Fix it
10 anni dopo la Grande Guerra
Tyrion Lannister scendeva verso
la fossa dell’orso, che quella sera sarebbe stata utilizzata come palco. Tutti
gli abitanti della gigantesca Sala del Re sciamarono giù dalle cinque torri che
un tempo avevano composto Harrenhal. ‘Questi braavosiani devono stare attenti’,
pensò, ‘Sono di un altro paese e pretendono di mettere su uno spettacolo per
raccontare la nostra storia. E io sarò uno dei personaggi. Stiamo a vedere’.
Tyrion, assieme agli altri cinque
membri del Concilio Ristretto, si sistema comodo sulle gradinate. Samwell Tarly
occupa ancora il ruolo che doveva essere del Gran Maestro, anche se maestro non
è. Ma visto che la Cittadella è stata bruciata forse serviranno altri dieci
anni prima che arrivi un vero Gran Maestro… o Gran Maestra. La Comandante della
Guardia Reale Brienne rimane in piedi con sguardo sospettoso, come se uno dei
guitti potesse sguainare la spada e ucciderli da un momento all’altro. Poi c’è
il maestro della flotta: lord Davos. Infine il maestro del conio nonché lord
Protettore del Sud: lo storpio Wilas Tyrell, che cammina con un bastone.
Non c’è un maestro dei
sussurri… dopotutto il loro re ha mille occhi più uno.
Tutti fanno silenzio mentre parte
la musica.
“Oh miei signori, siamo qui
per raccontare la grandiosa sebben triste storia degli eventi che dieci anni fa
decisero il destino del mondo. La racconteremo in due atti. Atto primo: i venti
dell’inverno”
Entra un attore pelato che
dovrebbe interpretare re Stannis. Digrigna i denti in modo plateale: “Grrr.
Sono bloccato qui in mezzo alla neve. Li ho salvati dai bruti ma nessuno mi
chiama re. Grrr. Mentre Cersei siede sul mio trono usando il suo figliolo Tommen
come burattino. GRRR!”. Un attore magro con i capelli bianchi e sporchi
interpreta Theon Greyjoy e ride a squarciagola scuotendo delle catene ai polsi:
“Hahaha. Mio lord credo che quelle vostre bandierine con il cuore infuocato non
vi terranno caldi a lungo. Haha, Hu Hu Hu!” “Chiudi il becco. Sei senza palle e
senza onore. E quel Ramsay ti ha reso più matto del re folle” “Hahahahihi” “Hai
proprio perso il lume della ragione. Lume… Ma certo! Siamo su un lago
ghiacciato e questa torre serve da faro per non far cadere nell’acqua gli
sventurati, ma se io accendessi un gran fuoco sull’isola in mezzo al lago e
spingessi i Frey a uscire da Grande Inverno allora cadrebbero nei ghiacci”
“Haha. E poi sono io il pazzo. Se non funziona, siete bello che morto” “Morto…
Ma certo! Dopo che i Frey saranno cibo per pesci mi fingerò morto. Farò portare
di nascosto dagli Umber il mio cadavere dentro il Grande Inverno e poi
velocemente ci libereremo dei Bolton rimasti. Oh Theon, come potrò mai ringraziarti?
Fatti dare un bacio”. I due attori si scambiano un sonoro bacio. “Bene andiamo
a prepararci” dichiara Stannis mentre esce di scena.
Cambio scena. Entra l’attore
che interpreta Ramsay. “Hahaha! Ho vinto! Ho ucciso il falso re Stannis. Ho la
sua spada luccicante. Ho ucciso anche quel vecchio bastardo di mio padre, come
avevo ucciso il mio fratellastro prima di lui. Ora sono io lord Bolton. Bolton!
Bolton! Non Snow. Sono il lord Protettore del Nord. Ma per rendere speciale
questa occasione mancano solo Reek e quella puttana della falsa Arya Stark.
Sono sicuro che sono fuggiti da quel bastardo del fratello. Mi viene voglia di…
Calma, calma Ramsay. Sei un uomo ragionevole perciò cercherai di risolvere la
situazione in modo diplomatico. Portatemi Mance Ryder!”. Un attore a petto nudo
e coperto di sangue finto, che interpreta il povero Re oltre la Barriera, viene
portato da due guardie davanti a Ramsay. Ramsay lo fa girare e poi comincia a
scrivere sulla sua schiena intingendo nel finto sangue la piuma. “Ecco con
questa bella lettera Jon Snow scenderà senza fare storie. Dopotutto sono
magnanimo”. Poi strappa dalla schiena dell’attore un pezzo di finta pelle dove
aveva scritto. L’attore urla di dolore e scopre al pubblico la finta pelle
scuoiata.
