... forza, vieni con me!"
"E va bene .... vengo. Ma sappi che la cosa non mi interessa!" rispondo decisa lasciando che mia sorella mi trascini con se. Mi sento afferrare per una mano e tirare con forza verso la stanza di Joséphine. Devo dire che è un evento eccezionale avere tutte le mie sorelle qui a palazzo, ormai sono tutte sposate da anni.
 
 
Sono davvero felice, ho convinto Oscar a seguirmi. Percorriamo il corridoio per raggiungere la stanza di Joséphine quando vediamo avanzare André.
 
“André, ma lo sai che sei diventato un bel ragazzo?! Oh scusa la mia sfacciataggine ma ho detto ciò che penso, infondo noi tutte ti consideriamo il fratello che non abbiamo."
"Grazie Madame Silvye, siete molto gentile!" rispondo facendo un piccolo inchino.
"André, stasera non andremo a Versailles, quindi hai la serata libera."
"Niente ballo Oscar? Hai deciso di lasciare Girodelle da solo? Ah ah .... già me lo immagino .... perso in mezzo alle dame in maschera!! Ah ah ah ah ... "
 
Vedo Andrè ridere, felice. In effetti, con i suoi capelli incipriati farà un figurone al ballo!
 
"Che se la sbrighi da solo. Io davvero non ne posso più di tutti i balli che sua maestà organizza a corte!"
"Già ... questo poi .... con le zucche .... ah ah ah ah .... e gli scheletri! Dovrà essere davvero assurdo!"
"La Regina e le sue stravaganze!"
"Bene, se non hai bisogno di me raggiungo la nonna .... sono sicuro che mi troverà qualche occupazione! Se ti serve qualcosa ..... chiamami!"
"Non ho bisogno di nulla André, grazie!"
 
Vedo Oscar allontanarsi ed entrare nella stanza di Joséphine .... che stranezza!
 
Entro nella camera di mia sorella, e dico: "Ma dov’è Joséphine, non la vedo, dov'è?"
 
Mi guardo in giro e vedo un quantitativo spaventoso di abiti, dei più svariati colori, dal nero al rosso, dal grigio al bianco. Con accessori di ogni genere, parrucche con pipistrelli, applicazioni sugli abiti a dire poco assurde. Ma cosa hanno preparato le mie sorelle?
 
"Oscar, cara figliola, vieni, siediti qui. Joséphine è uscita un attimo. Stiamo scegliendo gli abiti ed il trucco per questo ballo!!" dico indicando a mia figlia di sedersi qui al mio fianco, sul divanetto.
"Ma ... Madre, non sono cose che fanno per me. Io preferisco tornare in camera mia, sono stanca!"
"No aspetta! Dimmi Oscar .... non ti piacerebbe per una sera, una sola volta nella tua vita, sapere cosa si prova ad essere una donna? Un bel vestito, il trucco ed una maschera. Nessuno potrebbe mai riconoscerti ..... " dico con voce tranquilla e suadente. Come vorrei che per una volta Oscar fosse felice!
"Cosa! Ma certo che no. Madre, io sono un soldato, cosa dite?"
Antoinette ribatte: "Suvvia Oscar, se lo dici per nostro padre, ti promettiamo che non lo saprà mai! Lo sai che è fuori con il suo esercito! Dai Oscar ..."
"Ma io ... no no ... io ... e poi .... perchè dovrei? Io .... " dico balbettando, in effetti l'idea è ...... ma io sono un soldato. Però ... ballare, per una sera ....
Mi guardo bene attorno, le mie sorelle mi stanno squadrando da capo a piedi, mia madre ha uno sguardo così dolce e amorevole.
"Ma ..... come faccio? Insomma .... qualcuno potrebbe riconoscermi .... "
Marianne mi mostra una maschera bianca, con dei gioielli e delle piumette, e dice: "Con questa, nessuno ti riconoscerà! Chi potrebbe immaginare che dietro a una maschera si nasconde il famoso colonnello Jarjayes? Nessuno."
"Marianne ..... questa maschera ... è bellissima ... ma ..... la mia voce? E poi, per entrare a Versailles serve un titolo! Non posso certo arrivare con una delle carrozze di famiglia! E poi.... un abito .... io ..... " guardo Marianne negli occhi, faccio un respiro. "Io .... ho paura! … Non ho mai indossato un abito, delle scarpine, il corsetto e tutto il resto.”
"Ti presenteremo come nostra cugina, ti va bene?"
"E secondo te ... nessuno mi assocerà al Colonnello Jarjayes? Madre?!! Voi ... cosa dite?!" domando intimorita, però l’idea inizia a piacermi. Infondo questa notte sono libera, potrei divertirmi anche io.
"Ma come potrebbero?! Oscar, nessuno ti ha mai vista prendere parte a un ballo vestita in abiti femminili, e poi come ha detto tua sorella, come farebbero a riconoscerti con una maschera?! ... Dai figliola, non farti pregare ... su dai! Abbiamo scelto per te quest'abito turchese, non è bellissimo? Su avanti, provalo!"
"E .... sia. Va bene, lo provo. Però ..... non vi prometto nulla!" rispondo imbarazzata ed intimidita.
 
