Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: PrimbloodyBlack    31/10/2020    0 recensioni
(la pubblicazione continuerà su Wattpad) Eloyn fa parte di una famiglia di cacciatori di vampiri. Durante la sua prima battuta di caccia viene separata dal gruppo e catturata. Viene portata nella grande dimora di uno dei 5 Signori Vampiri. Viene resa schiava dalla potente Lux che la renderà una Bloodgiver, il cui compito è quello di donare il suo sangue al suo padrone.
Lux riuscirà mai a sottomettere uno spirito ribelle come quello di Eloyn? Sarà una sfida che lei non vorrà di certo perdere.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era passata una settimana da quando io e Arkel eravamo arrivati in quella grande casa. Bambini continuavano a sparire e altrettanti ne comparivano, ogni giorno un nuovo gruppo veniva portato dagli stessi uomini che mi avevano rapita. Non ci volle molto per capire che quel rozzo uomo ci stava a sua volta vendendo, e le miei certezze si rivelarono giuste quando un vecchio uomo misterioso arrivò nel bel mezzo della notte. Fu la cameriera a svegliarmi, dicendo di fare silenzio, e mi accompagnò fuori dalla stanza. Avevo a dosso solo il pigiama e a quanto pare non serviva che mi cambiassi. Mi portò fuori, e in quel momento capii che per me era finita. C'era un carro, simile a quello che mi aveva portata qui. Ad aspettarmi c'era un uomo anziano, con dei abiti alquanto particolari, dei capelli lunghi e grigi tenuti perfettamente pettinati, e una postura da fare invidia ad ogni vecchio. Aveva uno sguardo serio e segnato dalle rughe, accanto a lui sorrideva l'uomo rozzo. Il vecchio annuì vedendomi e la cameriera mi portò dietro il carro. C'erano già altri tre rinchiusi dentro. Minuti dopo mi raggiunse anche Arkel e poi altri due bambini. Averlo accanto mi risollevò, non avrei mai potuto affrontare una cosa simile da sola. Passammo tutta la notte in viaggio e il freddo ci penetrava nella pelle, ma almeno eravamo insieme. Quando arrivammo alla fine di quel lungo viaggio, la luce di prima mattina filtrava attraverso le fessure del vecchio legno. Quando ci fecero scendere, ci incatenarono uno ad uno in fila, io mi guardavo attorno spaesata e spaventata. Era tutto così diverso, la forma delle case, le strade ma soprattutto le persone. Venivo fissa da tutti i passanti, con i loro occhi da predatore mi guardavo dalla testa ai piedi, alcuni si fermarono anche. L'elegante anziano ci lasciò nelle mani di una giovane donna, occhi a mandorla, capelli neri, corporatura minuta. Ci guidò in un enorme casa e fu in quel momento che capii in che situazione mi trovassi e fui travolta dal terrore. C'erano altri, umani. Erano incatenati, nudi, pallidi quanto me in quel frangente. La donna ci portò in una sala, ci tolse le catene e ci fece spogliare sotto costrizione. Poi ci invitò ad entrare nella stanza adiacente. Un enorme bagno, con singole postazioni per lavarsi. Non ci fu bisogno di dirlo, perché tutti noi sapevamo già cosa fare. L'acqua bollente si immischiò alle miei lacrime, e i miei gemiti di pianto furo coperti dall'acqua corrente della doccia. Non c'era alcun modo di scappare, per me era finita. Una volta puliti, delle donne ci accolsero e ci vestirono con abiti bianchi raffinati, sia femmine che machi, non avevamo altro che quelli per coprirci. E una volta uscita da quella stanza sapevo che sarebbe finita, una volta fuori, per strada, la mia vita non sarebbe stata più mia. Era una cosa che non potevo accettare, sembrava surreale. Ci rimisero le catene, legandoci l'uno all'atro ed in fila. Ci portano per strada, come se fossimo un trofeo conquisto, e tutti ci fissavano con i loro sguardi luridi mettendo in mostra i loro canini da vampiri, come se non potevano trattenersi alla nostra vista. Sembrava quasi un mercato, ai lati della strada cerano dei palchi dove venivano messi in vendita gli umani, io sarei presto salita su uno di quelli. Ricominciai a singhiozzare freneticamente, ma non erano l'unica, erano tutti in lacrime come fossimo in un funerale. Il nostro funerale. E io speravo solo che un angelo venisse a salvarmi.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: PrimbloodyBlack