Cambio scena. Una donna molto
formosa, vestita di rosso, entra sul palco. Sir Davos storce gli occhi alla
vista di questa Melisandre. “Oh Signore della Luce, hanno ucciso Jon Snow! Beh
io gli avevo detto che era in pericolo ma lui non mi ha ascoltata. Ah beh…
Forse questa volta mi darà ascolto. Portate il corpo di Jon Snow!”. Viene
portato il corpo mezzo nudo di Jon Snow. “Abracazulla, ora sei vivo!”. L’attore
di Jon fa un enorme respiro e si tira su: “Sono vivo. Sono tornato dall’aldilà.
Ehi”, esclama poi sorpreso, “Questo vuol dire che il mio giuramento è finito”.
Si volta a guardare Melisandre e la sua scollatura. Con ululato Jon Snow
insegue Melisandre. La strega rossa cerca di frenare i suoi impulsi da risorto.
“Un attimo non pensi più agli estranei ad andare a Grande Inverno per
sconfiggere i Bolton?” “Sti cazzi. Per tutta la vita ho cercato di comportarmi
con onore e per questo sono stato ucciso. Ora cercherò di fare solo quello
voglio e quando lo voglio fare. E ora ti voglio sco-“ Melisandre lo zittisce con
un bacio.
Si susseguono varie scene.
“Torno a casa”, grida Arya
Stark mentre salpa da Braavos, “Ho una lunga lista di persone da far fuori”
“Davvero te sei scopato una
che se chiamava Zafferano?”, chiede Sansa Stark a Harry l’Erede. Poi si rivolge
al pubblico: “Questo me lo magno’. Mo’ Ditocorto ammazza Robin questo qua
diventa lord della Valle e me vado a riprende’ er Nord”
Bran strilla: “Mi avete fatto
mangiare Jojen?!” “Era l’unico modo per attivare i tuoi poteri”, dice Bloodraven,
“E lui lo sapeva fin dall’inizio” “Dei, così è anche peggio. Devo andarmene di
qui”. Arriva Meera: “Credo di aver trovato una spada di Valyria forse sarà
utile”
“Fanculo Meeren”, grida
Daenerys, “Sono venuta lì, ho liberato tutti, ho cercato di governare da buona
regina e hanno tentato di farmi fuori. Sa che ti dico Drogon”, dice rivolta al
burattino che svolge il ruolo del suo drago. “Roar?” “Andiamo a Vaes Dothrak,
prendiamoci un po’ di dotrhaki e andiamo a Approdo a riprenderci il trono”. Il
drago approva e insieme se ne vanno.
C’è la scena di Tyrion e
Penny che il vero Tyrion non riesce a guardare. Dopo il terribile fatto si
sentono le grida. “Perché?! PERCHÉ?! La figlia della donna che amavo, Tysha. Se
solo avessi saputo. E invece guarda cosa ho fatto”.
“Proprio bello questo
matrimonio a Delta delle Acque”, borbotta un decrepito lord Frey, “Ora che ne
dici Tully? Sono in casa tua e tra poco ammazzerò l’unico figlio che ti è
rimasto”. Spunta lady Stonehearth. “Lady Catelyn ma tu sei morta”. Le piogge
di Castamere cominciano a suonare. “Oh no!”, grida lord Walder.
Poi scena in cui Tyrion
compra i mercenari e fa finire l’assedio di Meeren. Arriva Barristan Selmy:
“Abbiamo capito chi comandava i Figli dell’Arpia. Era la Grazia Verde. Ah, ci
sei pure tu qui Folletto. Lo sai che forse il Re Folle si è scopato tua madre?”.
Tyrion è sbalordito: “Cosa? Quindi in realtà sono un Targaryen. Quindi non devo
sentirmi in colpa per l’omicidio di mio padre. Non era mio padre. Quindi in
teoria il Trono di Spade potrebbe essere mio. Dei, potrei addirittura sposare
Daenerys. Quindi posso vendicarmi su Cersei e Jaimie senza sentirmi minimamente
in colpa” “Bhe, non sono sicuro che tu sia veramente…” comincia a dire
Baristan. “Fate largo a Tyrion Targaryen. A me un drago”
Victarion ride: “Hahaha. Ora
con questo corno magico i draghi saranno miei”. Soffia nel corno ridicolmente
grosso, con uno scoppio si ritrova la faccia nera di fuliggine e cade a terra.
Tyrion impreca: “Accidenti, ora sono volati a Westeros. Inseguiamoli. Tutti a bordo
per Volantis”
Stannis: “Ho preso il
castello. Ora, bastardo, avrai quello che ti meriti”. Un branco di burattini a
forma di cane si getta su Ramsay che finge di morie dilaniato. Theon ride fino
a star male. Un uomo che interpreta Asha si avvicina a Stannis: “Senti coso. Se
ci lasci andare, io e mio fratello prendiamo il controllo delle Isole di Ferro
e ti giuriamo fedeltà” “Perché non lo hai detto prima?! Andate forza” “Muoviti
Theon”, dice Asha mentre lo trascina via.