Formiamo un cerchio intorno a nostra sorella e cominciamo a vestirla .....
 
 
“Nanny, dov'è André?" domando entrando decisa nelle cucine, regno indiscusso della nostra Nanny.
"Andrè? E' nelle scuderie! Sta sistemando i cavalli"
"Perfetto! E' il luogo adatto per parlargli ..."penso mentre raggiungo le scuderie.
Vedo entrare Joséphine nella scuderie, mentre sono accovacciato a passare un impacco sulla zampa anteriore destra di Alexander, oggi ha preso una storta.
"André! André dove sei?"
"Sono qui Madame! Avete bisogno di me?!"
"Devo parlarti! Su, lascia perdere il cavallo e alzati!"
"Certo Madame! Ditemi!" dico alzandomi e sistemandomi i pantaloni. E' buffo chiamare Joséphine Madame, ma ormai siamo cresciuti ed è così raro vedere tutte le sorelle a palazzo.
"Ascolta André! Ho portato personalmente un abito nella tua stanza, devi indossarlo e prendere parte al ballo che si terrà stasera a Versailles!"
"Al ballo? E perchè mai? José ... ehm ... Madame ....."
"Perché anche Oscar prenderà parte ... almeno spero ... Su dai André, non farti pregare!" dico felice ed eccitata. Forse riuscirò a fare aprire gli occhi a quella testona che ho come sorella. Certe volte mi fa una rabbia …
"Oscar? Ma no, Vi sbagliate! Oscar ha deciso che della sicurezza si occuperà il tenente Girodelle!"
"Ma io spero che Oscar andrà a Versailles in abiti femminili, non certo in uniforme!"
"Oscar ... in abiti femminili? Ma .... perchè? Madame .... io ...."
 
Io davvero non posso crederci! Oscar con un abito da donna ..... deve essere ... bellissima! Già me la immagino, in una nuvola di tulle, bella. Un sogno. Il mio sogno.
 
"E tu non vedi l'ora di vederla, e magari di ballare con lei, vero André?"
"Ma ...... Io .... Madame Joséphine .... io sono solo .... il suo attendente!"
"Attendente? Io dire che sei l'ombra e l'anima di mia sorella! ... André, basta guardarti per capire che sei innamorato di Oscar ….. oppure vuoi negarlo?!"
"Ehm ...... io ..... no, non intendo negarlo. Però è un amore impossibile, e Voi lo sapete meglio di me. Mi basta guardarla da lontano .... anzi ... in realtà la guardo da vicino, le sono sempre accanto. Io .... mi basta starle accanto" dico deciso, con lo sguardo perso.
"Ti accontenti di poco! ... André, stasera hai la possibilità di farti notare da mia sorella, magari finalmente ti vedrà come un uomo e si accorgerà di te. Su dai André, poche storie e vai a prepararti!" dico con piglio deciso, questo qui è duro come Oscar! Mio padre ha fatto un vero disastro con questi due!!
"Uhm ... e va bene! Tanto non ho nulla da perdere! Grazie Madame!! Siete .... un angelo ... Ma, siete sicura che Oscar si metterà un vestito?!"
"Non credo che si rifiuterà, con lei c'è mia madre. Sa come persuaderla, sta tranquillo, e adesso muoviti!"
"Subito!! eh ... Grazie!!" dico correndo verso la mia camera, felice di vivere un sogno, il mio sogno.
Vedo André correre via, dico a gran voce: "Ti si è presentata l'opportunità di conquistarla. Mi raccomando André ..." dico lasciando lentamente le scuderie. "E adesso a noi mia cara Oscar!"
 
