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Autore: Funlove96    31/10/2020    1 recensioni
Una festa in maschera, fiumi d'alcol, e due amici pronti a tutto, possono rendere la notte delle streghe ben più movimentata di quanto farebbero fantasmi, vampiri e tutti gli esseri dell'oltretomba messi insieme.
Lo sanno bene Lucy e Natsu, che si sono ritrovati vittime di una serata che mai più dimenticheranno...
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Questa storia partecipa alla Halloweek indetta dal Forum Fairy Piece.
Spero vi piaccia. Buona lettura e buona notte delle streghe!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Natsu/Lucy, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa alla Halloweek indetta dal Forum Fairy Piece.



A busy night.



Stirava le ultime pieghe del violetto abito mentre guardava il suo stesso riflesso nello specchio della stanza. Alle sue spalle intravedeva il letto ricoperto dal piumone rosa, sul quale era seduta l'amica, con le mani intente a cercare qualcosa nella borsa sportiva che aveva portato, quella arancione dove teneva trucchi e accessori che aveva avevano utilizzato per prepararsi a quella serata.

Rebecca le aveva chiesto di accompagnarla alla festa di alcuni studenti che, come loro, si sarebbero diplomati a primavera, e aveva deciso -anche grazie alle pressioni dell'altra bionda, nonché il ricordo di un certo debito nei suoi confronti- che non ci fosse nulla si male ad accettare. In fondo erano entrambe state, in quel quinquennio, le classiche secchione che al liceo nessuno si filava nemmeno per sbaglio -tranne per Rebecca, che aveva trovato, un paio di anni prima, il coraggio di dichiararsi al ragazzo che le piaceva dal primo anno, scoprendosi poi ricambiata, divenendo fidanzata a tutti gli effetti- e dato che avrebbero lasciato la Magnolia High School tanto valeva divertirsi.
E poi sarebbero stati tutti travestiti e certamente ubriachi, male che fosse andata, nessuno se la sarebbe ricordata per eventuali -e quasi certe- figuracce, sicuri che sotto la cascata di capelli scarlatti non vi fosse una secchiona...

Controllò il trucco che le aveva fatto Rebecca, e dovette constatare ancora una volta quanto fosse pesante. Ma d'altra parte glielo aveva chiesto lei di renderla irriconoscibile, quindi finì per complimentarsi con l'amica, e voltandosi per ringraziarla notò che le si stava avvicinando di nuovo.

"Rosso eh?" ghignò, notando il colore molto acceso del rossetto con cui l'amica si stava apprestando a completare l'opera. "Cosa aspettarsi da una vampiressa, se non un rossetto rosso sangue?" rispose l'altra, e lei era certa, con quell'abito, avrebbe fatto finire il suo ragazzo ai pazzi.
D'altra parte, il ricevitore degli Zero Tail era noto per la sua gelosia, sentimento che gli aveva portato non poche grane, causa alcuni marpioni un po' troppo appiccicosi con la sua ragazza. Ma era famoso anche per il forte sentimento che lo legava alla bionda, e che mai si era sognato di nascondere, soprattutto a certi ragazzi, troppo interessati a Rebecca.
In un certo senso la invidiava lei, che tutto avrebbe dato perché il bel qarterback della squadra la guardasse come Shiki guardava l'amica.

Anche lei, dal primo anno, era finita vittima di quella trappola chiamata amore -no, non era una cotta, e lo dimostrava il fatto che quel sentimento era soltanto cresciuto col tempo, senza mai nemmeno accennare ad affievolirsi- rimanendo affascinata da quel bel ragazzo dai rosei capelli, in grado di costruire una carriera sportiva di tutto rispetto già al liceo, e che l'anno successivo, si vociferava, gli avrebbe garantito l'entrata in uno dei più importanti college di tutta Fiore.
Era sempre rimasta nell'ombra, primo perché troppo timida, poi perché, dal terzo anno circa fino a qualche mese prima, lui era fidanzato. La bella albina, una ragazza dagli occhi azzurri che era anche sua amica -ma che, per qualche strano motivo, poco tempo prima si era allontanata da lei senza darle spiegazioni, limitandosi a salutarla gentilmente quando si incrociavano nei corridoi- aveva avuto la fortuna di essere notata dal ragazzo forse più carino della scuola, attirando anche la sua di gelosia, dovette ammetterlo, oltre che quella di varie cheerleaders e ragazze di tutte le classi.