La principessa Arianne di
Dorne si avvicina al ragazzo che sostiene di essere Aegon figlio di Rhaegar e
sua zia Elia. La ragazza indossa un vestito dorniano molto rivelatore: “Ehi
bel draghetto, vedi qualcosa che ti piace?”, dice mettendosi in posa. “Oh
altroché”, risponde il biondino con occhi sgranati. Arianne si rivolge al
pubblico: “È giunto il mio momento. Dopo essere stata messa da parte da mio
padre per anni, finalmente ho la possibilità di essere io la protagonista. Mi
farò sposare da Aegon e diventerò regina”
Jon attraversa una tormenta
oltre la Barriera. “Devo andare a Aspra Dimora per scoprire di più su come
sconfiggere gli estranei”. Incontra zio Benjen. “Zio Benjen” “Jon in realtà ti
chiami Aegon e sei figlio di Lyanna e Rhaegar” “Cosa?! Quindi quello stronzo di
Ned mi ha mandato a congelarmi le palle quassù per essere sicuro che non
rivendicassi mai il trono del suo amichetto Robert. Una vita da bastardo quando
ero un principe, anzi un re! Fanculo la lotta contro le forze del male, io me
ne vado. Ripasso al Castello Nero a prendere il vero figlio di Gilly, poi non
mi vedete più”.
Compare Jaimie trascinato da
Brienne. “Hai detto che il Mastino ha rapito Sansa? Quando arriviamo?”. In una
nuvola di fumo spunta una vecchia con le guance rigate di rosso. “Oh miei… È lady
Catelyn” “Lady Stonehearth si fa chiamare ora”, dice triste Brienne. Lady
Stoneharh punta il dito su Jaimie. “Vuole che tu paghi per i tuoi crimini. Ma
ti concede un duello a singolar tenzone. Con me”.
Segue la terribile scena del
duello.
Spunta Arya: “Oh madre non mi
riconoscete?”. Lady Stoneharth scuote la testa. “È talmente consumata dall’odio
perché credeva che i suoi figli fossero morti, che anche quando ne ricompare
uno vivo non lo riconosce. Se continuo anch’io a farmi consumare dalla vendetta,
farò anch’io questa fine. Ora capisco perché gli Uomini senza Faccia chiamano
la morte che elargiscono un dono. Tu che un tempo fossi mia madre, stai
tranquilla. Ti donerò la pace”
Dopo il drammatico matricidio
spunta Gendry: “Ciao Arya quanto tempo” “È vero, che bello rivederti. Ti va di
metterci insieme prima di andare al Nord?” “Va bene”. Corrono via mano nella
mano.
Cersei Lannister si presenta
al processo per combattimento. L’Alto Passero mostra il suo campione: lo smunto
sir Lancel. Cersei mostra il suo: un omone sui trampoli che interpreta la
Monatgna. L’attore di sir Lancel lo guarda, poi guarda l’Alto Septon: “Ho
cambiato idea”. Segue il duello tra i due.
L’Alto Septon freme di rabbia
mentre Cersei se ne va libera da ogni accusa. Arriva Maergery: “Ora è il
momento del mio processo con i sette Septon che devono giudicarmi” “Ah no, eh!
Qui sto facendo una rivolta socialista religiosa, devo svergognare almeno un
nobile corrotto. Septa Unella vai con la campana”. Septa Unella entra e strappa
i vestiti a Maergery: “Vergogna. Vergogna. Vergogna”. La povera Tyrel corre via
coprendosi.
Arrivano Mace e Randyll
Tarly. “Radyll presto chiama i soldati devo salvare mia figlia” “Haha. È qui
che ti sbagli brutto ciccione”, il lord di Collina del Corno si spoglia
rivelando un’armatura dorata. “Io e tante altre casate dell’Altopiano abbiamo
sempre disprezzato voi Tyrell. La vostra scalata al potere è finita. Non darò
più il mio supporto a quel bambino debole frutto di incesto. Il vero erede al
trono, un maschio vero, ha già preso Capo Tempesta e ora sta venendo qui”. Con
uno squillo di tromba arriva Aegon sesto Targaryen il figlio redivivo di
Rhaegar e Elia Martell. Jon Connigton arriva dietro di lui: “Arrendetevi o
raderemo la città al suolo”.
L’Alto Septon si asciuga il sudore dalla
fronte: “Ho appena realizzato che il vero re è questo Aegon. Che le campane
suonino a festa”. Le campane cominciano a suonare. Lord Connigton ha lo sguardo
perso nel vuoto: “Campane. Come al tempio di Vecchie Pietre. Quando ho deluso
Rhaegar. Oh, mio argenteo principe… Uccideteli tutti” “Ma Connigton hanno detto
che si arrendono”, sostiene Aegon. “Fate tacere quelle campane con i nostri
elefanti!”, continua a strillare Jon Connigton. Burattini dei pachidermi
entrano sul palco. Segue l’aspra battaglia.