Raggiungo la mia stanza ed entro decisa, spero davvero che mia madre l'abbia convinta .... anzi spero di trovarla già quasi pronta. Vedo tutte le mie sorelle e mia madre intente attorno a qualcosa, sento dei brontolii continui con la voce di Oscar .... bene bene, quindi si è convinta!!!
 
"Madre!!! È troppo stretto così! Vi prego!!! Ahia!!!"
"Hai ragione mia cara ... ma il bustino va stretto, quindi pazienta!"
"Ma così .... è troppo!! Guardate ..... Io non ho questo petto!! E poi ... non respiro!"
"Se è venuto fuori, è perché ce l’hai. Oscar, sono sicurissima che non passerai inosservata, sei bellissima figlia mia!"
"Oh .. ecco ... ma io ...... Madre, ma come fate a resistere tutto il giorno in questa trappola?!" Dico sbuffando. Per fortuna che sono un soldato!
"Ci si abitua a tutto. Forse tu non resisti ai disagi della vita militare?"
"Disagi? Beh .... in verità non ce ne sono poi molti .... nelle Guardie Reali sono servita e riverita Madre. Più che soldati ... siamo dei figuranti ...... credetemi! Ahia ..... ma è proprio necessario stringere così anche la gonna?!"
"Certo! ... Ecco fatto. Fa vedere .... Sei bellissima!"
“Uhm ... siete sicura? Io mi sento così .... strana!" rispondo muovendomi di qualche passo, cercando di non cadere con queste scarpine. Però .... mi guardo allo specchio ... in effetti .....
Marianne ribatte felice: "Ma guardati, sei un vero splendore! Oscar, non ci hai mai detto se alla Reggia hai qualche corteggiatore! ... Su avanti, racconta!"
“Corteggiatori? Ma no, certo che no! Io sono il Comandante delle Guardie Reali .... certe cose non mi riguardano!" rispondo decisa, anche se la mia sicurezza vacilla un poco davanti al riflesso dello specchio. Davanti a me vedo una splendida donna, una giovane splendida donna. Davvero sono io?
Antoinette, sussurra: "Sono sicura che hai un mucchio di uomini che ti corteggiano e tu nemmeno te ne rendi conto."
"Uhm .... " dico ammirando il mio riflesso nello specchio.
Mia sorella Joséphine, mi si avvina e continua: "Sei splendida! Adesso ti truccherò un po' il viso. Su, siediti su questa poltroncina!”
"Il trucco? Ma .... Joséphine, non serve ..... Tanto ho questa splendida maschera!!"
"Una maschera che ti copre gli occhi e le guance ma le labbra sono scoperte. Voglio che diventino rosse."
“Rosse? No no .... rosse no! Una cosa delicata Jo ..... non ci provare neppure!"
"Tranquilla ... le dipingerò con un colore che si adatti alla tua pelle! .... Su rilassati. Se non ti piacerà, sarai libera di struccarti."
"E sia ... ormai mi sono fatta convincere. Però devo ammettere che avete ragione, nessuno potrà riconoscermi!"
"Sorellina ... vedrai che stasera farai una strage di cuori! ... Anche se, nella vita di una donna, basta un solo uomo, quello giusto, quello che ci fa battere il cuore."
“Joséphine .... io sono un soldato, sarò il prossimo conte Jarjayes. Certe cose per me non esisteranno mai" dico con tono un poco triste, anche se vorrei che la mia voce fosse decisa.
"Sarà come dici ma rimani una donna. Una donna con tanti corteggiatori ... e il più importante magari ti è così vicino che nemmeno te ne accorgi!" dico mentre osservo soddisfatta il mio operato. "Sei perfetta .. unica!"
"Si ... devo ammettere che .... mi piaccio. Però .... che scollatura! Non si può coprire un poco?! E' troppo ..... troppo!" dico mentre mi osservo allo specchio. “Io non ho questo petto, come è possibile che uscito così? E pensare che abitualmente metto delle fasce per nasconderlo, ora invece ….. che vergogna!”
"Troppo?  Vergogna? Ma no! E poi devi indossare la mantella, fuori fa molto freddo, non puoi certo uscire da palazzo così!"
"Beh si certo. Ma voi .... siete pronte? Non vorrete abbandonarmi?!!"
"Abbandonarti? Non capisco, cosa intendi dire?"
"Qualcuna di voi verrà a Versailles, spero!!"
"Ovvio! Nessuna di noi perderà un ballo mascherato! ... Guarda la mia maschera, non è bellissima?"
“Uhm ... si, molto. Un poco .... vistosa ma a tema con la serata!" rispondo decisa.
"Madre, Voi siete sicura che mio padre non ci sarà, vero?"
"Sicura. Bene, è il momento di andare ... Meglio affrettarci, comincia a diventare tardi!”
Saliamo in carrozza e lasciamo palazzo Jarjayes per raggiungere la Reggia. Hanno deciso che sarò una loro lontana cugina, in visita a Parigi. Nessuno sospetterà nulla, soprattutto perchè nessuno potrebbe mai pensare che io abbia il coraggio di fare una simile follia. Chissà cosa accadrà questa notte, in questa festa così strana, fatta di zucche, streghe, scheletri ......
 