Si, Lucy Heartphilia era innamorata del bel Natsu Dragneel, che non se la filava nemmeno per sbaglio. Nonostante proprio quell'anno fossero capitati in classe insieme, rimaneva la secchiona anonima che si e no gli aveva passato i compiti assegnati, dato che lui sembrava distrarsi sempre molto facilmente in classe.
Era anche andata a casa sua un paio di volte, ma solo perché lui le aveva chiesto ripetizioni, e a parte il forte batticuore e i ripetuti rossori, nulla di più accadeva oltre che lo studio. Il peggio era che, conoscendosi, gli avrebbe anche concesso la sua fatidica prima volta se lui avesse detto anche una sola sillaba, e per questo si sentiva una stupida. Semmai glielo avesse chiesto -ammettiamolo, doveva essere o ubriaco, o particolarmente affamato e con nessun'altra alternativa per pensare proprio a lei- gli sarebbe caduta tra le braccia senza troppi complimenti, lasciandogli letteralmente fare ciò che più gli aggradava.

Che stupida...
Ma non quella sera!

Quella sera il brutto anatroccolo, solitamente coperto dai larghi seppur sgargianti maglioni e le lunghe gonne, avrebbe lasciato il posto alla bella vampiressa armata di pesante trucco e parrucca rossa, che ora osservava il risultato finale sulla superficie riflettente.
Una sexy vampiressa dai canini affilati e i lunghi capelli scarlatti.

"Cavoli Lu! Sei magnifica! Cadranno tutti ai tuoi piedi!" Lucy arrossì al complimento di Rebecca che intanto guardava sorridente l'abito lungo, viola scuro, e dallo spacco vertiginoso che arrivava fino a metà della coscia sinistra.
Nemmeno lei, che si era impegnata eccome per far ingolosire il suo ragazzo, si era spinta a tanto in quanto a pelle scoperta. Infatti il suo vestito rosso aveva una generosa scollatura a cuore, era molto aderente e si apriva in due spacchi laterali, i quali terminavano all'altezza delle ginocchia. Il tutto era contornato dal classico cappello a punta e le scarpe nere tacco dodici. Una vera bomba sexy!
Ma Lucy... oh, con lei si era davvero scatenata. Era veramente bellissima, ed era certa, neanche un certo rosato le avrebbe resistito.
Davvero quella benedetta ragazza non si accorgeva di quanti sguardi attirava su di lei, anche con quegli abiti larghi con cui si ostinava a coprirsi? Non immaginava nemmeno che Natsu, al contrario di ciò che credeva, non le era mai rimasto indifferente, e sicuramente avrebbe messo a dura prova il suo autocontrollo quella sera. Sapeva che il rosato si sarebbe travestito da vampiro, glielo aveva spifferato Shiki, cosicché lei potesse presentarsi all'ultimo minuto da lei, chiedendole di accompagnarla in quell'ultima festa liceale, con tanto di vestito che lei non avrebbe potuto rifiutare, dato che mancavano pochissime ore all'inizio dei festeggiamenti. Per fortuna quel desiderio di vivere, almeno una volta, qualcosa che non la facesse apparire la solita secchiona davanti a tutta la scuola, si era rivelato abbastanza forte. Aiutato da un piccolo ricatto ovviamente...
Non le piaceva rinfacciare le cose, se dava una mano a qualcuno lo faceva solo per aiutare, mai per chiedere qualcosa in cambio, ma stavolta dovette ricordarle qualche mese prima, quando, dopo essersi versata accidentalmente del succo addosso, lei le aveva prestato la sua felpa per non farle fare figuracce in classe. Che poi aveva messo la felpa di Shiki, alla fine ci avevano guadagnato tutti, per cui non sapeva se valeva o meno come sacrificio, ma le era servito per convincerla, e questo andava più che bene.
Come si dice, in guerra e in amore tutto è concesso. E lei per il bene di quell'amore avrebbe fatto di tutto. Era o non era la sua migliore amica?