Cambio scena sulla Fortezza
Rossa. “Vostra maestà. Il Targaryen sta per prendere la città” “Accidenti.
Occorre una ritirata strategica. Myrcella, Tommen andiamocene”. Ma spuntano le
Serpi delle Sabbie che tengono i due pargoletti di Cersei per la gola. “Questo
è per nostro padre Oberyn! E per Arianne che sarà la nuova regina al posto
tuo”. Cersei urla mentre i figli vengono uccisi.
Segue scena a
Grande Inverno.
Stannis accoglie Jon e Melisandre. Entra Sansa accompagnata da
Ditocorto. “Jon”
“Sansa” “Oh, quanto mi sei mancato”. Entra
Bran. “Bran” “Sansa, Jon” “Bran”
“Oh
quanto mi siete mancati”. Entra Rickon accompagnato da sir Davos.
“Rickon”
“Sansa, Jon, Bran” “Rickon”
“Rickon” “Oh, quanto mi siete mancati”. Entra
Arya
con un branco di lupi giocattolo e il Mastino. “Arya”
“Sansa, Jon, Bran,
Rickon” “Arya” “Arya” “Arya”
“Oh quanto mi siete mancati”. Stannis sbuffa: “Ora
gli Stark sono finiti? Bene. Adesso a chi devo dare lo scranno di
Grande
Inverno?” “A Bran”, dice Merra, “È il
figlio maschio più grande” “Ma non può
generare”, interviene sir Davos, “L’erede quindi
è Rickon” “Ma è solo un
bambino. Sansa è una donna adulta e ha l’esercito della
Valle dalla sua. Il
seggio spetta a lei”, interviene Ditocorto. “Fermi
tutti”, grida una voce. Ecco
che arriva il Pesce Nero insieme a Howland Reed, il padre di Meera.
“Ho qui una
lettera di re Robb prima che morisse, in cui dice che designa come suo
erede il
suo fratellastro: Jon Snow!”. Parte un coro: “Il re del
Nord! Il re del Nord!”.
Jon fa zittire tutti. “No!”, sbraita Jon, “Per tutta
la vita Ned mi ha mentito.
Per tutta la vita ho voluto essere uno Stark, quando non lo ero mai
stato. Io…
Io… Me ne vado. Vedetevela voi con gli Estranei, io ho
chiuso”. Sansa lo guarda
andarsene seguito da Howland Reed. “Beh finché non torna
lui, se non vi
dispiace gestisco io le cose”, dice Sansa.
Scena a Volantis. Dany arriva
con una corona in testa: “Finalmente torno a fare le cose in cui sono più
brava: dar fuoco e essere acclamata”. Passa l’alto sacerdote del Signore della
Luce: “Grazie per aver bruciato i nobili schiavisti e averci liberato. Tu sei
la prescelta, Azor Ahai rinata. Tu sconfiggerai le tenebre” “Oh smettila, mi
fai arrossire”, dice Dany. Arriva il maestro Marvin: “Non sono stupidaggini
religiose, Daenerys. Gli Estranei esistono davvero e porteranno una notte senza
fine. Solo il fuoco dei tuoi draghi ci può salvare” “Aspetta un momento”
interviene Tyrion. Dany strilla: “Ma tu sei il figlio di Tywin Lannister” “Beh
potrei e potrei non esserlo”, dice Tyrion, “Comunque ho fatto del gran male ai
Lannister quindi siamo dalla stessa parte. Quello che devo dirti però è che il
tuo prezioso trono è stato preso da un ragazzo che finge di essere tuo cugino,
figlio di Rhaegar e Elia” “Cosa?!”, esclama Dany. “Prima di dare fuoco ai
mostri cattivi di ghiaccio non sarebbe meglio portatore fuoco e sangue su
Approdo del re. Per salvare il mondo c’è sempre tempo, la Barriera non va da
nessuna parte”.
Sam corre per Vecchia Città.
“Gli Estranei stanno arrivando! Gli Estranei stanno arrivando! Dobbiamo agire
presto”. Gli arcimaestri ridono: “Samwell, la magia è cosa superata. Certe cose
non esistono”. Arriva Euron a cavallo di un drago finto. “Hahaha. Sono un nuovo
dio! To’ che quello è il corno di Joramun?”, domanda indicando Sam. Il
ragazzone nasconde il corno dietro la schiena. Lui e Euron fanno un po’ di tiro
alla fune fino a che il Greyjoy non glielo strappa e suona. Un rombo enorme
scuote tutti. “La Barrirà è crollata”, strilla Sarella Sand, “Forza Sam,
scappiamo”. Euron ride isterico: “La fine del mondo è vicina”.
