Mi sono
divertita a immaginare cosa deve essere accaduto veramente dietro alle scene
dell’ultimo film di Harry Potter è questo è il risultato: uno one-shot incentrata sulla tormentata figura di Tom Felton e sulle sue difficoltà a tener testa alla follia del
regista. MA, voglio che sappiate queste questa one-shoot,
che segue un’altra altrettanto stupida, è molto molto
stupida. Del resto si basa su un film molto molto
stupido e molto molto mal riuscito. Sarei felice di
avere la vostra opinione riguardo al film e alla mia ff,
con tutto il
dovuto rispetto,
marjane
P.S: per
chi non lo sapesse:
- Michael Gambon= attore di Albus Silente
- Daniel Radclieffe, Rupert Grint, Emma Watson= il magico trio
Per gli altri
attori che ho citato è possibile capire che personaggio interpretano leggendo.
Buona visione
IL CIRCO DI
DRACO MALFOY.
Ovvero di come le insulse scene degli
esperimenti di Draco con l’armadio svanitore degenerarono nell’idiozia più cupa.
In seguito
all’increscioso incidente accaduto a Timothy Spall,
il regista, vedendo che l’attore era finalmente caduto in mezzo a resti del
set, distrutto dalla fatica, decide di chiamare un ambulanza. Così in breve il
corpo del povero interprete di Codaliscia viene
rimosso dalla scena con tanti cari saluti. Dal momento che la palude intorno
alla casa dei Weasly non è ancora pronta (operaio: Mi
scusi, capo, ma perché costruire una palude se nel vecchio set c’era già un
grazioso prato verde a circondare la casa!- Regista, offeso: Che ne puoi capire
tu, zotico! La palude simboleggia l’arrivo del male, e rende il tutto più cupo
sicché ne abbiamo bisogno! Al lavoro!- operaio: Ma ancora non riesco a capire
come una collina verde possa trasformarsi in una pianura, paludosa e con l’erba
alta, in pochi anni. Bah!-), si decide di cominciare le riprese degli
esperimenti di Draco Malfoy
circa l’armadio svanitore.
R, prendendo
da parte Tom Felton: Allora ragazzo ora voglio che tu
cammini verso l’armadio assumendo un atteggiamento impaurito e incerto. E poi
voglio che tu tolga la coperta polverosa con un bel gesto plateale ok?
Grandioso! AZIONE!-
Tom cammina
verso l’armadio. A dirla tutta ha ancora diversi dubbi sull’utilità di quella
scena. Ma una cosa è certa: lui si porrà decisamente contro ogni stupida
aggiunta o idea balzana del regista. Non ha intenzione di fare nulla di cui non
sia pienamente convinto. O almeno è quello che crede. Comunque sia la scena va
talmente bene che il regista, forse perché ha imparato qualcosa dalla passata
esperienza con Timothy, la prende come buona la prima volta. Tom sospira di
sollievo, e non immagina neppure lontanamente che il peggio sarebbe presto
arrivato. Cominciò a sospettare qualcosa quando sentì il regista parlare col
fattorino.
R,
pensieroso leggendo una lista: Allora, voglio una cassa di mele verdi, verde mentadent, ha presente il dentrificio,
quello per lavarsi i denti, mentadent, no? E poi
voglio un merlo, un chiurlo, un falcone, un dodo…
Fattorino:
Credo che i dodo si siano estinti, capo…
R: Ma che
dici ignorante non hai visto Era Glaciale due? Dunque un dodo, un’aquila, un
passero, un gabbiano, un corvo, un piccione, una cornacchia, una poiana, un…
L’attore si
sente ghiacciare dentro mentre ascolta le stramberie che il regista sta
cianciando, e decide di intervenire.
Tom,
paonazzo: Di cosa diamine state parlando?
R: Oh
ragazzo sei tu! M’hai fatto prendere un colpo! Stavo ordinando tutti gli uccelli
di cui abbiamo bisogno per le prossime scene. Ora lasciami pensare…-
T.Felton:
Ma di cosa accidenti state parlando!!?? Ci eravamo messi d’accordo di usare
solo una mela e un merlo e non… un dodo, un gabbiano
o qualsiasi altro maledetto pennuto!-
R: Calmati,
figliolo, calmati! Noi useremo il merlo! Però stavo pensavo di aggiungere qualche
altra scena come ad esempio…(il regista si interrompe
intimidito dallo sguardo furente dell’attore)
T.F: Cosa
le avevo detto a proposito degli esperimenti?? Avevo detto solo DUE scene! E mi
sembra già troppo!!