Si complimentò mentalmente con se stessa per la brillante idea. Per anni aveva provato a spingerla a interagire di più col rosato, con scarsi risultati. Risultati portati più che altro dal ragazzo che, nonostante andasse bene e non faceva fatica a studiare, inventava difficoltà inesistenti, solo per avere la scusa di invitarla a casa.
Peccato che anche lui alla fine non aiutasse più di tanto, visto che ogni volta che era a pochissimo dal provare a portare la conversazione su qualcosa di più confidenziale si bloccava...

Ma stavolta non ci sarebbero state scuse, lei e il moro avevano organizzato tutto nei minimi particolari.
Non era bello che interferissero, ma era ancora meno bello che lasciassero i loro amici a soffrire. Chiuderli in una stanza fino a quando non avessero chiarito per bene era l'ultima spiaggia, e nessuno dei due si sarebbe fatto scrupoli.

"Andiamo o no?" fu Lucy a interrompere il flusso dei suoi pensieri. Già davanti alla porta della sua stanza, con una mano poggiata sulla maniglia e l'altra a tenere la porchette nera, appena presa dalla scrivania, dov'era posta proprio accanto ai libri, la guardava mentre la ragazza, pensò Lucy, si stava di nuovo perdendo in uno dei suoi film mentali, il cui protagonista scommetteva fosse un certo moro.
Rebecca prese la borsetta a tracolla abbinata al vestito e si precipitò fuori seguita dall'amica che, salutati e tranquillizzando i genitori -suo padre, come ogni sera, era intento a leggere il giornale, lisciandosi distrattamente i baffi biondi, mentre Layla sorseggiava il suo thè alla mela verde, il suo preferito, comodamente seduti sul divano bordeaux in salotto- per poi uscire con il "Comportatevi bene!" di Jude, ulrato appena dal salotto.

La Hyundai i30 grigio metallizzato faceva bella mostra di se nel vialetto di casa Heartphilia, col bel biondo già al posto di guida, che quasi ebbe un colpo nel vedere le due vestite così.
"Wow! Mi devo preoccupare?" un cipiglio serio si fece spazio sul volto del ragazzo, facendo emergere la gelosia da fratello maggiore che sempre lo aveva caratterizzato.

Era più grande di lei di quattro anni, e da quel che Rebecca ricordava, non c'era stato un solo momento in cui non si era preoccupato per lei, anche quando litigavano. Se aveva bisogno di lui c'era sempre, lasciando da parte anche i litigi più furiosi.
"Si, per tutti i fegati che scoppieranno per questa gnocca!" rispose lei indicando Lucy ignorando l'occhiataccia di Sting, che aveva ben capito chi fosse la colpevole di tutto. Quella iena di sua sorella si era scatenata con Lucy. Però doveva ammettere che aveva fatto un gran bel lavoro, e se non l'avesse considerata come una seconda sorella ci avrebbe anche provato con quello schianto biondo -ora scarlatto per via della parrucca- che si era appena seduto sul sedile posteriore dell'auto.
Se non l'avesse considerata una sorella, e se fosse stato single ovviamente...
"Vuoi mettere in moto o no? Arriveremo tardi. E smettila di sbavare o lo dico a Yukino!" quella serpe di sua sorella, seduta accanto a lui, non perse occasione per prenderlo in giro, sebbene sapesse la considerazione che aveva dell'amica e che fosse follemente innamorato dell'albina, che sarebbero anche dovuti passare a prendere lungo il tragitto.
Il biondo mise in moto e l'auto partì, diretta verso casa degli Agría.