Il primo atto si conclude. “Mi
piace questa linea tragicomica”: sostiene Sam.
“Atto secondo: un sogno di
primavera”
Arriva lord Varys
sghignazzando, portandosi dietro lord Connigton. “Ehehe. Tutti pensano che
visto che sono un eunuco sono una specie di automa senza alcun desiderio. Un
essere completamente logico dedito al bene del reame. Non potrebbero
essere più lontani dal vero. Anche se non ho potuto generare figli, una
famiglia l’ho costruita lo stesso. Io e mia sorella Saera discendiamo da una
nobile casata: i Blackfire, ramo bastardo dei Targaryen, che per ben cinque
volte tentarono di prendere il regno. Mia sorella sposò il mio socio in affari:
uno spadaccino che divenne tanto ricco da raggiungere la carica di magistro.
Magistro Yllirio! E ho complottato fin dai tempi del re Folle per far cadere la
dinastia del drago e instaurare il figlio di mia sorella e Yllirio: colui che
ora siede sul trono, Aegon sesto. Il mio piano finalmente è compiuto! Hahaha”
“Nooo! Quindi non è il figlio del mio principe quello che ho aiutato a salire
sul trono. È un Balckfire”, piange lord Connigtn. “Non vivrai abbastanza per a
raccontarlo, purtroppo” dice Varys uccidendolo.
Il Ragno Tessitore tira un
sospiro di sollievo: “Il dolce sapore della vittoria”. Poi tende l’orecchio e
la sua espressione si fa preoccupata: “I miei uccelletti mi portano voci. Cosa?
Daenerys è arrivata sul continente. Ha scatenato fuoco e sangue sulla Compagina
Dorata e i nostri elefanti in una seconda Battaglia del Campo di Fuoco. E ora viene
qui in città?!”
Jaimie e Brienne si baciano.
“Vieni con me al Nord e insieme lotteremo per gli Stark” “Non posso, lo sai.
Devo tornare da Cersei” “La ami ancora?” “No. Certo che no. Ma mi ha svelato il
suo piano per vendicare i nostri figli credendo che l’avrei assecondata. Invece
devo tornare ad Approdo per fermarla” “No, ti prego, resta con me” “Sarebbe la
cosa più bella, ma non quella più giusta. Addio mia amata”
Grande Inverno. Sansa e Jeyne
Poole si riabbracciano. “Oh, mia Jeyne. Chi ti ha fatto questo?” Jeyne indica
Ditocorto. Sansa prende la daga di acciaio di Valyria e lo ammazza: “Chi
pronuncia la sentenza deve anche brandire la spada”
Stannis intanto cammina vanti
e indietro. “Grrr. La Barriera è crollata, tra poco gli Estranei arriveranno.
Non so come fare per sconfiggerli”. “Beh mio re, un modo ci sarebbe. Ho trovato
delle uova di drago nelle cripte. Basterebbe un piccolo sacrificio per
schiuderle. Che ne so… La principessa Shireen?” “Sei pazza?!” “Mio re, occorre un
grande sacrificio per una grande magia. Insomma non ti sto chiedendo di
ucciderla per una stupida battaglia, quello sarebbe assurdo. Ti sto chiedendo
di ucciderla per salvare tutte le vite del mondo. Tutte le vite che verranno.
Il destino del mondo non ha prezzo. Condanneresti l’umanità per salvare solo
tua figlia?”
Segue scena de falò. “Tra un
secondo salteranno fuori i draghi”, dice Melisandre con occhi luccicanti, “Tra
un secondo”. Il fuoco continua a bruciare. “Ancora un mini minuscolo
secondino”. Arriva un messo: “Raga, a Approdo sono arrivati i draghi”. Melisandre guarda Stannis: “Ops. Mi sa che ho
sbagliato prescelto” “Sicuro”, dice Bran, “Lo sapevi che Jon è mezzo
Targaryen?” “Accidenti ce lo avevo sotto il naso e me lo sono fatto scappare. Ecco
perché le uova di drago erano nella tomba di Lyanna. Come ho fatto a non
capirlo? Stupida! Stupida!”
Scena in cui Stannis si
dispera. “Davos, mio fidato Primo, è evidente che non ero io il prescelto né il
re di diritto. Farò la cosa più onorevole dopo i crimini che ho commesso: andrò
tra i Guardiani della Notte. Prenditi cura del bastardo di mio fratello” “Quale
dei tanti?” “Edric Storm. Lo legittimo e gli do le Terre della Tempesta. Che
serva il re che più gli aggrada”
Incontro tra Daenerys e Aegon
ad Approdo. Dany si sfoga con Tyrion: “Dopo tutto quello che ho sopportato,
dopo tutto il lavoro che ho fatto mi immaginavo che sarei stata acclamata come
la legittima sovrana. Colei che avrebbe restaurato i Targaryen dopo questi
corrotti Lannister. Invece visto che arrivo cinque minuti più tardi tutta la
gloria va a questo bamboccio che non è neanche un Targaryen, solo perché è maschio.
