Ogni madre nella sua vita avrebbe dovuto affrontare ,il giorno in cui il proprio figlio le avrebbe fatto conoscere la propria fidanzata . Se per i comuni mortali poteva essere tragico ,per le madri purosangue era un viaggio all’inferno . 

Sia  perché la maggior parte delle volte bisognava spiegare al proprio pargolo che no non poteva fare coppia con la determinata fanciulla , sia perché dopo essere state vendute come vacche da ragazze , le Lady magiche si aspettavano di fare lo stesso con i propri pargoli.
Tuttavia Madame Ilgarda in Rosier madre di ben cinque figli(due maschi e tre femmine ) non era  minimamente preoccupata. In fondo le maghe ispaniche erano famose per la loro l’educazione .

Suo figlio Evan era l’esempio perfetto: bello , educato al punto giusto, riusciva a rientrare nell’etichetta senza sforzo apparente . Era una gioia portarlo agli eventi mondani , lasciando  di stucco quelle boriose lady inglesi.

Anche quel giorno Evan si era dimostrato un vero maestro. L’incontro tra sua madre e la sua ragazza era stato organizzato nei minimi dettagli. Aveva prenotato una cena al Petit Royal: un ristorante francese né troppo ricercato come il Vescovado né troppo frequentato come il Paiolo magico .

Stava osservando il menu  quando vide arrivare il figlio . Si congratulo mentalmente per l’eleganza e la virilità del suo ragazzo :la sua  postura alta e bella , i ricci scuri  pettinati alla perfezione , le vesti  verde oliva che risaltava la carnagione scura . Attaccata alla sua mano doveva esserci la sua ragazza una fanciulla carina di una bellezza molto classica , bionda occhi azzurri e abbastanza alta.

“Lia , ma sai che ore sono ?!”sussurro rabbioso Evan “Siamo in ritardo di ben cinque minuti!”.

Magnolia Wilkes sbuffo , già l’ idea di incontrare sua madre non la faceva impazzire se poi  Evan entrava in modalità menopausa!.Il ragazzo intanto la squadrava alla ricerca di imperfezioni, osservó il vestito un po’ troppo semplice , i capelli arruffati, il trucco un po’ sbavato . Un espressione altera gli segno il viso , detestava quando la sua ragazza non appariva come voleva . Come diceva suo padre il valore di un uomo si vedeva dalla donna che le stava accanto.

Con un colpo di bacchetta le aggiusto il look.

Dal suo canto  Magnolia era abituata al controllo maniacale del proprio fidanzato  ,tuttavia  se volevi essere la ragazza del capitano dei Serpeverde un poco dovevi soffrire giusto?.

“Madre” .

“O caro figlio”  i due Rosier si abbracciarono calorosamente ,dandosi un leggere bacio sulle guance. La ragazza non poté non notare la somiglianza tra i due. Avevano la stessa pelle abbronzata ,gli stessi lineamenti morbidi contornati da boccoli castani,gli stessi occhi dorati.Ma non era solo l’aspetto: il modo in cui tenevano le spalle , i movimenti delle braccia , l’uso del proprio lessico, la cura del proprio corpo...

I tre si sedettero insieme,  Magnolia tese la mano alla madre di Evan cercando di seguire i consigli di Evan .

“È un piacere conoscerla Signora Ilgarda ,  sono Magnolia Wilkes”

“Il piacere è tutto mio signorina Wilkes. ” le strinse la mano velocemente .

Ilgarda notò la gaffe della ragazza nell’averla chiamata per nome come il suo cognome : Wilkes erano risaputi arrampicatori sociali. Nei salotti e negli ambienti ministeriali erano chiamati Skuns perché come le puzzole la loro  presenza era...ingombrante.

La cena continuo , Ilgarda scopri che la fanciulla era una Serpeverde del sesto anno, più piccola del figlio e come tutte le ragazze inglesi era una bifolca .

Evan in tanto cercava di pilotare la conversazione ,conscio delle lacune comportamentali della fidanzata , lei era un diamante grezzo ancora in fase di rifinitura, ma pur sempre un luccicante diamante.

“Sai madre Magnolia è bravissima a scuola in Incantesimi e in Trasfigurazione è la prima del suo anno”

“Davvero? Qui in Inghilterra i voti delle ragazza non sono importanti sai...”la ragazza  arrossi “...ma in Europa è fondamentale per una rampolla avere una buona media , non vogliamo certo eredi con un QI di un troll”.

“Mia madre considera l’etichetta inglese insensata e insufficiente , educa i propri figli secondo le regole francesi .“le spiego Evan.

“ Lei è francese? Credevo che fosse spagnola”chiese Magnolia.

“Si sono Spagnola tuttavia noi maghi spagnoli siamo troppo pochi per avere una nostra scuola ,per questo ho passato gran parte della mia giovinezza in Francia , e lì che mi sono innamorata del padre di Evan.” racconto Ilgarda  .

“Non vi siete sposati tramite contratto matrimoniale ?“.

Ilgarda emise una risata cristallina“Un altra sciocchezza tutta inglese ”disse.

Evan incomincio a spiegarle “ I contratti matrimoniali sono un usanza anglo-germanica nei paesi mediterranei i purosangue non li usano...”

Magnolia rimase affascinata da quella signora . Era completamente diversa dalle madri dei suoi compagni di casa: algide e fredde come acciughe congelate era...moderna .

“Perché non ne abbiamo bisogno!” lo interruppe la donna “Noi a differenza degli inglesi sappiamo educare i nostri figli a non accoppiarsi con ani... con esseri inferiori. Se un purosangue è cresciuto a dovere non ha bisogno che nessuno gli imponga niente .”  