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Se ne stava poggiato allo stipite della porta, passando lo sguardo sulla camera dalle pareti dipinte di rosso, il letto col piumone blu, e la scrivania con sopra libri, penne e fumetti vari, per poi andare a guardare spazientito l'amico, ancora impegnato davanti allo specchio a sistemarsi il bavero.
"Ti sbrighi o no?" sbuffava più di una locomotiva, e a Natsu stava dando ai nervi. "Ho quasi fatto, datti una calmata cagnaccio!" sbraitò il rosato, apostrofandolo a quel modo per via del costume da licantropo del moro. Si chiedeva se non sentisse caldo con tutta quella roba addosso.
"Non capisco proprio perché ho accettato! Una festa in maschera... è roba da poppanti!" ghignò il moro a quella frase, e non perse tempo a rinfrescargli la memoria "Per un motivo che comincia per L e finisce per ucy amico mio!" E non la penserai più così quando la vedrai... avrebbe aggiunto, ma non voleva rovinare la sorpresa.
Ridacchiò risistemandosi meglio le orecchie pelose, che andavano ad abbinarsi perfettamente alla giacca e i pantaloni ricoperti di pelliccia grigio-nera che aveva scelto. Sua zia Sister poi aveva fatto un lavoro fantastico col trucco e, se non lo avessero guardato da vicino, poteva sembrare avesse davvero un muso al posto del naso.
"Sei sicuro che verrà? Insomma... non credo le piacciano questo tipo di feste." lasciò trasparire i suoi dubbi, certo che l'amico lo avrebbe capito meglio di chiunque altro. Per il nervoso prese a sistemarsi pieghe inesistenti sul rosso gilet che indossava sopra la candida camicia e i neri pantaloni. Il mantello gli era d'impaccio e più di una volta lo scostava nervosamente, non prestando attenzione all'amico che gli si avvicinava sorridente. "Me lo ha confermato Becky che ha accettato di accompagnarla." gli disse posandogli un gomito sulla spalla, e il rosato ridacchiò, per niente interessato a sapere come la bionda avesse fatto a convincere la ragazza...
Conosceva abbastanza bene i modi di Rebecca, e per quanto potesse essere una ragazza dolce, a volte sapeva tirare fuori il peggio di se, e dubitava che Lucy si sarebbe salvata solo perché sua amica...

"Oh ma ecco le nostre donzelle!" gli comunicò Shiki guardando dalla finestra il bolide che parcheggiava nel vialetto di casa Dragneel, e dovette correre dietro al compagno, che aveva lasciato la stanza e si era precipitato giù per le scale, per recarsi anche lui all'ingresso.

"No! Non ci pensare nemmeno! Non me lo avevi detto che era a casa sua! No!" cercava di sfuggire alla presa dell'amica Lucy, che già da quando aveva riconosciuto il quartiere stava cercando di tirarsi indietro.
Erano passati a casa dell'albina, e lì Rebecca le cedette il posto, andando a sedersi accanto all'altra bionda. Innanzitutto era giusto che Yukino si sedesse accanto al findanzato, e poi qualcuno avrebbe dovuto impedire a Lucy di buttarsi giù da un'auto in corsa una volta che avessero imboccato la strada per arrivare a casa Dragneel. La bionda non voleva saperne, la sua amica era proprio una serpe se non le aveva detto dove si sarebbe tenuta la festa.
"Eddai Lu! Cosa vuoi che cambi? Tanto avrebbe partecipato comunque, anche se non fosse stata a casa sua!" Lucy lo sapeva, era consapevole che Rebecca stesse dicendo la verità, e forse aveva semplicemente cambiato idea all'ultimo, accampando una scusa, ma la Bluegarden aveva molto probabilmente previsto anche questo.

"Ormai siamo arrivati! E poi, ricordati che così sei quasi irriconoscibile. Quindi ora tu vieni, anche perché ci stanno guardando tutti adesso!" l'aveva tirata giù dall'auto quasi di peso, mentre gli occhi dei compagni si posavano sulle loro figure.
"Amore!" Rebecca si ritrovò, una volta scesa dall'auto, il sorriso smagliante del moro, che insieme al rosato le aveva raggiunte sul vialetto.
Non perse tempo il moro a stamparle in dolce bacio sulle labbra, raccogliendo senza timore l'occhiataccia dello sguardo blu scuro di Sting, a cui lui si limitò a sorridere. "Tranquillo, terrò le mani a posto!" e, dopo essersi beccato un'ultima occhiata e aver salutato l'albina, tornò a dedicarsi alla sua ragazza, parcheggiandole senza vergogna le mani sulle natiche, una volta che sentì il rumore del motore abbastanza lontano. Non aveva specificato in quale posto avrebbe tenuto le mani d'altronde...