 
Le carrozze hanno lasciato il palazzo, su una di esse viaggia la mia Oscar. Lei non mi ha visto ma io invece l'ho guardata da dietro la colonna della sala centrale. E’ bellissima. Anch'io indosso una maschera, spero che non mi riconosca e riesca a danzare almeno una sola volta con lei, sussurro: "Certo che sei davvero messo male, povero André! ... Meglio che mi faccia coraggio e la raggiunga!"
 
 
Raggiungiamo la Reggia di Versailles, sono in carrozza con mia sorella Joséphine, si è presa lei l'incarico di presentarmi come una loro lontana cugina, di passaggio a Parigi. Ho il cuore che batte forte, spero davvero che nessuno mi riconosca!
 
 
Con le mie figlie facciamo il nostro ingresso a Versailles. Percorriamo i corridoi fino a raggiungere la sala degli specchi dove si sta svolgendo la festa, udiamo la musica degli orchestrali e il chiacchiericcio degli ospiti.
Entro per prima, Sua Maestà appena ci vede, ci viene incontro sorridendo.
 
“Madame Jarjayes che piacere vedervi a corte! Ma perché non indossate la maschera?"
"Maestà... ecco ... per ora la tengo in mano. Sapete bene che io non amo i balli in maschera .... e che ballo solo con mio marito!"
"Certo che lo so Madame Jarjayes! ... Immagino che le dame in vostra compagnia siamo le Vostre figlie?!"
"Sono cinque delle mie sei figlie ... ed una mia nipote venuta in visita qualche giorno!" dico mascherando l'agitazione.
"Vostra nipote avete detto? Per me è un vero piacere conoscere la Vostra famiglia Madame Jarjayes." scruto con attenzione la nuova arrivata e domando: "Madamigella, qual'è il Vostro nome?"
Sono terrorizzata, mi piego in un leggero inchino, femminile, quando sento la voce di mia madre venirmi in soccorso.
"Oh Maestà, mia nipote si chiama Amélie Marguerite. Purtroppo in gioventù ha avuto una grave malattia e adesso è quasi senza voce."
"Oh mi dispiace Madamigella Amélie! Spero che almeno per stasera dimenticherete i Vostri affanni e Vi divertiate." guardo le sorelle Jarjayes e continuo: "E' passato molto tempo dall'ultima volta che siete state qui a corte! Sono davvero contenta di rivedervi."
“Allora non mi resta che augurarvi una buona serata!! E fate una strage di cuori, in questa notte tutto è possibile!". Ci allontaniamo da sua Maestà, faccio un bel respiro, non mi ha riconosciuta. E mia madre è stata davvero geniale, la sfioro appena e dico sottovoce: "Grazie Madre .... non avrei saputo come uscirne!"
 