R, facendosi
piccolo piccolo: Ma vedi è tanto per provare… mica le montiamo tutte…
è solo per prova.. se poi non ci piacciono non se ne fa nulla…
T.F:
Categoricamente NO! E ora mi dia quella lista!-
R, cercando
di nascondere il foglio: Ma via Tom!-
T.F,
afferrando la pagina e iniziando a leggerla: Ridicolo, totalmente ridicolo! Un
gufo? Un avvoltoio? Uno scoiattolo saltatore? Un’iguana? Ma cosa cavolo… Uno zoo, praticamente uno zoo! Ma come ha potuto
anche solo pensare… uno struzzo??!! (L’attore guarda
il regista con fare interrogativo e disperato)
R,
riprendendosi la lista con un gesto stizzoso: Beh che c’è? Ho sempre sognato di
avere uno struzzo! Comunque hai ragione, dovremo tagliare un po’ di richieste… vorrei che mi concedesti almeno 20 scene…
T.F: Gliene
do’ quattro.
R: Dieci!
T.F, risoluto:
Quattro.
R: Oh,
d’accordo! Ingrato! Io ti renderei grande se solo mi lasciassi…
T.F: Girare
decine di scene con pennuti e mammiferi vari? Non credo proprio. Mi ridia la
lista le dirò di cosa non abbiamo bisogno.-
Detto questo
Tom prende il foglio e comincia a cancellare numerosi animali.
R: No, no
che fai! Dobbiamo avere quella colomba! Oh, no il pellicano no!! Io ci speravo
tanto!! Ti prego almeno lasciami il dodo!!
T.F: Il
dodo si è estinto.
R: Ma non è
una buona scusa! Oh dai! L’ornitorinco è essenziale! Il topo! Il topo è la
cavia perfetta!! Classico e sempre di tendenza!
T.F: E’ un
film che parla di maghi, direi che si potrebbe essere un po’ più originali.
E
continuavano a discutere in questo modo, finchè il
regista finge anche di mettersi a piangere per cercare di commuovere Tom, ma
invano. L’attore è risoluto a ridurre quelle scene al minimo indispensabile. Ed
era proprio quello che stava facendo. Vacilla solamente quando, arrivato al
punto di cancellare lo struzzo dall’elenco, il regista si mette seriamente a
piangere e lo prega in ginocchio di non cancellarlo. Ma poi Tom ripete a se
stesso che tutto ciò è ridicolo, come fa già da una mezzora buona e cancella
anche quello. Finalmente finito quel lavoro assurdo, l’interprete di Draco ordina al fattorino una mela verde, un merlo, un
passero e un fringuello. Il regista, seduto in un angolo, in punizione dopo
aver cercato di ordinare comunque uno struzzo, nonostante le minacce di Tom, lo
guarda storto meditando vendetta. Quando finalmente arriva il necessario per
girare le riprese hanno inizio.
Regista:
Bene ora avvicinati all’armadio e scosta la coperta polverosa.-
T:F,
sconcertato: Ma l’ho già fatto prima!-
R: E ora lo
rifai! Io adoro la polvere che si sposta cadendo nell’aria filtrata dalla luce!
Coraggio, un bello strattone deciso! AZIONE!
Tom,
cercando di seguire le istruzioni del regista, non nota che il suddetto
continua a esibire un misterioso sorriso malvagio durante tutta la scena.
Misterioso fino a quando l’attore strappando violentemente la coperta sopra
l’armadio non si vede cadere addosso l’armadio stesso.
T.F:
AAAAAAAHHHHH!(STUNK!) … ouw.-
Fra la
confusione generale in cui lo staff si muove per soccorrere Tom, sono in pochi
quelli che notano che il regista sta ridendo sguaiatamente e di gusto. Sia come
sia, Tom venne salvato, prontamente ritruccato,
restaurato e rispedito in scena.
R: Bene
ragazzo, ora direi magari di tirarla un filo meno forte quella coperta, ah?
Siamo d’accordo? Bene! Ora quando scopri l’armadio voglio che tu lo apra e ci
metta la mela, lo richiuda e borbotti le prime parole strambe che ti vengano in
mente. Mi segui? Sì? CIAK, AZIONE!-
Seppure
l’attore abbia solo vaghi sospetti circa l’incedente avvenuto, si muove con
fare circospetto verso l’armadio, come se si aspettasse un altro agguato, che
però non avviene. La scena procede nel migliore dei modi, anzi. Sembra che ogni
cosa filerà per il meglio, almeno fino a quando il regista non spiega a Tom la
scena seguente.