"Ciao Luce..." quasi svenne la bionda a quel nomignolo. Il costume non rendeva certo giustizia alla bellezza del ragazzo, il quale non aveva bisogno di accessori per le zanne, dato che i canini -si rendevano conto, Grandineey e Igneel, di ciò che avevano messo al mondo?- facevano bella mostra di se, bianchissimi, in quel sorriso illegale.
"C-Ciao..." era probabilmente arrossita, ma grazie al trucco aveva potuto nasconderlo abbastanza bene. Ringraziò mentalmente Rebecca, che poi avrebbe strangolato per non averle detto che sarebbero andate a casa Dragneel. Tanto ci sei già stata a casa sua no? E poi sarebbe stato comunque presente alla festa! le aveva detto la bionda, dopo aver finto sconcerto -che strega, per davvero, che sapeva essere certe volte!- quando aveva "notato" la dimenticanza.

"Vogliamo andare?" Shiki spinse appena il rosato, rimasto imbambolato a guardare la ragazza, portandolo verso quello che sarebbe stato il suo incubo di quella sera, e che si preannunciava già negli occhi nocciola dell'aranciato, intento a squadrare bene ogni parte del corpo della bella vampiressa senza preoccuparsi di nasconderlo.

Sarà una serata lunga.... pensò il rosato, e no, purtroppo per lui non si sbagliava...

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Alla fine aveva passato tutta la serata a fare avanti e indietro per casa, tenendo d'occhio Loke, e praticamente cacciandolo quando era finita la festa, ormai alle tre del mattino.
Quelli che non aveva cacciato erano gli altri invitati, andati via senza degnarsi di dare una mano a pulire dopo avergli incasinato casa. Gli unici rimasti erano Gray e Gajeel, che lo avevano fatto solo perché costretti dalle due fidanzate, Levy e Juvia, se no sarebbero stati già dall'altra parte della città. La prima aveva minacciato l'omone, mentre la seconda lo aveva invece pregato, con la solita vocina che faceva quando era intenzionata a non farsi dire di no.
Insomma, lui era rimasto l'unico deficente a non essersi ancora deciso a fare dei passi avanti...

Ma poi era successo...

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Vorrei che mi amassi come ti amo io...
Gli era rimasta impressa quella frase, detta in un momento di dormiveglia, in cui la bionda non faceva altro che svegliarsi e riaddormentarsi, senza probabilmente accorgersi della sua presenza, mentre la prendeva in braccio -era mezza addormentata, accasciata in corridoio dopo aver rimesso tutto l'alcol che aveva ingerito- portandola in camera di Zeref, ed era stata quella a fargli cambiare direzione, dirigendosi invece nella propria stanza...
Posò un leggero bacio sulla sommità del capo biondo, beandosi della sensazione dei suoi seni schiacciati sul petto nudo. Finalmente era libero dalla vista di quella stupida parrucca. Come se non avesse riconosciuto subito -e si ok, sapeva già che sarebbe stata lei ad accompagnare Rebecca, ma a nessuno potevano appartenere quelle pozze cioccolato, tempestate di così tante stelle da far impallidire il firmamento stesso- i suoi occhi sotto quei chili di trucco, ormai colato e sfatto, e la parrucca scarlatta, che gli aveva anche portato a esplodere il fegato.

Aveva visto una massa di capelli rossi scendere sulla schiena di una messa a cavalcioni su qualcuno, e quasi gli prese un colpo, facendolo tirare dritto verso la poltrona beige e mettendo una mano sulla spalla di lei.
Per fortuna però, era soltanto Elsa con un vestito simile a quello di Lucy, che si stava sbaciucchiando col ranning back della squadra, Gerard. Tutto quello che si prese, oltre al colpo di poco prima, fu un'occhiataccia assassina dalla rossa, distratta prontamente dai propri propositi omicidi dal fidanzato dai capelli blu.

La strinse a se, e tornò a sonnecchiare. Non sapeva che ore erano, ma tra qualche ora sarebbe passato Sting a prendere le ragazze.
Infossò il viso nell'incavo del collo di lei, inspirando il profumo di pesca della sua pelle, e cadde di nuovo nel mondo dei sogni...

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Qualche ora prima...

