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Autore: LadyHeather83    03/11/2020    2 recensioni
Marinette: divisa tra i sentimenti che prova per Adrien e quelli che stanno nascendo per Chat Noir.
ESTRATTO CAP. 1
“Non è che sei un bell’ esempio se Lady Bug ti continua a dire di no” Lo prese in giro divertita.
“Però ho avuto il coraggio di dichiararmi” La canzonò.
“Sei sicuro di averglielo chiesto veramente, cioè, non è che pensava che scherzassi? Se io avessi ricevuto svariati no da una persona che mi piace, avrei il morale a terra”
“L’importante è non darlo a vedere, prima o poi si accorgerà di me e quando verrà il giorno, staremo insieme per sempre” Disse fiero tornando accanto a lei con un solo balzo.
“E anche se riuscissi a farla innamorare di te? Cosa succederebbe? Hai pensato nel caso andasse male che ne sarebbe della vostra partnership? Se si hanno dei dissapori si rischia di non lavorare bene. Per non parlare delle vostre identità, a quel punto dovreste svelarle, non sarebbe brutto se ti accorgessi che non è la persona che credevi?”
Chat Noir sbuffò, Marinette aveva perfettamente ragione, tranne per l’ultima domanda.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ensemble contre le monde'
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BEST FRIENDS

*

Capitolo 10 – Dettagli

*

Marinette raccontò la predizione della chiromante ad Alya, ma quest’ultima non sapeva che pesci pigliare, non riusciva a trovare un nesso tra quella profezia e l’amica.

“Secondo me ti ha presa in giro” Si limitò a dire “…ma la parte più importante è che sei uscita con Adrien”.

“A dire il vero mi sono vista con lui più di qualche volta”.

“E non è successo niente?” Chiese entusiasta, sperando che il loro rapporto si stesse in qualche modo evolvendo.

A malincuore rispose di no, increspando anche le labbra.

“Sei un caso disperato Marinette, cioè, lui ti chiede di uscire e nemmeno ci prova con te, o viceversa”.

“Siamo solo amici Alya”.

L’amica si alzò in piedi difronte a lei, con un’ espressione che non lasciava intravedere nulla di buono, se ne avesse avuto il coraggio l’avrebbe schiaffeggiata così forte, da farle aprire gli occhi, ma si limitò solo a parlare con tono alterato.

“Guarda in faccia la realtà Marinette, secondo te Adrien, ti considera ancora solo un’amica?”.

“Io…”

“Non mi interrompere per favore” La zittì mettendole un dito sulla bocca

“…è chiaro che gli piaci, ma non ha il coraggio di dirtelo, devi fare tu la prima mossa, Marinette. Te lo ha detto anche la chiromante ‘vedo un grande amore, più vicino di quanto non pensi’. Sveglia, si riferiva ad Adrien”.

“Forse…ma io non so più cosa provo per lui” Disse fra le lacrime.

Alya si riaccomodò vicino a lei, offrendole una spalla su cui piangere, si stava chiedendo se non avesse appena esagerato.

“Cosa vuoi dire, amica mia? Sei cotta di lui…lo sanno tutti” Si corresse poi “ovviamente tutti tranne il diretto interessato, ma ci arriverà prima o poi”.

Marinette pianse più forte, nascondendosi il viso tra le mani.

“Te…te l’ho detto prima…Chat Noir”.

“Calmati Marinette, è da prima che continui a parlarmi del super eroe, mi devi però dire cos’è successo tra di voi”.

La corvina prese un lungo respiro, e si asciugò le lacrime con un fazzoletto di carta, passato gentilmente da Alya.

“Ci siamo baciati, Alya”.

Stava per urlare, non ci poteva credere, la sua migliore amica, innamorata persa di Adrien, aveva baciato un’altra persona, e in quanto? In neanche due mesi che la conosceva.

Così era quello che credeva.

Non poteva sapere, che lei e Chat Noir, fossero gli eroi di Parigi, coloro che combattono da più di un anno, fianco a fianco.

“Ok, ok, Alya, prendi un bel respiro…questo sì, che è incredibile”. Si portò una mano sulla fronte, che al momento era occupato da un cappello di cotone imbottito.

“Non giudicarmi Alya”.

“Non ti sto giudicando, sia chiaro, sono sotto shock. Non ci posso credere.” Rise.

“…e com’è stato?” Chiese curiosa.