E a me dicono che sono una strega solo perché incenerisco le persone con i miei
figli draghi e ho un esercito di barbari dotrhaki e ex-schiavi eunuchi”. Arriva
Aegon: “Ciao zietta. Come dire… Io sono primo in linea di successione quindi il
trono è mio. Ma possiamo comunque restaurare la nostra famiglia e governare
insieme. Con i draghi nessuno ci fermerà”. Dany ci pensa: “Ma sì, governeremo
alla pari come marito e moglie”. Spunta Arianne: “Mi spiace cocca, me lo sono
già preso io”. Dany fulmina Aegon. Il ragazzo fa spallucce: “Beh, Aegon il
Conquistatore aveva due mogli”. Dany prende il burattino di Drogon: “Io sono
Daenerys Nata dalla Tempesta della casa Targaryen, Kahleesi del Grande Mare
d’Erba, la Non-Bruciata, Distruttrice di Catene, Madre dei draghi… Chi più ne
ha più ne metta. Ma non sarò mai la seconda consorte di qualcuno”. Tyrion esulta:
“Brucia questa città di merda che non ha apprezzato quando li ho salvati da
Stannis!” “Sei matto? Pensa ai bambini. Brucerò solo questo usurpatore, mica
tutta la città”.
Scena sotto la Fortezza
Rossa. Cersei porta una botte di alto fuoco: “Questa è l’ultima. Mi sembrava
strano che la regina più giovane e più bella fosse solo quella dorniana con cui
non ho avuto mai niente a che fare. Essere sostituita da una cavalca draghi da
più soddisfazione. Anche se non sarà per molto. Una volta accesi questi…
Ka-boom. Così il mio fratellino Tyrion sarà distrutto. Quella vecchia profezia
non si avvererà. Il mio valonqar (fratello minore) non mi uccidera” “Cersei”
“Oh Jaimie, sei tornato. Sapevo saresti tornato amore mio” “Sì, ma non per
quello che pensi”. La strozza. Cersei rantola le ultime parole: “Per tutto
questo tempo temevo che il valonqar fosse il fratello che odiavo, invece era il
fratello che amavo”. Jamie piange sul cadavere della sorella: “Ho ucciso la
donna che ho amato per quasi tutta la vita. Ma almeno ho salvato mezzo milione
di vite”. Da fuori si sente: “Dracarys!” “Ma brutta figlia di…”. Esplosione
verde.
Scena Dany davanti al Trono
di Spade. “Che sciocca sono stata. Il delirio di potere mi ha consumata e mi ha
fatto uccidere degli innocenti: coloro che avevo giurato di proteggere. E tutto
per cosa? Questa brutta sedia di ferro. Ma non è troppo tardi, posso ancora
redimermi. I miei draghi sono l’ultima speranza per l’umanità. Ma me n’è
rimasto solo uno, gli altri due li ha catturati Euron Greyjoy. Devo correre a
riprendermeli. Tyrion sei con me?”. Arriva Tyrion tendendo la mano d’oro del
fratello: “Si. Ho capito che quel desiderio di vendetta non mi ha portato la
pace sperata. Anche se non fossi un Lannister, Cersei e Jaimie erano davvero
miei fratelli. E visto le azioni che ho commesso, io sono il degno figlio di
mio padre. E forse convincendoti a intraprendere la guerra per la politica
invece che quella per l’umanità, ho condannato tutti. Ma come hai detto, non è
troppo tardi. Voliamo ad Harrenhal. Sono giunte notizie che Euron è sull’Isola
dei Volti per trarre potere dagli alberi diga degli Antichi Dei”
Scena a Grande Inverno
assediata dagli Estranei. Arriva Arya: “Oi Meera grazie per Sorella Oscura.
Omioddio dai mille volti, ho una spada in acciaio di Valyria. Quella di Visenya
Targaryen. Fate largo devo ammazzare un po’ di Estranei”. Gendry la segue con
un martello. Poi arrivano anche Brienne, Podrick, il Mastino, Theon, Asha, Sam.
“Caricaaa!”. Spunta Sansa: “Ma siete cretini. In una battaglia in campo aperto non
abbiamo chance. Dobbiamo restare nel castello e puntare sulla resistenza a oltranza
finché non si trova un modo per sconfiggere la fonte del loro potere la di là della
Barriera. Bran abbiamo trovato un modo?” “Forse. Lasciami fare una cosa”
Scena Euron e Daenerys. Il
Greyjoy sorride:“Ehi tesoro. Tu hai bisogno di un vero re. Non accontentiamoci
del trono di spade. Noi due siamo dei. Governeremo su tutta l’umanità. Con la
magia niente è impossibile” “Spiacente, ho già avuto il mio momento di hubris.
