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Autore: NotAdele_    02/11/2020    1 recensioni
Anna ha vent'anni, e nella vita non ha mai sbagliato niente, figlia perfetta, studentessa modello.
Isolatasi dal mondo per concentrarsi sul suo futuro si era scordata di vivere finché l'incontro con una vecchia conoscenza non le apre le porte per una nuova vita.
Dalla storia:
-Io non sono mai stata con nessuno, non so niente di queste cose, non ho idea di quello che devo fare, e tu hai avuto diverse esperienze a quanto ho capito, non so se sono in grado di gestire una relazione, non saprei neanche da dove iniziare.- Parlava velocemente come suo solito, e la punta di panico che aveva nella voce, era la solita che appariva quando le cose andavano in modo diverso da quanto programmato.
-Senti io non ti sto dicendo che ci dobbiamo giurare amore eterno, perché magari non ti piaccio neanche, oppure insieme saremo un disastro, però ti chiedo di darmi una possibilità, frequentiamoci e vediamo come va.- Era tranquillo e pacato come suo solito, le dava sicurezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anna'
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Capitolo 16

 

Pensare

 

 

Era al quarto ripasso quando si rese conto che il ragazzo non stava più dormendo, ormai fuori era buio, e lui era rimasto in quella posizione scomoda per tutto il tempo, fino a che ad un certo punto, alzando lo sguardo dal manuale pieno di appunti, si era accorta che si era spostato, decise di lasciar perdere, e finì di studiare.

 

Quando fu sicura della sua teoria, chiuse il libro con un piccolo tonfo e lo guardò con le braccia incrociate sotto al seno.

 

-Lo so che sei sveglio sai?- Il ragazzo aprì un occhio sorridendole e battendo una mano sul divano per invitarla a sedersi accanto a lui.

 

-E’ rilassante guardarti studiare, sei tutta concentrata e ti viene una rughetta qui.- Le appoggiò la punta dell’indice in mezzo alle sopracciglia.

 

-Uhm si immagino quanto la visione della mia faccia sconvolta, con i capelli in disordine ti piaccia.- Fece una smorfia mentre gesticolava con le mani, non aveva mai prestato troppa attenzione a quello che gli altri pensavano del suo aspetto, ma non era cieca e sapeva che in tenuta da casa non era particolarmente affascinante.

 

Ettore si allungò verso di lei, intrappolandola tra il suo corpo e il sofà, era abbastanza vicino da vedere le occhiaie, che sicuramente si intravedevano sotto gli occhiali dalla pesante montatura nera. 

 

-Se tu avessi idea di quello che mi passa per la testa quando ti guardo, mi cacceresti fuori a pedate.-  Era quasi certa di essere sul punto di un arresto cardiaco, si chiese se suo padre nello studio avesse anche un defibrillatore, sarebbe morta di li a poco, se lo sentiva.

 

Non era chiaro se fosse a causa della vicinanza del giovane oppure per le parole scandalose, o ancora perchè nessuno dei due si muoveva e quindi non aveva la possibilità di riprendersi dopo il momento di shock.

 

-Fidati, ti preferisco molto di più così, che bellissima con vestiti che mi distraggono, come la camicetta di sabato sera, quelle trasparenze dovrebbero essere illegali.- Le lanciò un’occhiata sofferente, ed Anna semplicemente scoppiò a ridere.

 

Le capitava spesso di farsi una risata in momenti inopportuni, era una reazione allo stress, e la cosa migliore, era che il moro lo sapeva, quindi non doveva giustificarsi, ma anzi, lui si allungò sul tavolino e le porse un bicchiere d’acqua che mandò giù quando si fu calmata.

 

-Non avevo capito avessi apprezzato tanto, non mi hai detto nulla.- Ed era vero, pensava semplicemente che non avesse fatto molto caso al suo abbigliamento, anche perchè l’indumento in questione era davvero sobrio ed elegante, lo aveva indossato al pranzo di pasqua e aveva ricevuto l’approvazione di tutti.

 

-Fidati, l’ho pensato.- Si passò una mano nei capelli scuri mentre si metteva composto più vicino a lei, prendendo le gambe avvolte nella tuta nera della ragazza e mettendole sulle sue.

 

Non obbiettò, stava comoda ed era carino che cercasse di starle vicino.

 

Ancora una volta gli invidiò la faccia da giocatore di poker, non aveva letto nulla in quella espressione, doveva essere bello riuscire a tenere le proprie emozioni private.