Marinette avvampò, diventando rossa come un peperone, ricordando i suoi baci, la sua lingua che s’insinuava dentro la sua bocca, accarezzando la sua.

“E’ stato bellissimo Alya” Alla corvina brillarono gli occhi.

“Ne sei innamorata?” Chiese seria.

“Io…si…no…forse…non lo so Alya. Da una parte c’è Adrien che si comporta in modo strano con me, mi confonde. Dall’altra, ho Chat Noir, che…so già che non posso avere una storia con lui, anche se le volessimo entrambi, lui è un super eroe, e in più non conosco la sua vera identità.”

Alya assottigliò gli occhi, secondo lei, l’amica non le stava raccontando tutta la verità, non poteva con un semplice bacetto, averle fatto perdere la testa in quel modo.

“Non è successo solo un bacetto, vero?” Chiese timidamente.

Marinette abbassò per l’ennesima volta lo sguardo a terra, e strinse i pugni sopra le ginocchia.

“No”.

“Oddio Marinette, non dirmi che…” Si portò una mano alla bocca per lo stupore.

“No, no, non è successo quello che credi, anche se in quel momento, non nego che…avrei voluto”.

Marinette…”

“Non abbiamo potuto, perché si insomma…quella tuta non si può togliere come un vestito normale, bisogna sciogliere la trasformazione, e se lo avesse fatto, mi avrebbe rivelato la sua identità”.

Alya notò una punta di dissenso in quell’affermazione.

“Ma è stato meglio così…forse me ne sarei pentita”.

“Se dici così, significa che non ti piace poi così tanto, che però eri presa dal momento”.

“Al contrario, mi piace, mi piace molto. In queste settimane, ho avuto modo di conoscerlo molto bene, e ti posso dire che, è un ragazzo straordinario”.

“Però…c’è Adrien”.

“Eh…il fatto è che mi sono fermata, perché aprendo gli occhi, ho visto lui. Alya…è stato terribile, come si può…si insomma, ero con Chat Noir, e pensavo ad Adrien!” Marinette iniziò a piangere di nuovo, e questa volta l’amica l’abbracciò, dandole la possibilità di sfogarsi contro il suo petto.

Alya non sapeva che dire o fare, si limitò ad ascoltare i suoi singhiozzi in silenzio.

“Sfogati amica mia, io sono qua.”

*

Disperazione, rabbia, tristezza.

Tutti sentimenti che attirano sempre l’attenzione di Papillon, che cerca sempre possibili alleati per arrivare al suo scopo, ovvero avere i Miraculous di Lady Bug e Chat Noir, per ottenere il potere assoluto.

Marinette, basta adesso, oppure sarai alla mercé di Papillon, e io non voglio vederti akumizzata.” Le alzò il volto con due dita, asciugandole le lacrime con il candido fazzoletto.

“Hai ragione Alya, sarebbe un bel guaio.” Disse imitando l’amica e cercando di fare dei brevi, ma intensi respiri.

“Senti Marinette, mi rendo conto che in queste settimane sono stata una pessima amica, non mi ero nemmeno accorta che stavi così male.”

“Non è colpa tua”. Eccola lì, sempre pronta a far stare bene gli altri, trovando subito le parole giuste.

“Si che lo è, sono stata troppo impegnata con Nino”.

“Ma è il tuo ragazzo, Alya, è logico che non lo puoi trascurare per me. Che non ti venga mai più in mente una cosa del genere”. La rimproverò.

“Sarebbe tutto più facile se Adrien e Chat Noir fossero la stessa persona” Sospirò la riccia stiracchiandosi, e con l’occasione dare un’occhiata alle sorelle, che ridevano e giocavano sulla giostra dei cavalli.

La stessa persona.

Di nuovo quella frase, di nuovo quel dubbio che si insinuò prepotentemente nella mente di Marinette.

Prima Adrien e adesso Alya, poi Chat Noir che all’improvviso diventa Adrien.

“Non possono essere la stessa persona” Si alzò di scatto in piedi.

“Non l’ho mai detto, ho solo constatato che se fossero la stessa persona, sarebbe più facile per te”. Cercò di giustificarsi.

“Ma non lo sono, Alya.” Scosse il capo, più per autoconvincersi che fosse realmente così.

*

Marinette, devi prendere una decisione, non puoi struggerti per due ragazzi, è già complicato con uno, figuriamoci con due”.

“Credi che non lo sappia?” Si mise le mani dentro i capelli, rovinando la solita acconciatura che portava.