Ora ridammi i miei figli” “Non succederà mai”
Scena sull’Occhio degli Dei.
Arriva Jon: “Questo è il luogo dove i miei si sono uniti in matrimonio. Almeno
così dice Howland Reed. Lo hanno fatto con una cerimonia Valyriana, perciò non
sono mai stato bastardo, ero il figlio della seconda moglie. Ma che succede nel
cielo? Due draghi si affrontano” “Ciao Jon che ci fai qui?”, dice Tyrion. “Oh
ciao. A dire il vero mi chiamo Aegon. Sai R+J. Secondo matrimonio qui
sull’isola magica” “Capito non aggiungere altro. Ora speriamo che Daenerys
sconfigga Euron”
Scena nel piano astrale.
Entra Euron: “Si può sapere chi mi ha fatto venire qui. Sto combattendo in
questo momento” “Sono stato io”, grida una voce. Spunta Bran che da un’occhiata
al pubblico: “Pensavate che sarei rimasto seduto su quella sedia a far niente
per il resto della trama? Andiamo, sono le gambe che non mi funzionano, mica il
cervello. Preparati Euron, sono il prescelto degli Antichi Dei e il nuovo Corvo
con Tre Occhi. Bloodraven mi ha insegnato tutto ciò che sa” “Hahaha. Ma anch’io
sono stato un possibile prescelto degli Antichi Dei, lo sapevi? Solo che quando
ho visto che il mondo era destinato a finire mi sono detto: allora niente e
nessuno ha importanza. Quindi ho usato i miei poteri per cercare di diventare
un dio immortale come Bloodraven, senza diventare un mezzo albero decrepito, però.
Fatti sotto ragazzino”. Lotta nel piano astrale.
Scena dopo lo scontro di
draghi. “Quindi tu saresti mio nipote?”, domanda Daenerys. “Sì”, risponde Jon.
“Un altro figlio di Rhaegar che quindi sarebbe prima di me nella linea di
successione?” “Sì” “Vabbè ti credo. Se sei il sangue del drago saprai cavalcare
Rhaegal. Dobbiamo volare al di là della Barriera e sconfiggere il potere degli
Estranei. Tyrion vogliamo vedere se sei un Targaryen segreto pure te?”. Tyrion
guarda impaurito Vyserion: “Ehm. Come ti ho detto, credo di aver risolto il
problema della parentela”. La voce di Bran sussurra fuori campo: “Tyrion” “Bran
ma come…” “Ora sono un mezzo dio. Mi ricordo quando mi aiutasti e mi facesti la
sella per cavalcare. Ora io ti aiuterò e entrerò nella mente del drago per
renderlo più mansueto, così potrai cavalcarlo”
I tre cavalcatori di draghi rispuntano
illuminati da una luce dorata. “La notte è finita”, esulta Tyrion. “Abbiamo
sconfitto la fonte di magia divina che generava gli Estranei. Era una roba grossa
e abominevole. Ti immagini se fosse stato un singolo Estraneo?”, ridacchia
Dany. “Sì”, concorda Jon, “Magari con una coroncina in testa per far vedere di
essere il capo. Comunque non l’abbiamo sconfitta del tutto questa forza.
L’abbiamo solo indebolita tanto che resterà dormiente per altre migliaia di
anni. Ma prima o poi gli Estranei torneranno. Bisogna costruire una nuova
Barriera e scegliere un nuovo lord Comandante dei Guardiani” “E servirà un
unico sovrano che tenga uniti i Sette Regni contro questa minaccia”, dice Dany,
“Vieni con me e restauriamo la dinastia della nostra famiglia, Aegon. Possiamo
ricostruire Approdo del Re. Fare un trono non di spade ma di marmo. Vieni e
generiamo dei figli che a loro volta si uniranno tra di loro”. Jon ci pensa:
“Ti amo Daenerys”. La bacia, poi la pugnala. Rantolante Daenerys chiede:
“Perché?” “Perché così non finirà mai. Continueremo solo il ciclo dei nostri
genitori. Non sarà un sovrano sul Trono di Spade a tenerci uniti contro gli
Estranei. Non sarà qualcuno che eredita per diritto di sangue. Il potere e la
responsabilità di proteggere gli altri bisogna guadagnarseli con l’onore. Le
cose devono cambiare” “E non potevi dirmelo invece di pugnalarmi a tradimento.
Magari ero pure d’accordo con te” “Ah… in effetti. Scusa io non sapevo cosa
fare” “Tu non sai mai un cazzo Jon Snow”, dice Dany esalando l’ultimo respiro.