Vedo mia madre sorridermi felice, la sua idea è davvero perfetta. Neppure sua Maestà mi ha riconosciuta.
 
"Figliola, ma guarda quanti uomini ti stanno guardando!"
"Oh ..... troppi ..... E non mi piace essere così .... osservata! Madre ... adesso .... cosa faccio?!"
"Nulla! ... Però devi ammettere che sei così bella che sarebbe impossibile che tu passassi inosservata."
"Uhm ... grazie Madre" rispondo sottovoce, imbarazzata da tutti questi complimenti. Mi sento goffa, fuori posto. Però mi sento anche molto femminile con questo abito, le scarpine danno un incedere particolare, morbido e sensuale.
Mi volto e vedo un uomo venirmi incontro, mi colpisce il suo incedere deciso, sicuro, la sua grazia.
Indossa un magnifico completo rosso su pantaloni neri, la sua maschera rappresenta senza dubbio in fuoco. I pantaloni neri lo rendono slanciato ed i suoi capelli scuri fluttuano liberi.
Si avvicina, fa un inchino e sento una voce roca, bassa: "Mademoiselle, mi concedete l'onore di questo ballo?"
 
Lo vedo allungare la sua mano verso di me, pronto ad accogliere la mia.
Sento le guance avvampare, fortunatamente nessuno può vedermi dietro la maschera. Per qualche istante mi sento smarrita, che strana sensazione che provo! L'uomo mi porge la sua mano ed io istintivamente gliela porgo. Mi sento avvolta dalle sue braccia e cominciamo a danzare.
 
Vedo mia figlia allontanarsi, so per certo chi c'è sotto quella maschera, spero davvero che questa serata sia magnifica per lei. Si merita davvero di essere donna, almeno per una notte.
 
Mi avvicino a mia madre, accompagnata da mio marito Charles: "Madre, avete visto? Finalmente ballerà con chi sappiamo noi! Sono davvero felice per lei!"
"Spero che quel ragazzo riesca a fare breccia nel cuore della donna che ama!"
"Lo spero anche io Madre, anche però quei due sono inseparabili, io non ci credo che lei non provi nulla per lui! Non è possibile! Ah, guardateli, sono bellissimi. E lei è così ... dolce .... è incredibile Madre!!"
"Se solo Oscar si accorgesse di quel povero ragazzo ..."
"Chissà Madre .... magari questa sera capirà!! Noi comunque controlliamo che nessuno li disturbi! Ih ih ... dopo tutta la fatica che abbiamo fatto con lei ..... "
 
 
Sono tra le braccia di un uomo .... che strana sensazione, di solito io impartisco loro degli ordini e nemmeno li guardo in faccia! ... Eppure stasera non mi sento me stessa, sento che un'altra donna ha preso il mio posto! .... Continuo a danzare però queste braccia, è come se le conoscessi, quest'uomo ha un'aria familiare. Forse lo conosco, mi conosce?! Proverò a fargli qualche domanda, magari riuscirò a capire di chi si tratta!
 