“Scusa, non intendevo…”

“Lo so”. Rispose non dandole il tempo di finire la frase. “Alya, perché è così difficile scegliere?”.

La castana, le mise una mano sulla spalla e la costrinse a guardarla negli occhi “Non è mai facile, però tu sei Marinette, riuscirai a trovare la soluzione anche questa volta.”

“Cosa faresti se fossi in me?”

Alya si portò due dita sul mento per pensare “Per prima cosa, mi prenderei una pausa da tutti e due.”

“Ma non sto insieme ne con Adrien e ne con Chat Noir, come faccio a prendermi una pausa”.

“Oppure cercherei di passare più tempo con entrambi, per capire chi mi piace di più”

“Una parola, Adrien non lo fanno mai uscire e Chat Noir, viene quando vuole”.

“Ma anche tu, un po' meno complicati questi ragazzi, non te li potevi trovare?”

“E se non scegliessi nessuno dei due? Se volgessi lo sguardo da un’altra parte?”

“Luka?” Azzardò, trovando in lei conferma “…lascialo perdere amica, non siete compatibili in nessun modo, e poi non mettere in mezzo una terza persona, che poi a levarsi dai casini diventa un problema enorme.

Hai bisogno di chiarirti e non complicarti la vita. Se un giorno scoprirai che ne Adrien e ne Chat Noir, fanno per te, allora potrai guardare qualcun altro, ma non è questo il momento giusto, ti infileresti in una strada senza uscita. Evitiamo di far soffrire altre persone”.

“Pensi che Adrien stia soffrendo per me?”

“Non lo so, ma lo trovo cambiato verso di te, dirti che cosa provi nei tuoi confronti, non saprei dirtelo, l’unica cosa che puoi fare è dichiarare i tuoi sentimenti per lui, se è questo che vuoi, e in ogni caso, chiedere al micetto cosa prova per te.”

“Grazie Alya, sei un’amica. Non so cosa farei se non ti avessi” L’abbracciò. “Uh, ma basta parlare di me, tu non hai nulla da raccontarmi?” Chiese sbattendo le lunghe ciglia.

Alya rabbrividì e deglutì rumorosamente, in effetti c’era qualcosa che le voleva dire, ma non sapeva come fare.

“Va tutto bene tra te e Nino?” Chiese vedendola tentennare ad arrossire.

“Ma si certo” Balbettò, poi prese coraggio “…in realtà c’è una cosa…di cui ti volevo parlare”.

“E sarebbe?”

“Io…e Nino…beh…ecco…” Fece un respiro profondo “…lo abbiamo fatto!” Disse d’un fiato.

“Fatto cosa?” Chiese ingenuamente, notando in un secondo momento il viso rosso dell’amica “…oh..ohahhh, ho capito, quello!” Esclamò.

La zittì dicendo di abbassare la voce.

“Scusami per non averlo capito prima…allora com’è stato?” Assottigliò gli occhi dandole delle leggere gomitate.

“Strano…”

“Strano?” Fece di rimando inarcando un sopracciglio “…strano brutto, strano forte, o strano strano perché ti aspettavi qualcosa di diverso?”

“Strano…imbarazzante…almeno per me…era la mia prima volta e non sapevo che fare, ma lui è stato fenomenale, mi ha fatto sentire subito a mio agio. Nino è stato così dolce” Alla castana brillarono gli occhi con il ricordo della loro prima volta “…e comunque non credere a chi ti dice che fa male…si beh! Forse all’inizio, ma è una sensazione che sparisce subito”.

“Sono felice per te Alya, tu e Nino siete strepitosi insieme, siete fatti l’uno per l’altra”.

“E la seconda volta è stato meglio ancora” Aggiunse ammiccando.

“Ah però…hai capito che cosa mi sono persa in queste settimane!” Il suono delle loro risate, si propagarono per tutti il prato, facendo voltare verso di loro, gli sguardi dei più curiosi.

“Ho perso anch’io gran parte della tua vita” Le disse Alya tristemente e sentendosi terribilmente in colpa.

“L’importante è che ci siamo aggiornate”.

“Io spero di averti aiutata, in un modo o nell’altro”.

“Come sempre”.

Le due amiche si abbracciarono e dopo poco lasciarono il parco, assieme alle gemelle, era tardi, e il sole stava quasi tramontando oltre la Senna.

*

continua

  
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