Theon sussurra le ultime
parole: “Sorella ora sei tu la regina degli uomini di ferro. Il nostro motto è:
Noi non seminiamo. Devi cambiarlo. Rendi la nostra gente un popolo di
pace che coltiva la terra e prospera. Non un popolo che sa solo depredare” “Lo
farò fratello”
Jorah Mormont muore con addosso
una cappa nera dei guardiani: “Ho seguito l’ultima volontà di mio padre. Ho
preso i voti per rimediare al mio disonore. Ora che ho provato sulla mia pelle
cosa vuol dire essere schiavo ho capito che crimine orribile ho commesso vendendo
come schiavi i bracconieri. L’amore per Daenerys non era che l’ossessione
malsana per la mia ex moglie. Ma ho dato la mia vita per l’umanità e muoio
sereno”
Scena di Sansa che abbraccia
un Mastino morente: “Oh Sandor. Ti sei sacrificato per proteggermi” “Sì
uccelletto. Sono un uomo cambiato rispetto a quando mi conoscevi ad Approdo. Ho
abbandonato il risentimento verso mio fratello e ho capito che quello che provavo
per te non era amore. O comunque era un amore non sano. Ma ora muoio in pace vedendoti
non più uccelletto ma una lupa fiera. Vado a incontrare gli dei” “Credevo che
dicessi che gli dei erano solo storie” “Non è possibile che tutte le storie
siano false”, dice Sandor morendo sorridente.
Arya sul ponte di una nave. “Vieni
Gendry andiamo all’avventura al di là del Mare del Tramonto. Chissà quali
meraviglie ci attendono lì” “Ti amo, moglie mia”, risponde lui baciandola.
Sam abbraccia Gilly e i due
bambini: quello figlio di Gilly e quello figlio di Mance. “Ora non c’è più né
la Barriera né la Cittadella. Sono un uomo libero. Libero di sposarti e amarti”
Scena del Gran Concilio ad
Harrenhal. “Quindi nonostante tu sia l’erede legittimo non vuoi il trono?”,
chiede Sam a Jon. “Non lo voglio. Per quello che ho fatto, riprenderò il mio
posto nei Guardiani della Notte, anche se ora il lord Comandate sarà Stannis”
“E allora chi ci guiderà?” “Sarà Bran a farlo” “Bran?!”, esclamano gli altri
sovrani dei Sette Regni. “Sì. Bran ora può diventare immortale se si attacca a
un albero diga, perciò non ci saranno problemi di successione mai più. Il re
rimarrà sempre lui. Ma non tanto per la parte politica. Lui servirà a rimanere
vigile per la minaccia degli Estranei o qualunque altra entità divina che
cerchi di conquistare l’umanità. Probabilmente passeranno anni, secoli o
millenni prima che rispunti una cosa del genere. Ma in quel momento, il nostro
re sarà lì a guidarci” “E per la parte politica?”, domanda Sansa. “Per quella
ci sarà il Concilio Ristretto. Ma comunque non saremo più un unico regno. I
Sette Regni torneranno a essere sette, ognuno con il suo re. O nel caso del
Nord, la sua regina. Sansa, passo la corona del Nord a te. Bran chi sceglierai
per il Concilio Ristretto?” “Lord Tyrion” “Ho fatto cose orribili maestà. Ho
ucciso membri della mia famiglia. Ho ucciso una ragazza, Shae, per rabbia. Ho
quasi condannato l’umanità convincendo Daenerys a combattere per il trono
invece che per le forze del bene. Non sarei un buon Primo Cavaliere” “Una volta
mi dicesti che avevi un debole per storpi, bastardi e cose spezzate. Sono uno
storpio e il nostro regno è più spezzato e diviso che mai. Chi meglio di te per
aiutarmi?”. Tyrion accetta: “Il primo Brandon Stark fu chiamato il Costruttore
e edificò Grande Inverno e la Barriera. Questo Brandon Stark aiuterà a
ricostruire i Sette Regni. Lunga vita a re Brandon Stark il Ricostruttore”.
L’attore di Tyrion si rivolge
al pubblico: “Così dieci anni sono passati. Approdo del re era distrutta. Così Harrenhal
è stata ribattezzata Sala del Re e trasformata in una città: la nuova capitale.
Anche se il re non viene quasi mai qui. Accerchiato dagli alberi diga vigila dall’isola
dei volti. Egli ha mille occhi ed è presente in ogni angolo del suo regno:
dalla Nuova Barriera che si sta costruendo, alla nuova Cittadella tra le
macerie di Vecchia Città. E probabilmente è stato con noi anche questa sera”.
Un corvo vola gracchiando sul
palco: “Bravo!”
NdA
Scusate per la lunghezza, ma
riassume il più possibile. Queste sono tutte le cose che sarebbero dovute
essere aggiustate nella serie a partire da metà quinta stagione. Piaciuta la
cornice dello spettacolo teatrale?