Ade non amava particolarmente il suo regno.
Troppo buio e pieno di anime disperate. Era deprimente. Non si stupiva che la gente si aspettasse che lui diventasse il cattivo della storia, vivendo in un ambiente del genere.
A salvarlo da quell’opprimente oscurità, però, c’era lei.
Ogni autunno il cuore del dio sussultava di gioia alla vista della sua sposa, Persefone, che correva verso di lui a braccia aperte, facendo echeggiare una risata cristallina nel mondo dei morti.
Lui la stringeva a sé, desiderando invano di non doverla mai più lasciar andare. Sapeva, però, che la maledetta primavera sarebbe nuovamente giunta. Tutto ciò che lui poteva fare era godere della sua presenza. Il suo sorriso era la luce capace di illuminare e rendere sopportabile perfino l’antro più tetro dell’oltretomba.