Avevano passato l'ultima ora a pulire il casino lasciato dagli amici. Dovevano se non volevano che i coniugi Dragneel, una volta tornati dal loro viaggio di lavoro -gli avrebbe portato grandi vantaggi collaborare con lo studio di avvocati più conosciuto di tutta Fiore- uccidessero il secondogenito.
Lucy fortunatamente era ancora un po' lucida, non abbastanza da camminare senza rischiare di cadere, ma sufficentemente per non cadere nelle grinfie di quel dongiovanni da strapazzo.
Era impegnata a ripulire il salotto, ficcando qualunque cosa avesse la forma di una lattina, un bicchiere o un piatto di plastica nell'enorme sacchetto nero che si trascinava dietro.
Shiki e Rebecca si erano finalmente degnati di raggiungerli e dar loro una mano, e così in meno di un'ora casa era tornata linda e pinta, e i due ostaggi mori erano potuto andare via con le loro belle.

Natsu era andato in camera sua per togliersi quel costume ingombrante, certo che Lucy, Shiki e Rebecca si sarebbero arrangiati nella camera di suo fratello, come si erano accordati sapendo già che la festa sarebbe durata fino a tardi. Sting non aveva risparmiato entrambe le bionde di una telefonata -e una vagonata di messaggi- a cui loro avevano risposto tranquillizzandolo sul fatto che nessuno aveva attentato all'innocenza delle sue due biondine.

Se solo avesse saputo cosa faceva la sua innocente sorellina a casa del moro, tutte le volte che doveva "dormire da Lucy"...

Mentre si liberava di mantello e gilet però non si era reso conto della presenza in camera sua. Presenza che gli si avvicinò furtiva, e di cui si accorse solo vedendone il riflesso nello specchio e... "Labilia!" esclamò voltandosi e ritrovandosi la bluetta schiacciata addosso.
"C-Che diavolo fai?" tentava di scostarla ma lei lo aveva stretto in una morsa che non riusciva a sciogliere, complice anche il fatto di non voler essere troppo violento nello scansarla semplicemente perché donna.
Era altezzosa, antipatica e cercava costantemente di farsi notare da lui standogli sempre dietro. Non era per niente come la sua Luce, che gli era entrata dentro senza fare nulla se non semplicemente esistere...

Era rimasto incantato da lei dal primo giorno in cui la vide, nei corridoi a riporre i libri nel proprio armadietto, al primo anno di liceo, e da lì aveva fatto di tutto per potersi avvicinare. Millantava bassi voti e necessità di recuperare, cosa più facile quell'anno, dato che finiva per distrarsi davvero in classe nel guardarla continuamente, solo per avere la scusa di invitarla a casa sua.
Si poteva dire fossero diventati amici, ma lui non aveva mai voluto la sua amicizia. Era bello sentirsi abbastanza importante per lei da essere considerato suo amico, ma non gli bastava. Voleva avere il coraggio di dichiararsi, ma l'adrenalina che si impossessava di lui in campo sembrava svanire di continuo quando provava a portare quell'argomento nelle loro conversazioni.

No, non era come lei!
Negli occhi blu scuro non vi era traccia della miriade di stelle, che vedeva invece in quelli cioccolato che tanto amava. Era pronto anche a scostarla malamente, ormai stanco di lei, quando alla porta di affacciò la bionda.
"Natsu ho bisogno d'aiuto..." spalancò gli occhi azzurri Rebecca nel ritrovarsi quella scena davanti. "Labilia?"
"Non è come sembra!" si giustificò il rosato, ma la bionda ghignò senza considerare le sue parole. Si avvicinò alla ragazza che cercò rifugio tra le braccia muscolose di lui, il quale però si negò con nonchalance, scostandosi per lasciare che la bionda, il cui sguardo era indecifrabile e inquietante, le prendesse il polso e la trascinasse fuori, non curandosi dei suoi tentativi di sottrarsi alla presa ferrea.
"Lucy è in corridoio, mi serve una mano per portarla a letto. Ha vomitato e ora non riesce a reggersi in piedi. Non trovo Shiki da nessuna parte, ci puoi pensare tu?" bugia! Non che avesse vomitato, aveva rimesso l'anima in quel bagno! Ma aveva chiesto a Shiki di non interferire, con già il suo bel piano in mente. Era assolutamente certa che il rosato non si sarebbe fatto pregare, e infatti, mentre si allontanava con la ragazza, poté sentire chiaramente i passi del ragazzo in corridoio...