“Monsieur, vivete alla reggia?"
“No Mademoiselle" rispondo con voce bassa, mentre mi perdo ad ammirarla. Joséphine è stata geniale, l'acqua, Oscar è vestita da acqua. Questo abito chiaro, sfumato tra l'azzurro ed il bianco, leggero, soffice, è assolutamente perfetto per lei. Questa sera lei è la mia principessa, è il mio sogno che si avvera.
Sento le sue mani leggere, morbide, stratte nelle mie. La vedo un poco impacciata ma così leggera, aggraziata. Quanto è bella!
Sorrido appena, è André dietro la maschera. Ma è impazzito? Cosa gli prende?! Perché è qui? ... Beh ... la stessa domanda dovrei farmela io. Cosa ci faccio qui? ... Comunque se André pensa di farmela, si sbaglia di grosso. A noi due Grandièr!
 
“Ne siete sicuro Monsieur? Sapete, ho l'impressione di conoscervi."
"Voi dite Mademoiselle?" Rispondo deciso, afferrando Oscar al volo, dopo una piroetta. Le cingo la vita, con forza e gentilezza assieme.
"No, no ... credo di essermi sbagliata Monsieur! Ma lo sapete che siete un eccellente ballerino?"
"Anche Voi Mademoiselle, siete .... splendida, leggera ed aggraziata!" dico con voce suadente. Sono sicuro che Oscar mi abbia riconosciuto, ma non è scappata. Forse per una notte si lascerà andare?
"Ditemi Monsieur di cosa Vi occupate?"
"Uhm ..... segue come un'ombra un persona eccezionale" rispondo sincero.
"Non Vi capisco! Mai sentita un’occupazione simile!"
"E Voi Mademoiselle, da dove venite?"
"Io vengo da diversi posti! ... Da casa mia, da Versailles .... da qualunque parte in cui necessitala mia presenza! ... Sapete, questa è la prima volta che prendo parte a un ballo e credo che sarà anche l'ultima."
“Forse Vi state annoiando? Beh … Vi comprendo, anch’io non mi sto divertendo, quindi anche per me sarà l’ultima volta in cui prenderò parte a un ballo. Sapete, è più divertente bere qualcosa con gli amici piuttosto che perdere tempo tra dame e gentiluomini che parlano di frivolezze!”
"L'ultimo? Forse non Vi state divertendo?" Rispondo piccata. Forse mi ha scambiata per uno spaventapasseri? Accidenti Andrè, questa me la paghi!
“Ecco .... si certo, adesso che sto ballando con Voi ..... la serata è diventata ... unica direi. Vorrei che questo ballo non finisse mai!"
"Ah ah ah ... dite davvero?!! Ma non Vi sto annoiando?"
"No no .... tutt'altro! Voi siete ..... un sogno Mademoiselle!"
"Un sogno? Ma se non mi conoscete! Non sapete nemmeno che aspetto possiedo."
"Io .... lo immagino. Voi siete leggiadra, aggraziata, bellissima. I Vostri occhi Mademoiselle, i Vostri occhi parlano per Voi"
"Ho capito ... Voi siete come tutti i gentiluomini qui presenti: Vi basta avere una donna qualsiasi tra le braccia per convincervi di averla conquistata. Non è così? A proposito, non mi avete detto ancora il Vostro nome..."
"Il mio nome non ha importanza. E no, Voi Vi state sbagliando. Io sono diverso, come lo siete Voi"
"Come potete dirmi una cosa simile se nemmeno mi conoscete?"
"Mi basta vedere i Vostri occhi, Mademoiselle!"
“Ma lo sapete che siete un adulatore? Ditemi, a quante dame l'avete detto?"
"A nessuna Mademoiselle, a nessuna" rispondo in un sussurro, con voce dolce. Possibile che lei davvero non possa prendermi seriamente?
 
André, credi davvero di prendermi in giro?! Adesso ti faccio vedere io.
 