R: Ora tu
devi riaprire la porta e prendere la mela osservando con dolore che ne manca un
pezzo e infine sorridendo e mostrando i tuoi denti candidi. In sottofondo
faremmo passare una musichetta felice e inseriremo col computer la scritta mentadent…
T.F: Lei
scherza vero?
R: No vedi è
che io ho questo amico dentista che…(avverte lo
sguardo furibondo di Tom), ma sì, certo che scherzo! Ah, ah! Che matte risate!
DAI DAI! TUTTI AI LORO POSTI! CIAK, AZIONE!
Anche questa
scena viene girata senza difficoltà. Ma i veri problemi sembrano sorgere
quando, arrivati alla scena del fringuello, il regista dichiara che dovranno
ucciderlo per seguire il copione. Il pennuto, forse avvertendo il pericolo,
quando viene aperta la sua gabbia vola via velocemente. Segue una mezzora buona
in cui tutti, operai, attori, regista, staff, truccatori, cercano di trovare il
povero fringuello. Alla fine si scopre che il volatile aveva trovato rifugio e
asilo nella barba dell’attore di Silente che, del resto, non si era accorto di
nulla perché stava dormendo. Recuperata la cavia, le riprese procedono.
Abbandonata l’idea di uccidere veramente il fringuello si opta per la soluzione
di farlo addormentare. Ma dal momento che, a meno di sperare che si addormenti
mentre gli vengono raccontate delle fiabe, l’unico modo per farlo è fargli
ingerire dei sonniferi (disponibili in pillole troppo grandi per la sua
stazza), si rinuncia per il momento e ci si dedica al merlo. L’animale si
rivela assai meno ragionevole del fringuello: colpito dal panico del
palcoscenico, ha un irrefrenabile attacco di diarrea.
T.F,
ricoperto di piccoli escrementi: IO. NE HO. ABBASTANZA!
R: Tom, ragioniamo…
T.F: Un
accidente!!! Non ho intenzione di girare altre scene con pennuti o animali di
sorta!-
R: Ma mi
avevi promesso almeno due riprese!
T.F(facendo
un profondo respiro): Bene. Farò questa scena. Ma SOLO e SOLTANTO quest’altra!
Poi con gli animali ho chiuso!-
Il regista
convince quindi Tom a provare col passero che si rivela il più affidabile di
tutti. Non si fa prendere dal panico, non cerca di scappare, segue
amorevolmente le molliche di pane dentro l’armadio svanitore.
Anche l’interprete di Draco ammette a sé stesso di
essere un po’ commosso dal talento naturale del suo compagno di scena. Così,
finalmente anche quella lunga giornata di riprese finisce e Tom può andarsene a
dormire, ignaro però che la follia del regista veglia ancora sulla notte.
Purtroppo il
sonno non porta riposo al giovane attore ma solo una serie di incubi uno più
terrificante di dell’altro. In sogno il ragazzo si trova di nuovo sul set, apre
l’armadio svanitore, ci mette dentro una mela, lo
richiude, borbotta una formula magica, lo riapre e al posto della mela trova un
torta. Per qualche strano motivo la cosa lo spaventa enormemente e quindi chiude
di nuovo l’armadio con uno schianto appoggiandosi di schiena e respirando
affannosamente. Per qualche momento cala il silenzio più totale in seguito al
quale Tom sente chiaramente che qualcuno sta bussando dall’interno dell’armadio.
Spaventato, apre lentamente scoprendo i due suoi vecchi conoscenti: Jamie Waylett, interprete di
Tiger, e Joshua Herdman,
che faceva la parte di Goyle. Nel vederlo Joshua da un morso alla mela verde che ha in mano e Jamie si scrocchia le nocche con fare minaccioso. I due
indossano i loro abiti da scena e stanno abbastanza stretti nello spazio interno
dell’armadio.
Joshua e Jamie: Ciao Tom.
T.F : M-ma che piacere vedervi ragazzi! Quanto tempo!
Jamie,
scrutandolo con aria ostile: Già. Ci hanno messo da parte.
Joshua,
gettando via la mela: Mentre tu ancora reciti in questo film.
T.F,
sudando freddo: V-vi posso assicurare che la cosa non…
Jamie,
alzandosi e avanzando verso di lui: Tutti si sono facilmente dimenticati di
noi.
Joshua,
alzandosi anche lui: Persino tu, Tom.