Arrivò fuori dalla residenza e la trascinò sul prato, mentre il moro, vedendo la scena dalla finestra di camera di Zeref, si era precipitato fuori da lei.
Intanto la bionda aveva già portato la ragazza verso la piscina, lasciandola solo in quel momento. "Si può sapere che vuoi?" le aveva urlato acida, mentre Shiki le raggiungeva, intento a cercare di evitare un omicidio. Sapeva quanto le due non si sopportassero, e anche lui non nutriva simpatia per la ragazza, che più volte ci aveva provato anche con lui. Era arrivata anche a mettere in giro la voce che fossero stati a letto, ritrovandosi alla porta di casa la fidanzata, arrabbiata e in lacrime.
La bluetta non aveva fatto i conti col fatto che, proprio grazie alla sua mania di postare continuamente stories sui social, aveva preso le prove delle sue bugie, mostrandole alla fidanzata e in seguito facendo una scenata in mensa, smascherando la ragazza davanti a tutti. Non azzardarti mai più a far piangere la mia ragazza, o giuro che non mi farò scrupoli perché sei una donna! le aveva detto rabbioso. Non avrebbe sopportato altri giochetti dei suoi.
Da allora ella aveva preso a stare dietro al rosato, aumentando ancora di più l'astio che provava.

"Voglio che tu la smetta di rompere le scatole a Natsu!" si avvicinò ancora la bionda, facendo indietreggiare l'altra, che non si accorse di essere arrivata al bordo della piscina. E con un altro passo, la ragazza perse l'equilibrio e cadde in acqua, riemergendo furiosa e offesa.
"Fatti passare la sbronza e torna a casa! E se solo riprovi ad avvicinarti a Natsu mi dimenticherò che sei una donna!" aveva detto secco il moro, prendendo per mano la fidanzata e tornando in casa, mentre la ragazza poteva solo sbuffare furiosa e incamminarsi verso casa sbuffando.
Almeno per quella sera, Labilia Christy non avrebbe dato più noie...

I due si erano chiusi la porta di casa alle spalle, incamminandosi verso la camera di Zeref dopo aver spento le luci.
Non poterono evitare di vedere, passando di fronte alla stanza del rosato -non del tutto involontariamente- e vedendolo impegnato in un bacio da togliere il fiato, con una Lucy abbastanza sveglia massaggiargli il cuoio capelluto e sorridergli una volta che si erano staccati. Forse era ancora un po' assonnata, ma certamente era più lucida di prima. Abbastanza da godersi quel loro primo bacio e ricordarlo.
Si diressero verso la loro destinazione, solo per emulare i due una volta chiusa la porta...
Certo, con qualche variante che comprendeva uno spacco in più sul vestito di lei, dovuto alla foga e all'impazienza del moro, con cui la non si diresse nemmeno sul letto, consumando il loro amore sul legno chiaro della porta...

Alla fine, la serata era stata movimentata, caratterizzata da una Lucy che aveva abusato dall'alcol e un Natsu che forse -e in fin dei conti era meglio così- non lo aveva fatto abbastanza, un marpione di prima categoria che avrebbe fatto meglio a tenere occhi e mani a posto con la bionda, e una strega che avrebbe fatto meglio a fare la stessa cosa col rosato, ma era stata indimenticabile.
Forse, l'unica cosa davvero inquietante di quella notte delle streghe era stato il teatrino messo su da loro, con vittime i due amici, ma, per l'appunto, in guerra e in amore tutto è concesso...



[8516 parole😳]



Angolo autrice.
Ma salve! Buona notte delle streghe, e qui per voi ne ho una davvero spaventosa per certi versi.
Sul serio, Mira sarebbe davvero fiera di questi due😂
E chissà che non lo sarà una volta scoperto tutto. Che dite, uno due di noi?
Ammetto che con Labilia ci sono andata pesante, ma hey, non far arrabbiare Rebecca, neanche in un universo parallelo, se non vuoi fare una brutta fine🤷 (e anche se mi stai antipatica)
Vabbè, ora credo proprio di dover andare. Grazie al forum FairyPiece per aver la HalloWeek, da cui sono uscite tante belle storie💕
Sono contenta di aver partecipato anche quest'anno, e chissà che tra qualche tempo non arriverà anche qualcos'altro per altri eventi.
Grazie per aver letto questa luuuunga storia.
Ciao❤️
   
 
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