"Quindi se non l'avete detto mai a nessuno è evidente che non amate nessuna donna o sbaglio?"
"Ne amo una sola .... che purtroppo è molto al di sopra di me. E questa sera è un sogno, il mio sogno che si avvera"
"Cosa!? ... Se fosse come dite, allora perché state ballando con me e non con quella donna?"
"Sto ballando proprio con la donna dei miei sogni"
"Ma ... se non mi conoscete?" sussurro turbata.
"Ne siete sicura?! I Vostri occhi ..... parlano per Voi, e dicono tutt'altro"
 
 
Entro a passo deciso nella sala da ballo. Sono appena rientrato a Versailles con il mio Reggimento, in anticipo rispetto al previsto. Mi è stato detto che mia moglie è qui, la cerco nella sala, mi guardo attorno e la vedo. Bella, con un abito blu scuro ed una piccola maschera. La riconoscerei tra mille, la mia dolce Marguerite. Mi avvicino, con indosso la mia divisa, fiero, deciso.
"Marguerite, mia dolcissima sposa!" dico posando un piccolo bacio sulla sua mano.
"Augustin sei tornato!"
"Si cara, in anticipo. Dimmi, stai bene, mia cara? Sei .... uno splendore! Bella come quando ti ho conosciuta!"
"Grazie Augustin! ... Su vieni!"
"Vengo? Dove mia cara?"
"Sono così felice che tu sia qui che voglio divertirmi. Su, dai, ho voglia di danzare con te per tutta la sera!" dico portando con me mio marito ... lontano da Oscar.
"Marguerite ... cara .... ti prego. Io sono un poco stanco. Mi hanno detto che nostro figlio questa sera ha lasciato il comando al suo secondo. Forse non sta bene?!"
"Oscar?! Sta tranquillo caro ... nostro figlio sta bene, anzi, credo che mai come stasera sia sereno e felice!"
"Ma .... allora perchè ha lasciato il suo posto a Girodelle? Io davvero non comprendo. Domani dovrà darmi delle spiegazioni!" termino la frase quando il mio sguardo cade su una coppia che sta ballando, un uomo alto, moro, con un abito rosso come il fuoco con una giovane donna bellissima, eterea, nel suo abito chiaro. Hanno qualcosa di familiare, che non comprendo appieno. Sono però così sensuali nel loro ballo, si vede che tra loro c'è qualcosa.
"Marguerite .... tu sai chi sono quei due giovani?!"
"No. Però ti dirò che insieme formano una bellissima coppia, non trovi?"
"Si ... mi ricordano molto come eravamo noi .... giovani ed innamorati! Perchè quei due sono innamorati, si vede! Ah .... beati giovani Marguerite!"
"Già .... beati i giovani! .... Augustin se sei stanco possiamo rientrare a palazzo, lo sai che per me non è un problema!"
"A palazzo? Uhm ... no no. A palazzo ci saranno le nostre esuberanti figlie. Restiamo qui a Versailles ... nel nostro appartamento ..... "
 
 
 