Prima che l’attore
possa dare spiegazioni hai colleghi, i due cominciano a pestarlo di brutto,
schiaffi pugni e torte di mela in faccia.
Tom Felton si sveglia urlando.
T.F:
NOOOOOOO!!!BASTAAAAA!!!
Davanti a
lui un fattorino lo guarda sorpreso.
Fattorino:
Ehi, bello datti una calmata ho solo bisogno di una firmetta qui…
T.F: Mi
scusi, stavo facendo un sogno orribile e… ma lei che
ci fa in camera mia?
Fattorino:
Devo aver sbagliato stanza… cercavo il regista per
firmare la ricevuta per tutti quegli animali che sono appena arrivati…
Tom, si alza
e corre fuori dalla stanza, sperando fortemente che quello sia soltanto un
altro incubo, perché una volta arrivato agli studios
vede diversi operai scaricare casse e trasportare gabbie fuori da un enorme
camion. Non può essere, ripete a sé stesso. Non può essere. In quella un suono
stridulo dietro di sé lo fa sobbalzare. Girandosi lentamente l’attore si
ritrova faccia a faccia con un enorme struzzo. Spaventato a morte, Tom scappa
via urlando cercando rifugio nel primo camerino disponibile, che è già
abbastanza affollato.
Daniel Radcliffe: Chi va là?? Se è quel maledetto struzzo
cerchiamo di colpirlo con qualcosa gente!! Ha già ingoiato i miei occhiali!!
Emma Watson:
Ma no, è solo Tom, calmo! Tutto bene, Tom?
T.F: Bene??
Quando…. Chi… LO STRUZZZO!!-
Rupert Grint: Shhhhh!! Per
carità non gridare!! Non ho nessuna voglia di rivedere quel pennuto!!-
Helena Bonham Carter: E’ ridicolo, come possono aver consegnato uno
struzzo ai nostri studios??
Alan Rickman, stravolto: E’ ovvio no? Il regista deve averlo ordinato…
Michael Gambon: Pazzo scriteriato!! Col piffero mi
prendono per il prossimo film!!
Emma Watson:
Lo stesso vale per me! Mi rifiuto!
Tom è ancora
troppo arrabbiato e spaventato per dire una parola. Inoltre dall’esterno
arrivano suoni tutt’altro che rassicuranti; potrebbe giurare di aver sentito un
elefante muggire in lontananza. Improvvisamente dalla porta entra uno
spaventatissimo Dave Legeno,
con i vestiti stracciati e diversi graffi su tutto il corpo. L’attore comincia
a comunicare a gesti che è stato aggredito da uno scoiattolo, un’iguana e
infine uno struzzo, che ora hanno preso possesso della sua stanza.
T.F,
sussurrando a Daniel Radcliffe: Ma perché non parla?
D.R: L’ultima
trovata del regista. L’attore di Fenrir Greyback è sordomuto.
T.F,
esterrefatto: Scherzi vero?
D.R, cupo:
Mi piacerebbe. Ha detto solo che lo trovava molto idoneo e poco importava che
non potesse parlare.
Tom, ormai
certo che nulla possa andare peggio di così, si accascia sul pavimento del
camerino e scoppia in un pianto disperato. Ma nessuno gli presta molta attenzione
perché nel frattempo delle grida selvagge di pure terrore si stanno alzando
dall’esterno del camerino. La maggior parte degli attori esce a vedere cosa sta
succedendo. Restano solo Dave Legeno,
che non ha sentito nulla e che comunque è troppo scosso per muoversi, e Tom che
dopo aver pianto a sufficienza apre la porta del camerino su uno spettacolo
sconcertante. Gli attori sono tutti fermi in un angolo e lanciano incitazioni e
grida all’indirizzo dello struzzo che ha preso a rincorrere il regista
beccandolo sulla testa ogni volta che gli arriva a tiro. Quest’ultimo
continuava a chiedere aiuto, a minacciare gli attori e lo struzzo. Tuttavia sono
felice di dirvi che nessuno si prese la briga di soccorrerlo. Per diversi
minuti il cast al completo, lo staff e persino i fattorini restarono fermi a
godersi lo spettacolo. Ma dopo una buona mezzora, qualcuno, mosso a pietà per
il regista si decise a fermare lo struzzo, che comunque fu licenziato in
tronco, così come lo furono le iguane, le colombe, gli scoiattoli e l’elefante
indiano. Tutti gli animali furono cacciati dal set e finalmente, le riprese
poterono andare avanti.