 

-Beh sarai contento di sapere che per Halloween, Lucrezia ha detto che devo assolutamente indossare un completo che ha trovato nel suo armadio e reputa adatto a me.- Lo disse con tono drammatico, lei si era già rassegnata a dei vestiti fuori dal suo range di normalità, ma l’amica non le avrebbe fatto mettere qualcosa di troppo fuori luogo, sapeva che non si sarebbe sentita a suo agio.

 

Ettore fece un suono sofferente chiudendo gli occhi e gettando la testa indietro appoggiandola sullo schienale.

 

-Sarà una lunga serata.- Lo disse con un tono davvero sconsolato, Anna pensò che infondo probabilmente stava scherzando, ci poteva stare l’essere attratti da una persona, ma una vocina le diceva cha magari tutti quegli apprezzamenti servivano a farla sentire bene.

 

Ma li accettò con grazia, capiva il gesto ed apprezzava gli sforzi del suo interlocutore.

 

Parlarono della festa per un pò, mangiarono qualcosa e a sera inoltrata dopo una decina di sbadigli della ragazza, il giovane si congedò, questa volta come ringraziamento per la bella giornata aveva ricevuto un bacio sulla guancia dalla bionda, che aveva raccolto un bel pò di autocontrollo per eseguire il gesto con naturalezza.

 

Si sorprese, era imbarazzata ma non tanto quanto pensava, chiudendo la porta pensò che infondo forse sarebbe riuscita a far funzionare tutto.

 

 

La settimana successiva ebbe parecchio tempo libero, le lezioni erano state quasi tutte annullate a causa delle sessioni di Laurea, i suoi genitori non erano ancora tornati dalla vacanza e Federico regalò a quella che aveva finalmente definito la sua ragazza una settimana sul lago di Garda.

 

Quello che Rebecca non sapeva, era che la villetta apparteneva alla famiglia di Anna, e che il suo soggiorno tecnicamente non era offerto dal suo ragazzo, ma dall’amica mai conosciuta, ma non le dispiaceva essere un benefattore anonimo, quella casa era quasi sempre abbandonata a se stessa.

 

Arrivata a sabato mattina, non aveva letteralmente più nulla da studiare, e probabilmente sarebbe stata a posto per i prossimi dieci giorni visto la settimana vuota che le si prospettava davanti, decise quindi di fare la sua corsa giornaliera e si riposò per poter reggere meglio alla serata.

 

Mangiò qualcosina, fece una doccia e indossò una t-shirt ed un paio di leggings  mentre lasciava asciugare i capelli all’aria, in attesa di Lucrezia che sarebbe arrivata a breve.

 

Si era appena seduta sulla poltrona della sua stanza quando sentì il campanello suonare.

 

Corse giù dalle scale così, velocemente che rischio di fare il volo dell’angelo e aprì la porta.

 

Rimase sorpresa di trovare altre due teste oltre a quella castana della sua amica.

Marcello ed Ettore erano dietro di lei, con facce piuttosto annoiate.

 

-Ciao ragazzi, ehm accomodatevi.- Si fece da parte per farli passare e gli indicò l’appendi abiti per i cappotti, la grossa borsa che Lu si trascinava dietro non la rassicurava poi molto, ma non poteva aspettarsi nulla di meglio.

 

Ettore le fece un’occhiolino mentre le passava accanto, più orientato rispetto all’altro ragazzo.

 

Li fece accomodare offrendo loro qualche snack, a quanto pareva i loro accompagnatori avevano dovuto annullare un calcetto pomeridiano a causa della pioggia, e Lucrezia aveva pensato di invitarli al loro pomeriggio di preparazione.

Non aveva nessun problema con la scelta dell’amica, ma si chiese per quale bizzarro motivo due ventenni avevano deciso di passare un pomeriggio a guardare vestiti.

 

-Certo che ne hai di soldi eh Nana!- Marcello aveva un modo tutto suo di dire le cose, ma non potè biasimarlo, abitava in un quartiere costoso, aveva una casa grande riempita di inutili oggetti di design che costavano ciascuno lo stipendio di un operaio della classe media. Lei era nata li e ci faceva poco caso, ma poteva essere spiazzante per qualcuno che non ci era abituato.

 

Anna ebbe il tempo di stringersi nelle spalle e dire ai due giovani di comportarsi come se fossero stati a casa loro, mentre Lucrezia già le tirava il braccio verso il bagno.




Note: Finalmente vediamo i due giovani approcciarsi alle dinamiche di coppia, il rossimo capitolo avrà una svolta!!! Grazie per essere passati e come sempre le recensioni sono ben gradite! 

A domani:)

  
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