Sono tra le braccia di questo cavaliere, sono ormai sicura che si tratti di Andrè. Riconoscerei i suoi occhi tra mille ... e la sua voce, anche se sta cercando di camuffarla, è inconfondibile, almeno per me che sono cresciuta con lui. Però devo ammettere che è affascinante, sicuro e deciso. E ballare con lui è un'esperienza così .... strana. Sento dei brividi percorrermi la schiena ogni volta che il suo respiro sfiora la mia pelle.
"Madamigella, Vi sentite bene? Ho l'impressione che stiate tremando, forse sentite freddo?"
"Freddo? No no .... anzi ....." Sento il suo sguardo addosso, uno sguardo dolce e penetrante. Mi sento così in imbarazzo .... ma anche un poco audace. In fondo neppure lui può essere sicuro che sotto questa maschera ci sia proprio io.
"Monsieur, Vi andrebbe di accompagnarmi in giardino?"
"Con molto piacere!" dico arrestando il passo. Le porgo la mano e la invito di seguirmi.
Appoggio la mano sul braccio del mio cavaliere ed insieme lasciamo il salone per recarci nei giardini della Reggia.
"Monsieur, vedo che conoscete bene questi luoghi!"
"Si, in effetti ci vengo molto spesso. Madamigella, non conosco ancora il Vostro nome ..."
Rimango un attimo sorpresa dalla domanda, però potrei usare il nome che mi ha dato mia madre .... il suo nome. "Amélie, Monsieur, Amélie Marguerite ....."
"Ameliè! ... Un nome bellissimo per una donna altrettanto bella!"
“Grazie Monsieur" Rispondo imbarazzata.
Raggiungiamo una splendida fontana, alzo gli occhi al cielo e vedo un'infinità di stelle sopra di noi. E' una notte magnifica, romantica.
Sento il suo profumo, il profumo del mio Andrè. Si sono sicura, è lui il mio cavaliere.
MI avvicino un poco di più, sento le sue mani cingermi con gentilezza la vita, vedo il suo viso sempre più vicino.
"Siete la donna più bella che abbia mai visto! ... Spero che un giorno Vi accorgiate di me .... io Vi amo..."
Sorrido ed arrossisco alle sue parole, anche io lo amo, ne sono sicura.
"Io ...." non so cosa dire, però ... le sue labbra così vicine. Non so come ma mi avvicino sempre di più fino ad appoggiare le mie labbra sulle sue. Sa di buono, di dolce, un poco zuccherino. E' lui, è il mio Andrè.
Appoggio le mani al suo petto e mi abbandono a lui.
Non riesco a crederci ... Oscar corrisponde al mio bacio. E' un sogno! ... Mi perdo in lei, la stringo a me, la mia bocca si allontana appena dalla sua, sussurro: "Ti amo ... ti amo...." la bacio ancora...
"Io ..... anche io Andrè" dico in un sussurro, disarmata, senza cercare di camuffare la mia voce.
"Oscar .... vita mia!" sussurro appena per stringerla a me con immenso amore. "Ti amo Oscar .... voglio che tu sia mia!"
"Andrè ..... io sono già tua ...... lo sono sempre stata"
"Oh Oscar, Oscar!" dico togliendole la maschera con le mani tremanti per l’emozione.
Sorrido, Andrè, il mio Andrè. Sono stata cieca in tutti questi anni ..... Lo guardo dritto negli occhi, le mie mani raggiungono il nastrino della sua maschera e piano la sciolgo.
Lo vedo sorridermi, rischiarato dalla luce argentea della luna.
Le mie mani sfiorano leggere il suo viso, poso appena le mie labbra sulle sue, la bacio con dolcezza, sussurro: "Sapessi quanto ho desiderato questo momento. Ti ho sempre amata e non potrei vivere senza di te!"
 
Passo nel corridoio con la mia Marguerite al braccio quando il mio sguardo è attratto da una scena che si scorge da una vetrata.
"Marguerite guarda, sono i due giovani di prima .... te lo avevo detto che si amano. Ah ... come sono belli!!"
Sorrido felice e con dolcezza rispondo: "Si, Augustin ... quei giovani si amano! Sono felice Augustin, tanto felice!"
"Felice? Per loro? Forse li conosci?" Domando incuriosito. Però devo ammettere che hanno qualcosa di familiare ..... e poi sono così belli.
"No, non li conosco. Ma vedere una giovane coppia innamorata mi rende felice."
"Hai ragione ..... rende felice anche me. Vieni Marguerite ..... andiamo nel nostro appartamento. Così domani sarò pronto ad affrontare il nostro esercito di figlie! Ah .... per fortuna che ci sei tu .... e Oscar!"
"Oscar ... figlia mia!"
"Figlio Marguerite, figlio ......"
"Augustin, quando ti convincerai che Oscar è una donna come tutte le altre? Non pensi che si possa innamorare e un giorno sposarsi e avere dei figli?"
"Oscar? Marguerite .... io ... non credo .... " Osservo meglio la mia Marguerite, ha un'aria così misteriosa. "Marguerite, va tutto bene? Sei così .... misteriosa!"
"Sono semplicemente felice, caro."
"Anche io .... sono felice di essere qui con te!"

 
   
 
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