“Quindi Evan non avrà un contratto matrimoniale?”chiese speranzosa , era sempre stata una delle sue più grandi paure dover abbandonare Evan per un mero pezzo di carta.

“Se saprà scegliere correttamente la sua sposa, perché dovrei intromettermi?” a quelle parole sul viso di Magnolia spunto un sorriso enorme ,adesso capiva perché Evan aveva insisto per quel incontro . 

Evan l’aveva scelta! Lei: una purosangue di serie B tra le tante Nott ,Traver e Parkinson , Evan che veniva considerato il miglior partito per la sua educazione, bellezza ,intelligenza...  .

Le sembrava di morire :non sarebbe stata la fidanzata di Hogwarts ma la futura signora Rosier!Nonostante lui la criticasse  continuamente ,nonostante i suoi comportamenti non nobiliari aveva scelto lei!.

Sarebbero stati invidiati da tutte le famiglie purosangue e con un po’ di fortuna l’ avrebbe convinto a farle avere una carriera lavorativa.

La cena continuo: le pietanze  si rivelarono ottime benché i nomi erano impronunciabile con quelle terribili r.

 Magnolia dovette  anche fronteggiare l’enorme sfida delle posate, ma  cosa diavolo serviscono quattordici posate diverse!?  .

Ilgarda  poi volle sapere in che modo  si erano conosciuti,  Evan prudentemente scaglio un muffato prima di raccontare.

“Magnolia fa parte del  club madre , come ti ho accennato è una maga talentosa e dalla mente aperta a branche di magia non..ortodosse e così lo invitata ad unirsi a noi”.

“Ti interessi alla magia oscura?” domando interessata Ilgarda.

In realtà si era unità al club per pomiciare con Evan ma erano dettagli...

“Direi di si ma solo a fine didattico .”

“Dovresti vedere quanto è migliorata grazie a me perfino Loro l’hanno notata  ” si vantò  Evan .

“Li hai incontrati e non me l’hai detto!” grido la donna “ Sai quanto ci tengo alla tua carriera militare.”

“Madre non potevo!Io,Avery e Mulciber siamo stati invitati ad una sezione di allenamenti a dicembre, tuttavia hanno chiesto l’assoluto segreto “.

“Suo figlio è stato fantastico Signora ,l’ho accompagnato personalmente ,ed è stato elogiato da Milord Lestrenge  per il suo addestramento ,anche Milady Lestrenge  si è congratulata con lui per i miglioramenti sulle maledizioni .”  Magnolia era entusiasta di fare notare quanto era dedita al proprio ragazzo.

“Ne sono felice  “ sospiro Ilgarda “Però non sono sorpresa ,in fondo è sangue del mio sangue . Sai la nostra famiglia è fieramente tradizionalista e ci teniamo che ognuno faccia la sua parte“parlava con uno strano luccichio negli occhi .

“Anche mia madre , progenitrice di cinque figli , da il suo contributo alla Causa .Da svariati anni si occupa di organizzazioni benefiche al fine di salvaguardare la nostra incolumità ,madre posso?”.

“Se proprio devi ma non vantarti troppo ,non vorremo sembrare egocentrici”.

“Mia madre è la madrina del progetto politico : Libri per tutti...”

“Una cosuccia che faccio con alcune amiche , cerchiamo solo di far rimuovere quei libri che troviamo indecenti dalle biblioteche pubbliche .”

“...Fa parte del  club di Druella Black: I diritti delle madri e delle mogli.”

“Un risposta diplomatica alla fuga della signorina Black ,non dobbiamo  veder cadere le nostre figlie nella decadenza “.

“...Ed è Vice- presidente nonché fondatrice  del movimento per la tradizione  e la cultura magica. “

“ Purtroppo sono tempi bui , la nostra società è assediata da ogni dove ,ormai nessuno  può permettersi di stare in disparte . E tu signorina sei una tradizionalista? Sei pronta a metterti in gioco?.”

Magnolia rimase spiazzata , non credeva certo in quelle  idee da medioevo  ma gli anni in  Serpeverde , circondata dai ricchissimi rampolli delle famiglie tradizionaliste ,le avevano insegnato la dura arte della simbiosi e della mediazione ; tuttavia la madre di Evan sembrava molto convinta delle sue idee e  lei aveva il disperato bisogno di piacerle .

“ Be ... signora  alla mia famiglia non interessa la politica nè la guerra , siamo maghi normali che vogliono vivere la propria vita in pace siamo ecco...siamo moderati.“

“ Allora perché studi Arti oscure se non vuoi combattere per la tua gente?  “

“Per interesse personale .“ 

La donna scosse la testa,  che cosa poteva da una Wilkes : una famiglia di codardi bravi solo a parole e poi la sua famiglia disinteressata alla politica ma la stava prendendo in giro?

“ Mia cara ti dirò la verità , la verità che i poteri forti ci nascondono : i sangue marcio ,quei gli esseri inferiori, si riuniscono insieme a Silente e altra faccia traditrici per complottare contro di noi!vogliono ucciderci e rubare la nostra magia al fine di  darla ai loro simili ,  vogliono mettere in atto un  genocidio ”

“Genocidio?” ripete confusa Magnolia .

“Forse dovresti chiedere a tuo padre Albertus , non è un membro del Wizengamot ?”

“In realtà Albertus non è mio padre è mio zio , mio padre è suo fratello .“

“Aspetta ma il fratello non è quel mezzo pazzo che ha sposato una Magonó dell’est e adesso gestisce una ridicola pasticceria?”

I ragazzi si guardarono negli occhi mentre un silenzio assordante si propagando sul tavolo.

“Ah”.